Evergreen Review - agosto 1970

Materiale attinente:

‘50s teenagers and ‘50s rock

Gli adolescenti e il rock negli anni ’50

 


All teenagers are fad-conscious and follow the leader. Because of this, a certain ideal image will usually come to pervade an entire school. During the ‘50s, I went to four separate high schools. Although each was in Southern California, their images were distinctly different. I went, in chronological order, to Claremont High School in Claremont, Grossmont High School in El Cajon near San Diego, Mission Bay High School in San Diego, and Antelope Valley High School in Lancaster, where I graduated. Tutti gli adolescenti sono al corrente delle mode e seguono i leader. Una data immagine ideale arriverà perciò a diffondersi tipicamente in un’intera scuola. Durante gli anni ’50 ho frequentato quattro diversi licei. Sebbene fossero tutti nella California Meridionale, apparivano decisamente diversi. Sono andato, in ordine cronologico, al Liceo di Claremont, al Liceo Grossmont di El Cajon vicino a San Diego, al Liceo Mission Bay di San Diego e al Liceo Antelope Valley di Lancaster, dove mi sono diplomato.
Claremont’s nice. It’s green. It’s got little old ladies running around in electric karts. The kids are all reserved, want to graduate from high school, and go to colleges around the corner. When I went there, they were preparing for this by dressing California Ivy or Buckle Back a go go. Claremont è carina. È verde. Ci sono vecchiette che scorrazzano nei kart elettrici. I ragazzi non sono espansivi, vogliono diplomarsi e andare alle università nei dintorni. Quando sono arrivato lì, si stavano preparando a tal fine indossando sempre California Ivy o zainetti Buckle.
At Grossmont High School, the only things the kids had to be proud of were the size of their student body and the fact that their marching band was really spiffy. Grossmont didn’t have just middle and upper middle-class whites, but those it did dressed Buckle Back, though not as severely as Claremont. They wanted to go to San Diego State ‘cause they thought it was swinging, or Tempe, in Arizona, ‘cause they had heard it was a party school. Their image was superficially clean. They didn’t come to class drunk out of their minds; they saved boozing for the weekend. Mission Bay was different. Al Liceo Grossmont le uniche cose di cui i ragazzi potevano andar fieri erano il loro gremito corpo studentesco e il fatto che la loro banda musicale era molto stilosa. Al Grossmont non andavano solo bianchi della classe media e medio-alta, ma quelli che ci andavano indossavano zainetti Buckle, anche se non così rigorosamente come a Claremont. Volevano andare all’università San Diego State perché pensavano fosse vivace, o alla Tempe, in Arizona, perché avevano sentito dire che era festaiola. La loro immagine esteriore era pulita. Non arrivavano in classe ubriachi persi; riservavano le sbornie ai fine settimana. Il Mission Bay era diverso.
First, it was a very transient neighborhood; a lot of the kids’ fathers worked in the navy. It was definitely juvenile delinquent territory. You wore a leather jacket and very, very greasy hair. You carried a knife and chain. If you were really bad, you mounted razor blades in the edge of your shoes for kicking. Also, you made sure you carved up the school’s linoleum floor by wearing taps on your soles. If you failed to do any of these things you would (1) not get any sex action, and (2) probably be injured. Innanzitutto, era in un quartiere di passaggio; molti dei padri dei ragazzi lavoravano in Marina. Era indubbiamente una zona di delinquenza giovanile. S’indossava una giacca in pelle e i capelli erano molto, molto imbrillantinati. Si portava un coltello e una catena. Se si era cattivissimi, si fissavano delle lamette sulla punta delle scarpe, per dare calci. Inoltre, fissando dei filetti metallici sotto le suole ci si assicurava di rigare il linoleum del pavimento della scuola. Se ci si sottraeva dal fare una di queste cose, (1) non si avevano rapporti sessuali e (2) probabilmente si veniva malmenati.
And, like “Blackboard Jungle”, teachers weren’t safe either. In fact, there was a big scandal in San Diego when I was at Mission Bay, because at San Diego High the teachers were being threatened by knives and other weapons if they wouldn’t give the kids money on request. A kid would come up to a teacher in the halls and say: “Gimme a dime, man”. If the teacher didn’t deliver, he was beat up. A while after all this, the newspapers released a story alleging that the police had sent in undercover agents to spy on the kids, and that these agents had gathered all sorts of information. This got the kids very pissed off, and, in retaliation, the violence increased. Kids were proud of the violence in their schools. They didn’t want to have some ninny school. They wanted a rough school. E, come nel film “Il Seme della Violenza”, neanche gli insegnanti erano al sicuro. In effetti, mentre frequentavo il Mission Bay, c’era stato a San Diego un grosso scandalo perché nei licei della città i professori venivano minacciati con coltelli e altre armi se non davano ai ragazzi i soldi che questi chiedevano. Un ragazzo si avvicinava nel corridoio a un professore e gli diceva: “Dammi dieci centesimi”. Se il professore non glieli dava, veniva picchiato. Qualche tempo dopo i giornali pubblicarono la notizia secondo la quale la polizia aveva infiltrato degli agenti sotto copertura per spiare i ragazzi, e che questi agenti avevano raccolto molte informazioni. Ciò fece incazzare molto i ragazzi e, per rappresaglia, la violenza aumentò. I ragazzi erano orgogliosi delle violenze nelle loro scuole. Non volevano scuole per sempliciotti. Volevano scuole per tipi tosti.
And though every gang hated what is now known as the Establishment, each had their own style, and hated any other gang almost as much. Each top gang of the school hated the neighboring schools’ top gang; hated their guts. The gangs with the cycle boots never did get along with the gang with the peggers and French-toed shoes, and they never got along with the gang with the French-toed shoes, khakis and Sir Guy shirts. The Mexicans hated the Negroes. The Negroes hated the Mexicans. They both hated the whites who hated them back. E, anche se tutte le bande odiavano quello che adesso è chiamato Ordine Costituito, ognuna aveva il proprio stile e odiava quasi altrettanto ogni altra banda. Ognuna delle bande più forti di una scuola odiava le bande più forti delle scuole vicine; l’odio era viscerale. Le bande con gli stivali da motociclisti non andavano d’accordo con le bande con i pantaloni elastici e le scarpe a punta quadra, e non andavano d’accordo con le bande con le scarpe a punta quadra, i pantaloni color cachi e le camicie Sir Guy. I messicani odiavano i negri. I negri odiavano i messicani. Entrambi odiavano i bianchi, che contraccambiavano l’odio.
