Zappa’s house on the Hollywood hills is a bit like the unfinished spectacular maze of Winchester Mystery House in San Jose, California. It seems to have endless rooms, corners, hideouts and closets. The exact number of plans is subject to speculations. There is nothing that can be exactly called “front door”, just different ways to get closer, the most used is a flickering spiral staircase leading to a suspended corridor, leading to an extremely sunny kitchen (the heart of the house). There are stairs leading to stairs, study inside studios, and an office with an underwater door as a door. Everything is hidden between conifers and giant bushes that can come from the Pleistocene. Lewis Carroll would be comfortable here.
| La casa di Zappa, sulle colline di Hollywood, è un po’ come lo spettacolare labirinto incompiuto della Winchester Mystery House a San Jose, in California. Sembra avere innumerevoli stanze, angoli, nascondigli e armadi. Il numero esatto di piani è oggetto di speculazioni. Non ha nulla che possa essere esattamente definita “porta d’ingresso”, solo modi diversi di approcciarsi, il più usato è una traballante scala a chiocciola che porta a un balcone che porta a una cucina molto, molto soleggiata (il cuore della casa). Ci sono scale che portano a scale, studi all’interno di studi, e un ufficio con un portellone subacqueo come porta. Il tutto è nascosto in mezzo a conifere e edere giganti che sembrano provenire dal Pleistocene. Lewis Carroll sarebbe stato a suo agio qui. |
Somewhere in the depths of this puzzle lies the “basement”, the rooms where Frank Zappa spent much of his adult life and most of his last years. It was the backbone, the niche where he worked obsessively, compulsively, night after night, before retiring to the top floor to sleep during the day (while all normal people “ran” as he was saying). Here in the untouched studio in advance of his time, baptized years ago as “Multi-Use Experimental Kitchen for Muffins” (a reference to Zappa’s songs, “Muffin man” ▲ and “A little green rosetta” ▲) and recently expanded to “Multi-Use Experimental Cooking for Muffin and Baby Milk Factory” (an addiction inspired to the “dairy industry” that actually produced biochemical weapons during the Gulf War).
| Da qualche parte nei meandri di questo labirinto si snoda il “seminterrato”, i locali nei quali Frank Zappa ha trascorso molto tempo della sua vita adulta e la maggior parte dei suoi ultimi anni. Era il cuore, il rifugio dove lavorava in modo ossessivo, compulsivo, notte dopo notte, prima di ritirarsi al piano di sopra per dormire durante il giorno (mentre tutta la gente normale “correva”, come diceva lui). Qui in quello studio incontaminato in anticipo rispetto ai suoi tempi, battezzato anni fa come “Cucina Polivalente per la Sperimentazione sui Muffin” (un riferimento alle canzoni di Zappa “L’uomo dei muffin” ▲ e “Una piccola rosellina verde” ▲), e recentemente esteso in “Cucina Polivalente per la Sperimentazione sui Muffin e Fabbrica di Latte per Bambini” (un’aggiunta ispirata alla “industria casearia” che durante la Guerra del Golfo in realtà produceva armi biochimiche). |
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“I just got very excited that I can do a Frank Zappa cover!” said Csupó. “I asked Frank if he had any specific idea for it, and he said ‘absolutely not - do what you like’. So I gave him three different designs, done on my Macintosh computer. The first one was the big face Zappa’s with the big moustache staring into the camera. The next one was kind of experimental half computer graphic - kind of a green half-negative of Frank playing guitar. And the third one was a very cartoony, claustrophobic drawing; there he is sort of lost in his basement where he piled up all his tapes. Kind of tearing his hair out”.
