[Scena 1 - L’APPARTAMENTO DI GREGORIO]
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[Narratore] Le avventure di Gregorio Pecari!
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[Gregorio] Oh, ecco che arriva Gregorio! Il piccolo Gregorio Pecari! Il suino selvatico per compagnia notturna…
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[Narratore] Un pecari è un maialino con un collare bianco che di solito vagabonda tra il Texas e il Paraguay, spingendosi a volte tanto a ovest quanto l’isola di Catalina
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[Gregorio] Catalina, Catalina, Catalina!
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[Narratore] Questo pecari appartiene a quella gagliarda…
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[Gregorio] Gagliarda…
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[Narratore] Nuova…
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[Gregorio] Nuova…
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[Narratore] Razza…
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[Gregorio] Razza…
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[Narratore] Contraddistinta da una pezzatura proprio sotto il collare bianco che sembra una larga cravatta
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[Gregorio] Se è abbastanza larga, tutti sapranno che la cravatta che porto è un segno di quanto io sia sveglio, lo sapranno, uh-uh!
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[Narratore] Affabile e borioso!
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[Strumentale]
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[Narratore] Attenzione, eccolo di nuovo!
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[Gregorio] Oh, ecco che arriva Gregorio Pecari! Sì, che smania, che smania, sì!
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[Strumentale]
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[Narratore] Ogni mattina Gregorio va con la sua piccola Volkswagen rossa fino alla zona brutta della città dove sono relegati i palazzi governativi
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Brumm brumm!
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[Strumentale]
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[Gregorio] Accidenti, com’è difficile trovare posteggio da queste parti!
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[Scena 2 - IL GRUPPO DI STENOGRAFE ALLA GRAN LESTO]
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[Narratore] Gregorio Pecari prende l’ascensore fino all’ottantatreesimo piano di un edificio dall’aspetto lugubre, grigio e minaccioso con un’insegna sulla facciata con su scritto: “Gran Lesto e Associati, Promotori di Mode”
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E che cos’è, potreste chiedere, un promotore di mode? Bene, un promotore di mode è uno che inventa una moda (come “il twist” o i “Figli dei Fiori”) e la diffonde per tutto il Paese utilizzando tutti quei trucchetti inquietanti che la scienza ha messo a disposizione!
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[Strumentale]
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[Narratore] E fu così che una fatidica mattina Gregorio Pecari si stava facendo strada fra il gruppo di stenografe
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[Gregorio] Ciao, Mildred! Ciao, Gladys! Wanda!
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[Narratore] Sì, fin dal primo momento in cui gli avevano messo gli occhi addosso, tutte le ragazze del gruppo di stenografe della Gran Lesto si erano rese conto che… era arrivato un suino selvatico da compagnia notturna in carriera!
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Un pecari predestinato… alle avventure e alle storie d’amore! ▶
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[Gregorio] C’è posta per me?
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[Stenografe] La Lesto. Questa è la Gran Lesto. Alla Gran Lesto tutti sappiamo…
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[Gregorio] Che ti piacerà qualsiasi trovata o gadget! Non vorresti farti coinvolgere in una serie di mode variopinte per perder tempo?
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[Narratore] Hockey da tavolo… colpisci, corri!
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[Gregorio] Tua moglie sta ronfando vicino al lavandino lì?
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[Gregorio] La tua vita è noiosa, non pensi sia così?
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[Gregorio] La vita è molto, molto migliore quando si ha qualcosina da fare!
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[Narratore] Che importa se con queste perdite di tempo voi vi guadagnate da campare? Hmm?
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[Gregorio] Devo fiondarmi risolutamente alla mia scrivania d’ultra-avanguardia laminata in finto mogano, con il narghilè d’importazione all’ultima moda piazzato strategicamente e con l’ultima edizione del Catalogo Mondiale Completo, e spremere le mie agili meningi per inventare una nuova moda sensazionale, rinvigorendo in tal modo la nostra economia zoppicante e offrendo alle persone annoiate e infelici in ogni dove qualcosa di nuovo e fantastico nel quale identificarsi
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[Stenografe] Abbiamo le rispostine per quelle cose che potrebbero darti pensiero
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[Gregorio] Abbiamo i giocattolini per te. Siamo indaffarati a fabbricarli, indaffarati a fabbricarli
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[Stenografe] Siamo indaffarati a fabbricarli!
