![]() |
Album de musique au Synclavier Matériel lié : |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
Jazz dall’inferno | Jazz dall’inferno |
|
Toutes les compositions par Frank Zappa. |
1. Scuola serale | 1. Scuola serale |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Note di FZ su “Music & Sound Output” - Marzo 1987] “Scuola serale” è nata suonando al Synclavier quattro o cinque accordi. Una sera c’erano da noi dei ragazzi che bazzicavano nello studio e gli ho fatto una dimostrazione dell’apparecchio. Ho suonato questi accordi e li ho salvati su un dischetto, ed è così che è iniziata. Tutto il resto è stato creato a partire da quel dah-dah-dat da-dah. La melodia che le è stata aggiunta sopra - suona un po’ come un pianoforte e un po’ come una tromba - l’ho semplicemente improvvisata. Tutti gli altri dati della sezione ritmica sono stati aggiunti, in parte con la tastiera e in parte con le percussioni elettroniche Roland Octapad. | [Note di FZ su “Music & Sound Output” - Marzo 1987] “Scuola serale” è nata suonando al Synclavier quattro o cinque accordi. Una sera c’erano da noi dei ragazzi che bazzicavano nello studio e gli ho fatto una dimostrazione dell’apparecchio. Ho suonato questi accordi e li ho salvati su un dischetto, ed è così che è iniziata. Tutto il resto è stato creato a partire da quel dah-dah-dat da-dah. La melodia che le è stata aggiunta sopra - suona un po’ come un pianoforte e un po’ come una tromba - l’ho semplicemente improvvisata. Tutti gli altri dati della sezione ritmica sono stati aggiunti, in parte con la tastiera e in parte con le percussioni elettroniche Roland Octapad. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
2. I banditi della circonvallazione / La casta politica | 2. I banditi della circonvallazione / La casta politica |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Note di FZ su “Music & Sound Output”] “I banditi della circonvallazione” è vecchissima. Il ritmo è circolare, le parti sono sfalsate. Sono sfalsate in modo da intrecciarsi l’una con l’altra. Un ritmo semplice diventa quattro volte più complesso copiando la stessa parte e scaglionandola per un determinato numero di battute. L’armonia usata deriva da un manuale intitolato “La Bibbia degli Accordi”. Ad ogni compositore piace ascoltare certe note, certi accordi e certi ritmi. C’è chi si tiene tutto in testa e chi si annota qualche appunto. Parecchi anni fa ho classificato tutti i miei accordi preferiti insieme all’ordine in cui preferivo ascoltare le note degli accordi arpeggiati. È tutto suddiviso in accordi di tre note, quattro note, cinque note, sei note, otto note. Gli accordi sono classificati partendo dagli accordi che hanno come intervallo più alto la seconda minore, la seconda maggiore, la terza minore, bla bla bla bla bla, fino ad arrivare ai pochissimi accordi che hanno come intervallo più alto la nona minore. Ci sono accordi molto addensati e accordi che coprono quattro o cinque ottave. Ce n’è un intero assortimento in quel manuale. L’armonia in “Banditi della circonvallazione” è stata ricavata da un’armonia della “Bibbia degli Accordi”, fra le molte a quattro e cinque note. Ci sono anche un paio di accordi a sette note. | [Note di FZ su “Music & Sound Output”] “I banditi della circonvallazione” è vecchissima. Il ritmo è circolare, le parti sono sfalsate. Sono sfalsate in modo da intrecciarsi l’una con l’altra. Un ritmo semplice diventa quattro volte più complesso copiando la stessa parte e scaglionandola per un determinato numero di battute. L’armonia usata deriva da un manuale intitolato “La Bibbia degli Accordi”. Ad ogni compositore piace ascoltare certe note, certi accordi e certi ritmi. C’è chi si tiene tutto in testa e chi si annota qualche appunto. Parecchi anni fa ho classificato tutti i miei accordi preferiti insieme all’ordine in cui preferivo ascoltare le note degli accordi arpeggiati. È tutto suddiviso in accordi di tre note, quattro note, cinque note, sei note, otto note. Gli accordi sono classificati partendo dagli accordi che hanno come intervallo più alto la seconda minore, la seconda maggiore, la terza minore, bla bla bla bla bla, fino ad arrivare ai pochissimi accordi che hanno come intervallo più alto la nona minore. Ci sono accordi molto addensati e accordi che coprono quattro o cinque ottave. Ce n’è un intero assortimento in quel manuale. L’armonia in “Banditi della circonvallazione” è stata ricavata da un’armonia della “Bibbia degli Accordi”, fra le molte a quattro e cinque note. Ci sono anche un paio di accordi a sette note. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
