Circular - settembre 1971

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Ehi ehi ehi, signor dirigente sciccoso!

 


da: FRANK ZAPPA
a: TUTTI I DIRIGENTI D’AVANGUARDIA DELLA WARNER/REPRISE CHE POTREBBERO AVERE QUALCOSA A CHE FARE CON LA PROMOZIONE DEL PRODOTTO MOTHERS OF INVENTION
cc: DIRIGENTI SCICCOSI…
 

A nome delle MOTHERS e della BIZARRE desidero ringraziarvi per avere fatto un lavoro talmente meraviglioso per l’album “Con la Copertina a Matita” (MS 2042) . Sono certo che il suo attuale successo di vendita sia il risultato diretto della vostra indefessa lealtà e commovente attenzione verso il nostro gruppo e il suo lavoro. La nostra piccola band allegra (e anche Herb) ha più volte riflettuto sulla sua gran fortuna di essere gestita dai vostri abili tecnici grintosi, dai vostri autori di Burbank e da quel tizio che sceglie quelle brutte foto di noi che usate sul settimanale CIRCULAR. Qualsiasi normale complesso giovanile si sarebbe probabilmente infuriato per una cosa come la deliziosa campagna pubblicitaria MEDICINE BALL CARAVAN di Fred Weintraub, dove la Warner si è abbassata al punto di reclutare finti hippy (10 dollari al giorno, 10 giorni, 100 dollari per “uscire sul bus psichedelico e promuovere questo film di tendenza…”), e poi mandarne un gruppo a certi concerti (come quello che abbiamo suonato al PAULEY PAVILION) per distribuire piccoli volantini del cavolo. Un gruppo storico ordinario si sarebbe incazzato per cose di questo genere, noi, invece, restiamo calmi e ci diciamo quanto siamo fortunati. Dopotutto, ci poteva andare peggio… potevamo stare ancora con la Metro-Goldwyn-Mayer.
Non ci interessano nemmeno le fughe di notizie sulla strategia promozionale (come la questione “Junier Mintz”), anche se una bufala così tragicamente superficiale è diventata necessaria per motivare i vostri stessi commerciali. Non ci importa di tutto ciò. Ci fa solo ridere. Ne ridiamo in ufficio. Ne ridiamo alle prove. Ne rido persino durante le interviste e con la mia famiglia quando torno a casa. Voi conoscete… conoscete la nostra reputazione (soltanto un gruppo comedy) … sapete che ci limitiamo a riderci su.
Comunque, abbiamo pensato che fosse così divertente che abbiamo raccolto una CARTELLA STAMPA MODIFICATA DIDATTICAMENTE PER I DIRIGENTI, preparata sperando che le relazioni tra il nostro gruppo e i vostri promotori possano migliorare se loro avranno una corretta comprensione degli aspetti concettuali del nostro “programma di sviluppo”.
Considerate questa cartella come una risposta alla vostra richiesta di “qualcosa su di noi, scritto da noi” da usare su CIRCULAR. Nella vostra impaginazione di questo numero speciale, per favore stampate sulla copertina la lettera che avete in mano.

Cordiali saluti

Frank Zappa

Frank Zappa

(a nome delle Mothers of Invention e della Bizarre Inc.)


MATERIALE DIDATTICO
Ehi ehi ehi, signor dirigente sciccoso! Eccola qui! La tua cartella stampa personalizzata sulle Mothers of Invention… con le risposte alle domande che devono averti tormentato giorno e notte negli ultimi due anni del nostro rapporto contrattuale!
 