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[Gregorio] Indaffarati a fabbricarli, apposta per te, davvero
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[Gregorio] Efficientissima, signorina Snodgrass! ▶
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[Narratore] E con ciò, Gregorio si voltò e con disinvoltura si diresse a grandi passi nel suo grazioso ufficetto con la scrivania, il catalogo e il narghilè all’ultima moda e, con quell’energia e quella determinazione che contraddistinguono i maialini di siffatte minute proporzioni, si mise a inventare tutto da solo il calendario!
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[Scena 3 - GREGORIO INVENTA IL CALENDARIO]
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[Narratore] Con gli occhi rivolti al cielo e i lucidi zoccoletti da suino sulla scrivania, Gregorio sta meditando sulla questione dell’Eternità (e sulle sue divisioni frazionarie) quando misteriose voci angeliche gli cantano da molto lontano, suggerendogli l’occorrente per realizzare questa nuova Moda elettrizzante…
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[Voci angeliche] DOMENICA
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[Gregorio] Domenica? Uau! Domenica, sabato, da martedì a lunedì, lunedì
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Domenica, sabato!
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[Narratore] E quindi il calendario, in tutte le sue fogge variopinte, fu presentato alle persone annoiate e infelici in ogni dove. Gregorio pubblicò un apposito comunicato, al che l’intero gruppo di stenografe ci si identificò ferventemente e lo venerarono come stile di vita, e seguendolo presero le loro pilloline, seguendolo andarono e tornarono dal lavoro, seguendolo pagarono l’affitto e seguendolo organizzarono ben presto in ufficio anche feste di compleanno perché adesso, finalmente, grazie alla nuova entusiasmante invenzione di Gregorio Pecari ognuno poteva sapere la propria età
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[Gregorio] Dio, che cosa hai creato?
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[Narratore] Purtroppo, c’era anche chi non voleva affatto saperla, ed è per questo che una sera, tornando a casa dall’ufficio, Gregorio venne attaccato da un gruppo infuriato di fighetti!
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[Scena 4 - GREGORIO VIENE ATTACCATO]
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[Narratore] Facendosi strada nel traffico serale, Gregorio si accorge che sugli altri veicoli che circondano e tamponano la sua piccola macchina rossa viaggiano dei bamboccioni modaioli.
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Dai loro luccicanti bulbi oculari bruciati dagli acidi sembrano lanciare occhiatacce verso di lui, mentre cercano di farlo uscire di strada o di farlo andare a sbattere, palesando così un’aggressività ostile.
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Per sfuggirgli, dall’autostrada Gregorio prende l’uscita per il Bosco Corto. Loro gli sfrecciano dietro in ogni sorta di macchine, camion, pullmini verniciati con colori sgargianti e moto.
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Dalla strada principale per il Bosco Corto Gregorio imbocca una stradina accidentata che lo porta sul fianco di una famosa montagna opportunamente situata ▶, fin dentro una strana caverna sul bordo di una rupe, non lontano da un alberello incurvato dotato di occhi.
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Nel frattempo, i fighetti (e le fighette) infuriati avanzano rombando attraverso il Bosco Corto fino a quando, rendendosi conto che il piccolo suino era riuscito a fuggire, decidono di parcheggiare i loro veicoli fumanti a mo’ di formazione circolare di carovane e celebrare un love-in.
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Sotto gli influssi di un’incredibile quantità di ausili chimici ricreativi trendy, iniziano a compiere Atti Osceni, a fregarsi l’un l’altro piccoli effetti personali e a ballare in preda alla depravazione vicino a un mucchio alto due metri di radioline a transistor (ognuna sintonizzata su un canale differente).
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[Strumentale]
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[Scena 5 - LE NUOVE NUVOLE MARRONI]
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[Gregorio] Cosa?
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[Narratore] Alla fine, i fighetti cadono stremati, e Gregorio, che ha seguito lo svolgersi degli eventi da una distanza di sicurezza, tira un sospiro di sollievo…
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[Gregorio] Fiù!
