Album notes by Gail Zappa
| Note di copertina di Gail Zappa |
Notes from the edge
| Note dal margine |
I’m not certain when this record was known to FZ as an actual project. He might have easily been collecting / collating candidates and building a reef of sorts for a few years. But once he knew his eon was closing ▶ this quickly emerged as one among the few projects that he chose to complete. Curiously, the date on the disc from Bob Ludwig is May 23 2005 and the date on the Master Tape check is 23 May 1993. Other coincidental and tangential collisions have occurred throughout every Zappa project and “Trance-fusion” is no exception - check out the Gypsy mutant vacuum cleaner swirling in castanets and the glow of the “Chunga’s Revenge” studio campfire album art ▲.
| Non sono sicura di quando questo disco sia stato considerato da FZ come un progetto vero e proprio. Probabilmente ha raccolto / ordinato candidati e costruito un corallo di generi nel corso di più anni. Ma, dopo avere saputo che il suo eone stava per concludersi ▶, questo è ben presto emerso come uno dei pochi progetti che ha scelto di completare. Curiosamente, la data sul disco da Bob Ludwig è 23 maggio 2005 e la data sul nastro originale è 23 maggio 1993. Altre collisioni coincidenti e tangenziali si sono verificate lungo tutti i progetti di Zappa e “Trance-Fusione” non fa eccezione; andate a vedere, nel disegno sull’album in studio “La Vendetta di Chunga”, ▲ l’aspirapolvere gitano mutante che volteggia fra le nacchere nel bagliore di un falò. |
This piece had long been an FZ standard when the existence of a certain famous (sic) flamenco dancer, La Chunga, was brought to our attention.
| Quel brano era già da tempo un classico di FZ quando c’è stata fatta notare l’esistenza di una famosa (sic) ballerina di flamenco, La Chunga. |
The last time I heard this record with FZ was Thanksgiving, 1993. Among those present were one or two members of Gorky Park, our friend Beverly D’Angelo, my brother Midget (tech to FZ), Joe Travers (then drummer for FZ), Diva and Dweezil. I might have been the only one considering the gathering gloom of the end of the lease on time. I might have been. And the very something the way this album closes and opens with the soon-to-be-other Mr. Zappa on Guitar. Once, later and much beyond these last times, I remarked on this very thing. Dweezil said in a measured tone: “It’s just a guitar record”, and of course it is. But also, in the same way predicting Higgs’ Boson is just another theory. Of dark matter and the cold heart of gravity.
| L’ultima volta che ho sentito questo disco insieme a FZ era il Giorno del Ringraziamento del 1993. Tra i presenti c’erano un paio di membri dei Gorky Park, la nostra amica Beverly D’Angelo, mio fratello Arthur Nano Sloatman (tecnico per FZ), Joe Travers (al tempo batterista per FZ), Diva e Dweezil. Sono stata forse l’unica ad avere considerato quell’incontro rattristato dalla fine del suo periodo di locazione. Forse. E proprio nello stesso modo questo album si chiude e si apre con il prossimo-a-diventare-altro signor Zappa alla chitarra. Una volta, dopo e ben oltre quegli ultimi tempi, ho fatto un’osservazione proprio su questa cosa. Dweezil ha detto, in tono pacato: “È soltanto un disco di chitarra”, e ovviamente lo è. Ma, anche, lo è nello stesso modo in cui la previsione del Bosone di Higgs è soltanto un’altra teoria. Sulla materia oscura e sul cuore freddo della gravità. |
Surrounded by music what I miss is the running commentary on the view from the window beyond light speed by my favorite Guide to this Universe.