| “Mi entusiasmava poter fare una copertina per Frank Zappa!” ha detto Csupó. “Chiesi a Frank se avesse qualche idea in particolare e lui rispose ‘assolutamente no, fa’ quello che vuoi’. Così gli ho portato tre disegni diversi realizzati con il mio computer Macintosh. Il primo era il faccione di Zappa, con i baffoni, che fissava la telecamera. Il secondo era una specie di semi-computer-grafica sperimentale, una specie di semi-negativo in verde di Frank mentre suona la chitarra. E il terzo era un disegno molto vignettistico e claustrofobico; lui stava come sperduto nel suo seminterrato dove aveva accatastato tutti i suoi nastri. Come se si stesse strappando i capelli”. |
Csupó presented all three to Zappa one afternoon in 1993, when the composer was working quietly at his Synclavier, “tweezing” passages of “Civilization Phaze III”. FZ swiveled his chair sideways, smiled at the three pieces of art through rather professorial black-rimmed glasses, and instantly pointed at the very cartoony, claustrophobic, lost-in-the-basement version.
| Csupó li presentò tutti e tre a Zappa un pomeriggio del 1993, nel periodo in cui il compositore lavorava tranquillo al suo Synclavier “alterando” i brani di “Civilizzazione Fase III”. FZ ruotò di lato la sedia, sorrise alle tre opere artistiche attraverso i suoi occhiali piuttosto professorali con la montatura nera, e indicò subito la versione molto vignettistica e claustrofobica, sperduto-nel-seminterrato. |
“That’s the one” he said.
| “È questa” disse. |
[Notes by Rip Rense] Place: the best hypothesis comes from James “Motorhead” Sherwood, who had formed a group, “The Omens”, using the former Blackouts members. He has a faint memory of FZ recording this “in a garage in an alley, not in his home”. An authentic relic: a true dialogue of an incarnation of the first group formed by FZ, The Blackouts, initially he was the drummer.
| [Note di Rip Rense] Luogo: l’ipotesi migliore viene da James “Motorhead” Sherwood, che aveva formato un gruppo, “The Omens”, con gli ex membri dei Blackouts. Lui si ricorda vagamente che FZ avesse registrato questo pezzo “dentro un garage in un vicolo, non a casa sua”. Un’autentica reliquia: un vero dialogo da parte di un’incarnazione del primo gruppo formato da FZ, i Blackouts, del quale inizialmente lui era il batterista. |
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(The first group in which he played, as a drummer, was a group of San Diego, The Ramblers. They threw him out because he played too much cymbals). This piece is an early testimony of the composer’s socio-anthropological habit, throughout his career, to record anecdotes told by friends and acquaintances, a feature well-known to all members of his various groups (theatrically portrayed in the movie “200 Motels” in which Ian Underwood tells the other Mothers of Invention: “He’s always listening. He’s always watching and listening to all the guys in the band. I’ve been in the band for years and I know” ▲ encouraging Martin Lickert to add: “Here from where it takes its material”).
| (Il primo gruppo nel quale ha suonato, sempre come batterista, è stato un gruppo di San Diego, i Ramblers. L’avevano cacciato perché suonava troppo i piatti). Questo frammento è una prima testimonianza dell’abitudine socio-antropologica del compositore di registrare, nel corso di tutta la sua carriera, aneddoti raccontati da amici e conoscenti, un tratto ben noto a tutti i membri dei suoi vari gruppi (teatralmente rappresentato nel film “200 Motel”, nel quale Ian Underwood racconta alle altre Mothers of Invention: “Lui ascolta sempre. Sta sempre a guardare e ascoltare tutti i ragazzi della band. Sono stato nella band per anni e lo so” ▲, portando Martin Lickert (in origine, Jeff Simmons) ad aggiungere: “Ecco da dove prende il suo materiale”). |
Here the members of the Blackouts (so called because, as explained by Zappa in the “Frank Zappa’s True Book” written by FZ with Peter Occhiogrosso, Poseidon Press “some of the guys, having drank liquor illegally distilled by someone’s older brother, fainted”) briefly talk about their recent participation in a charity concert by the National Association for the Promotion of Color People with Earl Bostic and Louis Armstrong players at the Shrine Auditorium in downtown Los Angeles between 1958 and ‘59. (Strange but true: FZ appeared once in the same “Satchmo” concert).
