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Materiale attinente: |
English Español | English Italiano Español |
Sta tutto guarendo bene | Sta tutto guarendo bene |
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Tutte le composizioni sono di Frank Zappa, tranne dove specificato. |
Note di copertina di Gail Zappa | Note di copertina di Gail Zappa |
Abbiamo scoperto questa perla nel Caveau. Non sapevo della sua esistenza. Avevo ascoltato i nastri di quelle sessioni ma, fino a quando Spencer non me l’ha fatto notare, non mi ero resa conto che Frank avesse mixato questo lavoro e che fosse rimasto appostato indisturbato e senza titolo. | Abbiamo scoperto questa perla nel Caveau. Non sapevo della sua esistenza. Avevo ascoltato i nastri di quelle sessioni ma, fino a quando Spencer non me l’ha fatto notare, non mi ero resa conto che Frank avesse mixato questo lavoro e che fosse rimasto appostato indisturbato e senza titolo. |
In un primo momento ho pensato che “Niente di tutto ciò” fosse un nome adatto, così come qualunque altro nome scelto dalla lista dei brani. Ma un giorno ho ricevuto una diapositiva di un quadro di Christopher Brennan - anch’esso senza titolo - e ho capito subito che quella sarebbe stata la copertina e che questo disco si sarebbe intitolato “Sta Tutto Guarendo Bene”; e, ovviamente, così è stato. | In un primo momento ho pensato che “Niente di tutto ciò” fosse un nome adatto, così come qualunque altro nome scelto dalla lista dei brani. Ma un giorno ho ricevuto una diapositiva di un quadro di Christopher Brennan - anch’esso senza titolo - e ho capito subito che quella sarebbe stata la copertina e che questo disco si sarebbe intitolato “Sta Tutto Guarendo Bene”; e, ovviamente, così è stato. |
Prima di ciò, Spencer aveva proposto l’audace missione di convertire questi mix da artefatti ad album. So che Frank avrebbe fatto qualcosa di molto diverso. Adesso però, grazie alla dedizione e all’impegno di Spencer, potrete capire e apprezzare più pienamente la natura speciale del Progetto “Squalo Giallo”. | Prima di ciò, Spencer aveva proposto l’audace missione di convertire questi mix da artefatti ad album. So che Frank avrebbe fatto qualcosa di molto diverso. Adesso però, grazie alla dedizione e all’impegno di Spencer, potrete capire e apprezzare più pienamente la natura speciale del Progetto “Squalo Giallo”. |
Quando Frank scrisse “Frank Zappa - L’Autobiografia”, non aveva ancora lavorato con l’Ensemble Modern. Non sapeva ancora che loro sarebbero stati la sua ultima band. Neanche loro. Pur essendo un’organizzazione indipendente, per un breve periodo FZ arrivò a considerarla come la band perfetta, e il poter lavorare con loro come l’opportunità più straordinaria nella sua carriera di compositore. | Quando Frank scrisse “Frank Zappa - L’Autobiografia”, non aveva ancora lavorato con l’Ensemble Modern. Non sapeva ancora che loro sarebbero stati la sua ultima band. Neanche loro. Pur essendo un’organizzazione indipendente, per un breve periodo FZ arrivò a considerarla come la band perfetta, e il poter lavorare con loro come l’opportunità più straordinaria nella sua carriera di compositore. |
Su mia richiesta, Ali N. Askin e Todd Yvega hanno molto gentilmente inviato le loro osservazioni e gli siamo tutti grati per la loro generosità di intuizione e di spirito. | Su mia richiesta, Ali N. Askin e Todd Yvega hanno molto gentilmente inviato le loro osservazioni e gli siamo tutti grati per la loro generosità di intuizione e di spirito. |
Loro non avevano mai avuto occasione di vedere e sentire FZ in concerto, tranne che in queste sessioni. Todd non si rende conto, ad esempio, che FZ aveva utilizzato le tecniche da lui descritte con altri musicisti di formazione classica (tra loro, degni di nota, gli Underwood, Ian e Ruth). Ma non importa, perché tutto quello che dovete sapere a parole è qui nelle loro note, e tutto il resto è dentro e in mezzo alle altre note: la musica. | Loro non avevano mai avuto occasione di vedere e sentire FZ in concerto, tranne che in queste sessioni. Todd non si rende conto, ad esempio, che FZ aveva utilizzato le tecniche da lui descritte con altri musicisti di formazione classica (tra loro, degni di nota, gli Underwood, Ian e Ruth). Ma non importa, perché tutto quello che dovete sapere a parole è qui nelle loro note, e tutto il resto è dentro e in mezzo alle altre note: la musica. |
Questo disco è veramente parte dello “Squalo Giallo”. Qui è dove si sono svolte tutte le ricerche. E tutte le sperimentazioni per vedere quanto rapidamente l’Ensemble Modern si sarebbe potuto adattare ad altre dimensioni. Qui è dove si arriva a leggere il futuro. Funzionerà? | Questo disco è veramente parte dello “Squalo Giallo”. Qui è dove si sono svolte tutte le ricerche. E tutte le sperimentazioni per vedere quanto rapidamente l’Ensemble Modern si sarebbe potuto adattare ad altre dimensioni. Qui è dove si arriva a leggere il futuro. Funzionerà? |
Certo che sì! | Certo che sì! |
Note di copertina di Ali N. Askin - 19 settembre 1999 | Note di copertina di Ali N. Askin - 19 settembre 1999 |
“Qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, ovunque, senza alcun motivo”; questo “concetto” di FZ vive in ogni brano di questo CD. In questo caso ci mostra quello che succede quando si prende uno dei migliori complessi “classici” di musica contemporanea al mondo e lo si fa lavorare in modo non convenzionale, introducendo concetti e tecniche che raramente si incontrano nel mondo del compositore-che-scrive-la-partitura-e-vuole-che-sia-eseguita-come-è-scritta. Come ricorda Todd, queste registrazioni non sono prodotti finiti e rifiniti frutto di un lungo periodo di lavoro, compresi mesi di prove, tournée e registrazioni. Documentano, invece, un primo incontro musicale, offrendo all’ascoltatore un raro sguardo dentro un particolarissimo laboratorio in California durante due settimane nel 1991. | “Qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, ovunque, senza alcun motivo”; questo “concetto” di FZ vive in ogni brano di questo CD. In questo caso ci mostra quello che succede quando si prende uno dei migliori complessi “classici” di musica contemporanea al mondo e lo si fa lavorare in modo non convenzionale, introducendo concetti e tecniche che raramente si incontrano nel mondo del compositore-che-scrive-la-partitura-e-vuole-che-sia-eseguita-come-è-scritta. Come ricorda Todd, queste registrazioni non sono prodotti finiti e rifiniti frutto di un lungo periodo di lavoro, compresi mesi di prove, tournée e registrazioni. Documentano, invece, un primo incontro musicale, offrendo all’ascoltatore un raro sguardo dentro un particolarissimo laboratorio in California durante due settimane nel 1991. |
