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Album de solos de guitare Matériel lié : |
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Sta’ zitto e suona la tua chitarra | Sta’ zitto e suona la tua chitarra |
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Toutes les compositions par Frank Zappa, sauf indication contraire. |
Note di copertina | Note di copertina |
Prima della pubblicazione di questo album, soltanto in pochi avevano capito quello che i fan accaniti di Zappa già da sempre sapevano… che FZ sa suonare la chitarra. Mentre i giornali e le riviste tessevano le lodi di qualunque altro strangolatore di chitarra in voga e condannavano Zappa per avere avuto l’audacia di cantare versi a loro dire ripugnanti, lui ha continuato imperterrito a suonare con il suo strumento cose di gran lunga più blasfeme di quelle esprimibili da qualunque testo. I giornalisti musicali, nella fretta di sentirsi offesi da quello che lui diceva, si sono dimenticati di ascoltare quello che la sua chitarra stava raccontando. Gli assoli di chitarra di Zappa, come documentati in questo album, dicono un sacco di cose che potrebbero anche rivelarsi imbarazzanti per quei giornalisti che si sono dimenticati di ascoltare. | Prima della pubblicazione di questo album, soltanto in pochi avevano capito quello che i fan accaniti di Zappa già da sempre sapevano… che FZ sa suonare la chitarra. Mentre i giornali e le riviste tessevano le lodi di qualunque altro strangolatore di chitarra in voga e condannavano Zappa per avere avuto l’audacia di cantare versi a loro dire ripugnanti, lui ha continuato imperterrito a suonare con il suo strumento cose di gran lunga più blasfeme di quelle esprimibili da qualunque testo. I giornalisti musicali, nella fretta di sentirsi offesi da quello che lui diceva, si sono dimenticati di ascoltare quello che la sua chitarra stava raccontando. Gli assoli di chitarra di Zappa, come documentati in questo album, dicono un sacco di cose che potrebbero anche rivelarsi imbarazzanti per quei giornalisti che si sono dimenticati di ascoltare. |
Note di copertina di John Swenson (ristampate su “Guitar World” - novembre 1981) | Note di copertina di John Swenson (ristampate su “Guitar World” - novembre 1981) |
Questi tre dischi (due CD) sono destinati a diventare un complemento fondamentale e di notevole valore aggiunto al corpus dei lavori registrati da Frank Zappa, una frattura / collegamento concettuale rispetto ad altri suoi progetti importanti, come la sua geniale e sottovalutata composizione strumentale “Salsa Grumosa”. Il concetto presenta qui una serie di assoli di chitarra di Zappa, in gran parte ricavati da concerti dal vivo risalenti agli ultimi due anni (uno è del 1977, molti non sono datati). Nei concerti di Zappa questi passaggi strumentali (non sono soltanto assoli, sono tutti accompagnati da belle esibizioni del gruppo di supporto) sono utilizzati come interludi tra canzoni più conosciute e sono quindi strettamente correlati a dischi come il recente “Ribellione della Città dei Lustrini” (sembra probabile che qualcuno di questi assoli registrati al Berkeley Community Theatre e all’Hammersmith Odeon di Londra sia stato estratto dagli stessi concerti di “Ribellione”). | Questi tre dischi (due CD) sono destinati a diventare un complemento fondamentale e di notevole valore aggiunto al corpus dei lavori registrati da Frank Zappa, una frattura / collegamento concettuale rispetto ad altri suoi progetti importanti, come la sua geniale e sottovalutata composizione strumentale “Salsa Grumosa”. Il concetto presenta qui una serie di assoli di chitarra di Zappa, in gran parte ricavati da concerti dal vivo risalenti agli ultimi due anni (uno è del 1977, molti non sono datati). Nei concerti di Zappa questi passaggi strumentali (non sono soltanto assoli, sono tutti accompagnati da belle esibizioni del gruppo di supporto) sono utilizzati come interludi tra canzoni più conosciute e sono quindi strettamente correlati a dischi come il recente “Ribellione della Città dei Lustrini” (sembra probabile che qualcuno di questi assoli registrati al Berkeley Community Theatre e all’Hammersmith Odeon di Londra sia stato estratto dagli stessi concerti di “Ribellione”). |
