Album notes by Frank Filipetti - March 6, 2015
| Note di copertina di Frank Filipetti - 6 marzo 2015 |
Frank Zappa. The name conjures up the most diverse impressions imaginable. For some (including me) he was a genius; for others he was at best an iconoclast, and at worst a writer of “comedy music”. Those who got him were privileged to enjoy some of the twentieth century’s most enduring music. Those who didn’t will most likely realize the error of their ways after a suitable time.
| Frank Zappa. Questo nome evoca le più svariate sensazioni immaginabili. Per alcuni (me compreso) è stato un genio; per altri è stato nel migliore dei casi un iconoclasta e nel peggiore dei casi un compositore di “musica comedy”. Quelli che l’hanno capito hanno avuto il privilegio di godere di una musica tra le più imperiture del XX secolo. Gli altri, dopo che sarà passato un tempo adeguato, quasi certamente si renderanno conto del loro errore. |
Part of the problem is that Frank was clearly indefinable. Many people have a real problem with that. They find it necessary to categorize anything other than themselves. It makes it easier for us in this complicated world to compartmentalize everything outside of our own little circle. When things don’t fit into our ordered universe we become suspicious of others’ intentions and motivations.
| Parte del problema sta nel fatto che Frank era a tutti gli effetti indefinibile. Per molti questo rappresenta un serio problema. Per loro è necessario categorizzare tutto ciò che è diverso da loro stessi. In questo mondo complicato, ci viene più facile suddividere in comparti tutto quello che sta fuori dal nostro piccolo cerchio. Quando le cose non rientrano nel nostro ordinato universo, diventiamo sospettosi delle intenzioni e delle motivazioni altrui. |
Was he just a charlatan only interested in pushing buttons? Even if button pushing was the motivation, there can be no question that the notes he put to paper were not only brazenly artistic, but to any but the most jaded, fraught with genius.
| È stato un semplice ciarlatano, interessato solo a spingere bottoni? Anche se la motivazione fosse stata spingere bottoni, senza alcun dubbio le note che ha messo sulla carta non erano soltanto sfrontatamente artistiche, ma per chiunque, tranne i più insensibili, anche pregne di genio. |
In our dualistic view of the cosmos, most of us look either from the inside out, or from the outside in. The micro view allows us to viscerally control all the little slings and arrows that lie in wait. The macro view leaves us at the behest of an uncontrollable and seemingly uncaring universe. Very few of us can freely move from the micro to the macro, and even fewer still have access to the glue that binds them.
| Nella nostra visione dualistica del cosmo, la maggior parte di noi guarda o dall’interno verso fuori, o dall’esterno verso dentro. Grazie alla micro-vista possiamo controllare fin nelle viscere tutti i piccoli pericoli in agguato. La macro-vista ci lascia in balia di un universo incontrollabile e apparentemente indifferente. Ben pochi di noi possono muoversi a piacere dal micro al macro, e in ancora meno possono accedere al collante che li lega. |
Albert Einstein did. He revised forever the separation of the inner and outer cosmos.
| Albert Einstein l’ha fatto. Ha rivisto per sempre la separazione tra il cosmo interno e quello esterno. |
Frank did the same with music. He forever dashed the separation of the sacred and the profane; the cosmic and the trivial; the macro and the micro. Einstein made it very clear that he was serious about what he was doing. Frank insisted on keeping us off guard regarding his intentions. For many, rather than allowing themselves to be duped by someone who may have been trying to take the piss out of us, it is often easier to simply dismiss his work as that of a puerile rabble-rouser.
| Frank ha fatto la stessa cosa con la musica. Ha distrutto per sempre la separazione tra il sacro e il profano; il cosmico e l’insignificante; il macro e il micro. Einstein affermava chiaramente di stare facendo sul serio. Frank non smetteva di coglierci alla sprovvista sulle sue intenzioni. Per molti, piuttosto che lasciarsi beffare da qualcuno che potrebbe tentare di prenderli per i fondelli, è spesso più facile scartare semplicemente il suo lavoro come quello di un provocatore puerile. |
But when you look behind the ferociously brilliant, but to some, “objectionable” lyrics, and delve deeply into the music, his genius, and yes, his seriousness, is undeniable.
| Ma quando si guarda oltre ai testi - ferocemente ficcanti eppure, per qualcuno, “discutibili” - e si scava in profondità nella musica, il suo genio e, sì, la sua serietà, risultano innegabili. |
This work, the restored orchestral score of “200 Motels”, shows this with unerring clarity. The playfulness in the story is underpinned by an intensely serious and devastatingly musical score. For those of us who were lucky enough to be at Disney Hall on the 23rd of October, 2013, it will remain as defining an experience as Woodstock, or our first hearing of Bernstein’s “West Side Story”, or Stravinsky’s “Rite of spring”.
| Questo lavoro, la colonna sonora orchestrale ristrutturata di “200 Motel”, lo dimostra in modo chiaro e inequivocabile. La giocosità del racconto è sostenuta da una partitura estremamente seria e irresistibilmente musicale. Per quelli di noi che hanno avuto la fortuna di essere alla Disney Hall il 23 ottobre 2013, resterà un’esperienza tanto rivelatrice quanto Woodstock o il nostro primo ascolto di “West Side Story” di Bernstein o della “Sagra della primavera” di Stravinskij. |
Hyperbole? Not in my mind. Frank succeeded in bringing the most disparate elements of twentieth century music; from classical to jazz to rock, and yes, even pop, into an incredibly cohesive whole.
| Iperboli? Non per me. Frank è riuscito a far entrare gli elementi più disparati della musica del XX secolo, dalla classica al jazz al rock e, sì, anche al pop, in un tutt’uno incredibilmente coeso. |
To have been honored by Gail Zappa to bring this experience to you, will always remain one of the great moments of my lifetime.
| Essere stato onorato da Gail Zappa di potervi tramandare questa esperienza resterà per sempre uno dei momenti salienti della mia vita. |
When we decided to record this monumental work, Gail and I had a number of questions to answer. The 800-pound gorilla sitting in the corner of the room was the cost. This was going to be an enormous risk, first and foremost, because the guiding light of this work was no longer here to provide his inspiration and wisdom. But with the extraordinary Esa-Pekka Salonen leading the production, we knew we were in confident hands… musically! From a recording perspective, however, I certainly had never before attempted anything this complex.
| Quando abbiamo deciso di registrare questo lavoro monumentale, Gail ed io avevamo svariate domande alle quali rispondere. L’ingombrante gorilla seduto in un angolo della stanza rappresentava il costo. Sarebbe stato, innanzitutto, un rischio enorme, perché la luce guida di questo lavoro non era più tra noi a fornirci la sua ispirazione e la sua saggezza. Essendoci però lo straordinario Esa-Pekka Salonen a dirigere la produzione, abbiamo capito di essere in buone mani… musicalmente! Dal punto di vista della registrazione, però, non avevo di certo mai tentato niente di così complesso. |
The sheer scale of the production was frightening. “200 Motels - The Suites”, as envisioned by Gail Zappa with Kurt Morgan, was to consist of a little over one hundred minutes of nearly continuous music. Frank’s score specified an expanded orchestra with nine complete percussion sections, double the standard brass and woodwinds, 3 pianos, 3 classical guitars, a rock band, a massed choir, and twelve principal singers… mobile… moving (very carefully) around the already over-crowded stage.
| La vastità della produzione faceva tremare le vene ai polsi. “200 Motel - Le Suite”, come concepite da Gail Zappa con Kurt Morgan, dovevano consistere in poco più di un centinaio di minuti di musica quasi ininterrotta. La partitura di Frank specificava un’orchestra ampliata con nove sezioni complete di percussioni, il doppio rispetto allo standard di ottoni e fiati, 3 pianoforti, 3 chitarre classiche, una rock band, un grande coro e dodici cantanti principali… in movimento… in giro (facendo molta attenzione) sul già sovraffollato palcoscenico. |
And, of course, there was the concern that due to a very truncated rehearsal schedule and a one night only performance, would we even have something CD worthy. It certainly was one of the most terrifying, yet exhilarating moments of my professional life. With Salonen’s expert guidance, and the amazing performances provided by the principal singers, the night was an unparalleled success. The orchestra was grand, the chorus - superb, the instrumental soloists were on their game, and the principals were breathtaking.
| E, ovviamente, eravamo preoccupati che, non avendo completato tutte le prove programmate e con una sola serata di spettacolo, non avremmo neanche prodotto qualcosa degno di un CD. È stato senza dubbio uno dei momenti più terrificanti ma esaltanti della mia vita professionale. Sotto la guida esperta di Salonen e grazie alle straordinarie esibizioni offerte dai cantanti principali, la serata è stata un successo senza precedenti. L’orchestra è stata grande, il coro, superbo, i solisti strumentali hanno suonato bene e i cantanti principali sono stati mozzafiato. |
The emotional high for all of who had the privilege to attend this event was palpable. Because this was a live event with only one recorded performance we soon realized that there would be few if any opportunities to fix or tune anything. The vocal performances managed to find themselves in every open mic on the stage (and there were nearly 200 of them). Such is the nature of these events. So Gail and I decided that this concert would be presented “warts and all”. There are no vocal tunings anywhere on this recording. These performances, as amazing as they are, are as they were performed live. There are four very minor edits in the orchestra dealing with instrumentalists who came in one bar too early or late. In a score filled with exotic time signatures and daringly complex orchestration, these very minor exceptions were fixed only to keep the emotion of the piece in check.
| Fra tutti quelli che avevano avuto il privilegio di partecipare a questo evento la tensione emotiva era palpabile. Essendo dal vivo, con un solo spettacolo registrato, ci siamo subito resi conto che non ci sarebbe stato possibile correggere o aggiustare niente. Ogni cantante è riuscito a trovarsi al momento giusto davanti a un microfono aperto sul palcoscenico (e ce n’erano quasi 200). Così è la natura di questi eventi. Gail ed io abbiamo quindi deciso che questo concerto sarebbe stato presentato “nei suoi pregi e nei suoi difetti”. Non ci sono aggiustamenti vocali in questa registrazione. Queste esibizioni, pur straordinarie, sono come sono state eseguite dal vivo. Ci sono quattro minime correzioni all’orchestra, per strumentisti che erano entrati una battuta troppo presto o troppo tardi. In una partitura piena di tempi musicali esotici e orchestrazioni arditamente complesse, queste piccolissime eccezioni sono state corrette solo per conservare l’emozione della suite. |
You will also notice a great deal of extraneous sounds throughout the piece. Once again, this was a live performance with actors moving about the stage - not stuck to a microphone - and you will hear their movements throughout. It became clear from the start of the mix that without an alternate take or performance available, trying to remove them caused more harm than good.
| Lungo tutta la suite noterete anche molti suoni estranei. Ancora una volta, questa è stata un’esibizione dal vivo con attori che si muovevano sul palcoscenico - non stavano incollati ai microfoni - e i loro movimenti si sentono dall’inizio alla fine. Abbiamo capito fin dall’inizio del mixaggio che, non disponendo di altre versioni o altre esibizioni, cercare di rimuoverli avrebbe fatto più danni che altro. |
My desire, along with Gail’s, was to provide you with an incredible emotional journey, courtesy of the genius of Frank Zappa, as it was experienced by those privileged few who got to be there on that magical night.
| Il mio desiderio, e quello di Gail, era quello di fornirvi un incredibile viaggio emotivo, per gentile concessione del genio di Frank Zappa, come è stato vissuto da quei pochi privilegiati che sono riusciti ad essere lì in quella serata magica. |
Album notes by Gail Zappa - August 29, 2015
| Note di copertina di Gail Zappa - 29 agosto 2015 |
The stars aligned - in the Vault of All Ideas and in the canopy over the main stage at Disney Hall. Among the things I have to say at the very least is this: we all did the best we could considering FZ was not here and yet somehow he was. But as much as the performers brought his spirit into the hall with them so did the audience. I am not a musician. But I was part of a much smaller group. I was the wife of a composer. Although Frank was also a rock & roll guitar player, a bandleader, a record producer, a lyricist and songwriter, an artist and performer, he was a composer first, last and always in the time that I had with him.
| Le stelle allineate, nel Caveau di Tutte le Idee e nel rosone sopra il palcoscenico principale della Disney Hall. Tra le cose che ho da dire c’è per lo meno questa: abbiamo tutti dato il massimo, considerando che FZ non c’era eppure in un certo qual modo c’era. Ma ogni artista ha portato con sé il suo spirito nella hall, e altrettanto ha fatto il pubblico. Io non sono una musicista. Ho invece fatto parte di un gruppo molto più piccolo. Sono stata la moglie di un compositore. Anche se Frank è stato anche un chitarrista rock & roll, un leader di band, un produttore discografico, un paroliere e autore, un artista e interprete, nel periodo in cui ho vissuto con lui è stato, dall’inizio alla fine e per sempre, un compositore. |
To have succeeded in producing this event and this recording I can now confirm the privilege of having worked with extraordinary talents and in the end, with almost effortless ease. I have earned the right to say almost. In order to accomplish this I had to step way back - way back out of the way of not only myself but all of the experience of everyone who had “been there” in some respect - been where I had not. And in retrospect, the only way to do it was one step at a time. Like building a score, one note at a time. And just breathe. The light comes in with each inspiration. And it becomes a dance with every single person working toward what is happening on that stage when the audience is in the room. Whether you are holding a baton or an instrument or a page of music in your hand. Everyone is listening and this recording is not only the audio of what we heard with our ears. For me there is so much more and it is my honor to share it with you here. With Glorious Gratitude!
| Essendo riusciti a produrre questo evento e questa registrazione, posso adesso confermare il privilegio di avere lavorato con talenti straordinari e, dopo tutto, quasi senza sforzo. Ho conquistato il diritto di dire ‘quasi’. Per raggiungere quest’obiettivo ho dovuto fare un passo indietro - indietro non solo da me stessa ma anche da tutta l’esperienza di chiunque era, per certi aspetti, “stato lì” - dove io non ero stata. E, detto a posteriori, l’unico modo per farlo era un passo alla volta. Come scrivere una partitura, una nota alla volta. E limitarsi a respirare. La luce arriva insieme ad ogni ispirazione. E diventa una danza per chi lavora per ciò che si svolge sul palcoscenico mentre il pubblico è in sala. Qualsiasi cosa tenga in mano; una bacchetta o uno strumento o uno spartito. Tutti sono in ascolto, e questa registrazione non è solo l’audio di quello che abbiamo ascoltato con le nostre orecchie. Secondo me c’è molto di più, ed è per me un onore condividerla qui con voi. Con Immensa Gratitudine! |
Album notes by Scott Thunes - March 6, 2015
| Note di copertina di Scott Thunes - 6 marzo 2015 |
My time with Frank Zappa was mostly spent in rehearsals or on the road. I woke up in the efficiency-apartment bed and/or hotel and made my way, eventually, to a room that contained one Frank Zappa plus a number - small or large - of other humans. But every one of those rooms had a Frank Zappa in it. You knew it. It changed you for better or worse, and you shifted your viewpoint accordingly. At least I did. I always thought there were those of us who “did” and a much larger number who “didn’t”.
| Ho trascorso gran parte del mio tempo con Frank Zappa provando o viaggiando. Mi svegliavo nel letto di un mono-locale e/o di un albergo e mi dirigevo poi in una stanza che conteneva un Frank Zappa, più un certo numero - piccolo o grande - di altri esseri umani. Ma in ognuna di quelle camere c’era dentro un Frank Zappa. Lo sapevamo. E questo ci cambiava, in meglio o in peggio, e spostava di conseguenza il nostro punto di vista. Almeno il mio. Ho sempre pensato che tra noi ci fossero quelli che “ce la facevano” e molti di più che “non ce la facevano”. |
I don’t know if he enjoyed that fact or not, but I enjoyed my being scared, amazed, delighted, and/or worried because of it. A lot.
| Non so se a lui questo piacesse oppure no, ma io apprezzavo il mio esserne spaventato, sorpreso, deliziato e/o preoccupato. Molto. |
For a few weeks in 1986, I lived up at “the house”. I was asked to do something with his eldest, Dweezil, in the musical realm, and I had no place to stay (not having lived in L.A. for quite some time). Strangely, he wasn’t willing to pay to have me stay at a hotel during my efforts so he let me and my then-girlfriend stay in one of the two “apartments” in the back of his house.
| Nel 1986 ho vissuto per qualche settimana nella “casa”. Mi era stato chiesto di fare qualcosa in ambito musicale con suo figlio Dweezil, e non avevo dove alloggiare (non avendo più vissuto a Los Angeles da parecchio tempo). Stranamente, lui non era disposto a pagarmi un albergo per soggiornare durante il mio lavoro, quindi fece alloggiare me e la mia ragazza di allora in uno dei due “appartamenti” nel retro di casa sua. |
Much like cabanas, they were built next to the pool. The one I got to stay in had a full-shower bathroom: the showerhead poked out of the wall of a small bathroom and there was a drain in the floor. A metal cover kept the toilet paper dry and you’d just blast the whole thing with water: toilet, self, and all. I consider it my favorite bathroom in the world to this day and wish to create one similar before I die.
