(Copertina) Foto di John Livzey (Interno) Foto di John Livzey

Album di assoli di chitarra

Materiale attinente:

Shut up ‘n play yer guitar

Sta’ zitto e suona la tua chitarra

 

Disco 1
  1 five-five-FIVE {Conehead}   1 cinque-cinque-CINQUE
  2 Hog heaven {Easy meat}   2 Il paradiso del porco
  3 Shut up ‘n play yer guitar {Inca roads}   3 Sta’ zitto e suona la tua chitarra
  4 While you were out   4 Mentre tu eri fuori
  5 Treacherous cretins   5 Infidi cretini
  6 Heavy duty Judy   6 Judy tettona
  7 Soup ‘n old clothes {The Illinois enema bandit}   7 Zuppa e vestiti usati

 

Disco 2
  1 Variations on the Carlos Santana secret chord progression {City of tiny lites}   1 Variazioni sul giro segreto di accordi di Carlos Santana
  2 Gee, I like your pants {Inca roads}   2 Cavolo, mi piacciono i tuoi pantaloni
  3 Canarsie   3 Canarsie
  4 Ship ahoy   4 Ehi, di bordo
  5 The deathless horsie   5 Il cavallino immortale
  6 Shut up ‘n play yer guitar some more {Inca roads}   6 Sta’ zitto e suona la tua chitarra ancora un po’
  7 Pink napkins {Black napkins}   7 Fazzoletti rosa

 

Disco 3
  1 Beat it with your fist {The torture never stops}   1 Colpiscila con il tuo pugno
  2 Return of the son of shut up ‘n play yer guitar {Inca roads}   2 Il ritorno del figlio di “Sta’ zitto e suona la tua chitarra”
  3 Pinocchio’s furniture {Chunga’s revenge}   3 Il mobilio di Pinocchio
  4 Why Johnny can’t read {A pound for a brown}   4 Perché Johnny non sa leggere
  5 Stucco homes   5 Case con stucchi
  6 Canard du jour {Let’s move to Cleveland} [Frank Zappa, Jean-Luc Ponty]   6 Anatra / Fandonia del giorno

 

Tutte le composizioni sono di Frank Zappa, tranne dove specificato.


Album notes Note di copertina
Until the release of this album, only a few people realized what the hardcore Zappa fanatics had known all along… that FZ can play the guitar. While the papers and magazines shouted the praises of every other fashionable guitar strangler and condemned Zappa for having the guts to sing lyrics they felt were disgusting, he quietly continued to play things on his instrument that were far more blasphemous than any words could convey. In the rush to be offended by what he said, the music press forgot to listen to what his guitar was talking about. Zappa’s guitar solos, as captured in this album, say a lot of things that just might prove to be embarrassing to the writers who forgot to listen. Prima della pubblicazione di questo album, soltanto in pochi avevano capito quello che i fan accaniti di Zappa già da sempre sapevano… che FZ sa suonare la chitarra. Mentre i giornali e le riviste tessevano le lodi di qualunque altro strangolatore di chitarra in voga e condannavano Zappa per avere avuto l’audacia di cantare versi a loro dire ripugnanti, lui ha continuato imperterrito a suonare con il suo strumento cose di gran lunga più blasfeme di quelle esprimibili da qualunque testo. I giornalisti musicali, nella fretta di sentirsi offesi da quello che lui diceva, si sono dimenticati di ascoltare quello che la sua chitarra stava raccontando. Gli assoli di chitarra di Zappa, come immortalati in questo album, dicono un sacco di cose che potrebbero anche rivelarsi imbarazzanti per quei giornalisti che si sono dimenticati di ascoltare.