Frank ha utilizzato le stesse strategie e gli stessi strumenti compositivi che aveva utilizzato con le sue band. Il materiale scritto e provato era amalgamato con parti improvvisate. Ha insegnato ai musicisti “gli oggetti”, “i temi”, “i motivi di sottofondo”, “le strutture di accordi” e “i gesti” (musicali e scenici) che lui suggeriva con segnali della mano, smorfie, movimenti delle sopracciglia, ecc. Nel frattempo, buttava un occhio su ogni membro del complesso, cercando punti di forza nascosti nei singoli interpreti. E poiché non sembrava avere limiti nell’assegnare compiti, ti poteva chiedere di fare cose alle quali non avresti mai pensato: cioè, se eri un mandolinista, non voleva dire che non ti potesse essere richiesto di improvvisare leggendo ad alta voce un testo. Oppure: anche se eri “soltanto” un tastierista, potevi finire a recitare un testo così buffamente (*) da far pisciare tutti nei pantaloni (**). Oppure, anche se ti reputavi un cattivo improvvisatore, lui ti sceglieva e ti “passava la parola”. Io stesso sono finito sdraiato sotto un pianoforte a coda borbottando strane cose in bavarese e in turco… | Frank ha utilizzato le stesse strategie e gli stessi strumenti compositivi che aveva utilizzato con le sue band. Il materiale scritto e provato era amalgamato con parti improvvisate. Ha insegnato ai musicisti “gli oggetti”, “i temi”, “i motivi di sottofondo”, “le strutture di accordi” e “i gesti” (musicali e scenici) che lui suggeriva con segnali della mano, smorfie, movimenti delle sopracciglia, ecc. Nel frattempo, buttava un occhio su ogni membro del complesso, cercando punti di forza nascosti nei singoli interpreti. E poiché non sembrava avere limiti nell’assegnare compiti, ti poteva chiedere di fare cose alle quali non avresti mai pensato: cioè, se eri un mandolinista, non voleva dire che non ti potesse essere richiesto di improvvisare leggendo ad alta voce un testo. Oppure: anche se eri “soltanto” un tastierista, potevi finire a recitare un testo così buffamente (*) da far pisciare tutti nei pantaloni (**). Oppure, anche se ti reputavi un cattivo improvvisatore, lui ti sceglieva e ti “passava la parola”. Io stesso sono finito sdraiato sotto un pianoforte a coda borbottando strane cose in bavarese e in turco… |
Queste sessioni fanno vedere come FZ stesse iniziando a personalizzare la musica (e altre cose) per quel complesso. A causa della sua malattia, però, molte idee iniziate qui non si sono sviluppate completamente. | Queste sessioni fanno vedere come FZ stesse iniziando a personalizzare la musica (e altre cose) per quel complesso. A causa della sua malattia, però, molte idee iniziate qui non si sono sviluppate completamente. |
Frank diceva agli orchestrali di “prepararsi all’imprevisto”. Ma come si può fare ciò? Io direi: state rilassati, svegli e divertitevi mentre “l’aria passa attraverso…” ▶ | Frank diceva agli orchestrali di “prepararsi all’imprevisto”. Ma come si può fare ciò? Io direi: state rilassati, svegli e divertitevi mentre “l’aria passa attraverso…” ▶ |
Note a piè di pagina di Gail Zappa | Note a piè di pagina di Gail Zappa |
(*) Mi piace questa ortografia di Ali. Lui non è americano, né di lingua madre né di nazionalità. Incrociando l’aggettivo con l’avverbio inconsapevolmente vi permette di rivivere in prima persona, ricreandolo, lo stesso identico tipo di comicità insito nell’evento originario. | (*) Mi piace questa ortografia di Ali. Lui non è americano, né di lingua madre né di nazionalità. Incrociando l’aggettivo con l’avverbio inconsapevolmente vi permette di rivivere in prima persona, ricreandolo, lo stesso identico tipo di comicità insito nell’evento originario. |
(**) Todd vuole assicurare a tutti che questa è un’espressione comune in Germania | (**) Todd vuole assicurare a tutti che questa è un’espressione comune in Germania |
Note di copertina di Todd Yvega | Note di copertina di Todd Yvega |
Se cercate musica rifinita, questo CD non fa per voi. La definizione migliore per questo album è forse ‘audio-documentario’. Queste sono le registrazioni delle prove di Frank Zappa con l’Ensemble Modern, durante la preparazione dello “Squalo Giallo”. | Se cercate musica rifinita, questo CD non fa per voi. La definizione migliore per questo album è forse ‘audio-documentario’. Queste sono le registrazioni delle prove di Frank Zappa con l’Ensemble Modern, durante la preparazione dello “Squalo Giallo”. |
Pur memorabili e interessanti, queste sono pur sempre prove. Faccio questa precisazione solo perché sarebbe ingiusto verso l’Ensemble Modern presentare come prodotti finiti le loro prestazioni durante le prove. Di certo non la faccio perché ci sia in questa musica qualcosa al di sotto dello standard. Al contrario, la musica ispirata e la musicalità ispirata riescono a splendere attraverso, e a sopravvivere nonostante, condizioni di registrazione men-che-ideali (così come, viceversa, anche la migliore qualità di produzione non aiuterà una musica non ispirata a sopravvivere a lungo). In poche parole, questo è quel genere di album che vi inizierà a piacere a poco a poco. | Pur memorabili e interessanti, queste sono pur sempre prove. Faccio questa precisazione solo perché sarebbe ingiusto verso l’Ensemble Modern presentare come prodotti finiti le loro prestazioni durante le prove. Di certo non la faccio perché ci sia in questa musica qualcosa al di sotto dello standard. Al contrario, la musica ispirata e la musicalità ispirata riescono a splendere attraverso, e a sopravvivere nonostante, condizioni di registrazione men-che-ideali (così come, viceversa, anche la migliore qualità di produzione non aiuterà una musica non ispirata a sopravvivere a lungo). In poche parole, questo è quel genere di album che vi inizierà a piacere a poco a poco. |
Ho avuto l’illuminante esperienza di partecipare alle sessioni che sono poi finite in questo album. Vorrei potere dire di avere contribuito in misura maggiore a questo progetto, ma in fondo mi sono limitato a spingere il pulsante “registrazione” e a bere la birra che gli Zappa tiravano fuori per gli orchestrali. A quanto pare, questo mi ha reso idoneo a scrivere queste note. Prima di entrare nello specifico di ogni brano, vorrei fare un paio di considerazioni preliminari. | Ho avuto l’illuminante esperienza di partecipare alle sessioni che sono poi finite in questo album. Vorrei potere dire di avere contribuito in misura maggiore a questo progetto, ma in fondo mi sono limitato a spingere il pulsante “registrazione” e a bere la birra che gli Zappa tiravano fuori per gli orchestrali. A quanto pare, questo mi ha reso idoneo a scrivere queste note. Prima di entrare nello specifico di ogni brano, vorrei fare un paio di considerazioni preliminari. |
Riguardo all’Ensemble Modern: prima di tutto, non c’è bisogno che io spieghi quanto sia abile questo complesso. La loro abilità e la loro esperienza sono già rinomate a livello mondiale. Vorrei invece che si sapesse quale gioia sia stata per me lavorare con persone che manifestavano un tale livello di devozione e un’etica lavorativa talmente eccezionale (hanno pagato di tasca loro il viaggio per provare con Frank. Qualcuno di loro ha posticipato il volo di ritorno a proprie spese, pur di stare con lui un paio di giorni in più). Durante le prove, tra i miei compiti quotidiani c’era quello di andare allo studio Joe’s Garage quattro ore prima della sessione per montare la strumentazione (che doveva essere smontata ogni sera). Sono rimasto molto colpito dal fatto che ogni giorno, quando arrivavo, molti se non tutti gli orchestrali erano già lì che si esercitavano diligentemente. Non erano tenuti a presentarsi prima di quattro ore. Sarebbero potuti andare in giro a scattare foto della Scritta di Hollywood. Erano invece personalmente motivati a sforzarsi per ogni ulteriore briciola di miglioramento. Volevano tirar fuori per Frank il meglio che potevano e superare le loro prestazioni del giorno precedente. Non è il tipo di mentalità che di solito riscontro nei musicisti sindacalizzati di Hollywood. | Riguardo all’Ensemble Modern: prima di tutto, non c’è bisogno che io spieghi quanto sia abile questo complesso. La loro abilità e la loro esperienza sono già