| Molto simili a cabine, erano costruiti vicino alla piscina. Quella dove stavo io aveva un bagno-doccia: il telefono della doccia sporgeva dalla parete del bagnetto e c’era uno scarico nel pavimento. Un coperchio metallico manteneva asciutta la carta igienica e l’acqua spruzzava tutt’intorno: sul gabinetto, sul coperchio, dappertutto. Lo considero finora il mio bagno preferito in assoluto e prima di morire vorrei realizzarne uno simile. |
Yes, I know, it seems that this infrastructure innovation is the only take-away from my 7 years working with Frank, but I also had many lovely interactions with him, mostly of the learning variety. Very few were “official” in the sense that he’d say something important and my band life would change or be refined somehow. Mostly, though, it was hanging out. Either on the road or at his house. The “London Symphony Orchestra” album listening party that I brought my now-deceased brother, Derek, to, where he berated Frank - one composer to another - for “doing anything else with his time” other than composing when “you can do this” (as he held up the score to “Sad Jane” after following along to it in the control room). Frank said: “I like hanging out”. Never thought I’d hear those words coming from “a Frank Zappa”.
| Sì, lo so, sembra che questa novità infrastrutturale sia l’unico ricordo dei miei 7 anni di lavoro con Frank, invece con lui ho avuto anche molte interazioni piacevoli, soprattutto sul piano didattico. Ben poche erano “ufficiali”, nel senso che lui diceva qualcosa d’importante che cambiava o perfezionava in qualche modo la mia vita nella band. Comunque, il tempo lo passavamo per lo più in compagnia. O in tournée o a casa sua. Al party di presentazione dell’album “London Symphony Orchestra” al quale avevo portato mio fratello Derek, adesso scomparso, lui intimò Frank - un compositore a un altro compositore - di “fare altro nel suo tempo” tranne che comporre, se “riesci a fare soltanto questo” (mentre teneva lo spartito di “Triste Jane” dopo averglielo portato nella cabina di regia). Frank rispose: “Il tempo mi piace passarlo in compagnia”. Non avrei mai pensato di sentire queste parole da “un Frank Zappa”. |
One time, late at night after a rehearsal during the ‘88 tour, I asked him: “Whither music?” He was (as the kiddies say) all, like: “Huh?” I told him a little story of my life in music, my thoughts about the music of our time - pop and classical - and I wanted his thoughts on EVERYTHING but mostly what I should do, maybe after I became an “adult” (I was 28, still quite immature and full of unfocusable energy). I probably went on for about 15 minutes (if memory serves).
| Una volta, era notte tarda dopo una prova per la tournée dell’88, gli ho chiesto: “Dov’è sita la musica?” Lui ha fatto (come fanno i bambini), tipo: “Eh?” Gli ho raccontato un po’ della mia vita nel mondo della musica, le mie opinioni sulla musica del nostro tempo - pop e classica - e volevo la sua opinione su TUTTO, ma soprattutto su quello che avrei dovuto fare io una volta diventato “adulto” (avevo 28 anni, ero ancora piuttosto immaturo e colmo di energia non focalizzabile). Avrò parlato per una quindicina di minuti (se la memoria mi assiste). |
My favorite moment in my life up to the point of meeting my wife, Georgia, and having our children, will always be that late-night “answer” which (if memory serves) went on for at least 3 hours. My memories of Frank always contain this factlet: he was the fairest man I ever met. Spending his off-hours with an employee, helping him in his private life to get a grip on reality, it still gives me shivers to recall his spirit and attitude. It made the two or three non-positive interactions I had with him in previous years dissipate into non-existence.
| Il mio ricordo più caro - prima di conoscere mia moglie Georgia e avere i nostri figli - resterà sempre quella “risposta” a notte tarda, che (se la memoria mi assiste) andò avanti per almeno 3 ore. Nei miei ricordi di Frank resterà sempre questo piccolo dato di fatto: è stato l’uomo più giusto che io abbia mai conosciuto. Trascorreva le sue ore libere con un dipendente, aiutandolo nella sua vita privata a tenere sotto controllo la realtà; mi vengono ancora i brividi a ricordare la sua energia e il suo atteggiamento. Ciò ha fatto dissolvere nel nulla le due o tre interazioni negative che avevo avuto con lui negli anni precedenti. |
Unfortunately, memory doesn’t serve, and I’ve never recalled the content of this answer, but only what I took away from it: an urge to go forward into the adventure of music with open eyes and a sense of wonder. I guess I never took any of his advice, except for that one tidbit: compose something and try and get other humans to play it. I had an “unrealistic” view of that area of music (“real” composing) and he wanted me to put my fantasy-life away and prepare for the struggles attendant with score realization (getting notes off the paper into your ear). He was right. My string duo remains, to this day, unplayed (composed in 1993).
| Purtroppo la memoria non mi assiste, e non mi ricordo il contenuto di quella risposta, ma solo quello che ne ho ricavato: la spinta ad andare avanti in quest’avventura nella musica con occhi ben aperti e senso di meraviglia. Credo di non avere mai seguito nessuno dei suoi consigli, tranne questa briciola: comporre qualcosa e cercare di farla suonare ad altri esseri umani. Avevo una visione “irrealistica” di quell’area della musica (la “vera” composizione) e lui voleva che io mettessi da parte il mio mondo incantato e mi preparassi alla lotta per realizzare delle partiture (facendo uscire le note dalla carta fino alle vostre orecchie). Aveva ragione. Il mio duo di archi (composto nel 1993) fino ad oggi non è mai stato suonato. |
Unfortunately, for the most part, the music I’ve been involved with post-Frank has had very little of that wonder and amazement, at least of an FZ-level. But I get to be thrown back into the melee occasionally, thanks to the continued attentions of my pseudo-mother, Gail, who tosses me in the ring with a whoop and a “Go get ‘em!”.
| La maggior parte della musica alla quale ho collaborato dopo Frank aveva, purtroppo, ben poco di quella meraviglia e sorpresa, almeno ai livelli di FZ. Di tanto in tanto mi capita però di essere ributtato nella mischia, grazie alle continue attenzioni della mia pseudo-madre, Gail, che mi getta sul ring con un grido d’incitamento, “Dài, fagliela vedere!”. |
Because of this, I end up doing things like going to L.A. and London to work with a massive orchestra playing bass guitar in the music of Frank Zappa.
| Perciò finisco per fare cose come andare a Los Angeles e Londra per lavorare con un’orchestra imponente suonando al basso la musica di Frank Zappa. |
After getting a call from one Sam Rigby, and agreeing that playing bass - and performing the part of “Jeff” - in the London production of “200 Motels”, I discover that L.A. is doing the same damn thing the week before. Can I do both? Will the schedule work out? It do! It does!
| Dopo avere ricevuto una telefonata di un certo Sam Rigby e avere accettato di suonare il basso - e interpretare la parte di “Jeff” - nella produzione londinese di “200 Motel”, scopro che la settimana prima a Los Angeles si stava organizzando la stessa cavolo di cosa. Posso farle entrambe? Funzionerà questo piano? Funziona! Sì! |
I fly to L.A. with enough clothes and musical and computer equipment to keep me and the world entertained for three weeks: I have to leave for London immediately after the L.A. show and do something exactly the same except totally different over there. No going home for a breather between shows / rehearsals.
| Volo a Los Angeles con vestiti, strumenti musicali e computer sufficienti per intrattenere me e il mondo per tre settimane: devo partire per Londra subito dopo lo spettacolo a Los Angeles per fare lì qualcosa di esattamente identico ma totalmente diverso. Senza passare da casa per una pausa tra gli spettacoli / le prove. |
Fortunately, in this case, it’s totally worth it: my L.A. experience is exemplary. Nice hotel, great performers. Esa-Pekka Salonen, my favorite modern conductor directing the massive forces with wit, charm, and ease. And the music! I don’t get to perform the humorous and interesting “rock” tunes of “200 Motels”, but I do get to sit in awe as one of my top-5 Modern Classical works is built up around me, physically enveloping me in shrouds of sound and mayhem in an hour and a half’s worth of intricate, delicate, bombastic, impossible, rough, magnificently beautiful, and annoyingly unpleasant music (those last adjectives are reserved for “Jeff”’s nasal noise and attendant accompaniments during the “Dental hygiene dilemma”, something I was actually embarrassed to perform during my London performance of the part. Sorry, Frank. I must have missed that noise the 1000 times I heard DHD during my “formative” years. I was not ready for it).
| In questo caso, per fortuna, ne è valsa proprio la pena: la mia esperienza a Los Angeles è esemplare. Bell’albergo, grandi interpreti. Esa-Pekka Salonen, il mio direttore d’orchestra moderno preferito, che dirige le imponenti forze con arguzia, fascino e semplicità. E la musica! Non arrivo a eseguire le divertenti e interessanti canzoni “rock” di “200 Motel”, ma mi siedo in soggezione mentre una delle mie 5 favorite opere classiche moderne si sviluppa intorno a me, mi avvolge fisicamente in sudari di suono e caos in una buona ora e mezza di musica complessa, delicata, roboante, impossibile, grezza, straordinariamente bella e sgradevolmente fastidiosa (questi ultimi aggettivi sono riservati per il rumore nasale di “Jeff” e relativi accompagnamenti durante il “Dilemma sull’igiene orale”, una cosa che infatti m’imbarazzava recitare durante la mia esecuzione della parte a Londra. Perdonami, Frank. Devo essermi perso quel rumore le 1000 volte che ho ascoltato ‘Dilemma sull’igiene orale’ durante i miei anni “di formazione”. Non ero pronto per questo). |
Everybody involved was super-into being there, the chance to spread out and do something off-off-off-off-off Broadway yet somehow bigger and better giving all of us the ability to show what we had and give it our all.
| Tutti i presenti si sentivano estremamente coinvolti dall’essere lì, dalla possibilità di fare e diffondere qualcosa di molto, molto sperimentale però in un certo qual modo più grande e migliore, permettendo a tutti noi di dimostrare quello che sapevamo fare e di dare il massimo. |
Instead of being asked to play Jeff in L.A. - that role already went to Joe Fria… I guess he did a good job (jk) - I was offered to perform in the pre-show show a reading of the court transcripts of the “200 Motels” obscenity case that occurred in England after the original performance got canceled ▶. Of course, I was up against two “real actors” so I felt very strongly that I somehow was lacking in the “pretending to be a hyper-annuated, barely cognizant English Judge” department, but I wasn’t “rotten tomatoed” so I must not have ruined it. I got to meet and embarrass myself in front of ex-Chequered Past frontman, Michael Des Barres, plus spend a few minutes with Rich Fulcher (and wife) of Thunes-family-adored the Mighty Boosh. He’s nice.
| A Los Angeles, invece di chiedermi di recitare Jeff - quel ruolo era già stato assegnato a Joe Fria… penso che abbia fatto un buon lavoro (sto scherzando) - mi è stato offerto di recitare nello spettacolo pre-spettacolo una lettura delle trascrizioni di tribunale nella causa per oscenità “200 Motel” che si tenne in Inghilterra dopo che lo spettacolo originale fu cancellato ▶. Ovviamente, dovendo confrontarmi con due “attori veri”, sentivo nettamente di essere in un certo qual modo carente nel ruolo di chi “recita un vegliardo giudice inglese con la testa altrove”, non ero però “da buttare via”, quindi non l’avrò rovinato. Ho potuto incontrare Michael Des Barres, ex leader dei Chequered Past, e imbarazzarmi di fronte a lui, oltre a trascorrere qualche minuto con Rich Fulcher (e sua moglie) del gruppo comico Mighty Boosh, adorato dalla mia famiglia. Era simpatico. |
Musically, my attentions were divided among several elements: sitting next to Ian Underwood for a week, as he was a hero of mine since I was 12. He was nice. Sitting in the middle of the L.A. Philharmonic Orchestra, my favorite instrument. They were, for the most part, nice. A couple of the members decided to make a stand against the “rock band” element and perform their own form of audio mixing (telling me and the guitar player to turn down) and stage design (telling me and the guitar player to move our music stands lower so they could see the conductor. The nerve!) and to ultimately show disdain by giving us stink-eye whenever we accidentally made eye-contact. The choir - the Los Angeles Master Chorale - showed me what real love of music and stagecraft looked like. They were the most technically-proficient group of vocal musicians I’ve ever had the pleasure of being in the same room with, and I’m still in shock as to how they were physically able to do what they did, and THEN with all the extra stagecrafty stuff they were charged with. And raise jelly-dildo light sabres to boot! How DID they manage that trick? Oh, and they were nice, too.
| Musicalmente la mia attenzione era divisa tra diversi elementi: sono stato con Ian Underwood per una settimana, per me lui era un idolo da quando avevo 12 anni. Era simpatico. Sono stato in mezzo alla Los Angeles Philharmonic Orchestra, lo strumento che preferisco. Erano, quasi tutti, simpatici. Un paio di membri ha deciso di schierarsi contro l’elemento “rock band” e di realizzare la loro personale forma di mixaggio audio (dicendo a me e al chitarrista di suonare più piano) e di scenografia (dicendo a me e al chitarrista di abbassare i nostri leggii, in modo che potessero vedere il direttore. Che coraggio!), e infine di mostrare disdegno dandoci delle occhiatacce ogni volta che i nostri sguardi s’incrociavano accidentalmente. Il coro - il Los Angeles Master Chorale - mi ha dimostrato cos’è il vero amore per la musica e l’arte scenica. Sono stati il gruppo tecnicamente più abile di cantanti con cui io abbia mai avuto il piacere di stare, e sono ancora impressionato per come siano stati materialmente capaci di fare quello che hanno fatto, considerando ANCHE tutto il materiale scenotecnico extra che dovevano gestire. E hanno persino alzato in aria spade laser che sembravano dei dildo di gelatina! Come GLI È RIUSCITO quel trucco? Oh, ed erano anche simpatici. |
But mostly, my attentions were focused on Esa-Pekka. If anybody was born to conduct “200 Motels”, it was this joker. I’ve met and seen classical musicians before. Many have great attitudes, some have unbelievable techniques, but I’ve never met one with the entire package: charm, kindness, excitement, sexual technique, appreciation for the odder musical adventures, and humor. I wish I was able to get more of his on-podium banter on tape. He could sell a week’s worth of tickets to An Evening of 4’33” (this is a joke. For those who don’t know, 4’33” is a silent piece by composer John Cage. It was also performed by Frank on the tribute album “A Chance Operation - The John Cage Tribute”, published in 1993). He’s nice. And cute!
| La mia attenzione era però concentrata soprattutto su Esa-Pekka. Se c’è qualcuno nato per dirigere “200 Motel”, è proprio quel buontempone. Avevo già conosciuto e osservato dei musicisti classici. Molti hanno la giusta attitudine, alcuni hanno una tecnica incredibile, ma non avevo mai conosciuto qualcuno con l’intero pacchetto: fascino, gentilezza, frenesia, tecnica sessuale, propensione per le avventure musicali più strane e umorismo. Mi sarebbe piaciuto registrare più sue battutine sul podio. Avrebbe potuto vendere una settimana piena di biglietti per Una Serata Di 4’33” (sto scherzando. Per chi non lo sapesse, 4’33” è un brano di silenzio del compositore John Cage. È stato eseguito anche da Frank sull’album-tributo “Musica Casuale - Tributo a John Cage”, pubblicato nel 1993). Esa-Pekka è simpatico. E un bell’uomo! |
The real shocker was watching soprano Hila Plitmann perform brilliantly as The Interviewer, reaching heights of perfection in modern vocal techniques and sheer musical beauty (in addition to her physical attractiveness, accomplished acting chops, and artistic courage and willingness to “nearly-bare all” for Frank’s art) that are exactly and most powerfully representative of what I got into music for in the first place. She was really nice. And she gave me her “journalist” pen as a souvenir of the event (OK, she left it on stage during her performance and I grabbed it like a little fan-girl).
| La vera sorpresa è stata vedere la soprano Hila Plitmann esibirsi brillantemente come L’Intervistatrice, raggiungendo vette di perfezione nella tecnica vocale moderna e nella pura bellezza musicale (oltre alla sua avvenenza fisica, l’affermato talento recitativo, il coraggio artistico e la sua buona volontà nel “darsi tutta” per l’arte di Frank) che sono esattamente e molto potentemente rappresentative di quello che all’inizio mi ha appassionato alla musica. Lei era simpaticissima. E come ricordo dell’evento mi ha dato la sua penna da “giornalista” (vabbè, l’ha lasciata sul palcoscenico durante la sua esibizione ed io gliel’ho fregata, come una ragazzina fanatica). |
Also, and more importantly, a Polaroid photograph taken during the performance was brought to her by her “biggest fan” (me) and an attempt was made to get her to autograph it. Unfortunately, souvenir pen didn’t work in the “signing area” of said photograph and it became a little joke between us: my trying to keep patiently calm standing so close to Hila while she valiantly and eventually failed to make pretty words with said pen. Eventually, she gave up and I, tearfully, walked away with a shitty picture with chicken scratches all over it. But it’s mine! All mine! Ahem.