Album notes by John Swenson (reprinted from “Guitar World” - November 1981) Note di copertina di John Swenson (ristampate su “Guitar World” - novembre 1981)
These three records (two discs) are destined to become an extremely important and valued adjunct to Frank Zappa’s main body of recorded work, as important a conceptual break / link to his other projects as his brilliant and overlooked instrumental composition “Lumpy Gravy”. The concept here presents a series of Zappa’s guitar solos, most of which are taken from live performances dating back over the last two years (one is from 1977, several are not dated). These instrumental passages (they’re not simply solos, all have beautiful performances from the backing group as well) are used as bridges at Zappa’s concerts between more familiar songs and are thus directly related to records like the recent “Tinsel Town Rebellion” (it seems likely that some of the tracks here recorded from the Berkeley Community Theatre and the Hammersmith Odeon in London are from the same shows featured on “Rebellion”). Questi tre dischi (due CD) sono destinati a diventare un complemento fondamentale e di notevole valore aggiunto al corpus dei lavori registrati da Frank Zappa, una frattura / collegamento concettuale rispetto ad altri suoi progetti importanti, come la sua geniale e sottovalutata composizione strumentale “Salsa Grumosa”. Il concetto presenta qui una serie di assoli di chitarra di Zappa, in gran parte ricavati da concerti dal vivo risalenti agli ultimi due anni (uno è del 1977, molti non sono datati). Nei concerti di Zappa questi passaggi strumentali (non sono soltanto assoli, sono tutti accompagnati da belle esibizioni del gruppo di supporto) sono utilizzati come interludi tra canzoni più conosciute, e sono quindi strettamente correlati a dischi come il recente “Ribellione della Città dei Lustrini” (sembra probabile che qualcuno di questi assoli registrati al Berkeley Community Theatre e all’Hammersmith Odeon di Londra sia stato estratto dagli stessi concerti di “Ribellione”).


These records are obviously important to guitarists studying Zappa’s technique, especially since transcription books of most of this material as well as a lot of other Zappa compositions are now available. But this is not a project solely for the techie. Anyone who’s appreciated the beauty of Zappa’s playing and his prolific melodic construction will delight in this material. The significance of Zappa’s decision to release three instrumental records goes far beyond a mere footnote to his career, however, because the project fits neatly into Zappa’s increasingly modular approach to the gamesmanship of juggling recordings, live performance and composition. Zappa was fortunate in that a technological revolution in recording equipment occurred during his career. The first three Mothers of Invention albums were made on four-track recording machines. By the time of “Hot Rats” sixteen-track was available. Now you can have as many tracks as you like by chaining together 24-track machines. What’s more, remote facilities have advanced to the point where live performances can be recorded with studio level precision. Ovviamente questi dischi sono importanti per i chitarristi che studiano la tecnica di Zappa, soprattutto perché oggi abbiamo a disposizione gli spartiti con le trascrizioni di quasi tutto questo materiale, così come di molte altre composizioni di Zappa. Questo non è però un progetto riservato agli esperti del settore. Chiunque abbia colto la bellezza dell’interpretazione di Zappa e della sua prolifica produzione melodica andrà in giuggiole con questo materiale. La decisione di Zappa di pubblicare tre dischi strumentali ha però una portata che va oltre una semplice nota in calce alla sua carriera, visto che questo progetto s’inserisce a pennello nell’approccio di Zappa - sempre più modulare, da giocoliere - alle registrazioni, ai concerti dal vivo e alla composizione. Zappa è stato fortunato perché durante la sua carriera gli apparati di registrazione hanno subìto una rivoluzione tecnologica. I primi tre album delle Mothers of Invention furono incisi con registratori a quattro piste. Al tempo di “Tope Calde” erano disponibili sedici piste. Adesso si possono avere tutte le piste che si vogliono, concatenando registratori a 24 piste. Inoltre, gli impianti mobili sono progrediti a tal punto che le esibizioni dal vivo possono essere registrate con lo stesso livello di precisione di quelle in studio.
Zappa has taken unique advantage of these technological breakthroughs. Dating back to the “Sheik Yerbouti” album he has begun to experiment with a recording / composition technique which he calls xenochrony, or strange synchronization. Most simply, Zappa’s idea is that instrumental passages from completely different songs (bass part from one song, drums from another, guitar from another, etc.) can be fitted together musically. Yet a more elaborate application makes a pre-existing part, particularly a guitar solo, the compositional foundation for a completely new song. Zappa ha approfittato di questi progressi tecnologici in modo unico. Fin dall’album “Sceicco Yerbuti” ha iniziato a sperimentare una tecnica di registrazione / composizione che lui chiama xenocronia, o sincronizzazione strana. In poche parole, l’idea di Zappa è che passaggi strumentali da pezzi completamente diversi (parti di basso da un pezzo, di batteria da un altro, di chitarra da un altro ancora, ecc.) possano essere incastrati musicalmente. Un’applicazione ancora più elaborata di questa tecnica trasforma una parte preesistente - in particolare, un assolo di chitarra - in una base compositiva per un pezzo completamente nuovo.
Most of “Joe’s Garage” was composed and recorded this way. Live guitar parts were extracted from concert tapes and used as the blueprint for elaborate studio constructions completely different from the solo’s original context. “When I suggested doing it, the engineer I was working with looked at me like I was really nuts”, laughs Zappa. “While we were working on the album he called it the Ampex guitar, ‘cause when it came time for a solo all I did was play the master tape and sit by the ATR and when it was time I pushed the button and the guitar solo would go on”. “Garage di Joe” è stato quasi tutto composto e registrato in questo modo. Le parti di chitarra dal vivo sono state estratte da nastri di concerti e utilizzate come basi per elaborate interpretazioni in studio, completamente diverse dal contesto originale dell’assolo. “Quando ho proposto di fare così, il tecnico del suono che lavorava con me mi ha guardato come se fossi completamente svitato” ride Zappa. “Mentre stavamo lavorando all’album, lui lo chiamava ‘chitarra Ampex’ perché, quando arrivava il momento dell’assolo, mi bastava riprodurre il nastro originale sedendomi davanti al registratore Ampex ATR e, al momento giusto, spingere il pulsante per far partire l’assolo di chitarra”.