| Qui i membri dei Blackouts (così chiamato perché, come spiegato da FZ in “Frank Zappa - L’Autobiografia” della Poseidon Press da lui scritta con Peter Occhiogrosso, “qualche ragazzo, dopo avere bevuto liquore alla menta distillato illegalmente dal fratello maggiore di qualcuno, svenne”) parlano brevemente della loro recente partecipazione a un concerto di beneficenza dell’Associazione Nazionale per lo Sviluppo delle Persone di Colore, con i musicisti Earl Bostic e Louis Armstrong, nello Shrine Auditorium nel centro di Los Angeles, tra il 1958 e 59. (Strano ma vero: una volta FZ si è esibito nello stesso concerto di “Satchmo”). |
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Dressed in white coated white jeans and brown shirt shirts, their small rhythm & blues repertoire included ♫ “Directly from my heart to you” by Little Richard (recorded by the Mothers of Invention and published in 1970 in “The Weasels Ripped Me The Meat” ▲), ♫ “Bacon fat” by Andre Williams and ♫ “Behind the sun” of the Rocking Brothers. Frank says: “We were a dance group, we were perfect and the rate was good”. As a multi-racial group, the Blackouts have caused a lot of shaking in their home, largely Caucasian, in Lancaster (note the colorful accent of the California Desert). The Blackouts saying the words “The Velvetones are believed to be Lawrence Welk” sounds suspiciously like a young version of a certain composer. (Is this the beginning of all “conceptual continuity” recorded by FZ?)
| Vestiti in abiti bianchi, jeans bianchi e camicie marroni a quadri, il loro piccolo repertorio rhythm & blues includeva ♫ “Direttamente dal mio cuore a te” di Little Richard (registrato dalle Mothers of Invention e pubblicato nel 1970 in “Le Donnole Mi Hanno Lacerato la Carne” ▲), ♫ “Il grasso della pancetta” di Andre Williams e ♫ “Dietro il sole” dei Rocking Brothers. Frank ha detto: “Eravamo un gruppo da ballo, eravamo perfetti e avevamo una buona reputazione”. Come gruppo multirazziale, i Blackouts avevano provocato molto scalpore dalle loro parti a Lancaster, abitate in maggioranza da bianchi (notate il colorito accento del deserto della California). Il Blackouts che dice la frase “I Velvetones si credono di essere Lawrence Welk” suona sospettosamente come una versione giovanile di un certo compositore. (È questo l’inizio di tutta la “continuità concettuale” registrata da FZ?) |
[Notes by Rip Rense] Also dating from 1958 or ‘59, this spectacular item, according to FZ, probably marks the recorded blues-singing debut of the teenaged, yet-to-be-christened Captain Beefheart, Don Van Vliet. It was taped in an empty classroom at Antelope Valley Jr. College in Lancaster, California, with FZ on lead guitar (an instrument with which he had been acquainted for only about six months), and Frank’s former guitar teacher, brother Bobby, on rhythm guitar. (Bobby, FZ noted, later abandoned music and entered the Marines “in order to not be anything like his brother”). It was recorded on an old Webcor reel-to-reel that, FZ fondly remembered, “just happened to be sitting there waiting to be plundered - maroon, with the green blinking eye”.