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[Narratore] Solo per essere di nuovo terrorizzato dal ruggito di una risata colossale…
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[Billy la montagna] OH OH OH!
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[Narratore] Che sembra rimbombare proprio dal fondo della caverna dove aveva nascosto la sua macchina!
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[Gregorio] Santo cielo! Che cos’è stato?
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[Narratore] Gregorio non si rende conto di essersi nascosto proprio dentro la bocca di…
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[Billy la montagna] OH OH OH!
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[Narratore] Billy la montagna! ▶
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[Billy la montagna] OH OH OH!
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[Narratore] E, come tutti saprete, ogni volta che Billy ride, rocce e massi si spaccano, e l’aria intorno si riempie per chilometri e chilometri di tonnellate di polvere che formano una serie di nuvoloni marroni
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[Gregorio] Da dove arrivano quelle nuove nuvole marroni? Da dove arrivano adesso quelle nuvole? Da dove arrivano quelle nuove nuvole marroni? Meglio chiederlo a un filostrofo e sentire cosa dice!
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[Narratore] Gregorio si ferma in una stazione di servizio e fa una telefonata misteriosa…
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[Gregorio] “Parlo con la vecchia soffitta con la tinta scrostata dalla polizia cinese, vicino a dove passano i cani? È lì che adesso tengono i filostrofi, fra i tappeti e la polvere, dove i libri vanno a morire? Quanti ne hai? Dici che ne hai un bel po’? Che stanno lì senza far niente? Bene, vi ho chiamato perché volevo farmi assistere da un filostrofo!”
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[Scena 6 - IL FILOSTROFO PARLA]
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[Narratore] A Gregorio viene comunicato che Il Massimo Filostrofo Vivente Conosciuto Dall’Umanità è al momento in possesso proprio dell’informazione in questione e che, inoltre, Gregorio può avere quell’informazione partecipando a una speciale seduta di terapia di gruppo (le classi si stanno formando adesso) disponibile per una speciale quota di iscrizione bassa bassa. E adesso… eccolo… Il Massimo Filostrofo Vivente Conosciuto Dall’Umanità, Quentin Robert De Nameland! A te la parola!
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[Quentin] Amici, come potete capire voi stessi dal comportamento di quest’orologio qui dietro, sono tempi di sofferenza!
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Ebbene, ciò potrebbe allarmare qualcuno di voi, in quanto la mia esperienza mi porta a dichiarare: “Gli eoni si stanno concludendo!”
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[Strumentale]
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[Narratore] Intestate i vostri assegni a Quentin Robert De Nameland, Il Massimo Filostrofo Vivente Conosciuto Dall’Umanità!
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[Gregorio] Da dove arrivano quelle nuove nuvole marroni? Da dove arrivano ultimamente quelle nuvole colorate? Da dove arrivano quelle nuove nuvole marroni? Se lo chiedete a un filostrofo, lui si accerterà che voi paghiate!
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[Strumentale]
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Fatti portare in spiaggia
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Fatti portare in spiaggia
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Tu porta i panini
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Io porterò le bibite
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E i dolcini
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Tutti sono innamorati
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Fatti portare a uno spettacolo
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Fatti portare a uno spettacolo
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Mangia una caramella, carina, ti amo
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Posso baciarti? Magari ti terrò solo la mano!
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[Strumentale]
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Fatti portare di nuovo in spiaggia
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Fatti portare di nuovo in spiaggia
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Al party psichedelico andremo
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Più tardi ci sballeremo
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Tu sei in punizione
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Quindi probabilmente farai un fugone
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[Note di FZ sulla cassetta “Il Mondo della Chitarra secondo Frank Zappa” - 1987] Questo è un breve brano per orchestra da camera concepito per il violinista Jean-Luc Ponty, qui riorchestrato per assolo di chitarra. Nella registrazione originale la batteria era suonata da Chester Thompson. È stata sovra-incisa da Chad durante l’ammodernamento digitale in corso alla UMRK. Il brano iniziava con un assolo improvvisato, suonato in studio su una traccia preesistente. Bruce Fowler l’ha trascritto e quadruplicato con parti di trombone registrate a velocità differenti. Altri esempi di raddoppi trascritti si possono trovare negli album “Waka/Jawaka” e “L’Uomo da Utopia”.
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