Only a mind as diabolically clever as Frank Zappa’s could exploit these opportunities so deftly - the hoopla over Brian Eno’s self-consciously arty collages and found objects is child’s play next to Zappa’s conceptual superstructure. It amuses Zappa to find synchronicity in apparently unrelated objects the way some people do the crossword puzzle over their morning coffee. But at a time when so many poseurs in the music business insist on their credentials as artists, Zappa’s offhanded, humorous overview of his work as one potentially undifferentiated piece is truly refreshing. Theoretically, Frank Zappa could release an infinite number of new records just working from the boxes and boxes of guitar solos stacked up in his basement recording studio. “Shut Up ‘n Play…” is only the tip of the iceberg.
Solo una mente diabolicamente intelligente come quella di Frank Zappa poteva sfruttare con tanta abilità queste opportunità; i ‘collage auto-consapevolmente artistici’ e gli ‘oggetti trovati’ di Brian Eno, con tutto il clamore su di essi, sono giochi da ragazzi in confronto alla sovrastruttura concettuale di Zappa. Zappa si diverte a trovare sincronie tra oggetti apparentemente senza legami, come qualcuno che fa le parole crociate bevendo il caffè la mattina. In un’epoca in cui nel mondo della musica tanti vanagloriosi millantano le proprie credenziali di artisti, è invece genuinamente tonificante la sintesi umoristica che Zappa fa del proprio lavoro, come di un’unica composizione potenzialmente indifferenziata . A partire dalle scatole e scatole di assoli di chitarra ammucchiate nel suo studio di registrazione seminterrato, in teoria Frank Zappa potrebbe pubblicare un numero infinito di nuovi dischi. “Sta’ Zitto e Suona…” è solo la punta dell’iceberg.