| [Note di Rip Rense] Questo pezzo eccezionale - anch’esso, secondo FZ, del 1958 o ’59 - segna probabilmente l’esordio registrato nel canto blues di Don Van Vliet, adolescente e non ancora battezzato ‘Capitano Cuore di Manzo’. Fu registrato in un’aula vuota all’Antelope Valley Jr. College di Lancaster, in California, con FZ alla prima chitarra (uno strumento che gli era familiare da solo sei mesi circa) e l’ex insegnante di chitarra di Frank, suo fratello Bobby, alla chitarra ritmica. (Bobby, scrisse FZ, in seguito abbandonò la musica ed entrò nei Marines “per fare tutto l’opposto di suo fratello”). Fu registrato con un vecchio registratore a bobine Webcor che, FZ ricordava con affetto, “era capitato lì, in attesa di essere rubato - color granata, con la spia verde lampeggiante”. |
The tale of a lover spurned in rather surreal fashion, “Whirlpool’s” lyrics were improvised by Vliet, who begins with an arresting parody of a (female?) blues singer. After a few lines, the essential vocal personality of incipient Beefheart becomes apparent. Listeners with an ear for metaphor and a penchant for “interpreting” lyrics might be advised not to burrow too deeply here. The whirlpool in question is one that is commonly found, and regularly employed, in modern households. Said Vliet: “Frank and I had a good time. We were just fooling around”.
| Raccontando di un amante rifiutato in un modo alquanto surreale, i testi di “Vortice” furono improvvisati da Don Van Vliet, iniziando con una fenomenale parodia di un cantante (o una cantante?) di blues. Dopo alcune strofe si manifesta l’essenza della personalità vocale del nascente Cuore di Manzo. Agli ascoltatori inclini alle metafore e a “interpretare” i testi raccomandiamo di non scavare troppo a fondo qui. Il vortice in questione è quello abituale, e d’uso comune, nelle abitazioni moderne. Ha detto Don Van Vliet: “Frank ed io ci divertivamo. Stavamo solo cazzeggiando”. |
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[Instrumental]
| [Strumentale] |
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[Don Van Vliet] Well, I’m lost in a whirlpool
| Allora, mi sono perso in un vortice |
Yeah, baby, my head is goin’ round
| Sì, bimba, la mia testa sta ruotando |
Well, ever since my baby flushed me
| Beh, da quando la mia bimba mi ha scaricato nel water |
Oh, been goin’ round, yeah, ‘round and ‘round
| Oh, sto ruotando, sì, ruotando e ruotando |
Well, I’m lost in this whirlpool
| Beh, mi sono perso in questo vortice |
I keep goin’ down and down
| Scendo sempre più giù, sto affondando |
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There’s a big brown fish
| C’è un grosso pesce marrone |
Lookin’ at me
| Che mi guarda |
He ain’t got no eyes
| Non ha occhi |
How could that motherfucker possibly see?
| Come farà a vedere quel pezzo di merda? |
Ooh, baby, baby
| Uh, bimba, bimba |
I’m gonna be afraid it gonna touch me
| Ho paura che mi tocchi |
Well, I’m lost in this whirlpool
| Beh, mi sono perso in questo vortice |
Oh, I can’t even see
| Oh, non vedono proprio niente i miei occhi |
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Baby, won’t you come help me?
| Bimba, perché non vieni a darmi una mano? |
Pour some Drano down
| Versa un po’ di idraulico liquido Drano |
And get the plunger right after me
| E tirami su con lo sturalavandino |
I’ll let you know a little secret, baby
| Ti svelerò un piccolo segreto, bimba, sì |
I’m gettin’ tired of all this pee
| Mi sto stufando di tutta questa pipì |
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Don’t go straying with Mother Goose
| Non te ne andare con Mamma Oca, dài |
Ooh, my head’s in a noose
| Uh, sono proprio nei guai |
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[Ronnie Williams] We lived in a little room, man. It was… It was probably a fourth as big as… as your livin’ room, Frank. And uh… everytime we picked a booger we’d flip it on this one winduh, or wipe it there if we couldn’t flip it there, y’know. And uh… I guess Dwight stayed with me for about… ‘bout seven months, wasn’t it? Six months? And uh… every night we’d contribute, y’know, yeah, two or three or four boogers, y’know. And when he left uh… my mom knew what was goin’ on all the time but we thought we had her hoodwinked, heh-heh. She was smarter with… than we were. An’ she made us clean ‘em off, y’know? We used Ajax and… and we couldn’t get them things, we had to use a… had to use a putty knife, man, to get them damn things off the winduh. You couldn’t even see out the winduh for all them boogers, man. I’m not kiddin’ you. An’ there was big ones too, an’ there was little, and there was some goober ones that weren’t even hard, man, you’d just smear ‘em, young ones. It’s like fros— you… you’ve seen frosted glasses? That winduh was just like a frosted glass with spots all over it, y’know? And uh… it was… it was no good. Although, th— that… that was the good ol’ days, so.