Ovviamente, questi dischi sono importanti per i chitarristi che studiano la tecnica di Zappa, soprattutto perché oggi abbiamo a disposizione gli spartiti con le trascrizioni di quasi tutto questo materiale, così come di molte altre composizioni di Zappa. Questo non è però un progetto riservato agli esperti del settore. Chiunque abbia colto la bellezza dell’interpretazione di Zappa e della sua prolifica produzione melodica andrà in giuggiole con questo materiale. La decisione di Zappa di pubblicare tre dischi strumentali ha però una portata che va oltre una semplice nota in calce alla sua carriera, visto che questo progetto si inserisce a pennello nell’approccio di Zappa - sempre più modulare, da giocoliere - alle registrazioni, ai concerti dal vivo e alla composizione. Zappa è stato fortunato perché durante la sua carriera le apparecchiature di registrazione hanno subìto una rivoluzione tecnologica. I primi tre album delle Mothers of Invention furono incisi con registratori a quattro piste. Al tempo di “Tope Calde” erano disponibili sedici piste. Adesso si possono avere tutte le piste che si vogliono, concatenando registratori a 24 piste. Inoltre, gli impianti mobili sono progrediti a tal punto che le esibizioni dal vivo possono essere registrate con lo stesso livello di precisione di quelle in studio. | Ovviamente, questi dischi sono importanti per i chitarristi che studiano la tecnica di Zappa, soprattutto perché oggi abbiamo a disposizione gli spartiti con le trascrizioni di quasi tutto questo materiale, così come di molte altre composizioni di Zappa. Questo non è però un progetto riservato agli esperti del settore. Chiunque abbia colto la bellezza dell’interpretazione di Zappa e della sua prolifica produzione melodica andrà in giuggiole con questo materiale. La decisione di Zappa di pubblicare tre dischi strumentali ha però una portata che va oltre una semplice nota in calce alla sua carriera, visto che questo progetto si inserisce a pennello nell’approccio di Zappa - sempre più modulare, da giocoliere - alle registrazioni, ai concerti dal vivo e alla composizione. Zappa è stato fortunato perché durante la sua carriera le apparecchiature di registrazione hanno subìto una rivoluzione tecnologica. I primi tre album delle Mothers of Invention furono incisi con registratori a quattro piste. Al tempo di “Tope Calde” erano disponibili sedici piste. Adesso si possono avere tutte le piste che si vogliono, concatenando registratori a 24 piste. Inoltre, gli impianti mobili sono progrediti a tal punto che le esibizioni dal vivo possono essere registrate con lo stesso livello di precisione di quelle in studio. |
Zappa ha approfittato di questi progressi tecnologici in modo unico. Fin dall’album “Sceicco Yerbuti” ha iniziato a sperimentare una tecnica di registrazione / composizione che lui chiama xenocronia, o sincronizzazione strana. In poche parole, l’idea di Zappa è che passaggi strumentali da pezzi completamente diversi (parti di basso da un pezzo, di batteria da un altro, di chitarra da un altro ancora, ecc.) possano essere incastrati musicalmente. Un’applicazione ancora più elaborata di questa tecnica trasforma una parte preesistente - in particolare, un assolo di chitarra - in una base compositiva per un pezzo completamente nuovo. | Zappa ha approfittato di questi progressi tecnologici in modo unico. Fin dall’album “Sceicco Yerbuti” ha iniziato a sperimentare una tecnica di registrazione / composizione che lui chiama xenocronia, o sincronizzazione strana. In poche parole, l’idea di Zappa è che passaggi strumentali da pezzi completamente diversi (parti di basso da un pezzo, di batteria da un altro, di chitarra da un altro ancora, ecc.) possano essere incastrati musicalmente. Un’applicazione ancora più elaborata di questa tecnica trasforma una parte preesistente - in particolare, un assolo di chitarra - in una base compositiva per un pezzo completamente nuovo. |
