Speech at 19th conference of the American Society of University Composers - 5 avril 1984

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Tombola! Ecco il vostro mandato!

Tombola! Ecco il vostro mandato!

 


Di tanto in tanto mi viene chiesto di partecipare a convegni e simposi su argomenti musicali. Di solito sono iscritto come “numero originale” o “tributo eccentrico” per vivacizzare le cose per “le persone serie”. Di tanto in tanto mi viene chiesto di partecipare a convegni e simposi su argomenti musicali. Di solito sono iscritto come “numero originale” o “tributo eccentrico” per vivacizzare le cose per “le persone serie”.
Questo evento non fa eccezione. Io non faccio parte della vostra organizzazione. Non ne so nulla. E nemmeno mi interessa, eppure mi è stato chiesto tenere quello che si presume essere “IL DISCORSO DI APERTURA”. Questo evento non fa eccezione. Io non faccio parte della vostra organizzazione. Non ne so nulla. E nemmeno mi interessa, eppure mi è stato chiesto tenere quello che si presume essere “IL DISCORSO DI APERTURA”.
Prima di proseguire, lasciate che vi avverta che io dico parolacce e che dirò cose che non vi piaceranno e che non condividerete. Sono sicuro che non vi sentirete minacciati, in quanto io sono un povero buffone mentre voi siete tutti SERI COMPOSITORI AMERICANI. Prima di proseguire, lasciate che vi avverta che io dico parolacce e che dirò cose che non vi piaceranno e che non condividerete. Sono sicuro che non vi sentirete minacciati, in quanto io sono un povero buffone mentre voi siete tutti SERI COMPOSITORI AMERICANI.
Per quelli di voi che non lo sanno, io sono anche un compositore. Scrivo musica vecchio stampo che non richiede spiegazioni. Ho imparato a farlo da solo andando in biblioteca e ascoltando dischi. Ho iniziato quando avevo quattordici anni. Lo faccio ormai da trenta. Non mi piacciono le scuole. Non mi piacciono i professori. Non mi piace quasi niente di quello in cui voi credete. Per quelli di voi che non lo sanno, io sono anche un compositore. Scrivo musica vecchio stampo che non richiede spiegazioni. Ho imparato a farlo da solo andando in biblioteca e ascoltando dischi. Ho iniziato quando avevo quattordici anni. Lo faccio ormai da trenta. Non mi piacciono le scuole. Non mi piacciono i professori. Non mi piace quasi niente di quello in cui voi credete.
Come se non bastasse, suono la chitarra elettrica. Negli ultimi vent’anni ho fatto album rock & roll. Ne ho fatti trentacinque. Possiedo tutti i diritti sui miei nastri originali e pubblico la mia musica. Mi guadagno da vivere facendo musica. Sono un anacronismo nei panni di un dinosauro. Come se non bastasse, suono la chitarra elettrica. Negli ultimi vent’anni ho fatto album rock & roll. Ne ho fatti trentacinque. Possiedo tutti i diritti sui miei nastri originali e pubblico la mia musica. Mi guadagno da vivere facendo musica. Sono un anacronismo nei panni di un dinosauro.
Io non sono “uno di voi” e, fortunatamente per la sicurezza del nostro pianeta, voi non siete “uno di me”. Per comodità, senza intenzione di offendervi come membri, userò la parola “NOI” quando discuterò delle questioni riguardanti i compositori. Alcuni dei riferimenti a “NOI” si applicheranno in generale; altri no. Potrete distinguerli voi stessi. Adesso, il discorso. Io non sono “uno di voi” e, fortunatamente per la sicurezza del nostro pianeta, voi non siete “uno di me”. Per comodità, senza intenzione di offendervi come membri, userò la parola “NOI” quando discuterò delle questioni riguardanti i compositori. Alcuni dei riferimenti a “NOI” si applicheranno in generale; altri no. Potrete distinguerli voi stessi. Adesso, il discorso.
 
LA “NUOVA MUSICA” È UTILE IN UNA SOCIETÀ INDUSTRIALE? LA “NUOVA MUSICA” È UTILE IN UNA SOCIETÀ INDUSTRIALE?
L’aspetto più sconcertante della “Questione sull’Utilità Industriale Americana” è come mai le persone continuino a comporre musica (e addirittura pretendano di insegnare agli altri come farlo) quando già conoscono la risposta: non gliene frega un cazzo a nessuno. L’aspetto più sconcertante della “Questione sull’Utilità Industriale Americana” è come mai le persone continuino a comporre musica (e addirittura pretendano di insegnare agli altri come farlo) quando già conoscono la risposta: non gliene frega un cazzo a nessuno.
Vale veramente la pena scrivere della nuova musica per un pubblico che se ne frega? Vale veramente la pena scrivere della nuova musica per un pubblico che se ne frega?
In questa sala sarete almeno una mezza dozzina quelli assolutamente convinti che comporre musica sia una cosa meravigliosa ma, essendo la Democrazia il sistema sotto il quale cerchiamo di vivere, i desideri della maggioranza devono essere presi in qualche considerazione. Sembra esserci un consenso generale sul fatto che la musica dei compositori viventi sia non soltanto irrilevante ma veramente deprecabile in una società che si occupa principalmente del consumo di beni usa e getta. In questa sala sarete almeno una mezza dozzina quelli assolutamente convinti che comporre musica sia una cosa meravigliosa ma, essendo la Democrazia il sistema sotto il quale cerchiamo di vivere, i desideri della maggioranza devono essere presi in qualche considerazione. Sembra esserci un consenso generale sul fatto che la musica dei compositori viventi sia non soltanto irrilevante ma veramente deprecabile in una società che si occupa principalmente del consumo di beni usa e getta.