| Circondata dalla musica, quello che mi manca è la cronaca in diretta sul mondo, oltre la velocità della luce, da parte della mia Guida prediletta a questo Universo. |
And speaking on Science, one little anecdote about his powers of observation, dexterity, and thought speed: Frank was amused by the sport he invented of finding as many possible ways to spell the name of a certain hotelier and lifestyler - with as many effs, pees and aitches in as many combinations thereof as possible, prompted no doubt by the majesty of the pose struck in the wall-sized framed photograph of the owner, just opposite the elevators, just off in general and specifically, the lobby of the Hotel in question, where FZ often stayed when performing in Chicago. While advancing on the elevator and in one seamless economic motion, Frank articulated his comment, well comet actually, thoroughly undetected by several others traveling through the same arc towards the same elevator. Well I do remember being boxed in at full capacity load, with the elevator doors slowly closing on the sight before us all - the glistening globulent lobbed lugey oozing in ominous silence down the image from face central. And there was just the most fleeting moment of acknowledgement between us. My hero.
| E parlando di scienza, un piccolo aneddoto sulle sue capacità di osservazione, sulla sua destrezza e velocità di pensiero: Frank si divertiva nel gioco che aveva inventato, di trovare il maggior numero possibile di modi per pronunciare il nome di un certo proprietario d’alberghi e lifestyler - con tante effe, pi e acca quante ne permettevano tutte le possibili combinazioni - indotto senza dubbio dalla maestosità della posa di tale proprietario ritratta nella fotografia incorniciata a parete intera, di fronte agli ascensori, in generale appena fuori e, in particolare, nella hall dell’albergo dove FZ soggiornava spesso quando si esibiva a Chicago. Mentre procedeva verso l’ascensore, con un movimento economico ininterrotto, Frank esprimeva il suo commento - beh, anzi, la sua cometa - del tutto inosservato dai molti che attraversavano la stessa arcata verso lo stesso ascensore. Allora, mi ricordo che eravamo stipati a pieno carico nell’ascensore mentre le porte lentamente stavano chiudendo la vista davanti a tutti noi; in un sinistro silenzio, il globulente luccicante lanciò su quella fotografia, al centro della faccia, uno scaracchio limaccioso. E tra noi due ci fu un fugacissimo attimo di riconoscimento. Il mio idolo. |
Album notes by Bob Ludwig
| Note di copertina di Bob Ludwig |
It was a thrill for me to work on Maestro Zappa’s music again. I last worked with Frank in early 1979 cutting the original vinyl and cassette release of “Sheik Yerbouti” and this memory was with me the entire time I was mastering “Trance-fusion”. I had to work with a previously assembled and “pre-mastered” version of this recording because it was all that existed. With no possibility of remixing, it was fun to deal with all the mix problems in the mastering stage. Tom-tom fills would suddenly leap out of the mix taking over everything around them! Occasionally some really interesting music was very clouded sounding and needed a lot of work to bring out the details. I worked hard to bring out all the musicality that was inherent in the stereo masters. I hope you enjoy this collection of some of the most staggering guitar playing the world has ever heard as much as I did working on it.
| Per me è stata una grande emozione tornare a lavorare alla musica del Maestro Zappa. L’ultima volta che avevo lavorato con Frank era stato all’inizio del 1979, per incidere la versione in vinile e in cassetta di “Sceicco Yerbuti”, e quel ricordo mi è stato presente costantemente mentre masterizzavo “Trance-Fusione”. Ho dovuto lavorare con una versione già montata e “pre-masterizzata” di queste registrazioni perché solo quello c’era. È stato divertente affrontare in fase di masterizzazione tutti i problemi di mixaggio senza potere rimixare. Sono improvvisamente sbucati fuori dal mix dei riempitivi di tom-tom che risaltavano rispetto a tutto il resto! Di tanto in tanto della musica veramente interessante suonava molto opaca e si è reso necessario un bel po’ di lavoro per evidenziarne i dettagli. Ho lavorato sodo per tirar fuori tutta la musicalità insita nei nastri stereo originali. Spero che questa collezione di alcuni tra i più sbalorditivi pezzi di chitarra che il mondo abbia mai sentito vi piacerà tanto quanto è piaciuta a me mentre ci lavoravo sopra. |