“Garage di Joe” è stato quasi tutto composto e registrato in questo modo. Le parti di chitarra dal vivo sono state estratte da nastri di concerti e utilizzate come basi per elaborate interpretazioni in studio, completamente diverse dal contesto originale dell’assolo. “Quando ho proposto di fare così, il tecnico che lavorava con me mi ha guardato come se fossi completamente svitato” ride Zappa. “Mentre stavamo lavorando all’album, lui la chiamava ‘chitarra Ampex’ perché, quando arrivava il momento dell’assolo, mi bastava riprodurre il nastro originale sedendomi davanti al registratore Ampex ATR e, al momento giusto, spingere il pulsante per far partire l’assolo di chitarra”. | “Garage di Joe” è stato quasi tutto composto e registrato in questo modo. Le parti di chitarra dal vivo sono state estratte da nastri di concerti e utilizzate come basi per elaborate interpretazioni in studio, completamente diverse dal contesto originale dell’assolo. “Quando ho proposto di fare così, il tecnico che lavorava con me mi ha guardato come se fossi completamente svitato” ride Zappa. “Mentre stavamo lavorando all’album, lui la chiamava ‘chitarra Ampex’ perché, quando arrivava il momento dell’assolo, mi bastava riprodurre il nastro originale sedendomi davanti al registratore Ampex ATR e, al momento giusto, spingere il pulsante per far partire l’assolo di chitarra”. |
Solo una mente diabolicamente intelligente come quella di Frank Zappa poteva sfruttare con tanta abilità queste opportunità; i ‘collage auto-consapevolmente artistici’ e gli ‘oggetti a caso’ di Brian Eno, con tutto il clamore su di essi, sono giochi da ragazzi in confronto alla sovrastruttura concettuale di Zappa. Zappa si diverte a trovare sincronie tra oggetti apparentemente senza legami, come qualcuno che fa le parole crociate bevendo il caffè la mattina. In un’epoca in cui nel mondo della musica tanti vanagloriosi millantano le proprie credenziali di artisti, è invece genuinamente tonificante la sintesi umoristica che Zappa fa del proprio lavoro, come di un’unica composizione potenzialmente indifferenziata ▶. A partire dalle scatole e scatole di assoli di chitarra ammucchiate nel suo studio di registrazione seminterrato, in teoria Frank Zappa potrebbe pubblicare un numero infinito di nuovi dischi. “Sta’ Zitto e Suona…” è soltanto la punta dell’iceberg. | Solo una mente diabolicamente intelligente come quella di Frank Zappa poteva sfruttare con tanta abilità queste opportunità; i ‘collage auto-consapevolmente artistici’ e gli ‘oggetti a caso’ di Brian Eno, con tutto il clamore su di essi, sono giochi da ragazzi in confronto alla sovrastruttura concettuale di Zappa. Zappa si diverte a trovare sincronie tra oggetti apparentemente senza legami, come qualcuno che fa le parole crociate bevendo il caffè la mattina. In un’epoca in cui nel mondo della musica tanti vanagloriosi millantano le proprie credenziali di artisti, è invece genuinamente tonificante la sintesi umoristica che Zappa fa del proprio lavoro, come di un’unica composizione potenzialmente indifferenziata ▶. A partire dalle scatole e scatole di assoli di chitarra ammucchiate nel suo studio di registrazione seminterrato, in teoria Frank Zappa potrebbe pubblicare un numero infinito di nuovi dischi. “Sta’ Zitto e Suona…” è soltanto la punta dell’iceberg. |