Nel caso tu non abbia mai sentito parlare del nostro gruppo…
Ciao! Noi siamo le MOI (Mothers Of Invention) o semplicemente Mothers. Ci teniamo a precisarlo, così non ci confonderai con la campagna “Madri/Fratelli” a proposito della quale Herb vi ha chiamato per chiedere: “Cos’è questa storia?”… Per farla semplice, rasentando la ridondanza: NON SIAMO I DOOBIE BROTHERS, NÉ ABBIAMO ALCUN LEGAME CON I MOTHER EARTH, I CAT MOTHER & THE ALL NIGHT NEWSBOYS E/O GLI EVERY MOTHER’S SON… (con tutti i gruppi rock & roll che gestisci, possiamo capire la confusione di un dirigente indaffarato mentre tenta di formulare, da solo, giudizi razionali su cose come il buono o cattivo gusto di una campagna pubblicitaria… ti apprezziamo… ci rendiamo conto).
Il nostro gruppo sta insieme dalla fine del 1964. Negli ultimi 7 anni abbiamo pubblicato 10 album, Frank Zappa ne ha pubblicati 2 e la Metro-Goldwyn-Mayer/Verve (quell’altra casa discografica) ha ricompilato 3 antologie contro la nostra volontà. Questa che segue è una lista dei nostri album “veri” in ordine di registrazione, non di pubblicazione:
“Disinibitevi!” „Enthemmt ihr!“
“Assolutamente liberi” „Absolut frei“
“Salsa grumosa” „Klumpige Soße“
“Lo facciamo solo per soldi” „Wir machen es nur für Geld“
“A zonzo con Ruben & The Jets” „Rumzuhängen mit Ruben & The Jets“
“Zio Carne” „Onkel Fleisch“
“Tope calde” „Heiße Ratten“
“Panino con hot dog tostato” „Sandwich mit geröstetem Hotdog“
“Mothermania”
Le donnole / I viscidi mi hanno lacerato la carne” „Wiesel rissen mir das Fleisch in Fetzen“
“La vendetta di Chunga” „Chungas Rache“
“Mothers/Fillmore - Giugno 1971”
“200 Motel” (che uscirà a settembre per la United Artists)
Questo elenco non include le 3 brutte raccolte della Metro-Goldwyn-Mayer.
Forse conosci (o forse no) il nostro progetto di pubblicare verso Natale, o dopo il primo dell’anno, la retrospettiva “Storia e Improvvisazioni Scelte delle Mothers” su 9 dischi. Se lavori nei reparti promozionali dell’industria dello spettacolo Warner Brothers/Kinney e hai sentito parlare di questa pubblicazione senza precedenti, forse ti sarai grattato la testa e avrai borbottato ai tuoi colleghi a pranzo: “… non avevo mai sentito parlare di quei ragazzi e dovrei promuovere un ALBUM RETROSPETTIVO DI NOVE DISCHI. Cioè, ‘NE HO SENTITO PARLARE UN PO’’ ma, cioè, loro non li ho mai ASCOLTATI… cioè, chi altro li ha mai ASCOLTATI e dovrebbe essere interessato a loro? Un gruppo che sforna NOVE DISCHI DEL CAZZO? Durante questo periodo di depressione e tutto il resto?”
Forse più tardi hai parlato in ufficio con qualcun altro. Forse hai fatto altre domande più sensate e intelligenti (degli esempi sopra). Forse qualcuna di queste altre domande faceva così.
 

Che cos’ha di speciale questo gruppo?
Forse l’aspetto più singolare del lavoro delle Mothers è la continuità concettuale della macrostruttura risultante del gruppo. C’è, e c’è sempre stato, un controllo cosciente sugli elementi tematici e strutturali che fluiscono attraverso tutti gli album, tutte le esibizioni dal vivo e tutte le interviste.
 
Che?

È un’analogia stupida, però… immaginati la capocchia di uno spillo. Sulla capocchia di questo spillo c’è un’illustrazione incredibilmente dettagliata di qualcosa. Potrebbe essere un pensierino o una sensazione o magari un simbolo oscuro. Potrebbe essere l’immagine di un cielo o qualcosa con degli uccelli… ad ogni modo, è sulla capocchia di questo spillo, ricorda, ed è dettagliata all’infinito. Adesso immaginati che questo spillo non sia uno spillo… che sia una nota musicale con una corrispondente azione fisica come alzare di nascosto un sopracciglio per aggiungere un’enfasi particolare. Anche in uno studio di registrazione, dove nessuno può vederti.
Adesso immaginati un numero di questi spilli astratti (con la parte dell’ago tranciata, per risparmiare spazio) sufficiente per riempire un’area grande quanto il continente nordamericano e buona parte dell’Europa Centrale, ammucchiati per un’altezza di 25 metri. Adesso immaginati che questa zona non sia uno spazio geometrico. Immaginati una serie di decenni (il cui numero esatto sarà divulgato prima o poi). Pausa.

Conosci il romanzo “Terrapieni”? Immaginati quei decenni e quei mucchi sottoposti a un’estensiva modifica a lungo termine del panorama concettuale. Case. Uffici. La gente vive là e lavora là. Ci fanno anche dei film. Immaginati che potresti vivere là e lavorare là e neanche rendertene conto. Di questo si tratta, che tu riesca a immaginarlo oppure no.

 Disegno di Cal Schenkel nella cartella stampa di “200 Motels”

Ascolta. Nessuno forma un gruppo pop e al tempo stesso pianifica anni di eventi assurdamente complicati, li vive, poi ne scrive in una cartella stampa e si aspetta che qualcuno ci creda. Tu sei fuori di melone.

Le idee di base sono state concepite nel 1962-63. La sperimentazione preliminare, nella prima metà del 1964. La realizzazione del progetto/oggetto ha avuto inizio alla fine del 1964. I lavori sono ancora in corso.
 
Ecco perché non avete mai fatto un singolo di successo.
Ti renderai sicuramente conto che il controllo totale non è né possibile né auspicabile (priverebbe la cosa di ogni divertimento). Il progetto/oggetto contiene piani e non-piani, e anche eventi-strutture calcolati minuziosamente e progettati per accogliere le dinamiche del destino e tutte le aggiuntive improbabilità statistiche ad esso concomitanti.
 