On one famous occasion, several gangs from Watts, who had temporarily joined forces, came down in an auto-cade to wipe out an area in San Diego known as Logan Heights. Logan Heights rallied in an all-out concerted effort, and beat the crap out of them. It didn’t even make the school paper, but the kids all knew. It was their victory. In un famoso episodio, diverse bande di Watts, dopo avere temporaneamente unito le loro forze, erano arrivate in un codazzo di macchine per devastare un’area di San Diego conosciuta come Logan Heights. Logan Heights si è radunata in uno sforzo concertato senza quartiere e li hanno massacrati di botte. Non è nemmeno finito sul giornale della scuola, ma tutti i ragazzi lo sapevano. Era la loro vittoria.
My parents didn’t let me have a car (I didn’t get one until I was twenty-three years old), and nobody would take me riding with them because I was unpopular. So I missed out on the real monstro-fights. But I was involved in some locker room rumbles, so I have a pretty good idea of what that punch-out mystique is all about. I miei genitori non mi lasciavano avere una macchina (non ne ho avuto una fino a ventitré anni), e nessuno mi dava passaggi perché ero malvisto. Quindi mi sono perso le vere mega-risse. Ma ne ho sentito parlare negli spogliatoi, quindi ho un’idea abbastanza precisa di cosa sia la mistica dello scontro fisico.
Of course, now, most of those feelings have been sublimated into zap-’em-with-love which hides a lot of hostility. Deep down they know it’s a lie. They can’t believe all that flower power wonderment because they can’t make it work. Drugs are largely responsible for this sublimation - they get too stoned to have any sex energy, let alone fight, which was the substitute for sex in the first place. This transition is evident in current pop music lyrics where sensations associated with the consumption of certain types of chemicals have blended with, been confused with, distorted, and, at times, completely replaced the sex/love sensations/emotions of years back. Rushes and flashes instead of feeling and reeling, diamonds and rubies instead of empty arms and broken hearts. Certo, adesso molti di quegli impulsi sono stati sublimati nel ‘colpiscili-con-l’amore’, che nasconde molta ostilità. In fondo in fondo sanno che è una bugia. Non possono credere a tutte quelle meraviglie dei Figli dei Fiori, visto che per loro non funzionano. Le droghe sono in gran parte responsabili di questa sublimazione - si sballano troppo per avere qualsiasi energia sessuale, tanto meno per fare risse, che all’inizio erano i surrogati del sesso. Questo cambiamento è evidente nei testi di musica pop di oggi, dove le sensazioni associate al consumo di determinate sostanze chimiche si sono mescolate, confuse, distorte e, a volte, completamente sostituite alle sensazioni / emozioni del sesso / dell’amore degli anni scorsi. Scariche e lampeggii invece di sentimenti e vertigini, diamanti e rubini invece di braccia vuote e cuori infranti.
I’ve played dances and even lectured at a couple of high schools, and those kids are really into a drug culture, a drug mystique. They’ve got a whole new set of fads. Leather arm bands, beads, feathers, weird clothes, and long hair are the I.D. bracelets, madras shirts, Princeton haircuts, and loafers with pennies in them of today. No matter what they wear, the bulk of kids in the U.S. continue to think as their parents do, adopting the old prejudices and stupidities in a different disguise and repackaging them on their own level. Sure, there have been some real basic changes in the attitudes of some kids, but not nearly enough. Ho suonato ai balli e anche tenuto conferenze in un paio di licei, e quei ragazzi sono imbevuti di una cultura della droga, una mistica della droga. Hanno tutta una nuova categoria di mode. I segni distintivi di oggi sono braccialetti in cuoio, perline, piume, vestiti strani e capelli lunghi, camicie di tessuto madras, tagli militari e mocassini con sopra monetine. Indipendentemente da come si vestono, molti ragazzi negli Stati Uniti continuano a pensare come i loro genitori adottandone, sotto mutate fogge, i pregiudizi antiquati e le stupidaggini, e ri-confezionandoli al loro proprio livello. Certo, c’è stato qualche vero cambiamento sostanziale nella mentalità di qualcuno, ma non ancora abbastanza.
A lot of things look like they’ve changed more than they really have. For instance, all this dropping out. Today if a kid splits from his home and lives in the streets, he can always join up with some hippies - some group that will take him in. In the ‘50s, no one dropped out. You left the house and you were an adult and had to go punch it out with all of them. The main reason a kid would be in the streets then was to participate in a gang fight. It’s easy to overestimate kids’ independence from the family when they’ve just exchanged them. Molte cose sembrano essere cambiate più di quanto lo siano effettivamente. Ad esempio, tutto questo scappare di casa. Oggi se un ragazzo se ne va di casa e vive per strada, può sempre unirsi a degli hippy - un qualche gruppo che lo accoglierà. Negli anni ’50 nessuno scappava di casa. Te ne andavi via da casa quando eri adulto e dovevi fare a pugni con il mondo. A quei tempi, se un ragazzo stava per strada era principalmente per partecipare a una rissa fra bande. È facile sopravvalutare l’indipendenza dei ragazzi dai genitori, quando non hanno fatto che rimpiazzarli.