“Noi” dobbiamo senz’altro essere puniti perché facciamo perdere tempo a tutti con una forma d’arte così “superflua” e “futile” nello “schema generale delle COSE”. “Noi” dobbiamo senz’altro essere puniti perché facciamo perdere tempo a tutti con una forma d’arte così “superflua” e “futile” nello “schema generale delle COSE”.
Chiedetelo al vostro banchiere… ve lo dirà. “Noi” siamo la feccia. “Noi” siamo la FECCIA DELL’UMANITÀ. “Noi” siamo brutta gente. “Noi” siamo inutili scansafatiche. Non importa quanti incarichi “noi” riusciamo a schivare nelle università dove “noi” confezioniamo le nostre sconcertanti, insipide e insignificanti scoregge, in fondo in fondo “noi” sappiamo di ESSERE INUTILI. Chiedetelo al vostro banchiere… ve lo dirà. “Noi” siamo la feccia. “Noi” siamo la FECCIA DELL’UMANITÀ. “Noi” siamo brutta gente. “Noi” siamo inutili scansafatiche. Non importa quanti incarichi “noi” riusciamo a schivare nelle università dove “noi” confezioniamo le nostre sconcertanti, insipide e insignificanti scoregge, in fondo in fondo “noi” sappiamo di ESSERE INUTILI.
Qualcuno di noi fuma la pipa. Qualcuno di noi indossa giacche sportive in tweed con toppe in pelle sui gomiti. Qualcuno di noi ha sopracciglia da scienziato pazzo. Qualcuno di noi si spinge a esibire spudoratamente lunghi sciarponi incredibilmente vistosi che penzolano dal dolcevita (con, opzionalmente, un basco). Qualcuno di noi fuma la pipa. Qualcuno di noi indossa giacche sportive in tweed con toppe in pelle sui gomiti. Qualcuno di noi ha sopracciglia da scienziato pazzo. Qualcuno di noi si spinge a esibire spudoratamente lunghi sciarponi incredibilmente vistosi che penzolano dal dolcevita (con, opzionalmente, un basco).
Questi sono soltanto alcuni degli ALTRI MOTIVI per cui “noi” dobbiamo essere puniti per questa “cosa” blasfema che facciamo. Mio Dio! Quanto a lungo “noi” siamo riusciti a farla franca! Accidenti, se non fosse stato per quelle sovvenzioni elargite a fini fiscali da comitati ignoranti, “noi” saremmo ALLO SCOPERTO da molto tempo! Questi sono soltanto alcuni degli ALTRI MOTIVI per cui “noi” dobbiamo essere puniti per questa “cosa” blasfema che facciamo. Mio Dio! Quanto a lungo “noi” siamo riusciti a farla franca! Accidenti, se non fosse stato per quelle sovvenzioni elargite a fini fiscali da comitati ignoranti, “noi” saremmo ALLO SCOPERTO da molto tempo!
Per nostra fortuna esistono quei “regalini aziendali”. Ci permettono di assaporare l’aroma del “prestigio” simulato, mentre fissiamo con lo scotch le nostre convinzioni gonfie di autostima. Per nostra fortuna esistono quei “regalini aziendali”. Ci permettono di assaporare l’aroma del “prestigio” simulato, mentre fissiamo con lo scotch le nostre convinzioni gonfie di autostima.
È con questa nostra mentalità consolidata che giochiamo ogni anno, in occasione del Pulitzer, al gioco dell’incesto, del sabotaggio e del “favorire gli amici”. L’abbiamo sempre fatto. Siamo americani. Lo facciamo meglio di chiunque altro. Nessuno ci beccherà. Noi siamo IL VERO SPIRITO DELLA MUSICA AMERICANA: piccino, meschino, vendicativo, vuoto, disonesto. E allora? Abbiamo un mandato. È con questa nostra mentalità consolidata che giochiamo ogni anno, in occasione del Pulitzer, al gioco dell’incesto, del sabotaggio e del “favorire gli amici”. L’abbiamo sempre fatto. Siamo americani. Lo facciamo meglio di chiunque altro. Nessuno ci beccherà. Noi siamo IL VERO SPIRITO DELLA MUSICA AMERICANA: piccino, meschino, vendicativo, vuoto, disonesto. E allora? Abbiamo un mandato.
Insegneremo ai futuri compositori ad essere proprio come noi. Alla Facoltà di Giurisprudenza stanno facendo lo stesso, quindi deve essere la cosa giusta da fare. Insegneremo ai futuri compositori ad essere proprio come noi. Alla Facoltà di Giurisprudenza stanno facendo lo stesso, quindi deve essere la cosa giusta da fare.
Faremo finta di non accorgerci che i nostri attuali avvocati (che finiranno per diventare giudici, politici, presidenti e altre razze di colletti bianchi delinquenti) sono stati sfornati con lo stampo a immagine dei loro professori, producendo una generazione di parassiti che possono esistere soltanto complicando ogni cosa nella vita di tutti i giorni, fino al punto in cui diventa impossibile andare avanti senza le loro prestazioni. Faremo finta di non accorgerci che i nostri attuali avvocati (che finiranno per diventare giudici, politici, presidenti e altre razze di colletti bianchi delinquenti) sono stati sfornati con lo stampo a immagine dei loro professori, producendo una generazione di parassiti che possono esistere soltanto complicando ogni cosa nella vita di tutti i giorni, fino al punto in cui diventa impossibile andare avanti senza le loro prestazioni.