| Vivevamo in una stanzetta, amico. Era… Era grande come… come un quarto del tuo salotto, Frank. E ehm… ogni volta che ci tiravamo fuori una caccola, la lanciavamo sulla finestra, o la strisciavamo lì, se non riuscivamo a lanciarla, capisci. E ehm… credo che Dwight sia rimasto da me all’incirca… all’incirca sette mesi, non è così? Sei mesi? E ehm… ogni sera davamo il nostro contributo, sai, sì, con due o tre o quattro caccole, sai. E quando se n’è andato ehm… mia madre sapeva sempre tutto quello che succedeva, ma noi pensavamo di farla fessa, eh eh. Lei, invece, era più sveglia… di noi. E ce le ha fatte pulire, sai? Abbiamo usato l’Ajax e… e non riuscivamo a togliere ‘ste cose, abbiamo dovuto usare una… usare una spatola, accidenti, per levare quelle cavolo di cose dalla finestra. Non si poteva nemmeno vedere fuori dalla finestra per tutte quelle caccole, accidenti. Non ti sto prendendo in giro. E ce n’erano anche di grosse, e ce n’erano di piccole, e c’erano dei grumi che non erano ancora duri, accidenti, appena strisciati, freschi freschi. Era come… hai presente i vetri smerigliati? Quella finestra aveva come un vetro smerigliato, tutto coperto di chiazze, sai? E ehm… non era… non era una cosa buona. Però quelli… quelli erano i bei tempi. |
[Notes by Rip Rense] This music, as FZ told Don Menn in the 1992 “Zappa!” tribute magazine (published by Keyboard and Guitar Player magazines) is part of the very first Zappa-led performance of the composer’s so-called “serious”, or orchestral music. It took place in 1963 at, of all pastoral places, lovely Mount St. Mary’s College, a private Catholic institution perched in the lush Santa Monica Mountains above West Los Angeles. Zappa spent $300 from his own pocket, organized a “college orchestra”, and “put on this little concert”. It was taped and broadcast by Los Angeles public radio station KPFK, but FZ did not hear the tape until 1991, after a fan in England mailed him a cassette. Although the concert was much longer than this fragment, this excerpt of what FZ described as “oddball, textured weirdo stuff” is still a minor treasure.
| [Note di Rip Rense] Come disse FZ a Don Menn nella rivista-tributo “Zappa!” del 1992 (pubblicata dalle riviste Keyboard e Guitar Player), questa è una delle primissime esibizioni di Zappa come compositore di musica “seria” o orchestrale. Ebbe luogo nel 1963 nell’incantevole, fra tutte le località idilliache, Mount St. Mary’s College, un’istituzione cattolica privata arroccata sulle lussureggianti Santa Monica Mountains sopra Los Angeles Ovest. Zappa spese di tasca propria 300 dollari, organizzò “un’orchestra del college” e “mise su questo concertino”. Fu registrato e trasmesso dalla radio pubblica KPFK di Los Angeles, ma FZ non ne ascoltò il nastro fino al 1991, quando un fan in Inghilterra gliene spedì una cassetta. Anche se il concerto fu molto più lungo di questo frammento, questo estratto di quello che FZ descrisse come “materiale stravagante, ruvido e strambo” è ciò nondimeno un piccolo tesoro. |
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The program included a piece called “Opus 5”, aleatoric works that required some improvisation, a piece for orchestra and taped electronic music, with accompanying visuals in the form of FZ’s own experimental 8mm films (Motorhead Sherwood described one such film depicting the Los Angeles County Fair carnival, double exposed with passing telephone poles).