rinomate a livello mondiale. Vorrei invece che si sapesse quale gioia sia stata per me lavorare con persone che manifestavano un tale livello di devozione e un’etica lavorativa talmente eccezionale (hanno pagato di tasca loro il viaggio per provare con Frank. Qualcuno di loro ha posticipato il volo di ritorno a proprie spese, pur di stare con lui un paio di giorni in più). Durante le prove, tra i miei compiti quotidiani c’era quello di andare allo studio Joe’s Garage quattro ore prima della sessione per montare la strumentazione (che doveva essere smontata ogni sera). Sono rimasto molto colpito dal fatto che ogni giorno, quando arrivavo, molti se non tutti gli orchestrali erano già lì che si esercitavano diligentemente. Non erano tenuti a presentarsi prima di quattro ore. Sarebbero potuti andare in giro a scattare foto della Scritta di Hollywood. Erano invece personalmente motivati a sforzarsi per ogni ulteriore briciola di miglioramento. Volevano tirar fuori per Frank il meglio che potevano e superare le loro prestazioni del giorno precedente. Non è il tipo di mentalità che di solito riscontro nei musicisti sindacalizzati di Hollywood. |
Avendo appena declamato tutte queste lodi, questo album non riguarda l’Ensemble Modern, né riguarda soltanto Frank Zappa o le sue composizioni. Io lo vedo più come un documento su quello che c’era di speciale nel modo in cui Frank interagiva con gli orchestrali. Avendo a disposizione un’orchestra eccezionale come l’Ensemble Modern, un illustre compositore avrebbe scritto dell’ottima musica, gliel’avrebbe messa davanti e gli avrebbe lasciato fare quello che loro sanno fare benissimo. Non c’è assolutamente niente di male nel fare questo. Frank ebbe tuttavia la lungimiranza di volerli portare oltre a quello che già sapevano fare benissimo, di spingerli a lavorare in modi nuovi e insoliti. Hanno così raggiunto risultati del tutto inaspettati, con una qualità scenica superiore a quella di una grande composizione eseguita da una grande orchestra. E credo che da questa collaborazione i musicisti abbiano tratto un’esperienza di livello superiore. Quindi, senza indugiare oltre… | Avendo appena declamato tutte queste lodi, questo album non riguarda l’Ensemble Modern, né riguarda soltanto Frank Zappa o le sue composizioni. Io lo vedo più come un documento su quello che c’era di speciale nel modo in cui Frank interagiva con gli orchestrali. Avendo a disposizione un’orchestra eccezionale come l’Ensemble Modern, un illustre compositore avrebbe scritto dell’ottima musica, gliel’avrebbe messa davanti e gli avrebbe lasciato fare quello che loro sanno fare benissimo. Non c’è assolutamente niente di male nel fare questo. Frank ebbe tuttavia la lungimiranza di volerli portare oltre a quello che già sapevano fare benissimo, di spingerli a lavorare in modi nuovi e insoliti. Hanno così raggiunto risultati del tutto inaspettati, con una qualità scenica superiore a quella di una grande composizione eseguita da una grande orchestra. E credo che da questa collaborazione i musicisti abbiano tratto un’esperienza di livello superiore. Quindi, senza indugiare oltre… |
1. Tessera della biblioteca | 1. Tessera della biblioteca |
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[Note di Todd Yvega] Frank chiese a diversi orchestrali di improvvisare dialoghi. Il pianista, Hermann Kretzschmar, tirò fuori la sua tessera della biblioteca per usarla come testo. Il timbro inconfondibile della sua voce, l’accento tedesco e il ritmo spiritoso della sua recitazione evidentemente colpirono Frank come un mezzo da sviluppare e utilizzare. Si può ascoltare come questa idea sia sbocciata in “Maestro Ringo”, “Magnifico tatuaggio!” e infine in “Benvenuti negli Stati Uniti” nell’album “Lo Squalo Giallo”. | [Note di Todd Yvega] Frank chiese a diversi orchestrali di improvvisare dialoghi. Il pianista, Hermann Kretzschmar, tirò fuori la sua tessera della biblioteca per usarla come testo. Il timbro inconfondibile della sua voce, l’accento tedesco e il ritmo spiritoso della sua recitazione evidentemente colpirono Frank come un mezzo da sviluppare e utilizzare. Si può ascoltare come questa idea sia sbocciata in “Maestro Ringo”, “Magnifico tatuaggio!” e infine in “Benvenuti negli Stati Uniti” nell’album “Lo Squalo Giallo”. |
[Ali] Guardo in alto ed è molto scuro, sai, senza luce, niente. Ma me ne resto seduto lì. | [Ali] Guardo in alto ed è molto scuro, sai, senza luce, niente. Ma me ne resto seduto lì. |
[Detlef] Ma ho sentito una cosa che non puoi neanche immaginare | [Detlef] Ma ho sentito una cosa che non puoi neanche immaginare |
[Ali] Cosa? | [Ali] Cosa? |
[Detlef] Non capisco neanche una parola del tuo vermicellare bavarese | [Detlef] Non capisco neanche una parola del tuo vermicellare bavarese |
[Ali] Davvero? | [Ali] Davvero? |
[Detlef] Non riesci a parlare un po’ più chiaramente? | [Detlef] Non riesci a parlare un po’ più chiaramente? |
[Ali] Sì, ci provo. Guarda, mi siedo lì sotto. | [Ali] Sì, ci provo. Guarda, mi siedo lì sotto. |
[Detlef] Sotto il pianoforte? | [Detlef] Sotto il pianoforte? |
[Ali] Sì, è così | [Ali] Sì, è così |
[Detlef] È terribile | [Detlef] È terribile |
[Ali] È terrificante, credimi… | [Ali] È terrificante, credimi… |
[Detlef] Sì | [Detlef] Sì |
[Ali] Adesso mi siedo lì e vorrei salire su, capisci, ma ogni volta… ma ogni volta che vorrei salire su… terribile… | [Ali] Adesso mi siedo lì e vorrei salire su, capisci, ma ogni volta… ma ogni volta che vorrei salire su… terribile… |
[Detlef] Sì, sì, sì, sì, sì! | [Detlef] Sì, sì, sì, sì, sì! |
[Ali] Sì, in effetti, è strano, molto strano… non ci posso credere… Sei ancora lì? Sono di nuovo solo, se almeno avessi qualcosa da mangiare, sono affamatissimo, risalendo… ho troppa fame, sì. Ho fame. | [Ali] Sì, in effetti, è strano, molto strano… non ci posso credere… Sei ancora lì? Sono di nuovo solo, se almeno avessi qualcosa da mangiare, sono affamatissimo, risalendo… ho troppa fame, sì. Ho fame. |
[Hermann] Codice a barre per la biblioteca, etichetta PE. Ogni studente deve sempre portare con sé questa tessera e presentarla su richiesta per essere identificato. Questa tessera è conferita soltanto durante l’immatricolazione. | [Hermann] Codice a barre per la biblioteca, etichetta PE. Ogni studente deve sempre portare con sé questa tessera e presentarla su richiesta per essere identificato. Questa tessera è conferita soltanto durante l’immatricolazione. |
[Ali] No, non qualcosa di così schifoso, vorrei qualcosa di commestibile. Devo innanzitutto capire come risalire. Ascoltami. Che cos’è quello? | [Ali] No, non qualcosa di così schifoso, vorrei qualcosa di commestibile. Devo innanzitutto capire come risalire. Ascoltami. Che cos’è quello? |
[Strumentale] | [Strumentale] |
[Hermann] Potresti essere passibile per ogni uso non autorizzato di questa tessera, prima di aver notificato per scritto all’ufficio della USCard possibili usi non autorizzati causati da perdita o furto. Accetto di rispettare tutti i regolamenti della biblioteca e di assumermi la responsabilità per ogni uso di questa tessera. | [Hermann] Potresti essere passibile per ogni uso non autorizzato di questa tessera, prima di aver notificato per scritto all’ufficio della USCard possibili usi non autorizzati causati da perdita o furto. Accetto di rispettare tutti i regolamenti della biblioteca e di assumermi la responsabilità per ogni uso di questa tessera. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