The underground gets a lot of press coverage today; it didn’t get much at all in the ‘50s. Elvis Presley was the most widely known figure, and, in my group, he was liked mostly by the girls and younger guys. But in San Diego, which is a good town for blues, a lot of the boys liked Howlin’ Wolf and B.B. King better. Their music was stronger and the kids responded to it. Also, blues are usually appreciated most by people who feel themselves alienated and oppressed, regardless of education or economics. The blues lovers I knew then, the ones with the leather jackets, certainly were those kind of people. They felt oppressed by everything, and they were the ones who developed all that teenage slang. It never came from the madras shirt set who only took over and adopted some collegiate expressions, probably from their older brothers and sisters. L’underground ha oggi parecchia risonanza sulla stampa; negli anni ’50 non ne aveva neanche un po’. Elvis Presley era la figura più conosciuta e, nella mia cerchia, piaceva soprattutto alle ragazze e ai ragazzi più giovani. Ma a San Diego, che è una città feconda per il blues, molti ragazzi preferivano Howlin’ Wolf e B.B. King. La loro musica era più forte e i ragazzi ne erano stimolati. Inoltre, di solito il blues piace soprattutto a quelli che si sentono alienati e oppressi, indipendentemente dal loro livello d’istruzione e dalla loro situazione economica. Gli appassionati di blues che conoscevo allora, quelli con le giacche in pelle, erano senz’altro così. Si sentivano oppressi da tutto, e sono stati loro a sviluppare l’intero gergo giovanile. Niente è arrivato da quelli con le camicie di madras che hanno soltanto ereditato e adottato, probabilmente dai loro fratelli e sorelle maggiori, alcune espressioni dei college.
The real gritty slang came from those guys who felt themselves so threatened that they would do everything they could to look hard even if they didn’t get a chance to act hard. And the reason it developed is very similar to the reason slaves in the South developed their own talk - to fool their masters, to make them feel superior, exclusive. Same thing with the clothing and hair styles. Some of these guys from that period are still around. In East L.A., guys in their early thirties who still wear DA’s and peggers are called “veteranos”. In fact, most of the gangs I was familiar with were Mexican, and a lot of those guys - the pachucos - still dress and think the same way today. Most of them married their old girl friends and are working in a garage. Lo slang veramente grintoso è arrivato da quei ragazzi che si sentivano talmente minacciati che avrebbero fatto di tutto per sembrare dei duri, anche se non avevano occasioni per comportarsi da duri. E la ragione per cui si è sviluppato è molto simile alla ragione per cui gli schiavi del Sud hanno sviluppato il loro modo di parlare - per prendersi gioco dei loro padroni, per farli sentire superiori, unici. La stessa cosa con l’abbigliamento e il taglio di capelli. Qualcuno di quei ragazzi di quel periodo è ancora in circolazione. A Los Angeles Est i ragazzi sulla trentina che portano ancora pettinature a coda d’anatra e indossano pantaloni elastici sono chiamati “veteranos”. In effetti, le bande che conoscevo erano quasi tutte messicane e molti di loro - i pachuco - continuano ancora oggi a vestirsi e pensare allo stesso modo. Molti di loro hanno sposato le loro fidanzate di un tempo e lavorano nei garage.
Any figure who was alienated became a potential idol. This could take strange turns. There was a lot of identification with Dean, but there was also a lot of identification with “I Was A Teenage Werewolf”. In that movie, an evil doctor turns a teenager into a werewolf. Naturally, the teenager is alienated, and the doctor, being an adult, is someone to blame. This stuff is going on all the time. Madison Avenue is constantly injecting people with product desires which turn them into mad consumers. The people I hung around with were sold on monsters and horror of every kind. And if I sat down to draw a picture, you could bet it would be a monster. It was great to laugh at that stuff - that’s why we loved it - so we could convince ourselves it didn’t scare us, that something didn’t scare us. I couldn’t stand any other type of movie. I saw stuff like “Wasp Woman”, “The Beast Of Haunted Cave”, and (very good!) “Attack Of The Killer Shrews”. Qualsiasi personaggio alienato è diventato un potenziale idolo. Ciò poteva prendere pieghe inaspettate. C’era molta identificazione con James Dean, ma c’era anche molta identificazione con “Ero un Licantropo Adolescente”. In quel film un dottore malvagio trasforma un adolescente in un licantropo. Ovviamente l’adolescente è un alienato e il medico, in quanto adulto, è da biasimare. Questa cosa sta succedendo in continuazione. I pubblicitari di Madison Avenue stanno costantemente iniettando nelle persone desideri di acquisti che li trasformano in consumatori squilibrati. Le persone che frequentavo andavano pazze per mostri e orrori di ogni tipo. E se facevo un disegno, puoi stare certo che era un mostro. Quella roba ci faceva ridere un sacco - per questo ci piaceva - così potevamo convincerci che non ci spaventava, che niente ci spaventava. Non sopportavo nessun altro tipo di film. Ho visto cose come “La Donna Vespa”, “La Bestia della Caverna Stregata” e (fortissimo!) “L’Attacco del Toporagno Assassino”.
In “Not Of This Earth”, a dude wearing wraparound glasses takes this thing out of a tube. It looks like a stretched piece of wizened romaine lettuce. He sets it on a table and right away it starts puffing up. Then it picks up and hovers off through the window until it comes in some other guy’s window. It drifts over to the guy, hovers above him, then drops - woosh - around his head, and, closing in, bites him. It’s great! The blood is coming from underneath onto his white shirt and he’s going “Whhaaarrghh!”. I saw that three times, and when I had learned to tell just when that thing was going to get him, I’d sit behind some noisy kids, and right at the exact second, grab the kid’s throat, and then, in a flash, sit right back. Panic out! Nel “Vampiro del Pianeta Rosso” un tizio con degli occhiali panoramici tira fuori una cosa da un tubo. Sembra un mazzo allungato di lattuga appassita. La mette su un tavolo e quella cosa subito inizia a gonfiarsi. Poi si solleva e scivola giù dalla finestra, finché non plana dentro la finestra di un altro tizio. Gli si avvicina, gli volteggia sopra, poi cade - plop - intorno alla sua testa e, serrandosi, lo morde. È forte! Del sangue inizia a fuoriuscire dalla sua maglietta bianca e lui fa “Argh!”. L’ho visto tre volte, e dopo avere imparato a riconoscere il punto in cui quella cosa lo avrebbe preso, mi sedevo dietro qualche ragazzo chiassoso e, proprio in quel preciso istante, gli afferravo la gola e poi mi risedevo subito. Panico!