| Inoltre, e cosa più importante, il suo “più grande fan” (io) le ha portato una fotografia Polaroid scattata durante lo spettacolo e ha tentato di farsela autografare. Purtroppo la penna-ricordo non funzionò nella “area per la firma” di detta fotografia e ci fu questa scenetta tra noi: il mio sforzo per mantenere pazientemente la calma in piedi accanto a Hila mentre lei, pur impegnandosi, non riusciva a scrivere belle parole con tale penna. Alla fine, ci ha rinunciato ed io, in lacrime, mi sono allontanato con una foto di merda tutta coperta di graffi da gallina. Ma è mia! Tutta mia! Ehm. |
You all know “200 Motels” from the record and the movie. Now you’ll know it as a brand new, totally different-yet-the-same record and the one-off performance you’ll never get the chance to see (unless you were there, of course).
| Tutti voi conoscete “200 Motel” dal disco e dal film. Adesso lo conoscerete come un disco mai sentito prima, completamente diverso-ma-uguale e come spettacolo unico che non avrete mai la possibilità di vedere (a meno che non siate stati lì, ovviamente). |
Album notes by Steve Vai - August 14, 2014
| Note di copertina di Steve Vai - 14 agosto 2014 |
I was 14 when I first saw “200 Motels” the movie and soon after got my hands on a copy of the record. A few years later I remember seeing manuscript excerpts of “A nun suit painted on some old boxes” (from “200 Motels”) in a music book Frank published.
| La prima volta che ho visto il film “200 Motel” avevo 14 anni, e poco dopo ho messo le mani su una copia del disco. Mi ricordo di avere visto qualche anno dopo, in un manuale di musica pubblicato da Frank, dei manoscritti scelti da “Un abito da suora dipinto su dei vecchi scatoloni” (da “200 Motel”). |
Frank’s hand written music looked like beautiful art and I would hypnotically stare at it while listening to the music in astonishment realizing that every note, every word, every sound was birthed from his unique creative vision and documented in a way that would ensure its re-performances to be delivered, virtually exactly as the composer had intended, for centuries to come.
| La musica scritta a mano da Frank sembrava bellissima arte e restavo ipnoticamente a fissarla ascoltando con stupore la musica, rendendomi conto che ogni nota, ogni parola, ogni sonorità erano state partorite proprio dalla sua visione creativa ed erano state documentate in modo da garantire che nei secoli a venire fossero ri-eseguibili esattamente come il compositore le aveva concepite. |
I met Frank for the first time at his hotel in New York in December of 1979 and he gave me a copy of the score to “I’m stealing the room”. This piece was one small excerpt from the masterwork of “200 Motels”. Goggling at its magnitude and density gave me my first real glimpse into the profound amount of work that went into the manifestation of the entire “200 Motels” extravaganza.
| Nel dicembre del 1979 ho incontrato Frank per la prima volta, nel suo albergo a New York, e mi ha dato una copia dello spartito di “Sto svaligiando la camera”. Quel pezzo era un piccolo estratto dal capolavoro “200 Motel”. Strabuzzando gli occhi per la sua grandiosità e densità, ho potuto dare la mia prima vera occhiata alla mole di lavoro confluita nella realizzazione di tutto lo stravagante spettacolo di “200 Motel”. |
Entering the Disney Hall some 34 years later for the performance of the orchestral vignettes from “200 Motels” conducted by Esa-Pekka Salonen, and celebrating the hall’s 10th anniversary, it felt as though a high voltage current of ecstatic electric bliss pervaded every atom of the concert hall.
| All’incirca 34 anni più tardi, entrando nella Disney Hall per l’esecuzione delle vignette orchestrali di “200 Motel” condotte da Esa-Pekka Salonen e per celebrare il 10º anniversario della hall, si percepiva come se una corrente ad alta tensione di estatica beatitudine elettrica pervadesse ogni atomo della sala da concerto. |
The stage looked surreal with the props and staging illuminated by vivid hues of Aurora “Borialisesque” lighting. But when that exquisite bewitching opening overture melody struck there was an aliveness in the notes that saturated our being and swiftly swept us up into the bosom of Frank’s enchanting melodic embrace. It’s a warm safe place where the feelings of freedom, expansion and humor can liberate one from the doldrums of life’s challenges. Sort of like feeling aligned with the currents of wellbeing.
| Il palcoscenico sembrava surreale, con gli oggetti di scena e le scenografie illuminate dai vividi colori delle luci tipo Aurora “Borealesca”. Ma quando ha attaccato quella deliziosa e ammaliante melodia dell’ouverture, c’era una vitalità nelle note che ha saturato i nostri esseri e ci ha repentinamente trascinati nel grembo dell’incantevole abbraccio melodico di Frank. È un luogo caldo e sicuro dove le sensazioni di libertà, espansione e umorismo possono liberarci dagli affanni della vita. Sembra quasi di essere allineati ai flussi di benessere. |
Among the many actors that took part in the proceedings, Joel David Moore played the part of Frank. Even though he was an actor dressed like Frank, when he entered the stage it was a shocking reminder of Frank’s monolith-like presence. You could feel the mysterious ethereal, yet commanding omnipresence of Frank’s spirit resonating in every note and every space the notes permeated.
| Tra i molti attori che hanno preso parte al programma, Joel David Moore ha interpretato la parte di Frank. Anche se era un attore travestito da Frank, quando è entrato sul palcoscenico, è stata una rievocazione vivida della presenza monolitica di Frank. Si poteva sentire l’onnipresenza misteriosa, eterea e ancora dominante dello spirito di Frank risuonare in ogni nota e in tutto lo spazio permeato dalle note. |
If someone schooled in the history of traditional classical music witnessed the spectacle of “200 Motels”, I could only imagine they would be stunned at its originality and emancipation from convention. Frank uniquely blends full symphony orchestra, rock band, choir, actors and spoken dialog to express his boundless artistic freedom.
| Se qualche erudito in storia della musica classica tradizionale avesse assistito allo spettacolo di “200 Motel”, potrei solo immaginarmi quanto sarebbe rimasto sbalordito dalla sua originalità ed emancipazione dalle convenzioni. Per esprimere la propria sconfinata libertà artistica, Frank amalgama in modo inconfondibile grandi orchestre sinfoniche, rock band, cori, attori e dialoghi parlati. |
Besides adhering to the conventionalities of strictly written little black dots to be performed by the orchestra musicians, that are usually only trained to read what’s written on the paper and who’s concept of “ad libbing” is virtually nil, at times Frank used the animated personality potential of various actors / musicians as part of his instrumentation. This contributes in creating one-of-a-kind freshly inspired moments in every performance. The garish freedom of the music has a tendency to seduce the best out of its performers.
| Oltre a aderire alle convenzioni dei puntini neri rigorosamente scritti per essere eseguiti dai musicisti d’orchestra - che tipicamente sono esercitati solo a leggere quello che è scritto sulla carta e la cui concezione della “improvvisazione” è praticamente nulla - a volte Frank utilizzava le spiccate potenzialità nella personalità dei vari attori / musicisti come parte della propria strumentazione. Ciò contribuisce a creare in ogni esibizione momenti freschi, ispirati, unici nel loro genere. La sgargiante libertà della sua musica tende ad attrarre a sé il meglio da chi la interpreta. |
Frank was a young man when he penned these compositions and his youthful zeal is well animated in the subject matter of “200 Motels”. No usual taboo subject is off limits. In fact they are boldly exploited and stripped of their pretentious offensiveness revealing the humor under it all. In itself this was liberating for the audience. Think “Penis dimension”.
| Frank era un giovane uomo quando ha scritto queste composizioni, e il suo zelo giovanile prende vita nei soggetti di “200 Motel”. Senza escludere alcun soggetto solitamente tabù. Che è anzi sfruttato audacemente e spogliato dalla sua presunta sgradevolezza per rivelarne l’umorismo sottostante. Per il pubblico ciò era, di per sé, liberatorio. Pensate a “Dimensioni del pene”. |
But one of the most revealing moments in the entire masterpiece is when Frank wrote into the score of “The pleated gazelle”: “I just wrote down whatever came to mind, I figured I’d never get to hear it anyway”. That statement points to the enabling of an opening into unique creativity for its own sake without any expectations. Inimitable creativity has no expectation, just a desire to be born into the world through a willing suspect.
| Ma uno dei momenti più rivelatori di tutto il capolavoro è quello che Frank ha scritto nella partitura della “Gazzella plissettata”: “Ho solo buttato giù tutto quello che mi passava per la testa, tanto pensavo che non sarei mai riuscito ad ascoltarlo”. Quest’affermazione indica l’attivarsi di un’apertura unica alla creatività fine a sé stessa, senza alcuna aspettativa. La creatività autentica non ha aspettative, solo il desiderio di venire alla luce grazie a un indizio propizio. |
One might say the reason why Frank was able to create such a vast catalog of highly original and quality music was because the vortex of fresh and alive creativity was perpetually open in him and the birthing of its dictates through him was of absolute importance to him. Whatever happened to the music after that was important but it was of relative importance.
| Si potrebbe dire che il motivo per cui Frank ha potuto creare un così vasto catalogo di musica molto originale e di qualità sia stato perché in lui era perennemente in azione il vortice di fresca e vitale creatività, e perché lui riteneva essere massimamente importante partorirne gli insegnamenti tramite sé stesso. Tutto quello che è successo dopo alla musica è stato importante, ma di un’importanza relativa. |
In comparison most people’s creative vortex is obscured by their mind noise including everything from egoic desires to be proclaimed brilliant, to fear of failing. But those intentions are incapable of creating anything fresh, alive and new.
| Al confronto, la spirale creativa della maggior parte degli artisti è oscurata dal loro rumore mentale, che include ogni cosa, dal desiderio egoistico di essere riconosciuti geniali alla paura di fallire. Questi intenti non possono però creare nulla di fresco, vitale e nuovo. |
At face value “200 Motels” may be considered courageous, outrageous, inspired, seminal, humorous, and just plain blow-away, but for Frank it was probably as simple as “I think I’ll just do this… because I can and it makes me laugh”.
| All’apparenza “200 Motel” può essere giudicato coraggioso, impertinente, ispirato, seminale, umoristico o anche solo sorprendente, ma probabilmente per Frank era soltanto “Penso che farò proprio questo… perché posso farlo e mi fa ridere”. |
I once asked him what was his favorite thing he ever wrote. I never expected such a choice could be made but he said, and I need to paraphrase a bit here: “The majestic section towards the end of ‘Strictly genteel’”.
| Una volta gli ho chiesto quale fosse, fra tutti i pezzi che aveva composto, il suo preferito. Non mi sarei mai aspettato che facesse questa scelta, lui però rispose, e qui ho bisogno di parafrasare un po’: “La sezione maestosa verso la fine di ‘Del tutto contegnosi’”. |
And as synchronicity would have it, right at the climax of the show at Disney Hall, that specific section was repeated multiple times while vintage grainy film footage of Frank was projected onto a screen above the stage. This was the first instance during the proceedings where the audience actually sees any real Frank and it was riveting.
| E sincronicità volle che, al culmine esatto dello spettacolo alla Disney Hall, proprio quella sezione fosse ripetuta più volte mentre un filmato d’epoca di Frank, su una pellicola granulosa, veniva proiettato su uno schermo sopra il palco. Era la prima volta che nel corso del programma il pubblico vedeva Frank in persona, ed è stato mozzafiato. |
With his head buried in a sheet of manuscript paper, hands vigilantly scrawling the secret code of the myriad little black dots… one at a time, and the mighty regal music soaring in the background, time seemed to stand still and reveal an epic depiction of a human being acting as a co-creator with the Universe, of which the foundation is infinite freedom, the action is expansion and the reason is joy.
| Con la testa sepolta in un foglio manoscritto, le mani che scarabocchiavano con attenzione il codice segreto della miriade di puntini neri… uno alla volta, e la possente musica maestosa che si levava in sottofondo, il tempo è sembrato fermarsi per svelare la rappresentazione epica di un essere umano che opera come co-creatore insieme all’Universo, il cui fondamento è libertà infinita, la cui azione è espansione e la cui motivazione è gioia. |
It was a sacred moment, and now you get to listen to it.
| È stato un momento sacro, e adesso potete ascoltarlo. |
Album notes by James Darrah - August 24, 2015
| Note di copertina di James Darrah - 24 agosto 2015 |
This is not a director’s liner note.
| Questa non è una nota di copertina di un direttore. |
This is a confession of addiction.
| Questa è la confessione di una dipendenza. |
This addiction has nothing to do with drugs.
| Questa dipendenza non c’entra nulla con le droghe. |
The famously sober composer of “200 Motels” filled his libretto with what could almost literally be read as public service announcements ▶ against drug use. The addiction described here is something else all together.
| Il notoriamente sobrio compositore di “200 Motel” ha riempito i suoi libretti con quelli che potrebbero essere quasi letteralmente letti come annunci di servizio pubblico ▶ contro l’uso di droghe. La dipendenza qui descritta è tutt’altra cosa. |
In the process of planning, staging, designing, and rehearsing this premiere, we all became accidentally obsessed - no, addicted - to Zappa. Like the lure of any addiction, there seemed to be an infinite pull to unearth the man from within his handwritten, meticulously transcribed full score. The cast has all accumulated several sleepless nights, unable to pull themselves from the web of Zappa-induced YouTube chains. Upon receiving the assignment, video designer Adeline Newmann promptly ran to Amoeba Records, decimating the Frank Zappa section to giddily complete her collection. During our first meeting in Frank’s home recording studio in the Hills, the inimitable Gail Zappa generously overloaded my brain with priceless insights as well as literally filling my arms with commercial and unreleased recordings; an initial, vigorous push toward my own dissolution into Zappa Addict.
| Durante la pianificazione, la messinscena, la progettazione e le prove di questa prima, senza volerlo siamo tutti diventati ossessionati - no, dipendenti - da Zappa. Come nell’adescamento di tutte le dipendenze, sembrava esserci un richiamo senza fine a portare alla luce l’uomo dal profondo delle sue partiture manoscritte, meticolosamente trascritte. Tutto il cast ha passato parecchie notti insonni, incapace di tirarsi fuori dalla ragnatela di sequenze di YouTube per Zappa-dipendenti. Subito dopo avere ricevuto l’incarico, la video-designer Adeline Newmann è corsa all’Amoeba Records, decimando la sezione di Frank Zappa per completare voracemente la propria collezione. Durante il nostro primo incontro nello studio di registrazione a casa di Frank a Beverly Hills, l’inimitabile Gail Zappa mi ha abbondantemente sovraccaricato il cervello con approfondimenti d’inestimabile valore e mi ha letteralmente colmato le braccia con registrazioni in commercio e inedite; un primo vigoroso spintone verso la mia stessa dissoluzione nella Dipendenza da Zappa. |
“200 Motels” is not a subtle evening of music - no, theater - no, film - opera? The piece is as hard to categorize as the man himself; its scope is almost as sprawling as the nearly antithetical quality of his life’s work. Zappa certainly wasn’t concerned with following the conventions of any medium. Regardless of his autobiographical references, “200 Motels” contains little in the vein of a linear narrative. With that in mind, it was never the goal of this production to attempt to recreate the environments of the film by the same name, nor prescribe a plot upon the often fantastical musings of the “libretto”. We have, instead, taken heady cues from the emotional texture of the piece and used a trove of first hand evidence toward what Zappa might have been after with this monsterwork. The balance of these two elements - the concrete score with the abstract man - has been our goal or addiction. The specificity from the composer of his required visual landscapes, live onstage cameras, and the absolute instruction of music making props combined with a vast vacancy of how to implement those ideas is the thing we’re now hooked on.
| “200 Motel” non è una delicata serata di musica - no, teatro - no, film - opera? La suite è tanto difficile da classificare quanto l’uomo stesso; la portata della suite è quasi tentacolare, così come la qualità pressoché antitetica del lavoro durante la sua vita. Zappa non era di certo interessato a seguire le convenzioni dei mezzi di comunicazione. A prescindere dai riferimenti autobiografici, “200 Motel” non segue una narrazione molto lineare. Tenendo presente ciò, questa produzione non ha mai avuto l’obiettivo di tentare di ricreare gli ambienti del film omonimo, né di sviluppare una trama sulle riflessioni, spesso fantasiose, del “libretto”. Abbiamo invece trovato spunti esaltanti nella trama emozionale della suite e abbiamo usato parecchie prove di prima mano su quello che Zappa sarebbe potuto diventare dopo questa opera monstre. L’equilibrio di questi due elementi - la partitura concreta e l’uomo astratto - è stato il nostro obiettivo o dipendenza. La specificità richiesta dal compositore agli scenari visivi e alle telecamere sul palcoscenico dal vivo, e l’imperativo di avere oggetti di scena musicali, uniti a un generale disinteresse su come implementare queste idee, è ciò che ci ha reso dipendenti. |
At a certain point in this process it became clear that judgment was not a worthwhile tool. As this production team, orchestra, audience and, even the concert hall itself, come to this work from professional avenues profound in their histories and traditions, it could have been easy for all of us to squint our eyes at Zappa’s composition with something like skepticism. Each of our reactions seem to run a wide range: from appalled and vehemently dismissive to fanatically elated. In fact, Zappa’s work seems to elicit a dramatic range of visceral reactions. If people have an opinion: it’s a strong one. We each learned to take “200 Motels” for what it is: a large-scale experiment by a wizard in his prime. At its core, “200 Motels” is an act of artistic bravery.