1. cinque-cinque-CINQUE | 1. cinque-cinque-CINQUE |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Note di copertina di John Swenson] Il primo disco si apre con “cinque-cinque-CINQUE”, un’intensa aggressione di chitarra in grosse ondate di energia a cascata, seguita - tramite spezzoni di tracce di voci nello stile di ‘Salsa Grumosa’ - dal brutto e arruffato heavy metal di “Paradiso del porco”. Segue il brano che dà il titolo all’album, con uno degli assoli più grandiosi di Zappa che srotola filoni sonori d’oro colato. La facciata del disco si chiude con un pezzo interessante intitolato “Mentre tu eri fuori”. | [Note di copertina di John Swenson] Il primo disco si apre con “cinque-cinque-CINQUE”, un’intensa aggressione di chitarra in grosse ondate di energia a cascata, seguita - tramite spezzoni di tracce di voci nello stile di ‘Salsa Grumosa’ - dal brutto e arruffato heavy metal di “Paradiso del porco”. Segue il brano che dà il titolo all’album, con uno degli assoli più grandiosi di Zappa che srotola filoni sonori d’oro colato. La facciata del disco si chiude con un pezzo interessante intitolato “Mentre tu eri fuori”. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
2. Il paradiso del porco | 2. Il paradiso del porco |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Strumentale] | [Strumentale] |
[Terry] Oddio, era bellissimo! | [Terry] Oddio, era bellissimo! |
[Patrick] Ah | [Patrick] Ah |
3. Sta’ zitto e suona la tua chitarra | 3. Sta’ zitto e suona la tua chitarra |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Strumentale] | [Strumentale] |
[Terry] Siamo stati a lungo qui fuori, accidenti, mi domando se questo… lo diverta per davvero | [Terry] Siamo stati a lungo qui fuori, accidenti, mi domando se questo… lo diverta per davvero |
4. Mentre tu eri fuori | 4. Mentre tu eri fuori |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Strumentale] | [Strumentale] |
5. Infidi cretini | 5. Infidi cretini |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Note di copertina di John Swenson] Sul lato B del 1º disco l’inquietante reggae a tutta band di “Infidi cretini” è interrotto dall’ululante assolo di chitarra tipo sassofono di “Judy tettona”, sostenuto da un ripetuto passaggio funk di Tommy Mars al sintetizzatore e da una vorticosa sezione ritmica. “Zuppa e vestiti usati” chiude in maestosa bellezza. | [Note di copertina di John Swenson] Sul lato B del 1º disco l’inquietante reggae a tutta band di “Infidi cretini” è interrotto dall’ululante assolo di chitarra tipo sassofono di “Judy tettona”, sostenuto da un ripetuto passaggio funk di Tommy Mars al sintetizzatore e da una vorticosa sezione ritmica. “Zuppa e vestiti usati” chiude in maestosa bellezza. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
[Terry] È finito | [Terry] È finito |
[Patrick] Cosa? Il tuo talento per succhiare? | [Patrick] Cosa? Il tuo talento per succhiare? |
[Terry] Io… | [Terry] Io… |
[Patrick] Mai… | [Patrick] Mai… |
6. Judy tettona | 6. Judy tettona |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Strumentale] | [Strumentale] |
[Terry] Trattalo con sufficienza, Vic | [Terry] Trattalo con sufficienza, Vic |
[Davey] Hmm | [Davey] Hmm |
[Patrick] Fatti avanti, Johnny | [Patrick] Fatti avanti, Johnny |
[Davey] OK | [Davey] OK |
7. Zuppa e vestiti usati | 7. Zuppa e vestiti usati |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Strumentale] | [Strumentale] |
Santo cielo! | Santo cielo! |
1. Variazioni sul giro segreto di accordi di Carlos Santana | 1. Variazioni sul giro segreto di accordi di Carlos Santana |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Note di copertina di John Swenson] “… Ancora un Po’” si apre con le spiritose e auto-esplicative “Variazioni sul giro segreto di accordi di Carlos Santana” e la breve “Cavolo, mi piacciono i tuoi pantaloni”, prima di “Canarsie” che presenta la sinuosa chitarra Gibson SG di Zappa, con le sue belle tonalità profonde, in stravaganti passaggi ritmici sopra il sitar di Warren Cuccurullo, insieme a degli incredibili accompagnamenti di Patrick O’Hearn al basso. “Ehi, di bordo” mette in padella il distorto shuffle di chitarra funk di Zappa. | [Note di copertina di John Swenson] “… Ancora un Po’” si apre con le spiritose e auto-esplicative “Variazioni sul giro segreto di accordi di Carlos Santana” e la breve “Cavolo, mi piacciono i tuoi pantaloni”, prima di “Canarsie” che presenta la sinuosa chitarra Gibson SG di Zappa, con le sue belle tonalità profonde, in stravaganti passaggi ritmici sopra il sitar di Warren Cuccurullo, insieme a degli incredibili accompagnamenti di Patrick O’Hearn al basso. “Ehi, di bordo” mette in padella il distorto shuffle di chitarra funk di Zappa. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