3. Mentre tu eri Art Jarvinen nº 2 | 3. Mentre tu eri Art Jarvinen nº 2 |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Note di FZ su “Music & Sound Output”] “Mentre tu eri Art” è iniziata come assolo di chitarra in un brano intitolato “Mentre tu eri fuori” in un album pubblicato nel 1980. Un gruppo da camera dell’Istituto delle Arti della California mi aveva commissionato un arrangiamento di quell’assolo di chitarra per il loro complesso - violoncello, clarinetto, due percussioni, due tastiere. Poteva esserci anche un flauto. Ma non la chitarra. L’assolo sull’LP era stato trascritto da Steve Vai ed era disponibile in un manuale di assoli di chitarra, così Bob Rice ha digitato nel Synclavier i ritmi originali, che erano tutti molto complicati, e dopo io ho preso quel materiale di base, l’ho sottoposto a un bel po’ di permutazioni e ne è uscito questo brano. Sono venuti a prendere gli spartiti, li hanno letti e hanno detto: “Oh, sono difficilissimi. Non abbiamo abbastanza tempo per provarli. Come faremo?” Ho risposto: “Non c’è problema. Il mio apparecchio li suonerà al posto vostro, faremo una cassetta e voi andrete sul palco e la doppierete in playback, e nessuno se ne accorgerà”. | [Note di FZ su “Music & Sound Output”] “Mentre tu eri Art” è iniziata come assolo di chitarra in un brano intitolato “Mentre tu eri fuori” in un album pubblicato nel 1980. Un gruppo da camera dell’Istituto delle Arti della California mi aveva commissionato un arrangiamento di quell’assolo di chitarra per il loro complesso - violoncello, clarinetto, due percussioni, due tastiere. Poteva esserci anche un flauto. Ma non la chitarra. L’assolo sull’LP era stato trascritto da Steve Vai ed era disponibile in un manuale di assoli di chitarra, così Bob Rice ha digitato nel Synclavier i ritmi originali, che erano tutti molto complicati, e dopo io ho preso quel materiale di base, l’ho sottoposto a un bel po’ di permutazioni e ne è uscito questo brano. Sono venuti a prendere gli spartiti, li hanno letti e hanno detto: “Oh, sono difficilissimi. Non abbiamo abbastanza tempo per provarli. Come faremo?” Ho risposto: “Non c’è problema. Il mio apparecchio li suonerà al posto vostro, faremo una cassetta e voi andrete sul palco e la doppierete in playback, e nessuno se ne accorgerà”. |
E nessuno se n’è accorto. Non il critico del Los Angeles Times, non il critico dell’Herald Examiner, non l’organizzatore della serie di concerti. Nessuno ha capito che loro non stavano suonando neanche una nota e che tutti i suoni provenivano da una piccola cassetta. Sono venuti a saperlo dopo, ovviamente. E allora? La musica degli anni Ottanta è proprio così. Nessuno ascolta più. Tutti vogliono sempre e solo guardare. Qui non c’è quell’arrangiamento, in quanto quella esecuzione non è stata nemmeno registrata. Era tutta sintesi FM. Ciò dà una vaga idea di quanto quella esecuzione fosse in effetti lontana dai suoni reali e che, nonostante questo, nessuno se ne fosse davvero accorto. Così, quando mi è arrivato il sistema di campionamento polifonico, ho preso quella cosa, ci ho aggiunto sopra qualche campione, l’ho alterata di nuovo e questa è la versione sul disco. | E nessuno se n’è accorto. Non il critico del Los Angeles Times, non il critico dell’Herald Examiner, non l’organizzatore della serie di concerti. Nessuno ha capito che loro non stavano suonando neanche una nota e che tutti i suoni provenivano da una piccola cassetta. Sono venuti a saperlo dopo, ovviamente. E allora? La musica degli anni Ottanta è proprio così. Nessuno ascolta più. Tutti vogliono sempre e solo guardare. Qui non c’è quell’arrangiamento, in quanto quella esecuzione non è stata nemmeno registrata. Era tutta sintesi FM. Ciò dà una vaga idea di quanto quella esecuzione fosse in effetti lontana dai suoni reali e che, nonostante questo, nessuno se ne fosse davvero accorto. Così, quando mi è arrivato il sistema di campionamento polifonico, ho preso quella cosa, ci ho aggiunto sopra qualche campione, l’ho alterata di nuovo e questa è la versione sul disco. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