| A un certo punto di questo processo risultò evidente che il giudizio non sarebbe stato uno strumento utile. Dato che la squadra di produzione, l’orchestra, il pubblico e anche la sala da concerto stessa approdavano a questo lavoro da percorsi professionali nel solco dalla storia e dalla tradizione, ci sarebbe stato facile guardare la composizione di Zappa di sbieco, con qualcosa di simile allo scetticismo. Le nostre reazioni sembravano attraversare un’ampia gamma: da sgomente e veementemente sprezzanti a fanaticamente entusiastiche. In effetti l’opera di Zappa sembra suscitare un incredibile assortimento di reazioni viscerali. Quando qualcuno ha un parere: è un parere deciso. Abbiamo tutti imparato a prendere “200 Motel” per quello che è: un esperimento in larga scala da parte di un mago nel fior fiore dei suoi anni. “200 Motel” è, in sostanza, un atto di coraggio artistico. |
The manifold personality of Frank Zappa looms large in this work, in these characters, in these sounds and, now, in this space. His individuality colored every choice we made tonight: the shades of neon, the impossibility of casting, the placement of phallic percussion. This work is the product of a man addicted to creation. This evening is the product of that addiction passed on.
| La sfaccettata personalità di Frank Zappa incombe su questa opera, su questi personaggi, su questi suoni e, adesso, su questo spazio. La sua individualità ha colorato ogni scelta che abbiamo fatto per questa serata: le tonalità dei neon, l’impossibilità del casting, il posizionamento delle percussioni falliche. Questa opera è il frutto di un uomo dipendente dalla creatività. Questa serata è il frutto del tramandarsi di quella dipendenza. |
Album notes by Joe Travers - October 2, 2014
| Note di copertina di Joe Travers - 2 ottobre 2014 |
Being asked to participate in this special “200 Motels” event became yet another on the list of “Dreams Come True” I’ve experienced since being involved with the Zappa Family Trust. I first acquired the “200 Motels” vinyl soundtrack as a Christmas gift in the early 80’s, a French re-issue. I did not receive the original booklet, so the only visual reference I had for the experience was the pictures on the LP jacket. I had never seen the film. This left so much to the imagination… What could possibly be going on in the film to accompany this most peculiar and unique music? Although I had heard some classical music by my age, I was roughly 14 years old, I had never heard anything like “200 Motels” before.
| Essere invitato a partecipare a questo evento speciale su “200 Motel” è diventato per me l’ennesimo “sogno realizzato” da quando collaboro con lo Zappa Family Trust. Nei primi anni ’80 avevo comprato per un regalo di Natale la colonna sonora in vinile di “200 Motel”, in una ri-edizione francese. Non c’era il libretto originale, quindi l’unico riferimento visivo che avevo per quell’esperienza era il disegno sulla copertina dell’LP. Non avevo mai visto il film. Ciò lasciava spazio all’immaginazione… Che cosa mai poteva succedere nel film per accompagnare quella musica particolarissima e unica? Anche se a quell’età, avevo all’incirca 14 anni, avevo già ascoltato musica classica, non avevo mai ascoltato prima nulla di simile a “200 Motel”. |
Eventually the movie was issued on VHS by MGM and I finally got to see the mystery movie by my then new hero. But I would have never imagined that later in life I would actually be playing drum set with the Los Angeles Philharmonic Orchestra performing some of these pieces. A total mind blower for sure. To add to the experience, I was in a rhythm section with two of Frank’s past band members and legends in my mind, Ian Underwood & Scott Thunes, alongside veteran musicians Jamie Kime and Randy Kerber. There was a warm feeling between us all, knowing we were a part of something truly epic, something we’ll all keep as a musical highlight forever.
| Il film è stato infine pubblicato su VHS dalla Metro-Goldwyn-Mayer e finalmente sono riuscito a vedere il film del mistero del mio, allora nuovo, idolo. Non avrei però mai immaginato che nel corso della mia vita avrei davvero suonato la batteria con la Los Angeles Philharmonic Orchestra, eseguendo qualcuno di quei pezzi. Un’idea pazzesca, davvero. Durante quell’esperienza, oltretutto, sono stato in una sezione ritmica, insieme ai musicisti di lungo corso Jamie Kime e Randy Kerber, con Ian Underwood e Scott Thunes, due membri delle band di Frank del passato e miti della mia fantasia. C’era un’atmosfera calda fra tutti noi, che sapevamo di far parte di qualcosa di veramente epico, qualcosa che tutti avremmo conservato per sempre come un momento musicale cruciale. |
As if that weren’t enough, a situation sprang up that offered an opportunity that I wasn’t counting on or prepared for. There is a section of “The restaurant scene” that went by “Piano / Drum duet”. This small piece, albeit short, is deceivingly difficult in true Frank Zappa fashion. Ian, over the years, was the piano player to have played it, originally in Mothers concerts (as released on “You Can’t Do That on Stage Anymore Vol. 5”) and in the original “200 Motels” film from 1971. Art Tripp and Ruth Underwood were the only drum set players that I know of to play this particular piece with Ian. The drum set part for the “200 Motels / L.A. Phil 2013” performance was issued to the orchestral drum set player. I was the “Rock” rhythm section drum set player, so I was not responsible for this piece.
| Come se non bastasse, si creò una situazione che mi offrì un’occasione inattesa, per la quale non ero pronto. C’è una sezione della “Scena al ristorante” che include “Duetto piano / batteria”. Questo brano, seppur breve, è difficile in modo ingannevole, in puro stile Frank Zappa. Nel corso degli anni Ian era stato il pianista che l’aveva suonato originariamente nei concerti delle Mothers (come pubblicato su “Non Potrete Più Fare Questo sul Palco, Volume 5”) e nel film originale “200 Motel” del 1971. Arthur Tripp e Ruth Underwood erano stati gli unici percussionisti, che io sappia, a suonare questo pezzo con Ian. La parte di batteria per lo spettacolo “200 Motel / Los Angeles Philharmonic 2013” era stata affidata al batterista dell’orchestra. Io ero il batterista della sezione ritmica “rock”, quindi non avevo alcun ruolo in quel pezzo. |
Because of the placements of the instruments stage plot, the orchestral drum set was a part of the percussion section which was located in the back row, by the choir. The rock rhythm section was placed front and center, right in front of conductor Esa-Pekka Salonen. This posed a problem for Ian during the “Piano / Drum duet” as the orchestral drummer was too far away for them to properly hear each other and to connect on the piece. Ian’s remedy for this issue was to have ME learn the piece and play it with him since I was basically right next to him. I was overcome with anxiety and fear: I would have required weeks of preparation to play it correctly and I just didn’t have that kind of time as the performance was in about 4 days. At first I declined, but then I thought about it hard.
| Nella disposizione sul palcoscenico delle aree con gli strumenti, la batteria dell’orchestra faceva parte della sezione di percussioni che stava nella fila posteriore, vicino al coro. La sezione ritmica rock era collocata davanti, al centro, proprio di fronte al direttore Esa-Pekka Salonen. Ciò rappresentava un problema per Ian durante il “Duetto piano / batteria”, dato che il batterista dell’orchestra era troppo lontano perché si sentissero bene tra loro e si sincronizzassero durante il brano. Il rimedio di Ian a questo problema fu quello di fare imparare A ME a suonarlo con lui, dato che gli stavo praticamente a fianco. Ero preso dall’ansia e dalla paura: suonarlo bene mi avrebbe richiesto settimane di preparazione e non avevo tutto quel tempo, mancando allo spettacolo solo 4 giorni. In un primo momento ho rifiutato, ma poi ci ho riflettuto bene. |
I figured this was a one-shot deal ▶, I’m being asked to play this piece with the only piano player to ever have played it, I grew listening to this stuff and now I have this opportunity to perform it with the legend. I had to go for it. So, I went that night to the UMRK Zappa studio and basically consumed myself with practicing the piece. Ian was kind enough to schedule a 4-hour rehearsal on our day off to work on the piece with me, something I’ll never forget. Lo and Behold, we managed to play it, almost mistake-free for the performance. I felt so blessed to be a part of the whole experience and I’m forever grateful to Gail Zappa for believing in me and including me in so many wonderful projects over the years. This one, could just be “The Big One” ▶. Now you the listener can share in this with all of us.
| Ho pensato che quello fosse un momento propizio unico ▶, mi si chiedeva di suonare quel brano con l’unico pianista che l’avesse mai suonato; sono cresciuto ascoltando quel materiale e adesso avevo l’opportunità di esibirmi con quel mito. Ho dovuto dire di sì. Così quella sera sono andato nello studio UMRK di Zappa e mi sono praticamente consumato a forza di esercitarmi sul brano. Nel nostro giorno libero Ian è stato così gentile da organizzare una prova generale di 4 ore per lavorare con me sul brano, una cosa che non dimenticherò mai. E, guarda caso, durante lo spettacolo siamo riusciti a suonarlo quasi senza errori. Mi sono sentito fortunatissimo a far parte di tutta questa esperienza e sarò sempre grato a Gail Zappa per avere creduto in me e avermi fatto collaborare a tanti fantastici progetti nel corso degli anni. Questo potrebbe essere proprio “Quello Forte” ▶. Voi ascoltatori adesso potrete condividerlo con tutti noi. |
Album notes by Michael Des Barres - March 12, 2015
| Note di copertina di Michael Des Barres - 12 marzo 2015 |
The magnitude of that magic night at Disney Hall with Frank Zappa’s Spirit hovering over us, his joyous and imperious smile illuminating an army of humble servants, was on a frequency I have never experienced.
| Con lo Spirito di Frank Zappa che aleggiava su di noi, il suo sorriso gioioso e imperioso che illuminava un esercito di umili servitori, quella serata magica alla Disney Hall ha avuto un livello di grandiosità che non avevo mai sperimentato. |
His music played by one of the world’s greatest orchestras, his words sung and spoken by committed, brilliant singers and actors conducted by the Maestro Salonen was mind and body blowing. Frank would have demanded the distinction.
| La sua musica suonata da una delle migliori orchestre al mondo, i suoi versi cantati e recitati da eccellenti e concentrati cantanti e attori diretti dal Maestro Salonen mi hanno sconvolto la mente e il corpo. Frank avrebbe preteso per loro un’onorificenza. |
The energy from the Zappa aficionados’ feverish expectance fueled us all with a united energy never experienced by any of us before or since. Finally at the triumphant curtain call his image beamed on the backdrop of this wonderful electric church, Diva quietly wept as she turned from a cheering crowd to see her father smiling. She turned back to the audience where her mother looked lovingly into her daughter’s eyes with a celebratory soulful smile.
| L’energia derivante dall’aspettativa febbrile degli appassionati di Zappa ci ha alimentato tutti con un’energia collettiva che nessuno di noi aveva mai sperimentato prima o dopo di allora. Alla fine, quando il sipario trionfante ha presentato la sua immagine proiettata sullo sfondo di quella meravigliosa chiesa elettrica, Diva ha pianto in silenzio, girandosi dalla folla esultante per vedere suo padre sorridente. Si è girata di nuovo verso il pubblico, dove sua madre la guardava amorevolmente negli occhi, con un sorriso pieno di animo celebrativo. |
200 motels and a 1000 light years had passed and we left that once in a lifetime moment with love in our hearts and deafening appreciation of Frank Zappa’s monumental posthumous triumph ringing in our ears.
| 200 motel e 1000 anni luce sono passati, e ce ne siamo andati da quel momento irripetibile con l’amore nel cuore e un’assordante gratitudine per quel monumentale trionfo postumo di Frank Zappa che ci risuonava nelle orecchie. |
Album notes by Diva Zappa - March 14, 2015
| Note di copertina di Diva Zappa - 14 marzo 2015 |
I remember walking into the hall for the first time. It was completely empty except for those of us rehearsing. My cohort Sheila Vand and I stood on the stage and shouted “PENIS” as loud as we could. The word hit the back of the hall and we laughed.
| Mi ricordo la prima volta che ho camminato nella sala. Non c’era nessuno, tranne quelli di noi che stavano provando. La mia compare Sheila Vand ed io stavamo sul palcoscenico e abbiamo gridato “PENE” più forte che abbiamo potuto. La parola è rimbalzata sul fondo della sala e abbiamo riso. |
I love that I had the opportunity to be ridiculous on a very proper stage. I think my dad would have liked the contrast. It was very emotional for me to be part of this. As I get older and experience the art, music, creations, writings, humour, musicianship, talent, brilliance… of my father, I miss him more and yet I am filled with such light in my heart because knowing and experiencing all of that brings me closer to him. He is so present.
| Mi è piaciuto avere avuto l’opportunità di essere stata ridicola su un palcoscenico tanto formale. Penso che a mio padre sarebbe piaciuto il contrasto. Per me è stato proprio emozionante far parte di questo evento. Man mano che invecchio e conosco l’arte, la musica, le creazioni, gli scritti, l’umorismo, l’abilità musicale, il talento, la genialità… di mio padre, lui mi manca sempre di più, eppure c’è una grande luce che mi riempie il cuore perché conoscere e sperimentare tutto ciò mi avvicina a lui. Lui è presente, molto. |
As the last notes of “Strictly genteel” played I remember seeing the video of my dad projected behind me and crying. It was a beautiful night. Everyone on that stage could feel that Frank, my Dad, was there with us. We all shined for him and because of him. Thank you, big giant heartfelt thankyous to EVERYONE who was on that stage and in that hall. It wouldn’t have happened like that if we all didn’t show up.
| Dopo le ultime note di “Del tutto contegnosi”, ricordo di avere visto proiettato dietro di me il video di mio padre e di avere pianto. È stata una bella serata. Tutti su quel palco potevano sentire che Frank, mio padre, era lì con noi. Brillavamo tutti per lui e grazie a lui. Un mio gigantesco ringraziamento di tutto cuore a TUTTI quelli che sono stati su quel palco e in quella sala. Non sarebbe andata così se non ci fossimo fatti tutti vivi. |
Album notes by Peter Asher - August 2, 2014
| Note di copertina di Peter Asher - 2 agosto 2014 |
This was an utterly extraordinary event in the literal meaning of the term.
| È stato un evento assolutamente straordinario, nel senso letterale del termine. |
That much would have been clear even to someone hearing the music for the very first time and reveling in its complexity and its wit, its grooves and its humour.
| E lo sarebbe stato anche per chi avesse ascoltato quella musica per la prima volta, godendo della complessità, dell’intelligenza, del ritmo e dell’umorismo di FZ. |
But to those of us in the audience with a historical perspective (i.e. old!) it was significant beyond measure.
| Ma per gli spettatori con una prospettiva storica (cioè vecchi!) è stato oltremodo significativo. |
I knew Frank back in the day - I remember interviewing him (with some trepidation!) for our London-based hippie newspaper, the “International Times”; it turned out that he was more interested in interviewing me about what it was like to be a pop-star! And later (after we had become friends) attending an orchestral recording session in Los Angeles which a fairly scruffy Frank was conducting. As the session began, the wave of dismissive contempt for this apparently casual maestro coming from the orchestra was palpable - but so was the astonishment and rapid (if begrudging) revision of attitude as soon as they realized the depth and accuracy of Frank’s musical perspicacity and the brilliance of his charts.
| Ho conosciuto Frank tanto tempo fa - ricordo di averlo intervistato (con una certa trepidazione!) per il nostro giornale hippie con sede a Londra, “International Times”; risultò che era interessato più lui a intervistare me su cosa significava essere una pop-star! E più tardi (dopo essere diventati amici) ricordo di avere assistito a una sessione di registrazione orchestrale a Los Angeles che un Frank piuttosto trasandato stava dirigendo. Mentre iniziava quella sessione, l’ondata di sprezzo sdegnoso che proveniva dall’orchestra verso quel maestro apparentemente casual era palpabile - ma lo è stato anche lo stupore e il rapido (anche se risentito) cambio di atteggiamento non appena si sono resi conto della profondità e dell’accuratezza dell’acume musicale di Frank e della genialità delle sue partiture. |
But last October at Disney Hall the initial attitude could not possibly have been more different. The orchestra were clearly thrilled to be there and to be playing the work of a master composer. One of the most important and brilliant conductors of the modern era was a visibly delighted fan. And yet Frank’s acerbic, demanding, unimpressed and irreverent genius was conceptually omnipresent - he was not demanding respect or attention but simply (and as always) the right notes, impeccable time, Swiftian humour, joyful participation and legendary performances. And he got them; each and every one, from a stunning production, a great (and fun-loving!) orchestra, an inspired conductor, a brilliant cast and a wildly delighted audience.