Out of a town’s neighborhood theaters, there would be one where all the teenagers went. It was comparable to a ‘50s Fillmore, or any of your local psychedelic dungeons of today. Nobody really cared what was being shown. It was just a dark place where guys went to meet some girl who they tried to make it with later, if not there. There was this one theater in Lancaster where, looking down the seats, you’d see a head here, another one there, fine, but then you’d see some huddled lump of blankets or clothes that was moving, and then another and another. And then you’d notice all these bodies jammed in weird positions against the walls - Kama Sutra 375 with a leg sticking up - and the monster was happening on the screen. It was really great!
In ogni città, fra i cinema di quartiere ce n’era uno in cui andavano tutti gli adolescenti. Era paragonabile a un Fillmore degli anni ’50, o a uno qualsiasi dei vostri attuali sotterranei psichedelici di quartiere. A nessuno importava davvero cosa fosse proiettato. Era solo un posto buio dove i ragazzi andavano per incontrare qualche ragazza con la quale provarci più tardi, se non proprio lì. C’era un cinema a Lancaster dove, osservando i sedili, avresti visto una testa qui, un’altra lì, normale, ma poi avresti visto un ammasso di cappotti o vestiti che si muoveva, poi un altro e un altro ancora. E avresti anche notato tutti quei corpi incastrati in strane posizioni contro i muri - Kama Sutra posizione 375 con una gamba alzata - e il mostro che appariva sullo schermo. Era davvero fantastico!
My fascination with monsters extended, like that of a lot of other kids, to comics. Horror comics. All the things EC did - “The Vault Of Horror”, “Tales From The Crypt”, that stuff. Mad was big too, appealing as it did to a certain lunatic fringe with a certain type of humor. Those were comics that girls used to glance at and go “Eeeewe!”. And some of that stuff was a little raunchy. I remember reading a Plastic Man comic where a guy blew his nose on his coattail with the word “snork” above it. Heavy business for the children in those days. Il mio interesse per i mostri si è esteso, come quello di molti altri ragazzi, ai fumetti. Fumetti horror. Tutte le cose che ha pubblicato la EC - “La Cappella dell’Orrore”, “Racconti dalla Cripta”, quel genere lì. Anche Mad era forte, simpatica per una certa venatura lunatica e un certo tipo di umorismo. Quando le ragazze sfogliavano quei fumetti, di solito facevano “Iii!”. E alcune di quelle cose erano un po’ volgari. Ricordo un disegno di Plastic Man in cui un ragazzo si soffiava il naso nel bordo della sua giacca, con sopra la parola “snork”. Roba forte, in quei giorni, per i bambini.
By the time I was really into high school, however, comics were fairly puny and stayed that way for me until Marvel came out. I read them now. And I’d only go to the movies maybe twice a month. My real social life revolved around records and the band I played with. There wasn’t much work for us then. We’d get a job maybe every two months at a teen hop, but most of the time, I was back in my room listening to records. It was the records, not TV, which I didn’t watch, that brainwashed me. I’d listen to them over and over again. The ones I couldn’t buy, I’d steal, and the ones I couldn’t steal, I’d borrow, but I’d get them somehow. I had about six hundred records - 45s - at one time, and I swear I knew the title, group, and label of every one. We all used to quiz each other. We really liked records that featured guitars. If you remember, the featured instrument in early rock was the saxophone. It was very phallic. This guy, Joe Houston, used to do a number where he’d wind up bending over backwards just squawking out this one raucous note. Now that the guitar is the predominant instrument, it has been redesigned to look less feminine and more phallic - flatter, with longer, skinnier necks. The visual part of music, the actual playing, is seeing very interesting developments. Nel periodo in cui andavo al liceo, tuttavia, i fumetti erano piuttosto all’acqua di rose e così sono rimasti fino a quando non è uscita la Marvel. A quel punto li potevo leggere. E andavo al cinema solo due volte al mese. La mia vera vita sociale ruotava attorno ai dischi e alla band nella quale suonavo. A quei tempi non c’erano molti lavori per noi. Prendevamo un lavoro ogni due mesi, forse, a un ballo di ragazzini, ma io stavo quasi sempre in camera mia ad ascoltare dischi. Sono stati i dischi - non la TV, che non guardavo - che mi hanno fatto il lavaggio del cervello. Li ascoltavo più e più volte. Quelli che non potevo