Oh-hoh | Oh-hoh |
[Ali] Ehi? Stai scherzando? Adesso bisogna guardare di nuovo com’è. Da qui non si sale, capito? | [Ali] Ehi? Stai scherzando? Adesso bisogna guardare di nuovo com’è. Da qui non si sale, capito? |
[Detlef] Credo anch’io… prima va’ su a sinistra e poi guarda come proseguire, OK? | [Detlef] Credo anch’io… prima va’ su a sinistra e poi guarda come proseguire, OK? |
[Ali] Obbedisco | [Ali] Obbedisco |
[Detlef] Sì, sì, sì, sì | [Detlef] Sì, sì, sì, sì |
[Ali] Adesso ci provo. Adesso vado lassù. | [Ali] Adesso ci provo. Adesso vado lassù. |
[Detlef] Vedi quella collina lì? | [Detlef] Vedi quella collina lì? |
[Ali] Dove? Ah. | [Ali] Dove? Ah. |
[Detlef] Con il sole sopra | [Detlef] Con il sole sopra |
[Ali] Stronzate | [Ali] Stronzate |
[Detlef] Ecco Osram… Osram | [Detlef] Ecco Osram… Osram |
[Ali] Stronzate, non esiste | [Ali] Stronzate, non esiste |
[Detlef] Giusto, passa da qui, vacci, dà un’occhiata e poi torna indietro | [Detlef] Giusto, passa da qui, vacci, dà un’occhiata e poi torna indietro |
[Ali] Non è una collina, è qualcos’altro, credimi. Senti, secondo me è completamente sbagliato. Secondo me dobbiamo andare a destra. | [Ali] Non è una collina, è qualcos’altro, credimi. Senti, secondo me è completamente sbagliato. Secondo me dobbiamo andare a destra. |
[Detlef] Sì | [Detlef] Sì |
[Ali] Questa vista è strabiliante, proprio strabiliante, è pazzesca… terribile o… | [Ali] Questa vista è strabiliante, proprio strabiliante, è pazzesca… terribile o… |
[Detlef] Sì, così va meglio | [Detlef] Sì, così va meglio |
[Ali] Devi guardare… più giù, è incredibile, credimi | [Ali] Devi guardare… più giù, è incredibile, credimi |
[Strumentale] | [Strumentale] |
2. Questa è una prova | 2. Questa è una prova |
English Español | English Italiano Español |
[Note di Todd Yvega] Il piano generale di Frank prevedeva anche di comporre al Synclavier per l’Ensemble Modern e quindi il primo passo fu quello di vedere come avrebbe funzionato questo piano. La notte prima del primo giorno di prove mi chiese di riorchestrare la sua composizione al Synclavier intitolata “Igor” e di arrangiarla per l’Ensemble Modern, preparando la stampa delle partiture e uno spartito per il direttore d’orchestra. La mattina successiva, subito prima di stampare gli spartiti, Frank gli sostituì il titolo con “Questa è una prova”, per far capire agli orchestrali lo scopo di questo breve brano. Come spesso accade, quel nome è rimasto. | [Note di Todd Yvega] Il piano generale di Frank prevedeva anche di comporre al Synclavier per l’Ensemble Modern e quindi il primo passo fu quello di vedere come avrebbe funzionato questo piano. La notte prima del primo giorno di prove mi chiese di riorchestrare la sua composizione al Synclavier intitolata “Igor” e di arrangiarla per l’Ensemble Modern, preparando la stampa delle partiture e uno spartito per il direttore d’orchestra. La mattina successiva, subito prima di stampare gli spartiti, Frank gli sostituì il titolo con “Questa è una prova”, per far capire agli orchestrali lo scopo di questo breve brano. Come spesso accade, quel nome è rimasto. |
Questa registrazione è un’esecuzione al primo colpo, gli orchestrali suonarono a prima vista della musica che gli era stata appena consegnata. Oltre alle capacità tecniche di quell’orchestra, dimostra anche quanto siano riusciti ad essere espressivi e a infondere uno stile in quello che suonavano, anche mentre si sforzavano di rendere con precisione qualcosa che non avevano mai visto prima. Inutile dire che la prova ebbe successo e nelle due settimane successive ogni notte fu costellata da frenetici ed estenuanti sforzi per estrarre un’altra composizione dal Synclavier e convertirla in puntini sulla carta per gli esperimenti del giorno successivo. | Questa registrazione è un’esecuzione al primo colpo, gli orchestrali suonarono a prima vista della musica che gli era stata appena consegnata. Oltre alle capacità tecniche di quell’orchestra, dimostra anche quanto siano riusciti ad essere espressivi e a infondere uno stile in quello che suonavano, anche mentre si sforzavano di rendere con precisione qualcosa che non avevano mai visto prima. Inutile dire che la prova ebbe successo e nelle due settimane successive ogni notte fu costellata da frenetici ed estenuanti sforzi per estrarre un’altra composizione dal Synclavier e convertirla in puntini sulla carta per gli esperimenti del giorno successivo. |
È interessante notare che una di queste prove era “Tornado del Punto G”. Dopo un’oretta di prove, Frank ritenne fallito questo esperimento e lo accantonò. I membri del complesso musicale erano però determinati a prenderne padronanza e continuarono a esercitarsi per conto loro. Quando si sono svolti i concerti dello “Squalo Giallo”, “Tornado del Punto G” ha fatto da finale e da bis. | È interessante notare che una di queste prove era “Tornado del Punto G”. Dopo un’oretta di prove, Frank ritenne fallito questo esperimento e lo accantonò. I membri del complesso musicale erano però determinati a prenderne padronanza e continuarono a esercitarsi per conto loro. Quando si sono svolti i concerti dello “Squalo Giallo”, “Tornado del Punto G” ha fatto da finale e da bis. |
[Nota finale di Gail Zappa] | [Nota finale di Gail Zappa] |
FZ è stato senza dubbio ispirato dal fatto che Dweezil avesse suonato (parte di) “Tornado del Punto G” in tournée con i Z. Era stata una cosa impressionante. | FZ è stato senza dubbio ispirato dal fatto che Dweezil avesse suonato (parte di) “Tornado del Punto G” in tournée con i Z. Era stata una cosa impressionante. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
3. Perché è un bravo ragazzo | 3. Perché è un bravo ragazzo |
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[Note di Todd Yvega] Alla fine delle prove allo studio Joe’s Garage con l’intero complesso musicale, dei sottogruppi dell’Ensemble Modern passarono un’altra settimana all’UMRK. Tutte le sere si mettevano in scena quelle che io definirei “improvvisazioni guidate”. Durante le improvvisazioni, i musicisti ideano spontaneamente quello che suonano, invece queste sono composizioni nelle quali a ciascun musicista sono fornite in anticipo delle istruzioni, scritte e verbali. Frank dirigeva poi gli orchestrali tramite segnali con le mani e gesti. Sembrava come se Frank stesse suonando l’Ensemble come uno strumento. | [Note di Todd Yvega] Alla fine delle prove allo studio Joe’s Garage con l’intero complesso musicale, dei sottogruppi dell’Ensemble Modern passarono un’altra settimana all’UMRK. Tutte le sere si mettevano in scena quelle che io definirei “improvvisazioni guidate”. Durante le improvvisazioni, i musicisti ideano spontaneamente quello che suonano, invece queste sono composizioni nelle quali a ciascun musicista sono fornite in anticipo delle istruzioni, scritte e verbali. Frank dirigeva poi gli orchestrali tramite segnali con le mani e gesti. Sembrava come se Frank stesse suonando l’Ensemble come uno strumento. |