| Invece lo scorso ottobre alla Disney Hall l’atteggiamento iniziale non avrebbe potuto essere più differente. L’orchestra era palesemente entusiasta di essere lì e di suonare l’opera di un maestro compositore. Uno dei più importanti e geniali direttori dell’epoca moderna era un fan visibilmente gongolante. E il genio caustico, esigente, distaccato e irriverente di Frank era concettualmente onnipresente - lui non esigeva rispetto o attenzione, ma solo (e sempre) note giuste, tempo impeccabile, umorismo swiftiano, partecipazione gioiosa ed esecuzioni epiche. E le ha ottenute proprio tutte; un’ottima produzione, una grande (e giocosa!) orchestra, un direttore ispirato, un cast eccellente e un pubblico estremamente deliziato. |
All of us lucky enough to have been there thank Frank for his genius and thank Gail Zappa and Frank Filipetti for creating this invaluable record of a great evening and this irrepressibly entertaining tribute to one of the true masters of 20th century music.
| Noi tutti che abbiamo avuto la fortuna di essere stati lì ringraziamo Frank per il suo genio e ringraziamo Gail Zappa e Frank Filipetti per avere creato questo disco prezioso di quella grande serata e questo tributo irresistibilmente divertente a uno dei veri maestri della musica del XX secolo. |
Album notes on Esa-Pekka Salonen
| Note di copertina su Esa-Pekka Salonen |
A lauded composer and world-renowned conductor, Esa-Pekka Salonen has a restless innovation that marks him as one of the most important artists in classical music. Salonen is currently the Principal Conductor and Artistic Advisor of the Philharmonia Orchestra and Conductor Laureate for the Los Angeles Philharmonic, where he was Music Director from 1992 until 2009.
| Esa-Pekka Salonen, un elogiato compositore e direttore d’orchestra di fama mondiale, possiede un’innovazione irrequieta che lo contraddistingue come uno degli artisti più importanti della musica classica. Salonen è attualmente Direttore Principale e Consulente Artistico della Philharmonia Orchestra e Direttore Insigne per la Los Angeles Philharmonic, dove è stato Direttore Artistico dal 1992 al 2009. |
Trained in the austere world of European modernism and enjoying a close relationship with the sunny city of Los Angeles, Salonen composes works that move freely between contemporary idioms, combining intricacy and technical virtuosity with playful rhythmic and melodic innovations. Three major retrospectives of Salonen’s original work have been heard by capacity audiences and received critical acclaim: at Festival Présences Paris in 2011; at the Stockholm International Composer Festival in 2004; and at Musica Nova, Helsinki, in 2003. Salonen has completed several works for symphony orchestra, including “Foreign bodies” (2001), “Insomnia” (2002), and “Wing on wing”, which received its world premiere at Walt Disney Concert Hall in 2004. In 2007 Salonen conducted the New York Philharmonic in the first performance of his “Piano concerto”, dedicated to Yefim Bronfman, who also premiered it. The 2014-2015 season will find him as the first-ever Creative Chair at the Tonhalle Zurich Orchestra, which has commissioned a new piece for orchestra and chorus from him and will perform nine other Salonen pieces throughout the season.
| Formatosi nel mondo austero del modernismo europeo e godendo di un rapporto stretto con l’assolata città di Los Angeles, Salonen compone opere che si muovono liberamente fra i linguaggi contemporanei, unendo complessità e virtuosismo tecnico a giocose innovazioni ritmiche e melodiche. Tre grandi retrospettive dell’opera originale di Salonen sono state ascoltate da un pubblico numeroso e hanno ricevuto il plauso della critica: al festival Présences di Parigi nel 2011; all’International Composer Festival di Stoccolma nel 2004; e al Musica Nova, a Helsinki, nel 2003. Salonen ha completato numerose opere per orchestra sinfonica, tra i quali “Corpi estranei” (2001), “Insonnia” (2002), e “Ala su ala”, la cui prima mondiale si è tenuta nel 2004 alla Walt Disney Concert Hall. Nel 2007 Salonen ha diretto la New York Philharmonic nella prima esecuzione del suo “Concerto per pianoforte” dedicato a Yefim Bronfman, che era presente. Nella stagione 2014-2015 sarà primo Presidente Creativo in assoluto della Orchestra Tonhalle di Zurigo, che gli ha commissionato una nuova composizione per orchestra e coro e che durante la stagione eseguirà altri nove pezzi di Salonen. |
Salonen’s extensive recording career includes a CD of his orchestral works performed by the Finnish Radio Symphony Orchestra, which he also conducted, as well as a disc of his “Piano Concerto” and his works “Helix” and “Dichotomie”. A new album of one of Henri Dutilleux’s most important works recorded with the Orchestre Philharmonique de Radio France in the presence of the composer was released in 2013 on Deutsche Grammophon on the composer’s 97th birthday. That same month, Sony completed a recording project that began with Salonen and the Los Angeles Philharmonic nearly 30 years ago: a 2-disc set of the orchestral works of Lutoslawski, released in what would have been the composer’s 100th year.
| La lunga carriera discografica di Salonen comprende un CD delle sue opere orchestrali eseguite dalla Orchestra Sinfonica della Radio Finlandese da lui diretta, così come un disco del suo “Concerto per pianoforte” e delle sue opere “Helix” e “Dicotomia”. Un nuovo album di una delle più importanti opere di Henri Dutilleux, registrato dall’Orchestre Philharmonique de Radio France in presenza del compositore, è stato pubblicato dalla Deutsche Grammophon nel 2013, nel 97º compleanno del compositore. Nello stesso mese la Sony ha completato un progetto discografico iniziato quasi 30 anni prima con Salonen e la Los Angeles Philharmonic: un album doppio delle opere orchestrali di Lutoslawski, pubblicato in quello che sarebbe stato il 100º compleanno del compositore. |
In 2012 he recorded a disc of Saariaho’s “Passion De Simone” with the Finnish Radio Symphony Orchestra and Dawn Upshaw. 2012 also saw the release of the first-ever recording of Shostakovich’s previously undiscovered opera prologue “Orango” with the Los Angeles Philharmonic and the release of “Out of Nowhere”, a collection of his “Violin Concerto” and “Nyx”, featuring Leila Josefowicz and the Finnish Radio Symphony Orchestra. In 2009 a new collaboration with Signum was launched with the release of a live recording of Schoenberg’s “Gurre-Lieder”; other recent recordings with the Philharmonia on Signum include Berlioz’s “Symphonie fantastique” and Mahler’s Sixth and Ninth symphonies.
| Nel 2012 ha inciso con Dawn Upshaw e l’Orchestra Sinfonica della Radio Finlandese un disco della “Passione di Simone” di Saariaho. Il 2012 ha visto anche la pubblicazione della prima registrazione in assoluto dell’allora sconosciuto prologo dell’opera “Orango” di Šostakovič con la Los Angeles Philharmonic, e la pubblicazione di “Fuori dal Nulla”, una raccolta del suo “Concerto per violino” e “Nyx”, con Leila Josefowicz e l’Orchestra Sinfonica della Radio Finlandese. Nel 2009 è stata lanciata una nuova collaborazione con la Signum, con la pubblicazione di una registrazione dal vivo della “Gurre-Lieder” di Schoenberg; altre registrazioni recenti con la Philharmonia per la Signum comprendono “Sinfonia fantastica” di Berlioz e la sesta e nona sinfonia di Mahler. |
Album notes by Kurt Morgan - August 28, 2015
| Note di copertina di Kurt Morgan - 28 agosto 2015 |
Baaaa dada daaa!… Bum bum bum bum!… dada dat!…
| Baaaa dada daa! … Bum bum bum bum! … dada dat! … |
The gibberish above is nothing more than a series of low-budget phonetic corruptions ▶ used to serve as crude symbols of the opening motives of the “Overture” in “200 Motels - The Suites”. It tells you virtually nothing about the actual music aside from a few vague impressions. It is childish, absurd, and a complete waste of costly liner-note real-estate. It should also be stated that the coincidental occurrences of the word “dada” in the aforementioned gibberish should be viewed as such - complete and utter coincidences.
| Questo grammelot altro non è che una serie di corruzioni fonetiche ▶ alla buona che simboleggiano rozzamente il motivo d’apertura della “Ouverture” di “200 Motel - Le Suite”. Non ci dice praticamente nulla della musica vera e propria, a parte qualche vaga impressione. È puerile, assurdo, e un assoluto spreco di costose note di copertina. Va inoltre precisato che le occorrenze casuali della parola “dada” nel borbottio di cui sopra devono essere considerate come tali - completa e assoluta casualità. |
Back to the plot. I feel very honored to be one of the people that helped to make this recording a reality. At the request of Gail Zappa, it was my task to ensure that the score and parts that were given to the L.A. Phil reflected the composer’s intent exactly. To me, this meant that every pitch, every notated rhythm, every instrumental indication, and every other marking that was made by FZ in his original manuscripts should be transferred to the new score. Nothing would be changed. Every idiosyncrasy of FZ’s way of notating music would be reproduced, right down to the beaming of notes and the layouts of the pages themselves. The job took almost two years for me to complete.
| Tornando alla trama. Mi sento molto onorato di essere stato fra quelli che hanno contribuito a realizzare questa registrazione. Gail Zappa mi aveva affidato il compito di garantire che gli spartiti e le parti assegnate alla Los Angeles Philharmonic riflettessero esattamente le intenzioni del compositore. Per me, ciò significava che ogni intonazione, ogni ritmo annotato, ogni indicazione strumentale e ogni altro segno che FZ aveva annotato nei suoi manoscritti originali doveva essere trasferito sui nuovi spartiti. Nulla sarebbe stato modificato. Ogni idiosincrasia di FZ nel suo modo di annotare la musica sarebbe stata riprodotta, fino alla larghezza delle note e al formato delle pagine. Per completare questo lavoro mi ci sono voluti quasi due anni. |
At 311 pages, the full score is an imposing stack of paper and it contains some of the densest and most beautiful collections of little black dots that I have ever seen. I was constantly reminded of how funny this music is by looking at the manuscripts. For example, there is a moment in “The pleated gazelle” where the members of the chorus sing a chord but instead of having them sing the same word, FZ has them sing three different words at once. The Basses and Baritones sing “MOO”, the Tenors sing “BUNG”, and the Altos sing “EE”. Another moment occurs at the beginning of “Can I help you with this dummy?” when the Bass soloist sings a motive that ends on the B-flat two octaves and a whole step below middle-C. Immediately following this nearly subsonic note (the same note that Mahler forced the Basses to sing in the 5th Movement of his ♫ “2nd Symphony”), FZ indicates in the score that the soloist “clears his throat” and then he has him sing the motive in a slightly more comfortable range.
| Consistendo di 311 pagine, la partitura è una pila imponente di carta e contiene una collezione di puntini neri tra le più dense e belle che io abbia mai visto. Studiare i manoscritti mi ricordava di continuo quanto fosse divertente quella musica. Ad esempio, c’è un punto nella “Gazzella plissettata” dove i membri del coro cantano una nota ma, invece di fargli cantare la stessa parola, FZ gli fa cantare simultaneamente tre parole diverse. I Bassi e i Baritoni cantano “MUU”, i Tenori cantano “BANG”, e i Controtenori cantano “II”. Un altro episodio ha luogo all’inizio di “Posso aiutarti con questo pupazzo?” quando il Basso solista canta un motivo che termina sul SI bemolle della seconda ottava, un tono sotto il DO mediano. Subito dopo questa nota quasi subsonica (la stessa nota che Mahler costrinse i Bassi a cantare nel 5º movimento della sua ♫ “Seconda Sinfonia”), nella partitura FZ indica che il solista “si schiarisce la voce” e poi gli fa cantare il motivo in un intervallo un po’ più confortevole. |
There are passages of music in the score that evoke Stravinsky’s ♫ “L’histoire du soldat” and others that sound like they could have been written by Varèse. There is also a moment that sounds like a quote from ♫ “Night on Bald Mountain” by Modest Mussorgsky, at least to my ears. This occurs in “The pleated gazelle”, which also contains one of my favorite parts of “200 Motels - The Suites”. After the Soprano soloist delivers her Dada Sprechstimme Mutations on the word “gazelle”, the Frank character recites the following:
| Nella partitura ci sono passaggi musicali che evocano ♫ “La storia del soldato” di Stravinskij e altri che sembrano essere stati composti da Varèse. C’è anche un momento che sembra, almeno alle mie orecchie, una citazione da ♫ “Una notte sul Monte Calvo” di Modest Musorgskij. È nella “Gazzella plissettata”, che include anche una delle parti di “200 Motel - Le Suite” che preferisco. Dopo che la Soprano solista recita il suo canto parlato dada mutante sulla parola “gazzella”, il personaggio di Frank recita quanto segue: |
“Some people might wonder why a person might want to write something like this… It’s not pretty and it doesn’t make any sense at all… but that didn’t matter to me while I was writing it… I just wrote down whatever came to mind… I figured I’d never get to hear it anyway”.
| “Qualcuno potrebbe domandarsi perché una persona potrebbe voler scrivere una cosa così… Non è carina e non ha proprio alcun senso… Mentre la stavo scrivendo, però, non m’importava… ho solo buttato giù tutto quello che mi passava per la testa… tanto pensavo che non sarei mai riuscito ad ascoltarlo”.
|
I adore this passage. I am inspired by the freedom that FZ gives to his own imagination and the courage with which he defends it. I think that you can hear this clearly in the music of “200 Motels - The Suites” and throughout all of FZ’s work.
| Adoro questo passaggio. La libertà che FZ concede alla propria inventiva e il coraggio con cui la difende m’ispirano. Penso che le si possano ascoltare chiaramente nella musica di “200 Motel - Le Suite” e in tutta l’opera di FZ. |
Thank you to Gail Zappa for giving me the opportunity to be a part of this project, for giving me the official title of “Scoremeister”, and for all the responsibilities that it entails. Thank you to Frank Zappa for writing the best music I have ever heard.
| Grazie a Gail Zappa per avermi dato l’opportunità di far parte di questo progetto, per avermi assegnato il titolo ufficiale di “Maestro degli Spartiti”, e per tutte le responsabilità che ciò ha comportato. Grazie a Frank Zappa per avere composto la miglior musica che io abbia mai ascoltato. |
This town
| Questa città |
This town
| Questa città |
This town we’re in is just a sealed tuna sandwich with the wrapper glued
| Questa città dove siamo è solo un panino sigillato al tonno con l’involucro incollato |
We get a few in every tour
| Durante ogni tournée ne mangiamo qualcuno, è normale |
I think we played this one before
| Credo che qui abbiamo già suonato |
| |
This town
| Questa città |
This town
| Questa città |
Is a sealed tuna sandwich
| È un panino sigillato al tonno |
Sealed tuna sandwich
| Panino sigillato al tonno |
With the wrapper glued
| Con l’involucro incollato |
It’s by baloney on the RACK
| Sullo scaffale sta vicino alla mortadella, il suo prezzo |
It goes for 40 cents a WHACK
| È di 40 centesimi al pezzo |
| |
It’s just a place for us to play
| È solo un posto dove suonare |
To help us pay
| Per aiutarci a pagare |
The cost of the tickets back to L.A.
| I biglietti per tornare a Los Angeles |
The cost of the tickets back to L.A.
| I biglietti per tornare a Los Angeles |
The cost of the tickets back to L.A.
| I biglietti per tornare a Los Angeles |
| |
All the people in the Sandwich Town
| Nella Città Panino chiunque |
Think the place is great
| Crede che quel posto sia fantastico |
What if part of it’s crumbling down?
| E se ne crollasse una parte qualunque? |
Most of them prob’ly won’t be ‘round
| Molti di loro non ci saranno più, comunque |
They’ll either be dead
| O saranno morti |
Or moved to San Francisco
| O si saranno trasferiti a San Francisco |
Where everybody thinks they’re heavy business
| Dove tutti pensano di avere faccende importanti da sbrigare |
| |
It’s just a tuna sandwich from another catering service
| È solo un panino al tonno da un altro servizio di ristorazione |
| |
Booga booga!
| Bubu settete! |
| |
Eh eh eh
| Eh eh eh |
Pussy!
| Passera! |
| |
[Instrumental]
| [Strumentale] |
| |
Eh eh eh
| Eh eh eh |
Pigs!
| Maiali! |
| |
[Instrumental]
| [Strumentale] |
| |
This town
| Questa città |
This town
| Questa città |
This town we’re in is just a sealed tuna sandwich with the wrapper glued
| Questa città dove siamo è solo un panino sigillato al tonno con l’involucro incollato |
We get a few in every tour
| Durante ogni tournée ne mangiamo qualcuno, è normale |
They’re always such a fucking bore
| Sono sempre una noia mortale |
| |
I can’t wait till we blow this place and get to a town for a lot of HOT ACTION!
| Non vedo l’ora che leviamo le tende da questo posto e arriviamo in una città con un sacco di storie interessanti! |
| |
This town
| Questa città |
This town
| Questa città |
Is a sealed tuna sandwich
| È un panino sigillato al tonno |
Sealed tuna sandwich
| Panino sigillato al tonno |
With the wrapper glued
| Con l’involucro incollato |
With the wrapper glued!