comprare, li rubavo, e quelli che non potevo rubare, me li facevo prestare, comunque in un modo o nell’altro me li procuravo. Sono arrivato ad avere all’incirca seicento dischi a 45 giri e giuro che conoscevo il titolo, il gruppo e la casa discografica di ognuno di essi. Ci facevamo quiz a vicenda. Ci piacevano molto i dischi con le chitarre. Se ricordate, all’inizio del rock lo strumento principale era il sassofono. Era molto fallico. C’era un tipo, Joe Houston, che faceva un pezzo in cui alla fine si piegava all’indietro starnazzando una nota stridente. Adesso che lo strumento predominante è diventata la chitarra, è stata ridisegnata per sembrare meno femminile e più fallica - più piatta, con il manico più lungo e più stretto. La parte visiva della musica, il modo stesso di suonare, sta subendo sviluppi molto interessanti.
As for our taste in singers, my set just wouldn’t listen to any white rock. It was always punier than the black stuff, and a lot of it was simply inept imitation. But then I was lucky to have black rock available, since the musical taste of a community not only affects, but is, in turn, affected by what is available at the moment. For instance, Claremont just had Dixie and semi-classical in its main record store. Many people hadn’t even heard of someone like Muddy Waters. The blues freak of the ‘50s was a real rarity. Per quanto riguarda i nostri gusti in fatto di cantanti, nella mia cerchia non ascoltavamo mai il rock dei bianchi. Era sempre più scialbo di quello dei neri, e in gran parte ne era semplicemente una goffa imitazione. Ma poi sono stato fortunato ad avere a disposizione del rock fatto dai neri, dato che il gusto musicale di una comunità non solo influisce, ma è a sua volta influenzato da quello che è disponibile al momento. Ad esempio, nel principale negozio di dischi a Claremont c’era solo musica Dixieland e easy listening. Molti non avevano nemmeno sentito parlare di musicisti come Muddy Waters. Negli anni ’50 il fenomeno blues era una vera rarità.
So, a statement that appeared in some newspaper article about pop music, saying how great it is that we have finally gotten away from the puerile slush of the ‘50s, was probably made by someone who never heard any of that decade’s great R&B numbers. He probably only heard stuff on easy access labels like Liberty, Dot and, maybe, Capitol. And, even if you were into R&B at that time, there was still another strata, one beneath the accessible R&B records. If you knew and liked R&B, then you knew Little Willie John and Hank Ballard on the King label. Once you found a store, they were as easy to get as Pat Boone on Dot was for all America. But some of the best really happening stuff was strictly one-shot. It would be a monumental job of research to list all the little label releases during that time. Companies were being formed everywhere. For instance, in Arizona there was a company that put out Bat Records. Maybe they put out only one record, maybe hundreds. It was so small, you don’t know. For records like that, you really had to scuffle around, haunt places that sold used jukebox records from the South. If you did that kind of scouting, you might come across someone like Roy Tan. Una dichiarazione sulla musica pop apparsa in un articolo di giornale, che asseriva quanto sia stato fantastico essere finalmente usciti dalle puerili smancerie degli anni ’50, è stata quindi probabilmente scritta da qualcuno che non ha mai ascoltato nessuno dei grandi pezzi rhythm & blues di quel decennio. Probabilmente avrà ascoltato solo materiale di etichette di facile accesso come la Liberty, la Dot e, forse, la Capitol. E, anche se allora apprezzavi il rhythm & blues, sotto i dischi accessibili di rhythm & blues c’era ancora un altro strato. Se conoscevi e amavi il rhythm & blues, allora conoscevi Little Willie John e Hank Ballard per l’etichetta King. Una volta trovato il negozio giusto, erano facili da reperire come lo era Pat Boone per la Dot in tutta l’America. Ma alcune delle cose migliori di quel periodo non sono mai state ripubblicate. Sarebbe un lavoro di ricerca monumentale elencare tutte le pubblicazioni delle piccole etichette di quel periodo. Case discografiche si stavano formando ovunque. Ad esempio, in Arizona c’era una casa discografica che pubblicava come Bat Records. Forse hanno pubblicato solo un disco, forse centinaia. Era così piccola, chi può dirlo. Per dischi del genere, dovresti davvero sbatterti in giro, a caccia di negozi che vendono dischi usati dei jukebox del Sud. Se tu facessi una ricerca così, potresti imbatterti in qualcuno come Roy Tan.