Disco 1

1. five-five-FIVE {Conehead}

1. cinque-cinque-CINQUE


[Album notes by John Swenson] The first record opens with “five-five-FIVE” an intense guitar assault in big, cascading waves of energy, segued via Lumpy Gravy-like bits of prepared voice track into the ugly, bristling Heavy Metal of “Hog heaven”. The title track follows with one of Zappa’s most awesome solos rolling sheets of molten gold sound. The side ends with an exciting track called “While you were out”. [Note di copertina di John Swenson] Il primo disco si apre con “cinque-cinque-CINQUE”, un’intensa aggressione di chitarra in grosse ondate di energia a cascata, seguita - tramite spezzoni di tracce di voci nello stile di ‘Salsa Grumosa’ - dal brutto e arruffato heavy metal di “Paradiso del porco”. Segue il brano che dà il titolo all’album, con uno degli assoli più grandiosi di Zappa che srotola filoni sonori d’oro colato. La facciata del disco si chiude con un pezzo interessante intitolato “Mentre tu eri fuori”.
 
[Instrumental] [Strumentale]

2. Hog heaven {Easy meat}

2. Il paradiso del porco


[Instrumental] [Strumentale]
 
[Terry Bozzio] God, that was really beautiful! [Terry] Oddio, era bellissimo!
[Patrick O’Hearn] Uh [Patrick] Ah

3. Shut up ‘n play yer guitar {Inca roads}

3. Sta’ zitto e suona la tua chitarra


[Instrumental] [Strumentale]
 
[Terry Bozzio] We’ve been out here a long time, man, I wonder if he’s really… entertained by this [Terry] Siamo stati a lungo qui fuori, accidenti, mi domando se questo… lo diverta per davvero

4. While you were out

4. Mentre tu eri fuori


[Instrumental] [Strumentale]

5. Treacherous cretins

5. Infidi cretini


[Album notes by John Swenson] On the flip, the eerie, full band reggae of “Treacherous cretins” breaks to the screaming, saxophone-like guitar solo of “Heavy duty Judy”, backed by a repeated funk passage stated by Tommy Mars on the synthesizer and a churning rhythm section. “Soup ‘n old clothes” closes it out with a majestic flourish. [Note di copertina di John Swenson] Sul lato B del 1º disco l’inquietante reggae a tutta band di “Infidi cretini” è interrotto dall’ululante assolo di chitarra tipo sassofono di “Judy tettona”, sostenuto da un ripetuto passaggio funk di Tommy Mars al sintetizzatore e da una vorticosa sezione ritmica. “Zuppa e vestiti usati” chiude in maestosa bellezza.
 
[Instrumental] [Strumentale]
 
[Terry Bozzio] It’s gone [Terry] È finito
[Patrick O’Hearn] What? Your talent for sucking? [Patrick] Cosa? Il tuo talento per succhiare?
[Terry Bozzio] I… [Terry] Io…
[Patrick O’Hearn] Never… [Patrick] Mai…

6. Heavy duty Judy

6. Judy tettona


[Instrumental] [Strumentale]
 
[Terry Bozzio] Talk him down, Vic [Terry] Trattalo con sufficienza, Vic
[Davey Moire] Mmm [Davey] Hmm
[Patrick O’Hearn] Come on down, Johnny [Patrick] Fatti avanti, Johnny
[Davey Moire] OK [Davey] OK

7. Soup ‘n old clothes {The Illinois enema bandit}

7. Zuppa e vestiti usati


[Instrumental] [Strumentale]
 
Good God! Santo cielo!

Disco 2

1. Variations on the Carlos Santana secret chord progression {City of tiny lites}

1. Variazioni sul giro segreto di accordi di Carlos Santana


[Album notes by John Swenson] “… Some More” opens with the witty and self-explanatory “Variations on the Carlos Santana secret chord progression” and the short “Gee, I like your pants” before “Canarsie”, which lays Zappa’s sinuous, beautifully deep-toned SG in bizarre rhythm passages over Warren Cuccurullo’s sitar and also features some incredible bass accompaniment by Patrick O’Hearn. “Ship ahoy” puts Zappa’s distorto funk guitar shuffle over a cooking section. [Note di copertina di John Swenson] “… Ancora un Po’” si apre con le spiritose e auto-esplicative “Variazioni sul giro segreto di accordi di Carlos Santana” e la breve “Cavolo, mi piacciono i tuoi pantaloni”, prima di “Canarsie” che presenta la sinuosa chitarra Gibson SG di Zappa, con le sue belle tonalità profonde, in stravaganti passaggi ritmici sopra il sitar di Warren Cuccurullo, insieme a degli incredibili accompagnamenti di Patrick O’Hearn al basso. “Ehi, di bordo” mette in padella il distorto shuffle di chitarra funk di Zappa.
 