4. Jazz dall’inferno | 4. Jazz dall’inferno |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Note di FZ su “Music & Sound Output”] “Jazz dall’inferno” è degli ultimi quattro mesi. È iniziata con un frammento costruito con un sax tenore, qualche campione di una piccola sezione di strumenti a corda e altra roba varia. Il suono di base del frammento era il sax tenore, ma ogni volta che scrivevo una nota per il sax tenore, mi veniva voglia di aggiungerci qualcos’altro. In un’ottava poteva essere un assolo di violino ri-sintetizzato; in un’altra ottava poteva essere una chitarra con corde di budello. Era soltanto un collage di materiale cucito insieme. Era sensibile alla pressione, facile da modellare. Ho iniziato elaborando un verso melodico stilizzato al sax tenore, il resto l’ho aggiunto come accompagnamento, incluse tutte le parti di tastiera; la parte di pianoforte Fender Rhodes che si sente sono io che prendo il mio accordo del mistero preferito e, a casaccio, ce lo infilo dentro. Anche se gli intervalli sono un po’ particolari, si ha come la sensazione che qualcuno potrebbe avere accompagnato quell’assolo contorto che c’è lì dentro. | [Note di FZ su “Music & Sound Output”] “Jazz dall’inferno” è degli ultimi quattro mesi. È iniziata con un frammento costruito con un sax tenore, qualche campione di una piccola sezione di strumenti a corda e altra roba varia. Il suono di base del frammento era il sax tenore, ma ogni volta che scrivevo una nota per il sax tenore, mi veniva voglia di aggiungerci qualcos’altro. In un’ottava poteva essere un assolo di violino ri-sintetizzato; in un’altra ottava poteva essere una chitarra con corde di budello. Era soltanto un collage di materiale cucito insieme. Era sensibile alla pressione, facile da modellare. Ho iniziato elaborando un verso melodico stilizzato al sax tenore, il resto l’ho aggiunto come accompagnamento, incluse tutte le parti di tastiera; la parte di pianoforte Fender Rhodes che si sente sono io che prendo il mio accordo del mistero preferito e, a casaccio, ce lo infilo dentro. Anche se gli intervalli sono un po’ particolari, si ha come la sensazione che qualcuno potrebbe avere accompagnato quell’assolo contorto che c’è lì dentro. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
5. Tornado del Punto G | 5. Tornado del Punto G |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Note di FZ su “Music & Sound Output”] “Tornado del Punto G” è stata composta un po’ come una versione contorta del “Bolero” di Ravel, dove c’è una melodia riconoscibile che però, segmento dopo segmento, subisce molti cambiamenti di orchestrazione, con assoli di sintetizzatore nel mezzo. Ci ho infilato un altro assolo improvvisato. | [Note di FZ su “Music & Sound Output”] “Tornado del Punto G” è stata composta un po’ come una versione contorta del “Bolero” di Ravel, dove c’è una melodia riconoscibile che però, segmento dopo segmento, subisce molti cambiamenti di orchestrazione, con assoli di sintetizzatore nel mezzo. Ci ho infilato un altro assolo improvvisato. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
6. Caviglie umide | 6. Caviglie umide |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Note di FZ su “Music & Sound Output”] “Caviglie umide” avrà all’incirca due anni. Ha poltrito. Da quando ho il Synclavier, ho riempito scatole di dischetti con composizioni iniziate, in varie fasi di sviluppo. Non lavoro su una sola cosa dall’inizio alla fine. “Caviglie umide” è la composizione con la quale ho avuto più problemi, per la natura dei suoni che contiene. Quando l’abbiamo digitata originariamente, non avevamo una tastiera sensibile alla pressione e quindi ho dovuto trovare un modo per aggiungere artificialmente informazioni sul volume dei suoni. Avevo provato a cambiare i timbri FM originali che avevo usato per i campioni, ma non aveva lo stesso carattere. Così, per mantenere l’atmosfera originale del brano, sono tornato ai timbri originali e poi ci ho aggiunto sopra qualche campione di sezione ritmica. Ma non ne voleva sapere. Ci ho lavorato per molto tempo. | [Note di FZ su “Music & Sound Output”] “Caviglie umide” avrà all’incirca due anni. Ha poltrito. Da quando ho il Synclavier, ho riempito scatole di dischetti con composizioni iniziate, in varie fasi di sviluppo. Non lavoro su una sola cosa dall’inizio alla fine. “Caviglie umide” è la composizione con la quale ho avuto più problemi, per la natura dei suoni che contiene. Quando l’abbiamo digitata originariamente, non avevamo una tastiera sensibile alla pressione e quindi ho dovuto trovare un modo per aggiungere artificialmente informazioni sul volume dei suoni. Avevo provato a cambiare i timbri FM originali che avevo usato per i campioni, ma non aveva lo stesso carattere. Così, per mantenere l’atmosfera originale del brano, sono tornato ai timbri originali e poi ci ho aggiunto sopra qualche campione di sezione ritmica. Ma non ne voleva sapere. Ci ho lavorato per molto tempo. |