In 1956, I hit upon the only record of this Roy Tan I ever saw. It was called “I don’t like it”, and it was on the Tan label. Hmmm. It went like this:
Nel 1956 ho scovato l’unico disco che io abbia mai visto di questo Roy Tan. Si chiamava “Non mi piace” ed era per l’etichetta Tan. Hmm. Faceva così:

You been rockin’ on my baby

Te la stai spassando con la mia bimba

And I don’t like it

E questo non mi piace

I’m warnin’ you daddy-o

Ti avverto, mio caro, adesso

I’ll hammer your head so low

Ti martellerò la testa così in basso

You’ll look mighty funny you must admit

Che sembrerai decisamente buffo, lasciatelo dire

Unbuttoning your collar just to talk a bit

Sbottonandoti il colletto solo per dire due parole

So quit rockin’ on my baby, I don’t like it

Quindi smettila di spassartela con la mia bimba o divento ostile

Daddy, you got to go

Mio caro, smamma

The other side starts like this:
L’altro lato inizia così:

Roy Tan: Ah, you tender spring chicken. Girl, what’s your name?

Roy Tan: Ah, tu, tenera pollastrella. Ragazza, come ti chiami?

Girl: My name’s Isabella and I’m off to a party. I can’t talk to you right now.

Ragazza: Mi chiamo Isabella e sto andando a una festa. Adesso non posso parlare con te.

Then Roy breaks into song: Poi Roy inizia a cantare:

Isabella, Isabella

Isabella, Isabella

Won’t you tell me where the party’s gonna be?

Perché non mi dici dove sarà la festa?

Don’t treat me like a stranger

Non trattarmi come un estraneo

And leave me like the Ranger

E non lasciarmi come il Ranger

All alone

Tutto solo

I’ve got a dollar in my pocket

Ho un dollaro in tasca

And I want to rock it

E ho voglia di spassarmela

Can’t you see?

Non capisci?

Oh, man, they were really talking some good stuff then. Compare that with “Tutti frutti, awrootie” by the time Pat Boone got through with it, and the whole thing’s ridiculous.
Oh, accidenti, a quei tempi si raccontavano davvero belle cose. In confronto, “Tutti frutti” cantata da Pat Boone sembra del tutto ridicola.

Another great label, besides Tan, was Dootone, the one that first released “Earth angel” by the Penguins, but they had a lot of other great stuff like “Love will make your mind go wild”, which had a dance on the other side, “The ookey ook”. Then there was “Ay si si she likes to mambo”, which had the odd line about how their radios were turned low down so nobody could see ‘em when they really went to town. As if the radio was controlling the lights in the room.
Un’altra grande etichetta, oltre la Tan, era la Dootone, quella che ha pubblicato per la prima volta “Angelo in Terra” dei Penguins, ma avevano un sacco di altre cose forti come “L’amore ti farà impazzire”, che aveva un ballo sull’altro lato - “Ookey ook”. Poi c’era “A lei piace il mambo”, che aveva una strana strofa su come le loro radio fossero abbassate così che nessuno potesse vederli mentre ci davano dentro. Come se la radio regolasse le luci nella stanza.