| Con l’involucro incollato! |
| |
It’s by baloney on the RACK
| Sullo scaffale sta vicino alla mortadella, il suo prezzo |
It goes for 40 cents a WHACK
| È di 40 centesimi al pezzo |
| |
It’s just a rancid little snack
| È solo un piccolo e stantio snack |
In a plastic pack
| In una busta di plastica |
From a matron in La Habra with a blown-out crack
| Da una matrona a La Habra con, al posto della fessa, un patatrac |
Who dies to suck the fringe of Jimmy Carl Black!
| Che muore dalla voglia di succhiare le frange di Jimmy Carl Black! |
[Rich Fulcher] Hey, who are THESE dudes? Are you a boy or a girl?
| Ehi, chi sono quei tizi? Sei un ragazzo o una ragazza? |
Or a turkey?
| O un pollo? |
HA HA HA HA HA HA!
| AH AH AH! |
| |
Gimme dat, […] stupid!
| Dammelo, […] stupido! |
| |
Yeah, ho ho ho, yeah, ahh ahh ahh, storebucks!
| Sì, ah ah ah, sì, ah ah ah, caffè pessimi! |
| |
[Instrumental]
| [Strumentale] |
| |
[Rich Fulcher] […] Gimme the sticks! Give ‘em to me. Give ‘em to me! Mmm. Yeah! Oh! OK, alright, let’s go, let’s go, let’s go!
| […] Dammi le bacchette! Dammele. Dammele! Hmm. Sì! Oh! Bene, forza, forza, forza! |
| |
[Instrumental]
| [Strumentale] |
| |
[Rich Fulcher] What the fuck is this? Huh? Keyboards! Those are keys an’ I’m bored! Hey, tuba! Why don’t you get a kluba? Ha ha ha, that’s a good one. Hey, ay, there’s a timpani, sounds like a disease I got ‘n the Navy. Ooh, air! Would you like get in chorus? It’s all great to me! Oh, trombone, why don’t you make up your mind? Hey, oboe! That’s a no go. Hey, French horns! Why they call ‘em “freedom horns”? Ah, […], ha ha ha ha. Ah! BURP. Hey, you don’t make money with the L.A. film for this cow shit? Come on, man! What the fuck is this? Why don’t this son of a bitch play some I like?
| Che cazzo era quella? Eh? Tastiera! Quelli sono tasti ed io sono era! Ehi, trombone! Perché non suoni una di quelle buone? Ah ah ah, questa è buona. Ehi, ah, c’è un timpano, suona come una malattia che mi sono preso in Marina. Oh, fiati! Vorreste fare un coro? Per me, sarebbe fantastico! Oh, tuba, perché non ti decidi? Ehi, oboe! Questo è un no. Ehi, corni francesi! Perché li chiamano “corni della libertà”? Ah, […], ah ah ah. Ah! BURP. Ehi, con il film a Los Angeles non fai soldi per questa stronzata? Dài, amico! Che cazzo era quella? Perché quel figlio di puttana non suona qualcosa che mi piace? |
| |
HA HA HA HA HA HA HA HA HA!
| AH AH AH! |
| |
Hey, twerp, play some I might enjoy!
| Ehi, deficiente, suona qualcosa che mi possa far divertire! |
[Hila Plitmann] I don’t know very much about you
| Non ne so molto su di te |
I’m new at this, you see
| Sono nuova in questo mestiere, sai |
We just came to do an interview, interview
| Siamo appena arrivati per fare un’intervista, intervista |
I’ll just get out my little notebook and pen
| Prendo solo il mio taccuino e la mia penna |
| |
I always have trouble working my tape recorder, because I’m not very mechanical
| Ho sempre dei problemi a far funzionare il mio registratore perché non sono molto portata per la tecnica |
He he, I can never get it to work when I wanted, which is why I got my notebook with me here
| Eh eh, non riesco mai a farlo funzionare quando voglio, ecco perché ho portato con me il mio taccuino |
| |
Why don’t you tell me how you’re feeling about the world today?
| Perché non mi racconti cosa ne pensi del mondo d’oggi? |
By the way, what do you call your group, call your group?
| Comunque, qual è il nome del tuo gruppo, tuo gruppo? |
What the heck do you call your group?
| Come diamine hai chiamato il tuo gruppo? |
Call your group?
| Chiamato il tuo gruppo? |
I bet it’s something freaky and obscene
| Scommetto che è un nome strampalato e sconcio |
And outasite
| E fortissimo |
Ah!
| Ah! |
I bet whatever the name of your group is
| Qualunque sia il nome del tuo gruppo |
That it’s real far out and GROOVY ▶
| Scommetto che è veramente stravagante e accattivante ▶ |
| |
I bet your group name is real weird ‘cause you look weird yourself
| Scommetto che il nome del tuo gruppo è proprio strano perché tu stesso sembri strano |
So many groups got such weird names today
| Al giorno d’oggi ci sono molti gruppi che hanno dei nomi stranissimi |
It’s so hard to catch up on it!
| È così difficile stare al passo! |
You don’t mind if we get some pictures, do ya?
| Non ti dà fastidio se facciamo qualche foto, no? |
We got all kinds of cameras, and […] and wide-angle lenses, to make you look… just like a depraved troll, or something of that nature, make you look real weird and FAR FUCKING OUT!
| Abbiamo tutti i tipi di macchine fotografiche, e […] e obiettivi grandangolari, per farti sembrare… proprio come un orco depravato, o qualcosa del genere, ti fanno sembrare proprio eccezionale, cazzo! |
He he, I’ll just stick this lens on here and fix it, so you look like a creep
| Eh eh, aspetta che attacco qui quest’obiettivo e lo fisso, per farti sembrare un farabutto |
The kids who read our rock & roll newspaper like to see famous musicians who look far out and groovy
| Ai ragazzi che leggono il nostro giornale rock & roll piace vedere musicisti famosi con un look stravagante e accattivante |
| |
I’ll get this shot and then I’ll get my book and ask a bunch more fascinating stuff
| Farò questo scatto e dopo prenderò il mio taccuino e farò un sacco di domande più accattivanti |
| |
When is your next LP to be released?
| Quando uscirà il vostro prossimo LP? |
And how long have you been growing your…
| E da quanto tempo vi state facendo crescere i… |
How long have you been growing your hair?
| Da quanto tempo vi state facendo crescere i capelli? |
Have you been to England yet?
| Siete già stati in Inghilterra? |
And how do they like your music over there?
| E la vostra musica a loro, laggiù, piace? |
How do they like it?
| A loro piace? |
How do they like it?
| A loro piace? |
How do they like it?
| A loro piace? |
How do they like your music over there, over there?
| La vostra musica a loro, laggiù, laggiù, piace? |
| |
Ah, I bet the first time you went over there it was really exciting and heavy and FAR FUCKING OUT! I bet it was groovy vibes ▶ over there. So European! I can just imagine you and your little group going all over Europe: Paris, Rome, Essen. Even the Viennese roads!
| Ah, scommetto che la prima volta che ci siete andati è stato proprio emozionante e forte ed eccezionale, cazzo! Scommetto che laggiù c’erano gran belle vibrazioni ▶. Proprio europee! Posso solo immaginarvi, te e il tuo gruppetto, che girate tutta l’Europa: Parigi, Roma, Essen. Anche per le strade viennesi! |
Ah ah, wait a minute. I just wanna verify a rumor I heard: ah, is it true that in the autumn of 1968 you and a bunch of other craze […] actually held a secret rehearsal with members of the BBC Symphony in the backroom of an exotic old English pub out on Seven Sisters Road and there, unbeknownst to the outside world at large, did proceed to illicitly manufacture a semi-pornographic situation comedy rock & roll stage show, based on all the reasons why everybody wants to quit your group, whatever you call it?
| Ah ah, aspetta un attimo. Vorrei solo verificare una diceria che ho sentito: ah, è vero che nell’autunno del 1968 tu e una manica di altri pazzoidi […] avete davvero tenuto una prova generale segreta con i membri della BBC Symphony nel retro di un vecchio pub inglese esotico sulla Seven Sisters Road e là, all’insaputa di tutti, vi siete messi a produrre illegalmente uno spettacolo teatrale rock & roll con una sit-com semi-pornografica, basata sui motivi per cui tutti vogliono andarsene dal vostro gruppo, comunque si chiami? |
| |
Isn’t it also true uh… that you put this show together against all known laws of men and nature, with costumes, in three days, except for the music you wrote in some moderately extravagant Viennese hotel, the same hotel were you made some questionable 16mm movies of your wife and an unidentified foot?
| Non è anche vero che ehm… in barba a tutte le leggi conosciute degli uomini e della natura, hai messo insieme quello spettacolo, con costumi, in tre giorni, fatta eccezione per la musica che hai scritto in qualche albergo viennese moderatamente stravagante, lo stesso albergo dove hai girato dei discutibili filmini a 16 millimetri di tua moglie con un piede non identificato? |
| |
[Instrumental]
| [Strumentale] |
| |
[Hila Plitmann] It has ALSO been rumored that YOU persisted in mounting your silly little production even against a best judgment of Herbie Cohen, having the audacity to perform it twice in one night at the very Royal Festival Hall itself, whereupon it swiftly received a Chris Welch Melody Maker review, pronouncing it totally rancid and devoid of relevant social comment and/or minimum entertainment value
| Si dice anche che tu ti sia ostinato a montare la tua piccola e sciocca produzione pur contro il buon senso di Herb Cohen, avendo l’audacia di eseguirla due volte in una sera addirittura alla Royal Festival Hall, dopo di che ha prontamente ricevuto una recensione di Chris Welch sul settimanale Melody Maker, che la classificava come assolutamente disgustosa e priva di qualsiasi analisi sociologica e/o valore di intrattenimento |
| |
[Instrumental]
| [Strumentale] |
| |
[Hila Plitmann] I don’t know too much about your stuff
| Non ne so molto del tuo materiale |
I’ve been a little busy
| Sono stata un po’ indaffarata |
This won’t take long
| Non ci vorrà molto tempo |
Just a few questions
| Solo qualche domanda |
This won’t take long
| Non ci vorrà molto tempo |
Just a few questions
| Solo qualche domanda |
| |
This won’t take long
| Non ci vorrà molto tempo |
Just a few questions
| Solo qualche domanda |
Just a few questions
| Solo qualche domanda |
| |
This won’t take long
| Non ci vorrà molto tempo |
This won’t take long
| Non ci vorrà molto tempo |
This won’t take long
| Non ci vorrà molto tempo |
This won’t take long
| Non ci vorrà molto tempo |
This won’t take long
| Non ci vorrà molto tempo |
This won’t take long
| Non ci vorrà molto tempo |
Henna! Uh, uh…
| Henna! Ehm, ehm… |
Oh, you […] me. Hmm
| Oh, mi […]. Hmm |
Henna, what do you do with this dummy?
| Henna, che cosa stai facendo con quel pupazzo? |
| |
He’s not very, very heavy. Ah ah ah ah aaah. Ah. Eh eh! Just look at this… DUMMY! A silly DUMMY like this could never be very heavy.
| Non va molto, molto forte. Ah ah ah ah ah. Ah. Eh eh! Guarda solo questo… pupazzo! Uno stupido pupazzo come questo non potrà mai andare molto forte. |
Oh oh oh oh!
| |
You were performing an ugly act on that dummy!
| Stavi facendo brutte cose con quel pupazzo! |
No! I was […]
| No! Stavo […] |
You’re getting hot with it, I saw you do it, I saw you from […] you were doing it. You were beading off something, or you were trying to bead off. You were rubbing your tits with the deformed arm of that DUMMY! Shame on you. Shame on all of you.
| Ti stavi eccitando con lui, ho visto che lo facevi, ti ho visto da […] che lo stavi facendo. Stavi gocciolando fuori qualcosa, o stavi tentando di gocciolare fuori. Ti stavi massaggiando le tette con il braccio deforme di quel pupazzo! Vergognati. Vergognatevi tutti. |
No! Oh, I’m so ashamed!
| No! Oh, mi vergogno tanto! |
All you rock & roll interviewers are alike
| Siete tutti uguali, voi intervistatrici rock & roll |
Yes, so, I’m so TERRIBLY ashamed
| Sì, così, mi vergogno terribilmente |
| |
Master beading
| Maestro gocciolante |
Yes!
| Sì! |
MASTER BEADING!
| MAESTRO GOCCIOLANTE! |
Yes!
| Sì! |
MASTER BEADING!
| MAESTRO GOCCIOLANTE! |
Oh, you caught me DOING it! Mostly, I just do it with the typewriter
| Oh, mi hai beccato mentre lo facevo! Di solito lo faccio solo con la macchina da scrivere |
Did you get any gratification?
| Ne ricavi qualche gratificazione? |
Lots of great pictures!
| Un sacco di belle foto! |
[Joel David Moore] One night, I couldn’t get any action after the concert, I went back to my hotel by myself. I made some coffee and took out the music I’ve been working on: a piece for voice and small ensemble.
| Una sera, non ero riuscito a farmi neanche una storia dopo il concerto, sono tornato da solo al mio albergo. Mi sono fatto un po’ di caffè e ho tirato fuori la musica sulla quale stavo lavorando: una composizione per voce e piccolo complesso. |
| |
I called it “I have seen the pleated gazelle”
| L’avevo intitolata “Ho visto la gazzella plissettata” |
| |
Oh ah
| |
Gazelle!
| Gazzella! |
| |
Ah, gazelle! A pleated gazelle. Gazelle. Gazelle. Gazelle-gazelle. Ga-ga-ga-ga.
| Ah, gazzella! Una gazzella plissettata. Gazzella. Gazzella. Gazzella-gazzella. Ga-ga-ga-ga. |
| |
Some people might wonder why I might write something like that
| Qualcuno potrebbe domandarsi perché io abbia scritto una cosa così |
Ga-ga-ga-ga gazelle. Ga-ga-ga-ga.
| Ga-ga-ga-ga gazzella. Ga-ga-ga-ga. |
It’s not very pretty and it doesn’t make any sense at all
| Non è particolarmente carina e non ha proprio alcun senso |
Ah aah ooh oh
| |
Oh ooh
| |
Goo-goo eeeeh
| |
But that didn’t matter when I was writing an’ I just wrote whatever came to mind, I figured I’d never get to hear it anyway.
| Mentre la stavo scrivendo, però, non m’importava e ho solo buttato giù tutto quello che mi passava per la testa, tanto pensavo che non sarei mai riuscito ad ascoltarlo. |
| |
Ooh oh aah ah aah
| |
Ooh oh aah ah
| |
| |
[Instrumental]
| [Strumentale] |
| |
[Joel David Moore] But then it occurred to me, later that night, that if by some chances “The pleated gazelle” was ever performed, the audience might like it better if it had a story.
| Ma poi quella sera, più tardi, mi è venuto in mente che se c’era una qualche possibilità che “La gazzella plissettata” venisse eseguita, il pubblico l’avrebbe apprezzata di più se aveva una storia. |
| |
Ooh oh aah ah ah ah ah ah aah
| |
| |
And so I made up a story
| E così mi sono inventato una storia |
Once upon a time there was a girl
| C’era una volta una ragazza |
| |
She always wore a green whole overcoat
| Che indossava sempre un lungo cappotto verde |
With plastic fish and Vienna sausages pinned on it, on the shoulders
| Con un pesce di plastica e dei würstel spillati sulle spalle |
| |
She was in love with a boy who always treated her wrong
| Era innamorata di un ragazzo che la maltrattava sempre |
| |
One day she flipped out
| Un giorno lei sclerò |
| |
Gazelle! Gazelle. Gazelle. Ga-ga-ga-ga. Gazelle. Ga-ga-ga-ga oh oh eeh.
| Gazzella! Gazzella. Gazzella. Ga-ga-ga-ga. Gazzella. Ga-ga-ga-ga oh oh ih. |
| |
She got into a terrible fight with her old boyfriend and she told him to go away and… and beat him with a plastic fish and then she ate some Vienna sausages to calm herself down.
| Litigò furiosamente con il suo fidanzato e gli disse di andarsene e… e lo picchiò con un pesce di plastica e dopo si mangiò un po’ di würstel per calmarsi. |
Then she met a new rancher. A young lad who raise newts so that rich people could make coats out of them. Eh, she loved him very much and they begun to shake up the ranch where he grew the newts. Everything was fine except he was in love with an industrial vacuum cleaner.