Il motivo per cui un avvocato laureato guadagna più di un compositore laureato è che lui è stato bravo a far credere agli altri che la sua “esistenza” sia necessaria. Il motivo per cui un avvocato laureato guadagna più di un compositore laureato è che lui è stato bravo a far credere agli altri che la sua “esistenza” sia necessaria.
È assolutamente impossibile che un compositore riesca a convincere un VERO AMERICANO che le proprie prestazioni sono necessarie. I più anziani lo sanno, ma continuano lo stesso a insegnare le loro antiquate assurdità. Non perché sia una necessità storica, non perché credano in quelle “antiquate assurdità” come ideali estetici, non perché siano “ISPIRATI”… ma semplicemente perché questa PUÒ essere, diciamo così, una forma di LAVORO ACCETTABILE (sempre che non vi dispiaccia uscire “con il rossetto marrone” da quelle riunioni del consiglio di facoltà). È assolutamente impossibile che un compositore riesca a convincere un VERO AMERICANO che le proprie prestazioni sono necessarie. I più anziani lo sanno, ma continuano lo stesso a insegnare le loro antiquate assurdità. Non perché sia una necessità storica, non perché credano in quelle “antiquate assurdità” come ideali estetici, non perché siano “ISPIRATI”… ma semplicemente perché questa PUÒ essere, diciamo così, una forma di LAVORO ACCETTABILE (sempre che non vi dispiaccia uscire “con il rossetto marrone” da quelle riunioni del consiglio di facoltà).
Lavoriamo nello stesso settore di un gran numero di “morti importanti”; quindi dovremmo considerare la nostra attuale situazione sul piano storico. Avete mai sentito questa, prima? “Al tempo che fu, quando scrissero tutta la MUSICA DAVVERO VALIDA, i compositori erano VERAMENTE ISPIRATI, mettevano un SIGNIFICATO PROFONDO nelle loro opere e SOFFRIVANO UN INTENSO DISAGIO EMOTIVO quando quelle GRANDI OPERE venivano ALLA LUCE”. Lavoriamo nello stesso settore di un gran numero di “morti importanti”; quindi dovremmo considerare la nostra attuale situazione sul piano storico. Avete mai sentito questa, prima? “Al tempo che fu, quando scrissero tutta la MUSICA DAVVERO VALIDA, i compositori erano VERAMENTE ISPIRATI, mettevano un SIGNIFICATO PROFONDO nelle loro opere e SOFFRIVANO UN INTENSO DISAGIO EMOTIVO quando quelle GRANDI OPERE venivano ALLA LUCE”.
Sì, la gente crede ancora in questo genere di cose. In verità, la situazione era allora praticamente la stessa di adesso (con alcune piccole variazioni). Sì, la gente crede ancora in questo genere di cose. In verità, la situazione era allora praticamente la stessa di adesso (con alcune piccole variazioni).
 
ALLORA: il compositore doveva scrivere per i gusti specifici (non importa quanto pessimi) del RE, del DITTATORE POLITICO o della CHIESA. Se non ci riusciva, disoccupazione, tortura o morte. Il pubblico non era consultato. A quei tempi non erano, semplicemente, attrezzati per valutare il merito relativo di una gavotta rispetto a un’altra. Se il RE non poteva ballarci la gavotta, allora quella musica non aveva diritto di esistere. ALLORA: il compositore doveva scrivere per i gusti specifici (non importa quanto pessimi) del RE, del DITTATORE POLITICO o della CHIESA. Se non ci riusciva, disoccupazione, tortura o morte. Il pubblico non era consultato. A quei tempi non erano, semplicemente, attrezzati per valutare il merito relativo di una gavotta rispetto a un’altra. Se il RE non poteva ballarci la gavotta, allora quella musica non aveva diritto di esistere.
TUTTA LA SBOBBA PRODOTTA SOTTO QUELLE COSTRIZIONI È CIÒ CHE OGGI AMMIRIAMO COME “VERA MUSICA CLASSICA”. A prescindere da come suona… a prescindere se vi piaccia o no… è così che è stata realizzata… e quando la musica viene insegnata nelle scuole, sono le “preferenze di gusto” di quei RE, DITTATORI e CHIERICI che si perpetuano nei corsi di armonia e contrappunto. TUTTA LA SBOBBA PRODOTTA SOTTO QUELLE COSTRIZIONI È CIÒ CHE OGGI AMMIRIAMO COME “VERA MUSICA CLASSICA”. A prescindere da come suona… a prescindere se vi piaccia o no… è così che è stata realizzata… e quando la musica viene insegnata nelle scuole, sono le “preferenze di gusto” di quei RE, DITTATORI e CHIERICI che si perpetuano nei corsi di armonia e contrappunto.
Dopo che quella sbobba è stata impartita, e lo studente arriva alla “roba avanzata”, viene introdotto agli splendori della tiritera a 12 toni, alle dinamiche serializzate e alla programmazione computerizzata della “composizione indeterminata automatizzata”. Dopo che quella sbobba è stata impartita, e lo studente arriva alla “roba avanzata”, viene introdotto agli splendori della tiritera a 12 toni, alle dinamiche serializzate e alla programmazione computerizzata della “composizione indeterminata automatizzata”.