One of the strangest, if not the strangest record of all time wasn’t a one-shot, but came out on the other side of “Teardrops” by Lee Andrews & The Hearts. “Teardrops”, a love song, was the big hit and “The girl around the corner” was passed over, but it’s fantastic. It’s the most abstract lyric I’ve ever heard - highly stylized. It has to do with a girl named Buddha Macrae and a guy named Butchie Stover who “makes love like a Casanova”. This guy is telling about some chick around the corner and how far out she is, and he succeeds, while all the time, someone in the background is going “Bum bum dee-rahcha”. I still can’t figure it out, it’s insane. And if I ever met this Buddha Macrae chick, I’d uh… I don’t think I could handle it.
Una delle canzoni più strane, se non la più strana di tutti i tempi, è stata pubblicata sul lato B di “Gocce di lacrime” dei Lee Andrews & The Hearts. “Gocce di lacrime”, una canzone d’amore, era il grande successo e quindi “La ragazza dietro l’angolo” è stata ignorata, ma è fantastica. È la lirica più astratta che io abbia mai ascoltato, altamente stilizzata. Parla di una ragazza di nome Buddha Macrae e di un ragazzo di nome Butchie Stover che “fa l’amore come un Casanova”. Lui racconta di una pollastrella del posto e di quanto lei sia eccezionale, e lui ci riesce, mentre in sottofondo qualcuno continua a ripetere “Bum bum di-raccia”. Ancora oggi non riesco a capirla, è folle. E se avessi mai incontrato quella pollastrella Buddha Macrae, io… credo che non avrei potuto resistere.

I have a few friends who come over to the house, and we whip through those 45s of mine three to four times a month ‘til they’re coming out of our ears. It’s like a time machine; takes me right back to school days. I can almost smell what was cooking in the kitchen when I first heard them. And in the “Ruben & The Jets” album, I very consciously took all those hot numbers - “Nite owl” and “Cherry pie” - all of them, and blended them in combinations to come up with my songs. I even mixed parts of “The rite of spring” with the Moonglows’ style of harmony. I took some of their better lines too.
Con certi amici, quando vengono a trovarmi, passiamo in rassegna tutti i miei 45 giri tre o quattro volte al mese, fino a quando non ci escono dalle orecchie. È come una macchina del tempo; mi riporta ai tempi del liceo. Posso quasi sentire l’odore di quello che stava bollendo in pentola in cucina quando li ho ascoltati la prima volta. E nell’album “Ruben & The Jets” ho scientemente preso tutti quei pezzi forti - “Nottambulo” e “Torta di ciliegie” - tutti quanti, e li ho ricombinati per creare le mie canzoni. Ho persino mixato parti della “Sagra della primavera” di Stravinskij con lo stile armonico dei Moonglows. Ho anche preso qualcuna delle loro strofe migliori.
Love lyrics were some of the best things in the old R&B. If you listened to the words superficially, you might have thought they were talking about “old love” - hold hands, kiss her, ask her out-but they weren’t. They were talking about getting laid. The beginning of the sexual revolution is chronicled in song and story on those oldies. Also, if you took all those songs with the ice-cream-cone chord changes, (there must have been thousands): I testi d’amore erano tra le cose migliori del vecchio rhythm & blues. Ascoltando superficialmente le parole, si potrebbe anche pensare che parlino di “amore vecchio stile” - tenerla per mano, baciarla, chiederle di uscire - ma non è così. Parlano di fare sesso. L’inizio della rivoluzione sessuale è documentato in canzoni e storie su quei vecchi successi. Inoltre, se si prendessero tutte quelle canzoni con progressioni I-VI-IV-V (ce ne saranno state a migliaia):

DAA DA-DA-DA

DAA DA-DA-DA

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and pumped them all into a computer, you would come out with a very exact social moral code for the kids of that day. It’s the best history you could get because it’s all in there: prejudices, beliefs, disbeliefs, social practices - everything. e le si caricassero tutte in un computer, verrebbe fuori un codice morale sociale molto preciso per i ragazzi di quel tempo. È il racconto migliore che ci possa essere, perché lì dentro c’è tutto: pregiudizi, credenze, dubbi, consuetudini sociali - ogni cosa.