Soltanto Frank aveva questo stile di direzione. Lui era noto per istruire le sue band rock & roll a reagire all’istante a vari segnali, interagendo quindi in modo spontaneo con gli eventi imprevedibili durante un concerto. Ovviamente questo concetto è del tutto estraneo ai controllati (soffocanti?) ambienti dei convenzionali concerti di musica classica. Credo che a Frank intrigasse vedere che cosa si sarebbe potuto ottenere infondendo questa propensione alla reazione spontanea in musicisti di formazione classica. | Soltanto Frank aveva questo stile di direzione. Lui era noto per istruire le sue band rock & roll a reagire all’istante a vari segnali, interagendo quindi in modo spontaneo con gli eventi imprevedibili durante un concerto. Ovviamente questo concetto è del tutto estraneo ai controllati (soffocanti?) ambienti dei convenzionali concerti di musica classica. Credo che a Frank intrigasse vedere che cosa si sarebbe potuto ottenere infondendo questa propensione alla reazione spontanea in musicisti di formazione classica. |
(In questo modo di comporre) mi colpisce molto il fatto che questi brani non sembrino improvvisazioni. Sembrano, inspiegabilmente, composizioni precedentemente ideate con cura e orchestrate con meticolosità. Era come se ogni musicista sapesse quello che gli altri avrebbero suonato. Senza dubbio una testimonianza dell’eccezionale bravura di quei musicisti e la quasi-preveggenza che avevano tra loro come gruppo. | (In questo modo di comporre) mi colpisce molto il fatto che questi brani non sembrino improvvisazioni. Sembrano, inspiegabilmente, composizioni precedentemente ideate con cura e orchestrate con meticolosità. Era come se ogni musicista sapesse quello che gli altri avrebbero suonato. Senza dubbio una testimonianza dell’eccezionale bravura di quei musicisti e la quasi-preveggenza che avevano tra loro come gruppo. |
Quando vengono registrati brani senza nome, tocca spesso al tecnico annotare al momento (a fini gestionali) un titolo provvisorio. Avevo notato la somiglianza fra il tema principale e la melodia di ♫ “Perché è un bravo ragazzo”, e quindi ho intitolato il file “Bravo ragazzo”, pensando che dopo gli si sarebbe dato un titolo appropriato. È curioso come queste cose restino. | Quando vengono registrati brani senza nome, tocca spesso al tecnico annotare al momento (a fini gestionali) un titolo provvisorio. Avevo notato la somiglianza fra il tema principale e la melodia di ♫ “Perché è un bravo ragazzo”, e quindi ho intitolato il file “Bravo ragazzo”, pensando che dopo gli si sarebbe dato un titolo appropriato. È curioso come queste cose restino. |
[Nota finale di Gail Zappa] | [Nota finale di Gail Zappa] |
È curioso come il dopo non arrivi mai | È curioso come il dopo non arrivi mai |
[Strumentale] | [Strumentale] |
4. Il gran momento di Roland + Chitarra Stratocaster marinata all’indiana | 4. Il gran momento di Roland + Chitarra Stratocaster marinata all’indiana |
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[Note di Todd Yvega] Un’altra prassi comune nella musica jazz e rock, ma quasi inedita nelle sale da concerto classiche, è quella di improvvisare un assolo. Durante le prove Frank aveva insistito a lungo con i singoli membri del complesso musicale per fargli improvvisare un assolo mentre il resto dell’orchestra suonava un “motivo di sottofondo” (altro concetto estraneo alla musica classica). La maggior parte dell’Ensemble Modern, se non tutti, non si erano mai esibiti come solisti ed erano un po’ sgomenti che Frank gli chiedesse di farlo. Ho sempre pensato che uno dei doni di Frank fosse questa sua propensione a spingere chiunque a provare cose che andavano oltre le sue attitudini. | [Note di Todd Yvega] Un’altra prassi comune nella musica jazz e rock, ma quasi inedita nelle sale da concerto classiche, è quella di improvvisare un assolo. Durante le prove Frank aveva insistito a lungo con i singoli membri del complesso musicale per fargli improvvisare un assolo mentre il resto dell’orchestra suonava un “motivo di sottofondo” (altro concetto estraneo alla musica classica). La maggior parte dell’Ensemble Modern, se non tutti, non si erano mai esibiti come solisti ed erano un po’ sgomenti che Frank gli chiedesse di farlo. Ho sempre pensato che uno dei doni di Frank fosse questa sua propensione a spingere chiunque a provare cose che andavano oltre le sue attitudini. |
Questo brano presenta un memorabile primo assolo del clarinettista Roland Diry, inizialmente riluttante. Ha ricevuto un’ovazione entusiastica (tagliata per continuità). Proprio quel giorno Frank aveva invitato il violinista elettrico L. Shankar per dimostrare agli strumentisti ad arco le tecniche indiane di fraseggio e per aiutare gli orchestrali a entrare meglio nello spirito dell’improvvisazione. Il famoso assolo di Roland è seguito da “Chitarra Stratocaster marinata all’indiana” (*), con FZ e Shankar (che Frank affettuosamente chiamava Larry; la “L”, tuttavia, sta per Lakshminarayana). | Questo brano presenta un memorabile primo assolo del clarinettista Roland Diry, inizialmente riluttante. Ha ricevuto un’ovazione entusiastica (tagliata per continuità). Proprio quel giorno Frank aveva invitato il violinista elettrico L. Shankar per dimostrare agli strumentisti ad arco le tecniche indiane di fraseggio e per aiutare gli orchestrali a entrare meglio nello spirito dell’improvvisazione. Il famoso assolo di Roland è seguito da “Chitarra Stratocaster marinata all’indiana” (*), con FZ e Shankar (che Frank affettuosamente chiamava Larry; la “L”, tuttavia, sta per Lakshminarayana). |
[Nota a piè di pagina di Gail Zappa] | [Nota a piè di pagina di Gail Zappa] |
(*) Titolo di Dweezil | (*) Titolo di Dweezil |
[Strumentale] | [Strumentale] |
5. Maestro Ringo | 5. Maestro Ringo |
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[Note di Todd Yvega] No, non si riferisce allo stimato Ringo Starr. I risultati dell’esibizione di Hermann Kretzschmar in “Tessera per biblioteca” indussero Frank a prendere in considerazione un testo assai più colorito. È capitata fra le mani una rivista alternativa dedicata ai piercing sui genitali e ai tatuaggi, chiamata PFIQ (Trimestrale Internazionale dei Fan del Piercing). Particolarmente utili sono state le lettere al direttore, nelle quali i lettori descrivevano le proprie esperienze di piercing sui genitali. Ad esempio, un gesto verso l’orchestra (*) può indurre un entusiasmo limitato, come reazione a un regolamento sull’uso della propria tessera per la biblioteca. Se invece qualcuno descrive il dolore quando gli infilano un ago nello scroto, allora sì che si possono fare faville. | [Note di Todd Yvega] No, non si riferisce allo stimato Ringo Starr. I risultati dell’esibizione di Hermann Kretzschmar in “Tessera per biblioteca” indussero Frank a prendere in considerazione un testo assai più colorito. È capitata fra le mani una rivista alternativa dedicata ai piercing sui genitali e ai tatuaggi, chiamata PFIQ (Trimestrale Internazionale dei Fan del Piercing). Particolarmente utili sono state le lettere al direttore, nelle quali i lettori descrivevano le proprie esperienze di piercing sui genitali. Ad esempio, un gesto verso l’orchestra (*) può indurre un entusiasmo limitato, come reazione a un regolamento sull’uso della propria tessera per la biblioteca. Se invece qualcuno descrive il dolore quando gli infilano un ago nello scroto, allora sì che si possono fare faville. |
In quel periodo lavoravo di tanto in tanto per delle agenzie pubblicitarie locali. Di solito lì c’erano un bel po’ di uomini e donne d’affari, accessoriati con gli abiti giusti, cravatte, valigette e telefoni cellulari. Frank mi aveva spronato a portare con me il PFIQ, a prenderlo con noncuranza dalla mia valigetta durante le pause e, con lo sguardo serio, sfogliarlo con naturalezza davanti a tutti. È importante dare l’impressione giusta ai clienti. | In quel periodo lavoravo di tanto in tanto per delle agenzie pubblicitarie locali. Di solito lì c’erano un bel po’ di uomini e donne d’affari, accessoriati con gli abiti giusti, cravatte, valigette e telefoni cellulari. Frank mi aveva spronato a portare con me il PFIQ, a prenderlo con noncuranza dalla mia valigetta durante le pause e, con lo sguardo serio, sfogliarlo con naturalezza davanti a tutti. È importante dare l’impressione giusta ai clienti. |