Questi “strumenti” consentono al genio in erba di fare quello che tutti fanno nella “vita moderna”: nascondersi dietro regole assurde (preferibilmente come membri di una “commissione”), per autoassolversi dalla colpa o dalla responsabilità di “azioni individuali” - in questo caso, l’atrocità della “creazione musicale”. Conformandosi a queste idiozie, il giovane compositore riceve lodi, certificazioni di magnificenza e SOLDI GARANTITI. Tutte cose per le quali i suoi professori potrebbero arrivare a uccidere. Questi “strumenti” consentono al genio in erba di fare quello che tutti fanno nella “vita moderna”: nascondersi dietro regole assurde (preferibilmente come membri di una “commissione”), per autoassolversi dalla colpa o dalla responsabilità di “azioni individuali” - in questo caso, l’atrocità della “creazione musicale”. Conformandosi a queste idiozie, il giovane compositore riceve lodi, certificazioni di magnificenza e SOLDI GARANTITI. Tutte cose per le quali i suoi professori potrebbero arrivare a uccidere.
Chi sceglie di non seguire questo metodo approvato di illuminazione è considerato un pazzo o un pervertito. Chi sceglie di non seguire questo metodo approvato di illuminazione è considerato un pazzo o un pervertito.
 
AL GIORNO D’OGGI: il compositore deve scrivere per i gusti specifici (non importa quanto pessimi) del RE (adesso travestito da produttore cinematografico o televisivo, da direttore della compagnia dell’opera, da signora con capelli raccapriccianti nella commissione speciale o da sua nipote, DEBBIE). AL GIORNO D’OGGI: il compositore deve scrivere per i gusti specifici (non importa quanto pessimi) del RE (adesso travestito da produttore cinematografico o televisivo, da direttore della compagnia dell’opera, da signora con capelli raccapriccianti nella commissione speciale o da sua nipote, DEBBIE).
Qualcuno di voi non conosce DEBBIE perché, diversamente dagli “altri” compositori, non ha a che fare con le stazioni radiofoniche o le case discografiche, ma dovrebbe informarsi al riguardo, nel caso più tardi decidesse di “passare dall’altra parte”. Qualcuno di voi non conosce DEBBIE perché, diversamente dagli “altri” compositori, non ha a che fare con le stazioni radiofoniche o le case discografiche, ma dovrebbe informarsi al riguardo, nel caso più tardi decidesse di “passare dall’altra parte”.
DEBBIE ha tredici anni. Ai suoi genitori piace considerarsi “normali americani bianchi timorati di Dio”. Suo padre è iscritto a un qualche sindacato corrotto ed è, come prevedibile, un pigro, incompetente, strapagato e ignorante figlio di puttana. Sua madre è una megera venale e sessualmente disadattata che vive solo per spendere lo stipendio del marito in ridicoli abiti concepiti per farla sembrare “più giovane”. DEBBIE ha tredici anni. Ai suoi genitori piace considerarsi “normali americani bianchi timorati di Dio”. Suo padre è iscritto a un qualche sindacato corrotto ed è, come prevedibile, un pigro, incompetente, strapagato e ignorante figlio di puttana. Sua madre è una megera venale e sessualmente disadattata che vive solo per spendere lo stipendio del marito in ridicoli abiti concepiti per farla sembrare “più giovane”.
DEBBIE è incredibilmente stupida. È stata cresciuta nel rispetto di quella mentalità e di quei valori che i suoi genitori ritengono sacri. A volte sogna di essere baciata da un bagnino. DEBBIE è incredibilmente stupida. È stata cresciuta nel rispetto di quella mentalità e di quei valori che i suoi genitori ritengono sacri. A volte sogna di essere baciata da un bagnino.
Quando gli impiegati dell’UFFICIO SEGRETO DA DOVE COMANDANO TUTTO hanno scoperto DEBBIE, erano entusiasti. Era perfetta. Era incorreggibile. Era il LORO MODELLO DI RAGAZZA. È stata scelta immediatamente per il ruolo chiave di “ARCHETIPO IMMAGINARIO DI CONSUMATORE DI MUSICA POP E ARBITRO DEFINITIVO DEL GUSTO MUSICALE DELL’INTERA NAZIONE”. Da quel momento in poi, tutto quello che in questo Paese aveva a che fare con la musica ha dovuto essere modificato per conformarsi a quelli che loro hanno calcolato essere i SUOI BISOGNI E DESIDERI. Quando gli impiegati dell’UFFICIO SEGRETO DA DOVE COMANDANO TUTTO hanno scoperto DEBBIE, erano entusiasti. Era perfetta. Era incorreggibile. Era il LORO MODELLO DI RAGAZZA. È stata scelta immediatamente per il ruolo chiave di “ARCHETIPO IMMAGINARIO DI CONSUMATORE DI MUSICA POP E ARBITRO DEFINITIVO DEL GUSTO MUSICALE DELL’INTERA NAZIONE”. Da quel momento in poi, tutto quello che in questo Paese aveva a che fare con la musica ha dovuto essere modificato per conformarsi a quelli che loro hanno calcolato essere i SUOI BISOGNI E DESIDERI.