Looking at the main attraction of that time, Elvis Presley, and the superstars of now, the Beatles, some interesting changes seem to have taken place in terms of how an audience chooses its idol. I think Ralph Gleason is right when he calls the Beatles an ideal projection of the audience’s personalities, and Presley a strictly sexual phenomenon. Presley, when he first hit, did not have a new image. He already existed in the masses and was easy to identify with. But the Beatles created a wholly new image that was foreign, no pun, to America. Presley’s impact, the way he moved and sang, was so sexual that he was too much of a threat to the teeny-boppers of those days, and eventually had to sing songs that reversed the sexual roles, making him the passive in such tunes as “Love me tender” or “Any way you want me to be”. So along come the Beatles, who look so cute and harmless that they are allowed to sing dominant songs. Their sexual innuendo was verbal and subtle and they got away with it.
Paragonando la principale celebrità di quel tempo, Elvis Presley, con le superstar di adesso, i Beatles, sembrano essersi verificati dei cambiamenti interessanti nel modo in cui il pubblico sceglie i propri idoli. Secondo me, Ralph Gleason ha ragione a definire i Beatles come una proiezione ideale delle personalità del pubblico, e Presley come un fenomeno intrinsecamente sessuale. Quando è emerso, Presley non aveva un’immagine nuova. Esisteva già fra le masse ed era facile identificarcisi. Ma i Beatles hanno creato un’immagine completamente nuova che in America era straniera, senza giochi di parole. L’impatto di Presley, come si muoveva e cantava, era così sessuale da essere troppo pericoloso per i figli di papà di allora, e alla fine ha dovuto cantare canzoni che invertivano i ruoli sessuali, rendendolo sottomesso, in canzoni come “Amami teneramente” o “In qualunque modo tu vuoi che io sia”. Poi sono arrivati i Beatles, che sembravano così carini e innocui da potere cantare canzoni in ruolo maschile dominante. Le loro allusioni sessuali erano verbali e sottili, e l’hanno fatta franca.
Then long hair happened. In the early days of Beatlemania, a guy with long hair had about a three hundred percent better chance of getting laid than a guy without (the chick being so stupid as to automatically assume: “He’s either an English pop star or he’s in a group or something”). But whatever her fantasy, she was sure he was way cuter than the guy in the corner with the greasy mop. This dictating of fashion by chicks for men, this power, was a very important part of Beatlemania. So, if you were a madras shirt man, you could safely grow your hair - a little bit - and become an ersatz Beatle and get laid. Then, when the Rolling Stones hit, and there were all those pictures of Bill Wyman with that real long, scraggly black hair, hippie packaging really began. Now if you had been a motorcycle fug you could grow your hair longer, wear even dirtier clothes, and get action without having to go mod and cute. You were provided with a fashion image too. Poi sono arrivati i capelli lunghi. Agli albori della Beatlemania un ragazzo con i capelli lunghi aveva all’incirca il trecento per cento di possibilità in più di fare sesso rispetto a un ragazzo senza (essendo le pollastrelle così stupide da assumere automaticamente: “È una pop-star inglese o è in un gruppo o qualcosa del genere”). Ma qualunque fossero le loro fantasie, erano sicure che fosse molto più carino del ragazzo all’angolo con la zazzera imbrillantinata. Questa imposizione di moda da parte delle ragazze sugli uomini, questo potere, è stata una componente molto importante della Beatlemania. Quindi, se tu eri un uomo con camicie di madras, potevi tranquillamente farti crescere - appena appena - i capelli e diventare un Beatle surrogato e fare sesso. Poi, quando sono usciti i Rolling Stones e c’erano tutte quelle foto di Bill Wyman con quei lunghi capelli neri trasandati, è di fatto iniziato il modellamento degli hippie. Se eri un motociclista vizioso, adesso potevi farti crescere i capelli ancora più lunghi, indossare vestiti ancora più sporchi e comportarti senza dovere apparire moderno o carino. C’era un cliché anche per te.

At one point during Beatlemania, the guys started faking English accents and really pulled the wool over the chick’s eyes. Of course, after going that far, the next step was to get a band together just like the Beatles and have more glamour. “Let’s get in there and then we can play a job at the dance”. So they started learning how to play like Beatles records from scratch. Some got tired of imitating and, wholly by accident, started playing their own music. But most found it hard to break their imitative image even if they wanted to since there’s always some schmucko beer bar owner who wants a Beatles or a Rolling Stones band, and will pay for it. Even at fraternity drink-outs, if you don’t sound like Jimi Hendrix or Eric Clapton, they don’t even want you to play. The boys are just as narrow as the girls. Actually, some of the girls have improved. In fact, the main difference between then and now is that there are about ten percent less puny-minded girls. Consider: for a girl to have status in the ‘50s she had to wear her dress sticking out with all those starchy petticoats and eat her lunch on the school’s front lawn and be a cheerleader. She had to be “real cute” and sublimate sex feelings with school spirit , student government, church or whatever.
Durante la Beatlemania, a un certo punto i ragazzi hanno iniziato a scimmiottare l’accento inglese per buttare fumo negli occhi delle pollastrelle. Ovviamente, dopo essersi spinti così in là, il passo successivo per avere più fascino è stato quello di mettere insieme delle band come i Beatles. “Entriamo lì, e potremo suonare al ballo”. Così hanno iniziato a imparare da zero a suonare come i Beatles. Qualcuno si è stancato d’imitarli e, per puro caso, si è messo a suonare la propria musica originale. Ma per i più è stato difficile dismettere la propria immagine imitativa, anche se lo volevano, considerando che ci sarà sempre uno stupido proprietario di birreria che vorrà una band di Beatles o di Rolling Stones e pagherà per averla. Anche alle sbornie di gruppo, se non assomigli a Jimi Hendrix o Eric Clapton, nemmeno ti fanno suonare. I ragazzi sono ottusi tanto quanto le ragazze. In realtà alcune ragazze sono migliorate. In effetti, la differenza principale tra allora e oggi è che all’incirca il dieci per cento delle ragazze sono meno imbranate. Considera questo: negli anni ’50 una ragazza, per farsi una reputazione, doveva indossare un vestito dal quale spuntavano tutte quelle sottovesti inamidate, mangiare il suo pranzo sul prato davanti a scuola e fare la cheerleader. Doveva essere “carinissima” e sublimare le proprie pulsioni sessuali nello spirito scolastico , nel consiglio studentesco, in chiesa o altrove.

Today, for a girl to have status, she has to make it with a rock star. I find this to be a definite improvement .
Oggi, per farsi una reputazione, una ragazza deve farsela con una rockstar. Trovo che questo sia un netto miglioramento .


Testo inglese dal sito Zappa Books.