| Poi incontrò un fattore. Un giovanotto che allevava salamandre in modo che i ricchi potessero farsene delle giacche. Eh, lei lo amava tantissimo e iniziarono a ristrutturare la fattoria dove lui allevava le salamandre. Andava tutto bene, se non fosse che lui era innamorato di un aspirapolvere industriale. |
| |
Dew
| Rugiada |
On the newts we got
| Sulle salamandre che abbiamo preso |
Newt money dew
| Salamandra, soldi, rugiada |
It’s a payment on the rental for the dewy little newts we got
| È un pagamento per il noleggio delle piccole salamandre roride che abbiamo preso |
We got ‘em dewy
| Le abbiamo prese roride |
Left ‘em in the yard all night
| E lasciate tutta la notte nel cortile |
Hope they didn’t get uptight
| Spero che non si siano innervosite |
The little vixens
| Quelle piccole bisbetiche |
The saucy little vixens
| Quelle piccole bisbetiche birichine |
I hope they didn’t get pissed off
| Spero che non si siano incazzate |
I hope…
| Spero… |
That they did not…
| Che non… |
Did not…
| Non… |
I hope…
| Spero… |
That they did not…
| Che non… |
Dash off
| Se la siano svignata |
Into the night
| Nella notte |
| |
[Joel David Moore] The girl was afraid of the dark and the night and sometimes the newts. But more than anything she was becoming worried about the lad’s attachment to the industrial vacuum cleaner. Whenever he go out into the night and see if the newts have dashed off, she would stay at home and knit big socks, sobbing to herself.
| La ragazza aveva paura del buio e della notte e, a volte, delle salamandre. Ma soprattutto iniziava a preoccuparsi per l’attaccamento del giovanotto verso l’aspirapolvere industriale. Quando lui usciva nella notte per vedere se le salamandre se l’erano svignata, lei restava a casa a lavorare a maglia dei calzettoni, singhiozzando fra sé e sé. |
| |
Blorp
| |
Blorp
| |
The lad searches the night for his newts
| Il giovanotto cerca le sue salamandre nella notte |
Blorp
| |
| |
Blorp!
| |
| |
[Instrumental]
| [Strumentale] |
| |
Blorp!
| |
| |
[Joel David Moore] Then he would come home all tired out and she would put down the big socks and look up at him, longingly, hoping that one day he would love her as much as he loved his industrial vacuum cleaner or the newts in the yard. She dreamed of ways to win his love.
| Poi lui rincasava stanchissimo e lei metteva giù i calzettoni e lo guardava, desiderosa, sperando che un giorno lui l’avrebbe amata tanto quanto amava il suo aspirapolvere industriale o le salamandre nel cortile. Lei fantasticava come conquistare il suo amore. |
| |
Ooh oh aah ah ah ah ah ah aah
| |
| |
The girl want to fix him some broth
| La ragazza vuole preparargli un po’ di brodo |
Tinsel cock!
| Pirillino! |
Doo-wee-do, tinsel cock, my baby
| Cucù, pirillino, bimba mia |
Would you like some broth?
| Vuoi un po’ di brodo? |
Some nice soup
| Un po’ di buona zuppa |
Some hot broth?
| Un po’ di brodo caldo? |
Small dogs in it
| Con dei piccoli cani dentro |
Doggies!
| Cagnolini! |
Yooooouuuu… do you?
| Tu… vuoi? |
You like broth?
| Ti piace il brodo? |
Dog broth?
| Brodo di cane? |
Hot dog broth?
| Brodo di hot dog / cane caldo? |
You like dog broth hot?
| Ti piace il brodo di hot dog? |
Hot dog debris
| Detriti di hot dog |
How do you like it?
| Come ti piace? |
Debris?
| Detriti? |
Debris of the four styles offered
| Abbiamo detriti nelle quattro varietà |
DOG BROTH? DOG BREATH ▶ BROTH?
| BRODO DI CANE? BRODO DI ALITO DI CANE? ▶ |
Debris, foil, broth, and the ever-popular hygienic European version: tinsel cock!
| Detriti, carta stagnola, brodo, e l’intramontabile e igienica versione europea: pirillino! |
TINSEL COCK!
| PIRILLINO! |
Which do you choose?
| Quale scegli? |
| |
[Instrumental]
| [Strumentale] |
| |
The girl…
| La ragazza… |
In a statement to the press…
| In una dichiarazione alla stampa… |
Duh-d-duhhh!
| |
Explains…
| Spiega… |
| |
Broth reminds me of nuns
| Il brodo mi ricorda le suore |
Nuns
| Le suore |
I see them smashing
| Le vedo picchiare |
Kids
| Bambini |
With rulers
| Con righelli |
Disciplining munchkin cretins
| Punire cretini nanerottoli |
Munchkin cretins
| Cretini nanerottoli |
Tortured munchkins
| Nanerottoli torturati |
Munchkin cretins
| Cretini nanerottoli |
Tortured munchkins
| Nanerottoli torturati |
Munchkin cretins
| Cretini nanerottoli |
Irish catholic victims
| Vittime cattoliche irlandesi |
Little green scratchy sweaters
| Verdi maglioncini ruvidi |
Sweaters
| Maglioni |
Little green scratchy ones
| Quelli piccoli, verdi e ruvidi |
Courduroy pants
| Pantaloni di velluto a coste |
Brown courduroy ponce
| Damerino in velluto marrone a coste |
Doo-ahh
| |
Courduroy ponce
| Damerino in velluto a coste |
And green scratchy munchkin
| E verdi nanerottoli ruvidi |
Irish catholic victims
| Vittime cattoliche irlandesi |
Munch-kins, munch-a-kins
| Sgranocchia-parenti, sgranocchia-un-parenti |
Munchkins get me hot
| I nanerottoli mi eccitano |
Munchkins get me… get me hot
| I nanerottoli mi… mi eccitano |
Hot! Gets her real hot
| Eccitano! La eccitano da morire |
| |
Oh yeah, yeah, oh, pork me!
| Oh sì, sì, oh, sbattimi! |
| |
A cardboard box. A series of cardboard boxes with a nun suit painted all over them. Four views, every side of the boxes. Another thrilling view of a black and starchy nun suit inspiring in its simplicity quality goods.
| Uno scatolone. Una serie di scatoloni con abiti da suora dipinti sopra. Quattro viste, su ogni lato degli scatoloni. Un’altra immagine eccitante di un abito da suora nero e inamidato, fonte d’ispirazione nella sua semplicità da articolo di qualità. |
Pork me!
| Sbattimi! |
Weasels, Vienna sausages, very small dogs inspired by its simplicity nearly able to get off behind it.
| Donnole / Viscidi, würstel, cagnolini ispirati dalla sua semplicità che quasi gli impazziscono dietro. |
Tinsel cock!
| Pirillino! |
Munchkins get her hot and… doo-wee
| I nanerottoli la fanno eccitare e… cucù |
Doo-wee-do, tinsel cock, darling
| Cucù, pirillino, tesoro |
Would you like some broth?
| Vuoi un po’ di brodo? |
Some nice soup
| Un po’ di buona zuppa |
Some hot broth?
| Un po’ di brodo caldo? |
Small dogs in it
| Con dei piccoli cani dentro |
Doggies!
| Cagnolini! |
Dogs?
| Cani? |
Dog feet?
| Zampe di cani? |
| |
You like broth?
| Ti piace il brodo? |
Hot broth!
| Brodo caldo! |
Dog feet?
| Zampe di cani? |
Hot dogs!
| Cani caldi / Hot dog! |
You like nuns? Gazelles? Gazelles!
| Ti piacciono le suore? Gazzelle? Gazzelle! |
| |
Gazelle? Hot… nun… debris!
| Gazzella? Eccitanti… detriti… di suora! |
| |
[Joel David Moore] I figured if I gave ‘em a story, that especially a love story that the audience might be able to identify with, or vicariously participate in the concepts involving dogs, newts, gazelles and HOT NUN DEBRIS!
| Ho pensato di raccontargli una storia, in particolare una storia d’amore, nella quale il pubblico potesse identificarsi o partecipare indirettamente ai concetti che coinvolgono cani, salamandre, gazzelle ed eccitanti detriti di suora! |
| |
Why don’t you strap on this here bunch of cardboard boxes, daddy, oh?
| Caro, perché non ti leghi addosso questo mucchio di scatoloni, eh? |
Joy of my desiring
| Delizia dei miei desideri |
You’ll certainly look suave and get me hot
| Sembrerai di certo suadente e mi farai eccitare |
Hot, hot, get me hot and HORNY
| Eccitare, eccitare, mi farai eccitare e bagnare |
OW!
| |
If there’s one thing I really get off on
| Se c’è una cosa che mi piace da impazzire |
YOINNNNG!
| |
It’s a nun suit painted on some old boxes
| È un abito da suora dipinto su degli scatoloni usati |
Some old melodies
| Qualche vecchia melodia |
4/4
| 4/4 |
An aura
| Un’aura |
An areola
| Un’areola |
Pink gums
| Gengive rosa |
Stumpy gray TEETH
| Denti grigi e tozzi |
Dental floss
| Il filo interdentale |
Gets me hot
| Mi fa eccitare |
Wanna watch a dental hygiene movie?
| Ti va di vedere un film sull’igiene orale? |
| |
[Instrumental]
| [Strumentale] |
[Instrumental]
| [Strumentale] |
| |
“200 Motels”
| “200 Motel” |
“200 Motels”
| “200 Motel” |
Han toon ran toon
| |
“200 Motels”
| “200 Motel” |
| |
I’m stealing the room!
| Sto svaligiando la camera! |
| |
[Instrumental]
| [Strumentale] |
| |
I’m stealing the ashtray!
| Sto rubando il portacenere! |
| |
[Jeff Simmons] Han-min-noon-toon han-toon-ran
| |
[Good conscience] No!
| [Buona coscienza] No! |
[Jeff Simmons] Rantoon Rantoon Rantoon Frammin Hantoon Rantoon Hantoon Frammin
| |
[Good conscience] No, no!
| [Buona coscienza] No, no! |
[Jeff Simmons] Man! This stuff is great! It’s just as if Donovan himself had appeared on my very own TV with words of peace, love, and eternal cosmic wisdom!
| [Jeff] Accipicchia! Questa roba è fantastica! È come se Donovan in persona fosse apparso proprio sulla mia TV con parole di pace, amore ed eterna saggezza cosmica! |
Han-min-noon-toon han-toon-ran
| |
Leading me, guiding me. On paths of everlasting pseudo-karmic negligence, in the very midst of my drug-induced nocturnal emission.
| Conducendomi, guidandomi. Lungo percorsi d’imperitura negligenza pseudo-karmica, nel bel mezzo della mia polluzione notturna indotta dalla droga. |
[Good conscience] For I am your good conscience, Jeff. I know all. I see all. For I am a cosmic love pulse matrix, becoming a technicolor interpositive!
| [Buona coscienza] Perché io sono la tua buona coscienza, Jeff. So tutto. Vedo tutto. Perché sono una matrice pulsante di amore cosmico che sta diventando un’interpositiva in technicolor! |
| |
[Jeff Simmons] Huh? Where’d you buy that incense? It’s hip!
| [Jeff] Eh? Dove hai comprato quell’incenso? È trendy! |
[Good conscience] Ah, it’s the same mysterious exotic fragrance that the Beatles get off on
| [Buona coscienza] Ah, è la stessa misteriosa ed esotica fragranza per la quale vanno matti i Beatles |
[Jeff Simmons] I thought I recognized it. Sniff sniff… mmm, what is that, musk?
| [Jeff] Credo di averla riconosciuta. Sniff sniff… hmm, che cos’è, muschio? |
[Good conscience] Yes, Jeff, I know what’s best for you
| [Buona coscienza] Sì, Jeff, io so quello che è meglio per te |
[Jeff Simmons] Right. You’re heavy!
| [Jeff] Giusto. Vai forte! |
[Good conscience] Yes, Jeff, I’m your guiding light. Now listen to me. Are you listening? DON’T STEAL THE TOWELS, JEFF!
| [Buona coscienza] Sì, Jeff, io sono la tua luce guida. Ascoltami. Mi stai ascoltando? Non rubare gli asciugamani, Jeff! |
| |
[Bad conscience] Piss off, you little nitwit!
| [Cattiva coscienza] Levati dalle palle, piccola imbecille! |
[Jeff Simmons] Hey man, what’s the deal?
| [Jeff] Ehi, accidenti, che sta succedendo? |
[Good conscience] Don’t listen to him, Jeff, he’s no good. He’ll make you do BAD THINGS!
| [Buona coscienza] Non ascoltarla, Jeff, è una poco di buono. Ti farà fare delle brutte cose! |
| |
[Jeff Simmons] You mean, he’ll make me SIN?
| [Jeff] Vuoi dire che mi farà peccare? |
[Good conscience] Yes, Jeff. Sin!
| [Buona coscienza] Sì, Jeff. Peccare! |
[Jeff Simmons] Wow!
| [Jeff] Uau! |
| |
[Bad conscience] Jeff, I’d like to have a word with you, about your soul
| [Cattiva coscienza] Jeff, vorrei scambiare con te due parole a proposito della tua anima |
[Good conscience] No, don’t listen to him
| [Buona coscienza] No, non ascoltarla |
[Bad conscience] Why are you wasting your life, night after night playing this comedy music?
| [Cattiva coscienza] Perché stai sprecando la tua vita, suonando ogni sera quella musica comedy? |
[Jeff Simmons] You’re right, I’m too heavy to be in this group
| [Jeff] Hai ragione, sono troppo forte per stare in quel gruppo |
[Bad conscience] Comedy music
| [Cattiva coscienza] Musica comedy |
Too heavy, Jeff
| Troppo forte, Jeff |
[Jeff Simmons] In this group, all I ever get to do is play Zappa’s comedy music. HE EATS!
| [Jeff] In quel gruppo posso suonare sempre e solo la musica comedy di Zappa. Lui fa schifo! |
[Good conscience] Jeff!
| [Buona coscienza] Jeff! |
[Jeff Simmons] I get so tense!
| [Jeff] Sono troppo teso! |
[Bad conscience] Of course you do, my boy
| [Cattiva coscienza] È ovvio che tu lo sia, ragazzo mio |
[Jeff Simmons] The things he makes me do are always off the wall!
| [Jeff] Lui mi fa fare sempre delle assurdità! |
[Bad conscience] That’s why it would be best to leave his stern employ
| [Cattiva coscienza] Ecco perché sarebbe meglio lasciare quel lavoro rigoroso ai suoi ordini |
[Jeff Simmons] And quit the group!
| [Jeff] E andarmene dal gruppo! |
[Bad conscience] You’ll make it big!
| [Cattiva coscienza] Sfonderai! |
[Jeff Simmons] Then I won’t be small!
| [Jeff] E allora non sarò limitato! |
| |
Ha ha ha ha ha!
| |
Ha ha ha!
| |
| |
[Instrumental]
| [Strumentale] |
| |
[Jeff Simmons] Ahmet Ertegun used this towel as a bathmat six weeks ago at a rancid motel in Orlando, Florida, with the highest mildew rating of any commercial lodging facility within the territorial limits of the United States, naturally excluding tropical possessions.
| [Jeff] Sei settimane fa Ahmet Ertegun ha usato questo asciugamano come tappetino da bagno in un putrido motel a Orlando, in Florida, con il tasso di muffa più elevato fra tutte le strutture alberghiere nei limiti territoriali degli Stati Uniti, esclusi ovviamente i possedimenti tropicali. |
Mmm, eh eh. I never got off like this! It’s still damp! What can I say about this elixir? Try it on steaks! Cleans nylons! Small craft warnings! Take it to the home! The office! On fruits!
| Hmm, eh eh. Non avevo mai goduto tanto! È ancora umido! Che dire di questo elisir? Provalo sulle bistecche! Pulisce le calze di nailon! Trucchetti del mestiere! Pòrtatelo a casa! In ufficio! Sulla frutta! |
[Bad conscience] This is the real you, Jeff. Rip off a few more ashtrays. Get rid of that inner tension. Quit the comedy group! Get your own group together. HEAVY! Like Grand Funk Railroad! Or Black Sabbath.
| [Cattiva coscienza] Adesso ti riconosco, Jeff. Frègati qualche altro posacenere. Scarica quella tensione interiore. Vattene da quel gruppo comedy! Metti su un gruppo tutto tuo. Forte! Come i Grand Funk Railroad! O i Black Sabbath. |
[Good conscience] No!
| [Buona coscienza] No! |
[Jeff Simmons] Or Coven!
| [Jeff] O i Coven! |
[Good conscience] Peace, love
| [Buona coscienza] Pace, amore |
[Bad conscience] Bollocks!
| [Cattiva coscienza] Balle! |
[Jeff Simmons] What can I say about this elixir?
| [Jeff] Che dire di questo elisir? |
| |
Man, Jeff is really gone out there on that stuff!
| Accidenti, quella roba ha fatto proprio sbroccare Jeff! |
[Good conscience] He should have never had the elixir, he should have stayed with the incense
| [Buona coscienza] Non avrebbe mai dovuto prendere l’elisir ma limitarsi all’incenso |
Oh, ✄ Atlantis…
| Oh, ✄ Atlantide… |
That was Billy the mountain ▶, dressed up like Donovan, fading out on the wall-mounted TV screen ▶. Jeff is flipping out. Road fatigue! We’ve got to get him back to normal before Zappa finds out, and steals it, and makes him do it in the movie!