Nell’ultima parte del ventesimo secolo il “gusto” di DEBBIE ha condizionato la dimensione, la forma e il colore di ogni informazione sulla musica negli Stati Uniti. Con il tempo è cresciuta diventando proprio come sua madre e ha sposato un ragazzo proprio come suo padre. È riuscita in qualche modo a riprodursi. Proprio adesso gli impiegati dell’UFFICIO SEGRETO hanno gli occhi puntati su sua figlia. Nell’ultima parte del ventesimo secolo il “gusto” di DEBBIE ha condizionato la dimensione, la forma e il colore di ogni informazione sulla musica negli Stati Uniti. Con il tempo è cresciuta diventando proprio come sua madre e ha sposato un ragazzo proprio come suo padre. È riuscita in qualche modo a riprodursi. Proprio adesso gli impiegati dell’UFFICIO SEGRETO hanno gli occhi puntati su sua figlia.
In quanto SERI COMPOSITORI AMERICANI, perché dovreste interessarvi a DEBBIE? Dato che DEBBIE preferisce soltanto canzoni corte che parlano di situazioni ragazzo-ragazza, cantate da individui di sesso indeterminato con indosso abiti sadomaso, e dato che ci sono TANTI SOLDI IN BALLO, le principali case discografiche, che fino a qualche anno fa si prendevano di tanto in tanto il rischio di investire per registrare nuovi lavori, hanno praticamente chiuso le loro “sezioni classiche” e raramente registrano “nuova musica”. Le piccole etichette che la pubblicano hanno una distribuzione pessima. Qualcuna ha procedure contabili pessime. Potrebbero anche pubblicare il vostro disco, ma voi non sarete pagati. In quanto SERI COMPOSITORI AMERICANI, perché dovreste interessarvi a DEBBIE? Dato che DEBBIE preferisce soltanto canzoni corte che parlano di situazioni ragazzo-ragazza, cantate da individui di sesso indeterminato con indosso abiti sadomaso, e dato che ci sono TANTI SOLDI IN BALLO, le principali case discografiche, che fino a qualche anno fa si prendevano di tanto in tanto il rischio di investire per registrare nuovi lavori, hanno praticamente chiuso le loro “sezioni classiche” e raramente registrano “nuova musica”. Le piccole etichette che la pubblicano hanno una distribuzione pessima. Qualcuna ha procedure contabili pessime. Potrebbero anche pubblicare il vostro disco, ma voi non sarete pagati.
Il problema con i compositori viventi è: DEVONO MANGIARE. La maggior parte di quello che mangiano è marrone e grumosa. Questa dieta ha indubbiamente avuto un effetto sul loro lavoro. Il problema con i compositori viventi è: DEVONO MANGIARE. La maggior parte di quello che mangiano è marrone e grumosa. Questa dieta ha indubbiamente avuto un effetto sul loro lavoro.
Proprio come i compositori del tempo che fu dovevano adattarsi ai capricci di RE, DITTATORI e CHIESE, i compositori odierni devono scrivere per il divertimento e l’edificazione dei loro loschi discendenti: il Tizio che Capisce quali Sgravi Fiscali si Ottengono dalle DONAZIONI A FINI ARTISTICI, l’AZIENDA PETROLIFERA, CHIMICA o DI TABACCHI che Ha Bisogno di “Perdere” Qualche Milione di Dollari entro la Fine dell’Anno Fiscale, i Cinque Tizi che Decidono la Programmazione di Tutte le Radio negli Stati Uniti, i Fondamentalisti Fanatici che Esigono Testi Insipidi e di Evitare Assolutamente la Realtà Biologica, e i Master in Amministrazione d’Impresa che Consigliano a Tutti come Fare Più Soldi Elogiando l’Ignoranza e la Docilità mentre Sopprimono Tutto Quello che è Intelligente o Creativo. Proprio come i compositori del tempo che fu dovevano adattarsi ai capricci di RE, DITTATORI e CHIESE, i compositori odierni devono scrivere per il divertimento e l’edificazione dei loro loschi discendenti: il Tizio che Capisce quali Sgravi Fiscali si Ottengono dalle DONAZIONI A FINI ARTISTICI, l’AZIENDA PETROLIFERA, CHIMICA o DI TABACCHI che Ha Bisogno di “Perdere” Qualche Milione di Dollari entro la Fine dell’Anno Fiscale, i Cinque Tizi che Decidono la Programmazione di Tutte le Radio negli Stati Uniti, i Fondamentalisti Fanatici che Esigono Testi Insipidi e di Evitare Assolutamente la Realtà Biologica, e i Master in Amministrazione d’Impresa che Consigliano a Tutti come Fare Più Soldi Elogiando l’Ignoranza e la Docilità mentre Sopprimono Tutto Quello che è Intelligente o Creativo.
Questa situazione senza via d’uscita è una logica conseguenza, e una giusta ricompensa, per la nostra stretta osservanza delle norme e dei regolamenti adottati dai suddetti “morti famosi”. Questa situazione senza via d’uscita è una logica conseguenza, e una giusta ricompensa, per la nostra stretta osservanza delle norme e dei regolamenti adottati dai suddetti “morti famosi”.
Finché i compositori continueranno a “piegarsi” ai nuovi RE, DITTATORI, CHIESE (e MUSICISTI), questa situazione persisterà, portando infine alla distruzione di quella che io considero essere la più “fisicamente stimolante” di tutte le arti. Finché i compositori continueranno a “piegarsi” ai nuovi RE, DITTATORI, CHIESE (e MUSICISTI), questa situazione persisterà, portando infine alla distruzione di quella che io considero essere la più “fisicamente stimolante” di tutte le arti.