Il livello del volume è memorizzato in quel computer come una lista di numeri da 0 a 100. Quindi 100 è il massimo. A tutto volume. Quando non ci sono informazioni sul volume, tutte le parti suonano al 100 per cento. È alquanto privo di fascino, specialmente con un suono tipo fiato sintetizzato. Dopo un po’ ti dà sui nervi. DO-7 è la nota più alta sulla tastiera, quindi rappresenta 100 per cento. DO-7 equivale a 100. DO-2 non è la nota più bassa; la nota riproducibile più bassa è LA-0, ma DO-2 è il volume più basso consigliato. Più in basso, è molto, molto flebile. Quindi si scrive una traccia aggiuntiva usando soltanto le note tra DO-2 e DO-7, e i tasti digitati in questa traccia accessoria regolano poi il volume del singolo strumento indicato. In questo modo il computer può leggere questa seconda traccia e convertirne i dati in regolazioni di volume. Ecco come l’abbiamo fatta. Questo significa mettere alla prova il sistema. | Il livello del volume è memorizzato in quel computer come una lista di numeri da 0 a 100. Quindi 100 è il massimo. A tutto volume. Quando non ci sono informazioni sul volume, tutte le parti suonano al 100 per cento. È alquanto privo di fascino, specialmente con un suono tipo fiato sintetizzato. Dopo un po’ ti dà sui nervi. DO-7 è la nota più alta sulla tastiera, quindi rappresenta 100 per cento. DO-7 equivale a 100. DO-2 non è la nota più bassa; la nota riproducibile più bassa è LA-0, ma DO-2 è il volume più basso consigliato. Più in basso, è molto, molto flebile. Quindi si scrive una traccia aggiuntiva usando soltanto le note tra DO-2 e DO-7, e i tasti digitati in questa traccia accessoria regolano poi il volume del singolo strumento indicato. In questo modo il computer può leggere questa seconda traccia e convertirne i dati in regolazioni di volume. Ecco come l’abbiamo fatta. Questo significa mettere alla prova il sistema. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
7. Saint-Étienne | 7. Saint-Étienne |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Note di FZ su “Music & Sound Output”] “Saint-Étienne” è stata inclusa perché ho pensato che in mezzo a tutte quelle cose artificiali ci sarebbe stato bene un contrasto con qualcosa come una vera e propria band dal vivo. | [Note di FZ su “Music & Sound Output”] “Saint-Étienne” è stata inclusa perché ho pensato che in mezzo a tutte quelle cose artificiali ci sarebbe stato bene un contrasto con qualcosa come una vera e propria band dal vivo. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
8. Massaggio à gogo | 8. Massaggio à gogo |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Note di FZ su “Music & Sound Output”] L’ultima cosa nel disco è “Massaggio à gogo”. Ho fatto un programma radiofonico per il Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles che sarà trasmesso in primavera. Questo è uno dei brani scelti per quel programma. Durante il quale, il tipo con cui l’ho prodotto imitava un disc jockey radio, annunciando il disco di un gruppo chiamato “I Sacchi dell’Immondizia”, e il nome della canzone era “Massaggio à gogo”. E questo è il brano usato in quel programma. | [Note di FZ su “Music & Sound Output”] L’ultima cosa nel disco è “Massaggio à gogo”. Ho fatto un programma radiofonico per il Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles che sarà trasmesso in primavera. Questo è uno dei brani scelti per quel programma. Durante il quale, il tipo con cui l’ho prodotto imitava un disc jockey radio, annunciando il disco di un gruppo chiamato “I Sacchi dell’Immondizia”, e il nome della canzone era “Massaggio à gogo”. E questo è il brano usato in quel programma. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
Paroles en anglais du site Information Is Not Knowledge. |