2. Cavolo, mi piacciono i tuoi pantaloni | 2. Cavolo, mi piacciono i tuoi pantaloni |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Strumentale] | [Strumentale] |
[FZ] Identifica il tuo ultimo portello d’ingresso, vagabondo spaziale | [FZ] Identifica il tuo ultimo portello d’ingresso, vagabondo spaziale |
3. Canarsie | 3. Canarsie |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Warren] Quartiere Canarsie, dove tutti si assomigliano | [Warren] Quartiere Canarsie, dove tutti si assomigliano |
[Strumentale] | [Strumentale] |
L-l-l-l-l-l… | L-l-l-l-l-l… |
[Patrick] Ehi, di bordo | [Patrick] Ehi, di bordo |
4. Ehi, di bordo | 4. Ehi, di bordo |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Strumentale] | [Strumentale] |
5. Il cavallino immortale | 5. Il cavallino immortale |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Note di copertina di John Swenson] “Il cavallino immortale” costruisce una base ritmica a partire da una bella scala melodica ascendente / discendente fraseggiata alle tastiere con l’aggiunta dell’assolo di chitarra. “… ancora un po’” si apre con il fraseggio melodico di Zappa, citato spesso, da “Camion di legname della Contea di Orange”, che evolve in un maestoso assolo di chitarra. “Tovaglioli rosa”, cugina di “Tovaglioli neri”, presenta il più morbido tocco da solista di Zappa. | [Note di copertina di John Swenson] “Il cavallino immortale” costruisce una base ritmica a partire da una bella scala melodica ascendente / discendente fraseggiata alle tastiere con l’aggiunta dell’assolo di chitarra. “… ancora un po’” si apre con il fraseggio melodico di Zappa, citato spesso, da “Camion di legname della Contea di Orange”, che evolve in un maestoso assolo di chitarra. “Tovaglioli rosa”, cugina di “Tovaglioli neri”, presenta il più morbido tocco da solista di Zappa. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
6. Sta’ zitto e suona la tua chitarra ancora un po’ | 6. Sta’ zitto e suona la tua chitarra ancora un po’ |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Strumentale] | [Strumentale] |
7. Tovaglioli rosa | 7. Tovaglioli rosa |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Strumentale] | [Strumentale] |
1. Colpiscila con il tuo pugno | 1. Colpiscila con il tuo pugno |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Note di copertina di John Swenson] “Il Ritorno…”, l’ultimo dei dischi - potrebbe anche essere il migliore - si apre con l’ululante “Colpiscila con il tuo pugno”, poi il brano che dà il titolo al disco, un tour de force mozzafiato da solista. Dopo un altro assolo selvaggiamente intenso su “Il mobilio di Pinocchio”, una di quelle voci senza corpo dice “Oh, non dirai sul serio” prima che irrompa “Come mai Johnny non sa leggere”, un assolo ad alta potenza, parzialmente in accordi, seguito da un feedback stridulo, da esercizi in scala bachiana, da un’ipnotica cadenza orientale e infine da un breve finale blues. | [Note di copertina di John Swenson] “Il Ritorno…”, l’ultimo dei dischi - potrebbe anche essere il migliore - si apre con l’ululante “Colpiscila con il tuo pugno”, poi il brano che dà il titolo al disco, un tour de force mozzafiato da solista. Dopo un altro assolo selvaggiamente intenso su “Il mobilio di Pinocchio”, una di quelle voci senza corpo dice “Oh, non dirai sul serio” prima che irrompa “Come mai Johnny non sa leggere”, un assolo ad alta potenza, parzialmente in accordi, seguito da un feedback stridulo, da esercizi in scala bachiana, da un’ipnotica cadenza orientale e infine da un breve finale blues. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