[Instrumental] [Strumentale]

2. Gee, I like your pants {Inca roads}

2. Cavolo, mi piacciono i tuoi pantaloni


[Instrumental] [Strumentale]
 
[FZ] Identify your last port of entry, space wanderer [FZ] Identifica il tuo ultimo portello d’ingresso, vagabondo spaziale

3. Canarsie

3. Canarsie


[Warren Cuccurullo] Canarsie, where everyone looks the same [Warren] Quartiere Canarsie, dove tutti si assomigliano
 
[Instrumental] [Strumentale]
 
[Terry Bozzio] L-l-l-l-l-l…
[Patrick O’Hearn] Oh, ship ahoy [Patrick] Ehi, di bordo

4. Ship ahoy

4. Ehi, di bordo


[Instrumental] [Strumentale]

5. The deathless horsie

5. Il cavallino immortale


[Album notes by John Swenson] “Deathless horsie” forms a rhythmic base out of a beautiful ascending / descending melodic scale phrased on keyboards with the guitar solo overlay. “… Some More” opens with Zappa’s oft-referenced “Orange County lumber truck” melodic phrase which evolves into a stately guitar solo. “Pink napkins”, cousin to “Black napkins”, presents Zappa’s softest soloing touch. [Note di copertina di John Swenson] “Il cavallino immortale” costruisce una base ritmica a partire da una bella scala melodica ascendente / discendente fraseggiata alle tastiere con l’aggiunta dell’assolo di chitarra. “… ancora un po’” si apre con il fraseggio melodico di Zappa, citato spesso, da “Camion di legname della Contea di Orange”, che evolve in un maestoso assolo di chitarra. “Fazzoletti rosa”, cugina di “Fazzoletti neri”, presenta il più morbido tocco da solista di Zappa.
 
[Instrumental] [Strumentale]

6. Shut up ‘n play yer guitar some more {Inca roads}

6. Sta’ zitto e suona la tua chitarra ancora un po’


[Instrumental] [Strumentale]

7. Pink napkins {Black napkins}

7. Fazzoletti rosa


[Instrumental] [Strumentale]

Disco 3

1. Beat it with your fist {The torture never stops}

1. Colpiscila con il tuo pugno


[Album notes by John Swenson] “Return…”, the last of the records, may also be the best, opening with the screaming “Beat it with your fist” then the title track, a breathtaking soloist’s tour de force. After another brutally intense solo on “Pinocchio’s furniture” one of those disembodied voices says “Huh huh huh, you don’t think so” before “Why Johnny can’t read” crashes in, a high powered, partially chorded solo followed by screeching feedback, Bachian scale exercises and a trance-like Eastern cadence, then finally a short blues outro. [Note di copertina di John Swenson] “Il Ritorno…”, l’ultimo dei dischi - potrebbe anche essere il migliore - si apre con l’ululante “Colpiscila con il tuo pugno”, poi il brano che dà il titolo al disco, un tour de force mozzafiato da solista. Dopo un altro assolo selvaggiamente intenso su “Il mobilio di Pinocchio”, una di quelle voci senza corpo dice “Oh, non dirai sul serio” prima che irrompa “Perché Johnny non sa leggere”, un assolo ad alta potenza, parzialmente in accordi, seguito da un feedback stridulo, da esercizi in scala bachiana, da un’ipnotica cadenza orientale e infine da un breve finale blues.
 