[Nota a piè di pagina di Gail Zappa] | [Nota a piè di pagina di Gail Zappa] |
(*) FZ dirige questi “gesti”. Quindi tutto è possibile (AAAFNRAA - Qualsiasi Cosa, in Qualsiasi Momento, Ovunque, senza Alcun Motivo) e l’entusiasmo, richiesto o non richiesto, è negli occhi dell’entusiasta. | (*) FZ dirige questi “gesti”. Quindi tutto è possibile (AAAFNRAA - Qualsiasi Cosa, in Qualsiasi Momento, Ovunque, senza Alcun Motivo) e l’entusiasmo, richiesto o non richiesto, è negli occhi dell’entusiasta. |
[Hermann] Caro Trimestrale Internazionale dei Fan del Piercing, | [Hermann] Caro Trimestrale Internazionale dei Fan del Piercing, |
Da quando avete pubblicato la mia domanda e la foto sul numero 29, ho ricevuto molte lettere | Da quando avete pubblicato la mia domanda e la foto sul numero 29, ho ricevuto molte lettere |
Sono contento di essere in pensione, così ho molto tempo per rispondere a tutte | Sono contento di essere in pensione, così ho molto tempo per rispondere a tutte |
Mi sono finalmente liberato dall’odore del piercing profondo sullo scroto, mettendo un bilanciere da 4 millimetri e un anello da 8 millimetri. Adesso l’aria può passarci attraverso. | Mi sono finalmente liberato dall’odore del piercing profondo sullo scroto, mettendo un bilanciere da 4 millimetri e un anello da 8 millimetri. Adesso l’aria può passarci attraverso. |
[FZ] Puoi continuare così? | [FZ] Puoi continuare così? |
[Hermann] Forse dovrei leggere una volta tutto il testo perché… di nuovo… oh… | [Hermann] Forse dovrei leggere una volta tutto il testo perché… di nuovo… oh… |
[FZ] Basta… Basta che dici: “Adesso l’aria può passarci attraverso” | [FZ] Basta… Basta che dici: “Adesso l’aria può passarci attraverso” |
[Hermann] Adesso l’aria può passarci attraverso. Non smettete mai di pubblicare il Trimestrale Internazionale dei Fan del Piercing perché è gustosissimo. Li ho tutti e li rileggo spesso. | [Hermann] Adesso l’aria può passarci attraverso. Non smettete mai di pubblicare il Trimestrale Internazionale dei Fan del Piercing perché è gustosissimo. Li ho tutti e li rileggo spesso. |
Non avete mai più scritto di Carl Carrol, dal numero 14, credo. | Non avete mai più scritto di Carl Carrol, dal numero 14, credo. |
Continuate quest’ottimo lavoro. Non so dove farmi il prossimo piercing. | Continuate quest’ottimo lavoro. Non so dove farmi il prossimo piercing. |
P.S. Usate lidocaina all’1% per piercing profondi sulla cappella? | P.S. Usate lidocaina all’1% per piercing profondi sulla cappella? |
Farsi un piercing sulla cappella deve essere doloroso | Farsi un piercing sulla cappella deve essere doloroso |
OH! | OH! |
Mi sono fatto tatuare la cappella e mi ha fatto un male cane, ma non volevo che l’artista si fermasse. | Mi sono fatto tatuare la cappella e mi ha fatto un male cane, ma non volevo che l’artista si fermasse. |
Maestro Ringo | Maestro Ringo |
1970-WIM | 1970-WIM |
6. T’Mershi Duween | 6. T’Mershi Duween |
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[Note di Todd Yvega] Un classico nei concerti delle band negli anni ’70. Frank l’ha intitolato da un personaggio di una storia che Moon (*) aveva inventato da bambina. Come “Questa è una prova”, anche la prima metà di questo brano è suonato a prima vista. Frank voleva vedere come l’Ensemble Modern avrebbe gestito i difficili gruppi irregolari 23 contro 24 (**). La seconda metà è stata realizzata sovrapponendo molte suddivisioni differenti della metrica. A ciascun musicista è stata assegnata a voce una parte da suonare. Frank chiamava “oggetti” questi “arrangiamenti sub-composizionali” (termine di Todd). Una volta sviluppato, a ogni “oggetto” si attribuiva un nome e un gesto della mano, in modo che “potesse capitare ad ogni momento…” | [Note di Todd Yvega] Un classico nei concerti delle band negli anni ’70. Frank l’ha intitolato da un personaggio di una storia che Moon (*) aveva inventato da bambina. Come “Questa è una prova”, anche la prima metà di questo brano è suonato a prima vista. Frank voleva vedere come l’Ensemble Modern avrebbe gestito i difficili gruppi irregolari 23 contro 24 (**). La seconda metà è stata realizzata sovrapponendo molte suddivisioni differenti della metrica. A ciascun musicista è stata assegnata a voce una parte da suonare. Frank chiamava “oggetti” questi “arrangiamenti sub-composizionali” (termine di Todd). Una volta sviluppato, a ogni “oggetto” si attribuiva un nome e un gesto della mano, in modo che “potesse capitare ad ogni momento…” |
[Note a piè di pagina di Gail Zappa] | [Note a piè di pagina di Gail Zappa] |
(*) Moon Unit Zappa è nata nel 1967. Negli anni ’70 era quindi una bambina. Sta ancora inventando delle cose. Per vostra informazione, T’Mershi Duween (ortografia di FZ) è un cammello e ha un amico che si chiama Sinini. | (*) Moon Unit Zappa è nata nel 1967. Negli anni ’70 era quindi una bambina. Sta ancora inventando delle cose. Per vostra informazione, T’Mershi Duween (ortografia di FZ) è un cammello e ha un amico che si chiama Sinini. |
(**) una valida osservazione di Todd | (**) una valida osservazione di Todd |
[Strumentale] | [Strumentale] |
7. L’ora della siesta | 7. L’ora della siesta |
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[Note di Todd Yvega] In questo pezzo Michael Svoboda suona il corno alpino, Rainer Römer e Andreas Böttger suonano le percussioni, Rumi Ogawa-Helferich suona il flauto a coulisse e canta. Il fatto che il corno alpino produce soltanto note della serie armonica, insieme alla qualità timbrica dei gong thailandesi, contribuiscono alla natura meditativa di questo brano. Mi piace pensare che sia stata presa questa direzione perché quel pomeriggio ci sentivamo tutti stanchissimi e avevamo proprio bisogno di qualcosa di pacato e rilassante. Altri potrebbero dissentire. | [Note di Todd Yvega] In questo pezzo Michael Svoboda suona il corno alpino, Rainer Römer e Andreas Böttger suonano le percussioni, Rumi Ogawa-Helferich suona il flauto a coulisse e canta. Il fatto che il corno alpino produce soltanto note della serie armonica, insieme alla qualità timbrica dei gong thailandesi, contribuiscono alla natura meditativa di questo brano. Mi piace pensare che sia stata presa questa direzione perché quel pomeriggio ci sentivamo tutti stanchissimi e avevamo proprio bisogno di qualcosa di pacato e rilassante. Altri potrebbero dissentire. |
[Nota finale di Gail Zappa] | [Nota finale di Gail Zappa] |
Il titolo di questo pezzo l’ha dato Todd, e mi piace perché penso che, se solo l’avesse detto a FZ, Frank avrebbe riso nello stesso modo come ho riso io sapendo come Frank avrebbe riso | Il titolo di questo pezzo l’ha dato Todd, e mi piace perché penso che, se solo l’avesse detto a FZ, Frank avrebbe riso nello stesso modo come ho riso io sapendo come Frank avrebbe riso |
[Strumentale] | [Strumentale] |
Ho incontrato il mio amore | Ho incontrato il mio amore |
Quando confronto il presente | Quando confronto il presente |
Con i sentimenti del passato | Con i sentimenti del passato |
Ho incontrato il mio amore | Ho incontrato il mio amore |