FISICAMENTE STIMOLANTE? I ballerini, i pittori e gli scultori avranno spasmi di sdegno? La paga è schifosa, ragazzi e ragazze, quindi non invidiateci se riusciamo ad avere “rapporti intimi” con la forza più inesorabile della natura. Qui stiamo parlando del TEMPO, amici. Il lavoro di un compositore riguarda essenzialmente la decorazione di frammenti di TEMPO. FISICAMENTE STIMOLANTE? I ballerini, i pittori e gli scultori avranno spasmi di sdegno? La paga è schifosa, ragazzi e ragazze, quindi non invidiateci se riusciamo ad avere “rapporti intimi” con la forza più inesorabile della natura. Qui stiamo parlando del TEMPO, amici. Il lavoro di un compositore riguarda essenzialmente la decorazione di frammenti di TEMPO.
Senza il TEMPO, niente può “accadere”. Senza musica a decorarlo, il TEMPO è soltanto una sfilza di noiose scadenze di produzione o date alle quali dovere pagare le fatture. Senza il TEMPO, niente può “accadere”. Senza musica a decorarlo, il TEMPO è soltanto una sfilza di noiose scadenze di produzione o date alle quali dovere pagare le fatture.
Anche se lavoriamo in un ambiente industriale insicuro, con una sostanza misteriosa non ancora approvata dall’Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali, noi non siamo quasi riconosciuti dal sindacato, che sostiene di tutelare gli interessi dei poveri cristi che devono suonare le cose che noi componiamo. In “termini sindacali” noi esistiamo solo per fornire lavoro ai “copisti”. Anche se lavoriamo in un ambiente industriale insicuro, con una sostanza misteriosa non ancora approvata dall’Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali, noi non siamo quasi riconosciuti dal sindacato, che sostiene di tutelare gli interessi dei poveri cristi che devono suonare le cose che noi componiamo. In “termini sindacali” noi esistiamo solo per fornire lavoro ai “copisti”.
Perché il Sindacato dei Musicisti ci tratta in questo modo? Beh… noi non siamo “musicisti”… siamo soltanto “compositori”. Tutti i bravi compositori sono morti (chiedetelo a qualsiasi suonatore d’archi). Se non siamo MORTI, non siamo BRAVI. Se SIAMO morti, non abbiamo bisogno di RAPPRESENTANTI SINDACALI. Se siamo vivi, non abbiamo ALCUNA IMPORTANZA per un suonatore d’archi. Perché il Sindacato dei Musicisti ci tratta in questo modo? Beh… noi non siamo “musicisti”… siamo soltanto “compositori”. Tutti i bravi compositori sono morti (chiedetelo a qualsiasi suonatore d’archi). Se non siamo MORTI, non siamo BRAVI. Se SIAMO morti, non abbiamo bisogno di RAPPRESENTANTI SINDACALI. Se siamo vivi, non abbiamo ALCUNA IMPORTANZA per un suonatore d’archi.
I suonatori d’archi e le loro specifiche esigenze e preferenze svolgono un ruolo importante nel determinare la politica sindacale. Se fosse per loro, gli strumenti a corda sarebbero usati solo per eseguire musica di MORTI. Se fosse per me, quegli stessi strumenti dovrebbero essere suonati da morti, e soltanto ai morti dovrebbe essere permesso di ascoltarne i risultati. I suonatori d’archi e le loro specifiche esigenze e preferenze svolgono un ruolo importante nel determinare la politica sindacale. Se fosse per loro, gli strumenti a corda sarebbero usati solo per eseguire musica di MORTI. Se fosse per me, quegli stessi strumenti dovrebbero essere suonati da morti, e soltanto ai morti dovrebbe essere permesso di ascoltarne i risultati.
I musicisti possono sostenere che questo è ingiusto, visto che guadagnano meno delle loro controparti nel sindacato dei tecnici teatrali. I musicisti possono sostenere che questo è ingiusto, visto che guadagnano meno delle loro controparti nel sindacato dei tecnici teatrali.
Lo sapevate che all’intera squadra di tecnici teatrali della Carnegie Hall (che potrebbe limitarsi a disporre quattro sedie per un quartetto d’archi) è garantita una retribuzione settimanale scandalosa (oltre a bonus scandalosi quando si effettua una registrazione o una ripresa), e che hanno diritto a percentuali sulle videocassette o sui film di un’esibizione quando viene venduta a una televisione europea, per ogni proiezione, in ogni Paese? Lo sapevate che all’intera squadra di tecnici teatrali della Carnegie Hall (che potrebbe limitarsi a disporre quattro sedie per un quartetto d’archi) è garantita una retribuzione settimanale scandalosa (oltre a bonus scandalosi quando si effettua una registrazione o una ripresa), e che hanno diritto a percentuali sulle videocassette o sui film di un’esibizione quando viene venduta a una televisione europea, per ogni proiezione, in ogni Paese?
Per l’uso della loro musica i compositori hanno diritto al pagamento dei diritti d’autore. I morti non incassano: ECCO PERCHÉ la loro musica viene scelta per le esibizioni. A volte, per puro caso, si intrufola il lavoro di un compositore vivente. Avete mai provato a incassare uno di quei compensi per “diritti d’autore”? Per l’uso della loro musica i compositori hanno diritto al pagamento dei diritti d’autore. I morti non incassano: ECCO PERCHÉ la loro musica viene scelta per le esibizioni. A volte, per puro caso, si intrufola il lavoro di un compositore vivente. Avete mai provato a incassare uno di quei compensi per “diritti d’autore”?