[Instrumental] [Strumentale]
 
[John Kilgore] Can’t burn ‘em uh… [John] Non riesco a bruciarli ehm…
[Spider Barbour] It’s… [Spider] È…
[John Kilgore] Goes out with Gross Man. I know they’re Gross Men. [John] Esce con Uomo Volgare. Sono Uomini Volgari, lo so.
[Girl] No! [Ragazza] No!
[Louis Cuneo] Scars all my body! No, I didn’t have it. Boogey-man or something, nothing’s in your head, boogey-man! [Louis] Avevo cicatrici su tutto il corpo! No, non ne avevo. Mostro, o quello che sei, nella tua testa non c’è niente, mostro!
[Spider Barbour] … who God’s put away, man [Spider] … chi è dimenticato da Dio, amico
[Patrick O’Hearn] Holy Christ! […] God, what a fuckin’ warclub that is! Get that thing off the piano, will ya? For Chrissake. You’ll stain the fuckin’ wood. [Patrick] Cristo santo! […] Oddio, che cazzo di mazza da combattimento! Togli quella cosa dal pianoforte, sì? Per amor del cielo. Rovinerai quel cazzo di legno.
[Terry Bozzio] I’m gonna beat this fuckin’ surface, man [Terry] Sto per picchiare quella cazzo di superficie, accidenti
[Patrick O’Hearn] Not with that, though. Great […], for Christ, beat it with your fist, for Chrissake. [Patrick] Non con quella, però. Gran […], Cristo, colpiscila con il tuo pugno, per amor del cielo.

2. Return of the son of shut up ‘n play yer guitar {Inca roads}

2. Il ritorno del figlio di “Sta’ zitto e suona la tua chitarra”


[Instrumental] [Strumentale]
 
[Patrick O’Hearn] Heh heh heh heh heh. I was there last night. [Patrick] Eh eh eh. Ero lì ieri sera.

3. Pinocchio’s furniture {Chunga’s revenge}

3. Il mobilio di Pinocchio


[Instrumental] [Strumentale]
 
[Patrick O’Hearn] Oh-ho-ho, you don’t think so, huh? [Patrick] Oh, non dirai sul serio, eh?

4. Why Johnny can’t read {A pound for a brown}

4. Perché Johnny non sa leggere


[Instrumental] [Strumentale]

5. Stucco homes

5. Case con stucchi


[Album notes by John Swenson] “Stucco homes” is Zappa playing on a full and resonant-sounding Acoustic Black Widow (parts sound like a bass solo) while Cuccurullo phrases gentle rhythm guitar accompaniment and Vinnie Colaiuta adds excellent drum accompaniment. The project closes with an indescribably beautiful duet between Jean-Luc Ponty on baritone violin and Zappa on bouzouki in a lush interplay that alternately suggests raga, blue-grass and avant garde classical music. [Note di copertina di John Swenson] “Case con stucchi” presenta Zappa che suona una chitarra acustica Black Widow piena e risonante (certe parti sembrano un assolo di basso), mentre Cuccurullo fraseggia un accompagnamento soave con la chitarra ritmica e Vinnie Colaiuta aggiunge un ottimo accompagnamento alla batteria. Il progetto si chiude con un duetto indescrivibilmente bello tra Jean-Luc Ponty al violino baritono e Zappa al bouzouki, in un lussureggiante intreccio che via via ricorda musica raga, blue-grass e musica classica d’avanguardia.
 
[Instrumental] [Strumentale]
 

[Terry Bozzio] Once in a while!
[Terry] Una volta ogni tanto!
[Patrick O’Hearn] Oh, sing it [Patrick] Oh, cantala
[Terry Bozzio] Da-dwe-dee-da-doo-dwe-da-dee-da-doo-da-ah!

6. Canard du jour {Let’s move to Cleveland}

6. Anatra / Fandonia del giorno


[Instrumental] [Strumentale]
 
[Terry Bozzio] Yeah
[Patrick O’Hearn] Kinda reminds you of home, doesn’t it? [Patrick] Come se ti ricordasse casa, no?
 
[Instrumental] [Strumentale]





Testi inglesi dal sito Information Is Not Knowledge.