Quando confronto il presente | Quando confronto il presente |
Con i sentimenti del passato | Con i sentimenti del passato |
Adesso la mia passione è come se | Adesso la mia passione è come se |
Non avessi mai amato prima | Non avessi mai amato prima |
Anche se in fondo so | Anche se in fondo so |
Che la notte ritornerà | Che la notte ritornerà |
Dopo che il giorno ha albeggiato | Dopo che il giorno ha albeggiato |
Tuttavia, in verità, io odio vedere | Tuttavia, in verità, io odio vedere |
La luce del mattino che arriva | La luce del mattino che arriva |
Tuttavia, in verità, io odio vedere | Tuttavia, in verità, io odio vedere |
La luce del mattino che arriva | La luce del mattino che arriva |
8. Oggetti in 9/8 | 8. Oggetti in 9/8 |
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[Note di Todd Yvega] Man mano che il brano si sviluppava, Frank segnalava alle varie sezioni dell’orchestra di suonare differenti “oggetti”. Durante le prove Ali N. Askin aiutava a trascrivere questi oggetti mentre venivano sviluppati. Il titolo è tratto dalla parte superiore del manoscritto di FZ, che indicava il tempo musicale di quegli oggetti. Sì, partecipa anche Shankar. | [Note di Todd Yvega] Man mano che il brano si sviluppava, Frank segnalava alle varie sezioni dell’orchestra di suonare differenti “oggetti”. Durante le prove Ali N. Askin aiutava a trascrivere questi oggetti mentre venivano sviluppati. Il titolo è tratto dalla parte superiore del manoscritto di FZ, che indicava il tempo musicale di quegli oggetti. Sì, partecipa anche Shankar. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
Gli archi fanno le infiorettature su […] | Gli archi fanno le infiorettature su […] |
[Strumentale] | [Strumentale] |
9. Città nuda | 9. Città nuda |
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[Note di Todd Yvega] La chitarra classica suonata da Jürgen Ruck prende posto davanti al resto dell’orchestra (come in un concerto di chitarra). I temi per la chitarra erano stati scritti in anticipo, così come il tema principale suonato dall’orchestra. Il resto, tra cui le improvvisazioni, è stato diretto e improvvisato sotto la direzione di FZ. | [Note di Todd Yvega] La chitarra classica suonata da Jürgen Ruck prende posto davanti al resto dell’orchestra (come in un concerto di chitarra). I temi per la chitarra erano stati scritti in anticipo, così come il tema principale suonato dall’orchestra. Il resto, tra cui le improvvisazioni, è stato diretto e improvvisato sotto la direzione di FZ. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
10. Sporchi bianchi (Prototipo) | 10. Sporchi bianchi (Prototipo) |
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[Note di Todd Yvega] Questo è un breve estratto della prova iniziale. Ho letto in una recensione dello “Squalo Giallo” che il titolo “Prendi gli sporchi bianchi” si riferirebbe alle sommosse di Los Angeles del 1992. Troppi giornalisti spacciano spregiudicatamente le proprie ipotesi come dati di fatto. Questo brano precede di parecchi anni le sommosse di Los Angeles ed è stato estrosamente intitolato “Prendi gli sporchi bianchi” perché all’inizio era suonato usando soltanto le note dei tasti bianchi della tastiera. Non così interessante come la storia del giornalista, ma a volte la verità è banale. | [Note di Todd Yvega] Questo è un breve estratto della prova iniziale. Ho letto in una recensione dello “Squalo Giallo” che il titolo “Prendi gli sporchi bianchi” si riferirebbe alle sommosse di Los Angeles del 1992. Troppi giornalisti spacciano spregiudicatamente le proprie ipotesi come dati di fatto. Questo brano precede di parecchi anni le sommosse di Los Angeles ed è stato estrosamente intitolato “Prendi gli sporchi bianchi” perché all’inizio era suonato usando soltanto le note dei tasti bianchi della tastiera. Non così interessante come la storia del giornalista, ma a volte la verità è banale. |
Riferimento: Prendi gli sporchi bianchi | Riferimento: Prendi gli sporchi bianchi |
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FZ, note di copertina sullo “Squalo Giallo” - 1993 | FZ, note di copertina sullo “Squalo Giallo” - 1993 |
[Strumentale] | [Strumentale] |
11. Amnerika torna a casa | 11. Amnerika torna a casa |
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[Note di Todd Yvega] “Amnerika”, nella sua forma iniziale anche se meno elaborata, è stata registrata la prima volta per “Pesce-Cosa”. Qui Frank usa il Synclavier per portare “l’hoquetus” al suo estremo grottesco. Per chi non conoscesse questo termine, si tratta di una tecnica compositiva d’uso comune durante il periodo barocco, secondo la quale un fraseggio è segmentato in modo tale che due o più strumenti suonino segmenti alternati, ognuno ripartendo da dove ha finito l’altro. Frank ha preso l’arrangiamento classico “melodia e accompagnamento” di “Amnerika” e ne ha distribuito ogni nota a uno strumento diverso. Il risultato, come si può ascoltare su “Civilizzazione Fase III”, è impressionante. Abbastanza facile per un computer, ma estremamente difficile per 24 esseri umani, ognuno dei quali deve piazzare le proprie note isolate a intervalli in apparenza casuali e fare in modo che il tutto armonizzi ritmicamente. Essendo le esecuzioni per i concerti dello “Squalo Giallo” ancora un po’ incerte, questo brano è stato escluso dall’album. Spencer ha ritenuto che montando le parti migliori di ogni concerto si potesse mettere insieme una versione degna di esistere. Per inciso, mi hanno riferito che adesso l’Ensemble Modern esegue regolarmente “Amnerika” e gli riesce ogni volta legata e impeccabile. Bastava solo avere tempo a sufficienza per esercitarsi. | [Note di Todd Yvega] “Amnerika”, nella sua forma iniziale anche se meno elaborata, è stata registrata la prima volta per “Pesce-Cosa”. Qui Frank usa il Synclavier per portare “l’hoquetus” al suo estremo grottesco. Per chi non conoscesse questo termine, si tratta di una tecnica compositiva d’uso comune durante il periodo barocco, secondo la quale un fraseggio è segmentato in modo tale che due o più strumenti suonino segmenti alternati, ognuno ripartendo da dove ha finito l’altro. Frank ha preso l’arrangiamento classico “melodia e accompagnamento” di “Amnerika” e ne ha distribuito ogni nota a uno strumento diverso. Il risultato, come si può ascoltare su “Civilizzazione Fase III”, è impressionante. Abbastanza facile per un computer, ma estremamente difficile per 24 esseri umani, ognuno dei quali deve piazzare le proprie note isolate a intervalli in apparenza casuali e fare in modo che il tutto armonizzi ritmicamente. Essendo le esecuzioni per i concerti dello “Squalo Giallo” ancora un po’ incerte, questo brano è stato escluso dall’album. Spencer ha ritenuto che montando le parti migliori di ogni concerto si potesse mettere insieme una versione degna di esistere. Per inciso, mi hanno riferito che adesso l’Ensemble Modern esegue regolarmente “Amnerika” e gli riesce ogni volta legata e impeccabile. Bastava solo avere tempo a sufficienza per esercitarsi. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
12. Niente di tutto ciò (Rivista e rivisitata) | 12. Niente di tutto ciò (Rivista e rivisitata) |