Sì, certo… sono tenuto a vendere dischi per voi e non ho molto tempo, quindi limitati a dirmi cose normali… ad esempio, quello che il vostro gruppo sembra, forse…
Quello che sembriamo è più di quello che sembriamo. Noi siamo parte del progetto/oggetto. Il progetto/oggetto (magari preferisci evento/organismo) incorpora tutti i supporti visivi disponibili, la coscienza di tutti i partecipanti (compreso il pubblico), tutte le carenze percettive, Dio (come energia), La Grande Nota (come materia prima universale) e altre cose. Produciamo un’arte speciale in un ambiente ostile ai sognatori.
 

Ancora non capisco… Arte? Quale arte? Dopo aver letto il Rolling Stone e tutte le principali pubblicazioni di tendenza mi sono convinto che voi non siete nient’altro che un branco di pervertiti senza orecchio musicale che finge ai margini del mondo del vero rock & roll. Non fate nient’altro che suonare musica comedy. Ed io dovrei credere a questa stupidaggine su un progetto concettuale che si estende per decenni?
Sì. Ja.
 
Hai fatto questa roba per 7 anni…
Quasi 10 anni, considerando anche la pianificazione preliminare.
 
Allora perché io non ne ho mai saputo nulla? Sono ben informato e sveglio e tutto il resto… Come mai non ne hai mai parlato?
C’è più di un motivo possibile:
1. Forse non hai mai chiesto niente perché non hai mai ascoltato nessuno dei nostri album, quindi forse la continuità a lungo termine non ti è mai passata per la mente.
2. Forse non hai mai chiesto niente perché non hai mai visto le Mothers esibirsi dal vivo, e non si possono descrivere gli aspetti concettuali di questa fase senza avere visto molti nostri concerti.
3. Forse non hai mai letto le interviste in cui questo fenomeno era descritto sommariamente, ingenerando vari gradi di confusione semantica.
4. Forse è adesso il momento giusto per venirne a conoscenza.
 
Che cos’è? Come un complotto o che?
Non esattamente. Quello che sto cercando di descrivere è il tipo di attenzione data ad ogni testo, melodia, arrangiamento, improvvisazione, all’ordinamento di questi elementi in un album, alla copertina come estensione del materiale musicale, alla scelta di quello da registrare, pubblicare e/o eseguire durante un concerto, alla continuità o ai contrasti fra un album e il successivo, ecc., ecc., ecc.… tutti questi aspetti di dettaglio fanno parte della Grande Struttura o Corpo Principale dell’Opera. I dettagli minori non solo comprendono i contenuti del Corpo Principale dell’Opera ma, grazie alla cronologia dell’esecuzione, gli danno anche una “forma” in senso astratto.
 
Quindi tu dici che siete consapevoli della “forma generale” di quello che il gruppo ha prodotto fino ad ora…
Dico che non solo ne siamo consapevoli, la controlliamo. È un progetto intenzionale.
 
Pensi che ciò renda le Mothers migliori di altri gruppi?
Rende le Mothers diverse, certo. Non stiamo affermando che il controllo sulla continuità concettuale assicuri automaticamente la superiorità a tutti i livelli. Il motivo per cui ti sto spiegando questo processo è semplicemente per farti sapere che esiste e darti, in quanto dirigente, qualche criterio con cui giudicare razionalmente quello che facciamo. Non sarebbe corretto verso il nostro gruppo giudicare aspetti di dettaglio del nostro lavoro senza considerare come ogni dettaglio si colloca nella struttura più grande.
 
Perché non vi limitate a suonare rock & roll come tutti gli altri e lasciate perdere tutte queste stupidaggini?
Ogni tanto suoniamo rock & roll come tutti gli altri (più o meno). Il nostro intento stilistico di base è rock, solo che a volte viene estrapolato verso ambiti curiosi.
 
Probabilmente siete orientati verso quel “rock classico”… molto intellettuale, con brutti accordi e senza un buon ritmo…
Qualsiasi relazione che potremmo avere con la “musica seria” deve essere considerata dal punto di vista del rock perché siamo quasi tutti musicisti rigorosamente rock. C’è anche da considerare l’elemento umoristico.
 
Voi non potreste mai suonare davvero del buon rock & roll. Non siete abbastanza seri. Non potreste nemmeno suonare della buona musica seria perché non siete abbastanza seri. Non vi è mai passato per la testa di trovare lavoro in un altro campo?
A questo punto vorrei richiamare la tua attenzione su uno dei principi fondamentali della filosofia del nostro gruppo: NONOSTANTE TUTTE LE EVIDENZE DI SEGNO CONTRARIO, È TEORICAMENTE POSSIBILE ESSERE “FORTI” PUR MANTENENDO IL SENSO DELL’UMORISMO. (Questa considerazione è indirizzata in particolare verso chi prova sentimenti ambivalenti quando gli viene data l’opportunità di ridere di sé stesso).
E un altro precetto che guida il nostro lavoro è: QUALCUNO LÌ FRA IL PUBBLICO CAPISCE QUELLO CHE STIAMO FACENDO E SE LO STA GODENDO OLTRE OGNI SUA PIÙ SFRENATA CONCEZIONE.


Testo inglese dal sito Zappa Books.