C’è un’altra spiegazione per la popolarità della “musica dei morti”. È la preferita dai direttori d’orchestra. Perché? Perché hanno bisogno, più di ogni altra cosa, di FARE BELLA FIGURA. Eseguendo brani sui quali gli orchestrali si sono fatti le ossa fin dal conservatorio, la necessità di fare delle prove è ridotta al minimo, gli orchestrali si mettono in “modalità jukebox” e li sciorinano con facilità, e il direttore d’orchestra, libero dal peso di uno spartito “problematico”, può dimenarsi in finta estasi a beneficio delle signore della commissione che fantasticano di vederlo senza pantaloni. C’è un’altra spiegazione per la popolarità della “musica dei morti”. È la preferita dai direttori d’orchestra. Perché? Perché hanno bisogno, più di ogni altra cosa, di FARE BELLA FIGURA. Eseguendo brani sui quali gli orchestrali si sono fatti le ossa fin dal conservatorio, la necessità di fare delle prove è ridotta al minimo, gli orchestrali si mettono in “modalità jukebox” e li sciorinano con facilità, e il direttore d’orchestra, libero dal peso di uno spartito “problematico”, può dimenarsi in finta estasi a beneficio delle signore della commissione che fantasticano di vederlo senza pantaloni.
A volte si discute sul “divario estetico” tra il mondo della “musica leggera” e il mondo della “musica seria”. Invariabilmente si espongono argomentazioni per dimostrare quanto la “musica leggera” sia miserabile e quanto la “musica seria” sia meravigliosa. Nessuno mai controbatte perché chi ama la “musica leggera” neanche lo sa che esiste qualcos’altro e inoltre, anche se lo sapesse, non gliene fregherebbe un cazzo. A volte si discute sul “divario estetico” tra il mondo della “musica leggera” e il mondo della “musica seria”. Invariabilmente si espongono argomentazioni per dimostrare quanto la “musica leggera” sia miserabile e quanto la “musica seria” sia meravigliosa. Nessuno mai controbatte perché chi ama la “musica leggera” neanche lo sa che esiste qualcos’altro e inoltre, anche se lo sapesse, non gliene fregherebbe un cazzo.
Nelle discussioni di questo tipo il problema è che presuppongono che un insieme di regole noiose sia in qualche modo più avvincente di un altro insieme di regole noiose. Nelle discussioni di questo tipo il problema è che presuppongono che un insieme di regole noiose sia in qualche modo più avvincente di un altro insieme di regole noiose.
Affinché una musica possa essere considerata “classica”, deve essere costruita secondo specifiche “linee guida architettoniche”… tante battute di questo, tante battute di quello, modulare la nota minore qua, risolvere là. Fattori cruciali, da discutere in termini assoluti durante l’intervallo tenendo in mano un bicchiere di plastica di vino bianco scadente. Affinché una musica possa essere considerata “classica”, deve essere costruita secondo specifiche “linee guida architettoniche”… tante battute di questo, tante battute di quello, modulare la nota minore qua, risolvere là. Fattori cruciali, da discutere in termini assoluti durante l’intervallo tenendo in mano un bicchiere di plastica di vino bianco scadente.
Affinché un pezzo di musica leggera venga passata in radio, per quanto pessimo, anche questo deve aderire a un rigido insieme di regole strutturali e stilistiche, a modo loro ANCORA PIÙ RIGOROSE E LIMITANTI DI QUELLE CELEBRATE OGNI GIORNO NELLE VOSTRE UNIVERSITÀ… e deve raccontare la sua miserabile storiella in tre minuti o meno. Per quanto tristi e finti, i PREMI GRAMMY sembrano perfettamente adatti per celebrare questo tipo di “artigianato”, al pari dei tristi e finti premi Fromm e Pulitzer agognati da molti dei partecipanti a questo convegno. Affinché un pezzo di musica leggera venga passata in radio, per quanto pessimo, anche questo deve aderire a un rigido insieme di regole strutturali e stilistiche, a modo loro ANCORA PIÙ RIGOROSE E LIMITANTI DI QUELLE CELEBRATE OGNI GIORNO NELLE VOSTRE UNIVERSITÀ… e deve raccontare la sua miserabile storiella in tre minuti o meno. Per quanto tristi e finti, i PREMI GRAMMY sembrano perfettamente adatti per celebrare questo tipo di “artigianato”, al pari dei tristi e finti premi Fromm e Pulitzer agognati da molti dei partecipanti a questo convegno.

Ehi! Bello! Quand’è stata l’ultima volta che ti sei OPPOSTO A UNA REGOLA? Non vuoi rischiare, eh? Troppa posta in gioco alla tua vecchia università? Non saresti qualificato per “lavori di pulizie”? Attenzione! Eccoli di nuovo! È il solito gruppo della vecchia barzelletta. Ci sei tu, più due miliardi di tuoi amici più cari, nella merda fino al collo, che cantilenate “Non agitate troppo le acque!”, che vivete nel terrore di una “cattiva recensione” da parte di uno di quegli elitari egocentrici senza orecchio musicale che utilizzano l’esordio di ogni nuova opera come pretesto per affinare la propria “abilità linguistica”, che si accontentano di esibizioni putride da parte di musicisti e direttori d’orchestra che preferiscono il suono della morte riscaldata a QUALSIASI scarabocchio recente (cosa che li rende subalterni ai critici di musica anche se, in qualche modo, più attraenti), “truccando” i loro pedigree in serie, confidenti che tanto “nessuno controlla più”.