| Quello era Billy la montagna ▶ travestito da Donovan, in dissolvenza sullo schermo TV a parete ▶. Jeff sta flippando. Stress da tournée! Dobbiamo farlo tornare in sé prima che Zappa lo scopra, rubi l’idea e gliela faccia recitare nel film! |
[Bad conscience] Delicate personal man brain, no shit, Howie. We only like musicians for friends ▶.
| Il cervello di un uomo delicato, sul serio, Howard. A noi i musicisti piacciono solo come amici ▶. |
Man, what is his deal?
| Accidenti, che cos’ha? |
[Bad conscience] You have a brilliant career ahead of you, my boy, just GET OUT OF THIS GROUP!
| [Cattiva coscienza] Hai davanti a te una carriera brillante, ragazzo mio, devi solo lasciare quel gruppo! |
Latex, courduroy, […]
| Latex, velluto a coste, […] |
Howard, that was Studebacher Hoch ▶, dressed up like Jim Pons, giving career guidance to the bass player of a rock-oriented comedy group. Jeff’s imagination has gone beyond the fringe of audience comprehension.
| Howard, quello era Studebacher Hoch ▶, travestito da Jim Pons, che forniva consigli professionali al bassista di un gruppo comedy tendente al rock. L’immaginazione di Jeff ha oltrepassato il limite della comprensione del pubblico. |
| |
Jeff, it’s me, the Phlorescent Leech!
| Jeff, sono io, la Sanguisuga Fluorescente! |
What can I say about this elixir!
| Che dire di questo elisir! |
Jeff, Jeff, Jeff, it’s me, Eddie!
| Jeff, Jeff, Jeff, sono io, Eddie! |
What can a person like me say ▶ about this elixir?
| Che cosa può dire uno come me ▶ di questo elisir? |
| |
[…]
| […] |
| |
What?
| Che cosa? |
What can I…?
| Che cosa posso…? |
What?
| Che cosa? |
What can I say about this?
| Che cosa posso dirne? |
| |
[Jeff Simmons] Does this kind of life look interesting to you? Night after night, dinners with Herb Cohen. Thrill-packed, fun-filled evenings on the French Riviera at the MIDEM convention. A fake tight, the whole bit. Watch Mutt eat, and Leon feed the geese. One thousand green business cards, with your name and the wrong address. Plus six royalty statements, inspected and customized by Rantoon Tan, Hantoon Frammin, and DEE, followed by twelve potential suicides as the members of your group, past and present, find out they can’t collect unemployment.
| Vi sembra interessante questo stile di vita? Sera dopo sera, cene con Herb Cohen. Serate sulla Costa Azzurra piene zeppe di emozioni e divertimenti, al convegno del Mercato Internazionale del Disco e delle Edizioni Musicali. Una fregatura, tutta questa faccenda. Guarda Mutt che mangia e Leon che dà da mangiare alle oche. Mille biglietti da visita verdi con il tuo nome e l’indirizzo sbagliato. Inoltre, sei dichiarazioni di diritti d’autore, controllate e personalizzate da Rantoon Tan, Hantoon Frammin e Dolores Cohen, seguite da dodici potenziali suicidi di membri delle tue band passate e presenti quando scoprono di non aver diritto al sussidio di disoccupazione. |
A dog, a car, an epidemic of body lice, your name on the door, your own record business and Ona’s tits. A three month supply of German bookings with tickets on Air Rangoon. Does this kind of life look interesting to you? As a fake rock & roll guitar player in a comedy group?
| Un cane, un’auto, un’epidemia di pidocchi, il tuo nome alla porta, una casa discografica tutta tua e le tette di Ona Courvoisier. Una fornitura trimestrale di prenotazioni dalla Germania di biglietti low-cost dell’Air Rangoon. Vi sembra interessante questo stile di vita? Nei panni di un finto chitarrista rock & roll di una band comedy? |
| |
[Chorus] “200 Motels”
| “200 Motel” |
“200 Motels”
| “200 Motel” |
Ran toon han toon
| |
“200 Motels”
| “200 Motel” |
| |
[Jeff Simmons] I’M STEALING THE ROOM!
| STO SVALIGIANDO LA CAMERA! |
I’M STEALING THE ROOM!
| STO SVALIGIANDO LA CAMERA! |
| |
[Chorus] I’M STEALING THE ROOM!
| STO SVALIGIANDO LA CAMERA! |
I’m stealing the…
| Sto svaligiando la… |
I’m stealing the room
| Sto svaligiando la camera |
Stealing the room
| Svaligiando la camera |
I am steal—
| Sto svaligiando |
| |
I AM…
| IO STO… |
I AM…
| IO STO… |
I AM STEAL—
| STO SVALIGIANDO |
STEAL—
| SVALIGIANDO |
Penis dimension
| Le dimensioni del pene |
Penis dimension
| Le dimensioni del pene |
Penis dimension is worrying me
| Le dimensioni del pene mi preoccupano |
I can’t hardly sleep at night
| Di notte non riesco quasi a dormire |
‘Cause of penis dimension
| A causa delle dimensioni del pene |
| |
Do you worry?
| Ti preoccupi? |
Do you worry a lot?
| Ti preoccupi molto? |
| |
No!
| No! |
| |
Do you worry?
| Ti preoccupi? |
Do you worry and moan
| Ti preoccupi e ti lamenti |
That the size of your cock is not monstrous enough?
| Che la taglia del tuo uccello non sia abbastanza mostruosa? |
| |
It’s your penis dimension!
| Sono le dimensioni del tuo pene! |
Penis dimension!
| Le dimensioni del pene! |
| |
Wah ooo-wah ooo-wah ooo-wah
| |
Wah ooo-wah ooo-wah ooo-wah
| |
| |
Hiya friends! Now, just be honest about it. Did you ever consider the possibility that your penis, or in the case of many dignified ladies, that the size of the titties themselves might provide elements of subconscious tension? Weird, twisted anxieties that could force a human being to become a politician! A policeman! A Jesuit monk. A ROCK & ROLL GUITAR PLAYER! A wino! You name it. Or in the case of the ladies, the ones that can’t afford a silicone beef-up, they become writers of hot books.
| Ehilà, amici! Suvvia, siate onesti al riguardo. Avete mai preso in considerazione l’ipotesi che il vostro pene - o nel caso di molte rispettabili signore, che la misura delle tette stesse - possa essere per voi un fattore di tensione subconscia? Strane ansie contorte che potrebbero spingere un essere umano a diventare un politico! Un poliziotto! Un monaco gesuita. Un chitarrista di rock & roll! Un vagabondo alcolizzato! Tanto per dirne una. O, nel caso delle signore, quelle che non possono permettersi un rassodamento al silicone, diventare scrittrici di libri erotici. |
“Manuel, the gardener, placed his burning phallus in her quivering quim”
| “Manuel, il giardiniere, mise il suo fallo infuocato nella sua pertugia fremente” |
Yes, or they become Carmelite nuns!
| Sì, o diventare suore carmelitane! |
“Gonzo, the lead guitar player, placed his mutated member in her slithering slit”
| “Gonzo, il primo chitarrista, mise il suo membro deforme nella sua fregna scivolosa” |
Or race horse jockeys. There is no reason why you or your loved ones should suffer. Things are bad enough, without the size of your organ adding even more misery to the troubles OF THE WORLD!
| O fantini da corsa. Non c’è motivo per cui voi o i vostri cari dobbiate soffrire. Le cose vanno già abbastanza male senza che le dimensioni del vostro organo aggiungano ulteriori sofferenze ai problemi del mondo! |
Now, if you’re a lady and you’ve got munchkin tits, you can console yourself with this age-old line from primary school:
| Ebbene, se sei una donna e hai delle tette da nanerottola, puoi consolarti con questo vecchio detto da scuola elementare: |
“ANYTHING OVER A MOUTHFUL IS WASTED”
| “TUTTO QUELLO CHE NON ENTRA IN BOCCA È SPRECATO” |
Yes, and isn’t it the truth, guys? And if you’re at a party and you’re trying to be cool, I mean, you aren’t even wearing any underwear, you’re trying to be so cool, somebody comes up to you and hits on you one night, he looks you up and down and he says:
| Sì, e non è forse vero, ragazzi? E se sei a una festa e stai cercando di fare il figo, cioè, non indossi nemmeno gli slip, cerchi di essere proprio figo, se una sera qualcuno arriva e ci prova con te, ti squadra dall’alto in basso e ti chiede: |
“Eight inches or less?” ▶
| “Venti centimetri o più corto?” ▶ |
Well, let me tell you, brother, that’s the moment you’ve got to look that son of a bitch right between the eyes, you’ve got to look at him, you got to tell him these words…
| Beh, credimi, fratello, questo è il momento in cui devi guardare quel figlio di puttana dritto negli occhi, devi guardarlo e dirgli queste parole… |
| |
What’s between your legs is just the last few inches of a complex mechanism which runs up and down the spinal cord and all hooked up to the human brain
| Quello che avete fra le gambe sono solo gli ultimi pochi centimetri di un complesso meccanismo che scorre su e giù lungo il midollo spinale, collegato al cervello umano |
Which, if used correctly
| Che, se usato correttamente |
Can effectively increase the dimension
| Può in effetti aumentare la dimensione |
And the firepower of your dick
| E la potenza di fuoco del vostro cazzo |
To the point where in some instances it should be described as a LETHAL WEAPON
| Al punto in cui, in certi casi, dovrebbe essere classificato come arma letale |
| |
[…]
| […] |
Dork, dork
| Cazzone, cazzone |
[…]
| […] |
Dork, pork
| Cazzone, porco |
You’re a pork?
| Sei un porco? |
Pork?
| Porco? |
Who called him a pork? This man […] wee-wee.
| Chi è che l’ha chiamato porco? Quest’uomo […] pisello. |
A wee-wee!
| Un pisello! |
You mean a penis, don’t you?
| Intendi dire un pene, no? |
A penis? Eew!
| Un pene? Bleah! |
Penis is SUCH AN UGLY WORD!
| Pene è una parola bruttissima! |
It ain’t that ugly
| Non è poi così brutta |
Yeah, eh, I mean, we all said every once in a while… PENIS!
| Sì, eh, cioè, di tanto in tanto tutti diciamo… pene! |
EEW!
| BLEAH! |
PENIS!
| PENE! |
PENIS!
| PENE! |
Ah, it sounds so revolting the way you guys said! Eew, ka-ka. Ka-ka!
| Ah, suona proprio disgustoso come l’avete detto voi! Bleah, cacca. Cacca! |
A penis could be a very useful and exciting organ, eh eh
| Un pene può essere un organo molto utile ed eccitante, eh eh |
Yeah, very exciting, ‘specially once you get to know me, eh eh
| Sì, molto eccitante, specialmente dopo che hai conosciuto me, eh eh |
PENIS!
| PENE! |
It sounds so overwhelmingly medicinal
| Suona così implacabilmente medico |
Oh, a penis sounds as something a doctor would have hanging off him
| Oh, un pene suona come qualcosa che pende da un dottore |
None of the men I know and love in the rock & roll business got a penis, they all got cocks, or dicks at least
| Nessuno degli uomini che conosco e amo nel mondo del rock & roll ha un pene, hanno tutti un uccello, o, per lo meno, un cazzo |
Sure! You […] a pop-star […] where is that at!
| Certo! Tu […] una pop-star […] quello che conta davvero! |
Let’s ask our STUDIO AUDIENCE!
| Chiediamo al pubblico in studio! |
| |
Well, you trade what he has in his pants for what I have behind this curtain?
| Bene, scambiereste quello che ha lui dentro ai pantaloni per quello che ho io dietro questa tenda? |
What is it?
| Che cosa c’è? |
You mean what’s in his paints?
| Vuoi dire che cosa c’è dentro ai suoi pantaloni? |
I know what’s in his paints, he’s a lonely guy
| Io so che cosa c’è dentro ai suoi pantaloni, lui è un tipo solitario |
You have to choose before the big wheel stops wheeling
| Dovete fare la vostra scelta prima che la grande ruota si fermi |
You, accordion player. Go roll the big wheel!
| Tu, fisarmonicista. Vai a far girare la grande ruota! |
Can I just take the money?
| Posso prendere solo i soldi? |
There isn’t any money, just… the curtain and…
| Non ci sono soldi, solo… la tenda e… |
The lonely guy?
| Il tipo solitario? |
Time is running out. Think it over, carefully.
| Il tempo sta per scadere. Ragionateci bene. |
Curtain!
| Tenda! |
I want the money
| Voglio i soldi |
We!
| Noi! |
What can it be in there?
| Che cosa ci può essere lì? |
In his pants?
| Nei suoi pantaloni? |
In the curtain!
| Dietro la tenda! |
Does anybody care what’s in my pants?
| Nessuno è interessato a quello che c’è nei miei pantaloni? |
It’s too little to have a car, or a refrigerator
| È troppo piccola per esserci dietro un’auto o un frigorifero |
Don’t be deceived by the size of the curtain
| Non lasciatevi ingannare dalle dimensioni della tenda |
Lord, have mercy on the people in England
| Signore Iddio, abbi pietà degli inglesi |
And the terrible food those people must eat
| E del cibo ripugnante che devono mangiare |
BURP
| BURP |
And may the Lord have mercy on the fate of this movie
| E possa il Signore Iddio aver pietà del destino di questo film |
And God bless the mind of the man in the street
| E, Dio, benedici la mente di ogni persona regolare |
| |
Help all the rednecks and the flatfoot policemen
| Aiuta tutti i terroni e tutti i piedipiatti |
And the terrible functions they all must perform
| E le ripugnanti funzioni che devono svolgere |
God help the winos, the junkies, and the weirdos
| Dio, aiuta gli ubriaconi, i tossici e gli strampalati |
And every poor soul who’s adrift in the storm
| E ogni anima persa che nella tempesta si fa travolgere |
| |
Help everybody, so they all get some action
| Aiuta ognuno a vivere qualche bella situazione |
Some love on the weekend, some real satisfaction
| Un po’ d’amore nel fine settimana, qualche vera soddisfazione |
A room and a meal and a garbage disposal
| Una stanza e un pasto e un tritarifiuti |
A lawn and a hose will be strictly genteel
| Un giardino e una pompa dell’acqua saranno del tutto contegnosi |
| |
Reach out your hand to the girl in the dog book
| Porgi la tua mano alla ragazza nella rivista con il cane |
The girl in the pig book, and the one with the horse
| Alla ragazza nella rivista con il cavallo e a quella con il maiale |
Make sure they keep all those businessmen happy
| Fa’ che continuino ad allietare tutti quegli uomini d’affari |
And the purple-lipped censors and the Germans of course
| E i censori dalle labbra livide e i tedeschi, è normale |
| |
Help everybody, so they all get some action
| Aiuta ognuno a vivere qualche bella situazione |
Some love on the weekend, some real satisfaction
| Un po’ d’amore nel fine settimana, qualche vera soddisfazione |
A Swedish apparatus with a hood and a bludgeon
| Un apparato svedese con un cappuccio e un bastone |
With a microwave oven, “Honey, how do it feel?”
| E un forno a microonde, “Dolcezza, che effetto fa?” |
| |
[Instrumental]
| [Strumentale] |
| |
Lord, have mercy on the hippies and faggots
| Signore Iddio, abbi pietà degli hippie e dei froci |
And the dykes and the weird little children they grow
| E delle lesbiche e degli strani figlioli che esse crescono |
| |
Help the black man
| Aiuta il nero |
Help the poor man
| Aiuta il povero |
Help the milk man
| Aiuta il lattaio |
Help the door man
| Aiuta il portiere |
Help the lonely, neglected old farts that I know
| Aiuta i solitari e negletti matusa che mi conoscono |
| |
We hope you had a swell time tonight, folks!
| Speriamo che ve la siate goduta, stasera, amici! |
And if your name is on the blessing list that we passed out, we hope you’re not pissed off.
| E se il vostro nome è sulla lista dei benedetti che abbiamo appena elencato, speriamo non ve la siate presa. |
| |
We have… sort of ran out of time, uh… the American Federation of Musicians’ contract limits the length of the show.
| Noi abbiamo… praticamente esaurito il nostro tempo e ehm… il contratto con la Federazione Americana dei Musicisti limita la durata dello spettacolo. |
And we still have a few things left to tell you so, without any further interruption, let me present to you my friend and musical associate, Howard Kaylan, who will never deliver the closing benediction.
| E abbiamo ancora un paio di cose da dirvi, senza ulteriori interruzioni, permettetemi di presentarvi il mio amico e socio nella musica, Howard Kaylan, che non reciterà mai la benedizione di chiusura. |
| |
THANKS FOR COMING TO THE SHOW!
| GRAZIE PER ESSERE VENUTI ALLO SPETTACOLO! |
| |
Help everybody, so they all get some action
| Aiuta ognuno a vivere qualche bella situazione |
Some love on the weekend, some real satisfaction
| Un po’ d’amore nel fine settimana, qualche vera soddisfazione |
A Swedish apparatus with a hood and a bludgeon
| Un apparato svedese con un cappuccio e un bastone |
With a microwave oven, “Honey, how does it feel?”
| E un forno a microonde, “Dolcezza, che effetto fa?” |
| |
[Instrumental]
| [Strumentale] |