[John] Non riesco a bruciarli ehm… | [John] Non riesco a bruciarli ehm… |
[Spider] È… | [Spider] È… |
[John] Esce con Uomo Volgare. Sono Uomini Volgari, lo so. | [John] Esce con Uomo Volgare. Sono Uomini Volgari, lo so. |
[Ragazza] No! | [Ragazza] No! |
[Louis] Avevo cicatrici su tutto il corpo! No, non ne avevo. Mostro, o quello che sei, nella tua testa non c’è niente, mostro! | [Louis] Avevo cicatrici su tutto il corpo! No, non ne avevo. Mostro, o quello che sei, nella tua testa non c’è niente, mostro! |
[Spider] … chi è dimenticato da Dio, amico | [Spider] … chi è dimenticato da Dio, amico |
[Patrick] Cristo santo! […] Oddio, che cazzo di mazza da combattimento! Togli quella cosa dal pianoforte, sì? Per amor del cielo. Rovinerai quel cazzo di legno. | [Patrick] Cristo santo! […] Oddio, che cazzo di mazza da combattimento! Togli quella cosa dal pianoforte, sì? Per amor del cielo. Rovinerai quel cazzo di legno. |
[Terry] Sto per picchiare quella cazzo di superficie, accidenti | [Terry] Sto per picchiare quella cazzo di superficie, accidenti |
[Patrick] Non con quella, però. Gran […], Cristo, colpiscila con il tuo pugno, per amor del cielo. | [Patrick] Non con quella, però. Gran […], Cristo, colpiscila con il tuo pugno, per amor del cielo. |
2. Il ritorno del figlio di “Sta’ zitto e suona la tua chitarra” | 2. Il ritorno del figlio di “Sta’ zitto e suona la tua chitarra” |
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[Strumentale] | [Strumentale] |
[Patrick] Eh eh eh. Ero lì ieri sera. | [Patrick] Eh eh eh. Ero lì ieri sera. |
3. Il mobilio di Pinocchio | 3. Il mobilio di Pinocchio |
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[Strumentale] | [Strumentale] |
[Patrick] Oh, non dirai sul serio, eh? | [Patrick] Oh, non dirai sul serio, eh? |
4. Come mai Johnny non sa leggere | 4. Come mai Johnny non sa leggere |
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[Strumentale] | [Strumentale] |
5. Case con stucchi | 5. Case con stucchi |
English Italiano Español | English Italiano Español Français |
[Note di copertina di John Swenson] “Case con stucchi” presenta Zappa che suona una chitarra acustica Black Widow piena e risonante (certe parti sembrano un assolo di basso), mentre Cuccurullo fraseggia un accompagnamento soave con la chitarra ritmica e Vinnie Colaiuta aggiunge un ottimo accompagnamento alla batteria. Il progetto si chiude con un duetto indescrivibilmente bello tra Jean-Luc Ponty al violino baritono e Zappa al bouzouki, in un lussureggiante intreccio che via via ricorda musica raga, blue-grass e musica classica d’avanguardia. | [Note di copertina di John Swenson] “Case con stucchi” presenta Zappa che suona una chitarra acustica Black Widow piena e risonante (certe parti sembrano un assolo di basso), mentre Cuccurullo fraseggia un accompagnamento soave con la chitarra ritmica e Vinnie Colaiuta aggiunge un ottimo accompagnamento alla batteria. Il progetto si chiude con un duetto indescrivibilmente bello tra Jean-Luc Ponty al violino baritono e Zappa al bouzouki, in un lussureggiante intreccio che via via ricorda musica raga, blue-grass e musica classica d’avanguardia. |
[Strumentale] | [Strumentale] |
[Terry] ✄ Una volta ogni tanto! | [Terry] ✄ Una volta ogni tanto! |
[Patrick] Oh, cantala | [Patrick] Oh, cantala |
Da-dwe-dee-da-doo-dwe-da-dee-da-doo-da-ah! | Da-dwe-dee-da-doo-dwe-da-dee-da-doo-da-ah! |
6. Anatra / Fandonia del giorno | 6. Anatra / Fandonia del giorno |
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[Strumentale] | [Strumentale] |
Sì | Sì |
[Patrick] Come se ti ricordasse casa, no? | [Patrick] Come se ti ricordasse casa, no? |
[Strumentale] | [Strumentale] |
Paroles en anglais du site Information Is Not Knowledge. |