Ehi! Bello! Quand’è stata l’ultima volta che ti sei OPPOSTO A UNA REGOLA? Non vuoi rischiare, eh? Troppa posta in gioco alla tua vecchia università? Non saresti qualificato per “lavori di pulizie”? Attenzione! Eccoli di nuovo! È il solito gruppo della vecchia barzelletta. Ci sei tu, più due miliardi di tuoi amici più cari, nella merda fino al collo, che cantilenate “Non agitate troppo le acque!”, che vivete nel terrore di una “cattiva recensione” da parte di uno di quegli elitari egocentrici senza orecchio musicale che utilizzano l’esordio di ogni nuova opera come pretesto per affinare la propria “abilità linguistica”, che si accontentano di esibizioni putride da parte di musicisti e direttori d’orchestra che preferiscono il suono della morte riscaldata a QUALSIASI scarabocchio recente (cosa che li rende subalterni ai critici di musica anche se, in qualche modo, più attraenti), “truccando” i loro pedigree in serie, confidenti che tanto “nessuno controlla più”.
Giocate d’anticipo, signore e signori! Il Giorno dell’Espiazione si avvicina! Punitevi DA SOLI prima che lo facciano LORO! Se lo farete IN GRUPPO, dai diritti TV potrete forse ricavare qualcosa. Giocate d’anticipo, signore e signori! Il Giorno dell’Espiazione si avvicina! Punitevi DA SOLI prima che lo facciano LORO! Se lo farete IN GRUPPO, dai diritti TV potrete forse ricavare qualcosa.
Iniziate a pianificarlo adesso, in modo che sia tutto pronto per il prossimo convegno. SAPETE COME FARLO, È OVVIO! Cambiate nome alla vostra organizzazione da “Società dei Compositori Universitari Americani” a “FACCIAMO PENA”, rubate un po’di cianuro dal dipartimento di chimica, mettetelo nella coppa alla reception con quel “vino bianco” che agli artisti piace tanto, e TIRATE LE CUOIA. Iniziate a pianificarlo adesso, in modo che sia tutto pronto per il prossimo convegno. SAPETE COME FARLO, È OVVIO! Cambiate nome alla vostra organizzazione da “Società dei Compositori Universitari Americani” a “FACCIAMO PENA”, rubate un po’di cianuro dal dipartimento di chimica, mettetelo nella coppa alla reception con quel “vino bianco” che agli artisti piace tanto, e TIRATE LE CUOIA.
Se l’attuale livello di ignoranza e analfabetismo persisterà, entro duecento o trecento anni si svilupperà una nostalgia verso le merci di QUESTA EPOCA, e indovinate quale musica suoneranno? Continueranno a suonarla male, ovviamente, e voi non prenderete neanche un centesimo per averla composta, ma chissene? Almeno non morirete di sifilide in un bordello, allucinati dall’oppio, con una parrucca bianca riccia in testa. Se l’attuale livello di ignoranza e analfabetismo persisterà, entro duecento o trecento anni si svilupperà una nostalgia verso le merci di QUESTA EPOCA, e indovinate quale musica suoneranno? Continueranno a suonarla male, ovviamente, e voi non prenderete neanche un centesimo per averla composta, ma chissene? Almeno non morirete di sifilide in un bordello, allucinati dall’oppio, con una parrucca bianca riccia in testa.
Qualcuno di voi si ricorderà che a un certo momento il governo ha ipotizzato di abolire l’ufficio brevetti negli Stati Uniti perché erano convinti che tutto ciò che era “nuovo” fosse già stato inventato. Quasi per caso quell’abolizione è stata posticipata. Qualcuno di voi si ricorderà che a un certo momento il governo ha ipotizzato di abolire l’ufficio brevetti negli Stati Uniti perché erano convinti che tutto ciò che era “nuovo” fosse già stato inventato. Quasi per caso quell’abolizione è stata posticipata.
“L’ufficio brevetti per il compositore moderno” è stato chiuso parecchio tempo fa e non riaprirà mai più. È tutto finito, amici. Fatevi furbi e procuratevi una licenza immobiliare. “L’ufficio brevetti per il compositore moderno” è stato chiuso parecchio tempo fa e non riaprirà mai più. È tutto finito, amici. Fatevi furbi e procuratevi una licenza immobiliare.
Il minimo che potete fare è dire ai vostri studenti: “NON FATELO! FERMATE QUESTA FOLLIA! NON COMPONETE MUSICA!” Se non lo farete… quegli stronzetti potrebbero diventare bravi a leccare più culi di voi, avere sciarponi più vistosi dei vostri, comporre musica più sconcertante e più insipida della vostra, e TOMBOLA!, ecco il vostro mandato. Il minimo che potete fare è dire ai vostri studenti: “NON FATELO! FERMATE QUESTA FOLLIA! NON COMPONETE MUSICA!” Se non lo farete… quegli stronzetti potrebbero diventare bravi a leccare più culi di voi, avere sciarponi più vistosi dei vostri, comporre musica più sconcertante e più insipida della vostra, e TOMBOLA!, ecco il vostro mandato.


Texte en anglais du site Waka Jawaka.