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[Note di Todd Yvega] “Niente di tutto ciò” nasce come serie di quartetti d’archi composta al Synclavier nel 1985 per il Kronos Quartet. Per l’Ensemble Modern qualche movimento è stato ampliato per quintetto d’archi (vedere i commenti di FZ sul CD “Squalo Giallo” ▲; consiglio anche di ascoltare “III rivista”), e qualcuno è stato ulteriormente ampliato per formazione da orchestra da camera (in realtà, quintetto d’archi con infiorettatura orchestrale). Le sezioni orchestrali provengono dalle prove all’UMRK; le prove del quintetto d’archi sono state registrate a Francoforte nel 1992. | [Note di Todd Yvega] “Niente di tutto ciò” nasce come serie di quartetti d’archi composta al Synclavier nel 1985 per il Kronos Quartet. Per l’Ensemble Modern qualche movimento è stato ampliato per quintetto d’archi (vedere i commenti di FZ sul CD “Squalo Giallo” ▲; consiglio anche di ascoltare “III rivista”), e qualcuno è stato ulteriormente ampliato per formazione da orchestra da camera (in realtà, quintetto d’archi con infiorettatura orchestrale). Le sezioni orchestrali provengono dalle prove all’UMRK; le prove del quintetto d’archi sono state registrate a Francoforte nel 1992. |
[Nota finale di Gail Zappa] | [Nota finale di Gail Zappa] |
Questa è una versione “contorta” della xenocronia di FZ - si veda “Frank Zappa - L’Autobiografia” di FZ - perché i frammenti scritti si presentano simultaneamente agli elementi compositivi in tempo reale. Todd riferisce che FZ aveva suggerito a Peter Rundel che l’Ensemble Modern (dopo avere sperimentato la magia dell’improvvisazione) avrebbe potuto arrotondare le proprie entrate suonando in spettacoli televisivi: Rundel avrebbe potuto dirigere e loro avrebbero potuto improvvisare a prima vista. Mi piace molto questa idea, per loro sarebbe proprio un gioco da ragazzi. Divertimento e risultati superiori garantiti. | Questa è una versione “contorta” della xenocronia di FZ - si veda “Frank Zappa - L’Autobiografia” di FZ - perché i frammenti scritti si presentano simultaneamente agli elementi compositivi in tempo reale. Todd riferisce che FZ aveva suggerito a Peter Rundel che l’Ensemble Modern (dopo avere sperimentato la magia dell’improvvisazione) avrebbe potuto arrotondare le proprie entrate suonando in spettacoli televisivi: Rundel avrebbe potuto dirigere e loro avrebbero potuto improvvisare a prima vista. Mi piace molto questa idea, per loro sarebbe proprio un gioco da ragazzi. Divertimento e risultati superiori garantiti. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
13. Magnifico tatuaggio! | 13. Magnifico tatuaggio! |
English Español | English Italiano Español |
[Note di Todd Yvega] Questa è essenzialmente una continuazione di “Maestro Ringo”. Non riuscirei a dire niente a proposito di “Magnifico tatuaggio!” che non sia già stato detto a proposito di “Maestro Ringo”. | [Note di Todd Yvega] Questa è essenzialmente una continuazione di “Maestro Ringo”. Non riuscirei a dire niente a proposito di “Magnifico tatuaggio!” che non sia già stato detto a proposito di “Maestro Ringo”. |
Caro Jim e Internazionale dei Fan del Piercing, | Caro Jim e Internazionale dei Fan del Piercing, |
In allegato ci sono le foto del mio cazzo | In allegato ci sono le foto del mio cazzo |
E del magnifico tatuaggio che John Stuckey mi ha fatto a Houston | E del magnifico tatuaggio che John Stuckey mi ha fatto a Houston |
Prevediamo di continuare il disegno sulle mie palle la prossima volta che andrò a Houston | Prevediamo di continuare il disegno sulle mie palle la prossima volta che andrò a Houston |
Mi piace molto il Trimestrale Internazionale dei Fan del Piercing | Mi piace molto il Trimestrale Internazionale dei Fan del Piercing |
Spero un giorno di visitare Los Angeles e conoscervi | Spero un giorno di visitare Los Angeles e conoscervi |
Bob C | Bob C |
2221-DCM | 2221-DCM |
[Strumentale] | [Strumentale] |
Caro Trimestrale Internazionale dei Fan del Piercing, | Caro Trimestrale Internazionale dei Fan del Piercing, |
Cari amici del Trimestrale Internazionale dei Fan del Piercing, | Cari amici del Trimestrale Internazionale dei Fan del Piercing, |
Caro Jim, | Caro Jim, |
Caro Jim e Internazionale dei Fan del Piercing, | Caro Jim e Internazionale dei Fan del Piercing, |
Ne voglio ancora | Ne voglio ancora |
Ho preso una decisione | Ho preso una decisione |
Per quelli che credono che… che più sia grosso e più sia meglio | Per quelli che credono che… che più sia grosso e più sia meglio |
I negozi di articoli per mare hanno una linea completa | I negozi di articoli per mare hanno una linea completa |
Di anelli in acciaio inox | Di anelli in acciaio inox |
In allegato ci sono le foto | In allegato ci sono le foto |
Volevo solo tranquillizzare le donne che vogliono farsi un piercing ai capezzoli | Volevo solo tranquillizzare le donne che vogliono farsi un piercing ai capezzoli |
Io, francamente, andrei da Fakir | Io, francamente, andrei da Fakir |
Vi invierò qualche altra foto non appena l’avrò | Vi invierò qualche altra foto non appena l’avrò |
2376 | 2376 |
237-O | 237-O |
3134 | 3134 |
2221 | 2221 |
Noi | Noi |
Prevediamo | Prevediamo |
Di | Di |
Con | Con |
Ti | Ti |
Nuare | Nuare |
Il | Il |
Disegno sulle mie palle | Disegno sulle mie palle |
La prossima volta che andrò a Houston | La prossima volta che andrò a Houston |
Mi piace molto il Trimestrale Internazionale dei Fan del Piercing | Mi piace molto il Trimestrale Internazionale dei Fan del Piercing |
Spero un giorno di visitare Los Angeles e conoscervi | Spero un giorno di visitare Los Angeles e conoscervi |
L’unica cosa che mi sorprende è che ogni anno sento l’impellenza di farmi un altro buco | L’unica cosa che mi sorprende è che ogni anno sento l’impellenza di farmi un altro buco |
Secondo te, Jim | Secondo te, Jim |
Un ginecologo | Un ginecologo |
Con l’aiuto della vostra rivista, potrebbe fare un piercing copri-clitoride? | Con l’aiuto della vostra rivista, potrebbe fare un piercing copri-clitoride? |
Magari un giorno la somma esperienza potrà essere realizzata | Magari un giorno la somma esperienza potrà essere realizzata |
Secondo me stiamo assistendo all’evoluzione di un nuovo tipo di uomo, l’essere per antonomasia, una persona totalmente moderna ma al tempo stesso primitiva nei propri desideri e nel proprio spirito | Secondo me stiamo assistendo all’evoluzione di un nuovo tipo di uomo, l’essere per antonomasia, una persona totalmente moderna ma al tempo stesso primitiva nei propri desideri e nel proprio spirito |
Penso che questa combinazione sia rara nella società contemporanea | Penso che questa combinazione sia rara nella società contemporanea |
Persone così vanno dritte al sodo ed è… questa caratteristica che aiuterà a realizzare entrambi gli aspetti | Persone così vanno dritte al sodo ed è… questa caratteristica che aiuterà a realizzare entrambi gli aspetti |
Tramite i piercing, i tatuaggi e l’allenamento, cerco di essere io stesso l’uomo per antonomasia | Tramite i piercing, i tatuaggi e l’allenamento, cerco di essere io stesso l’uomo per antonomasia |
Magari un giorno la somma esperienza potrà essere realizzata | Magari un giorno la somma esperienza potrà essere realizzata |
[Strumentale] | [Strumentale] |
Al mio ultimo partner sessuale piacevano i gioielli, il più delle volte | Al mio ultimo partner sessuale piacevano i gioielli, il più delle volte |
Non sempre, però | Non sempre, però |
E per sbaglio mi sono tolto i gioielli da piercing per una notte intera e per metà del giorno successivo | E per sbaglio mi sono tolto i gioielli da piercing per una notte intera e per metà del giorno successivo |
Sta tutto guarendo bene | Sta tutto guarendo bene |
Testi inglesi dal sito Information Is Not Knowledge. |