| Il programma includeva una composizione intitolata “Opus 5”, opere aleatorie che richiedevano delle improvvisazioni, un brano orchestrale e della musica elettronica registrata, con immagini di accompagnamento sotto forma di pellicole sperimentali da 8 millimetri girate da FZ stesso (Jim Sherwood ne descrisse una raffigurante il carnevale alla Sagra della Contea di Los Angeles, sovraimpresso a pali del telefono che scorrevano). |
[Notes by Rip Rense] This lasting and attractive melody was recorded with studio musicians engaged in 1961 in what was originally the Pal Records in Cucamonga; a place destined to acquire an undeniable reputation in the composer’s history. Directed by Paul Buff, “orchestra-man” and innovative in recording techniques (he boasted of having a five-track recorder made by himself ▶ when the standard was still mono), the studio became the first shelter for FZ to record. It is said that the young composer was introduced by guitarist Ronnie Williams (*).
| [Note di Rip Rense] Questa melodia indelebile e seducente fu registrata nel 1961 con musicisti da studio in quello che in origine era il Pal Records a Cucamonga; un luogo destinato ad acquisire un’innegabile importanza nella storia del compositore. Diretto da Paul Buff, “uomo-orchestra” e innovatore nelle tecniche di registrazione (si vantava di avere realizzato lui stesso un registratore a cinque piste ▶ quando lo standard era ancora mono), lo studio è diventato il primo rifugio dove FZ poté registrare. Si dice che il giovane compositore sia stato introdotto lì dal chitarrista Ronnie Williams (*). |
This music is an example of the jazz period in which Buff says FZ was involved in the early 1960s. “One day in 1960, when I was about 20, he came to record jazz” Buff remembers. “He had musicians and wanted to rent a studio. Probably during the first year or nearly where we were a member, what he did was record jazz, produce jazz records, and even write symphonic material for a local orchestra that was thought to be recording (perhaps the 1960 soundtrack for ‘The Greatest Sinner in the World’, recorded with an orchestra put together for the occasion). He was very jazz-oriented… He played in the clubs and played all the jazz classics… He wrote a lot of original compositions, and for a few dollars and some beer he could play things like ♫ ‘Satin doll’” (probably referring to the horrible ten months in which weekends FZ played with the bar band called “Joe Perrino & The Mellotones”, a work that led him to temporarily abandon his guitar).
| Questa musica è un esempio del periodo dei primi anni ’60 durante il quale Buff dice che FZ si fosse interessato al jazz. “Un giorno del 1960, quando avevo all’incirca 20 anni, si presentò per registrare del jazz” ricorda Buff. “Aveva dei musicisti e voleva affittare uno studio. Nel primo anno, più o meno, nel quale abbiamo collaborato, ha registrato jazz, ha prodotto dei dischi di jazz e ha anche composto del materiale sinfonico per un’orchestra locale che avrebbe dovuto registrarlo (forse la colonna sonora per ‘Il Più Grande Peccatore al Mondo’ del 1960, registrata con un’orchestra raccogliticcia per l’occasione). Era molto orientato al jazz… Suonava nei locali e suonava tutti i classici del jazz… Aveva composto molti pezzi originali, e per pochi dollari e qualche birra suonava cose come ♫ ‘Bambola di raso’” (probabilmente si riferisce ai terribili dieci mesi durante i quali FZ suonò nei fine settimana con la band da nightclub chiamata “Joe Perrino & The Mellotones”, un lavoro che lo indusse poi a mettere da parte la chitarra per un po’). |
On August 1, 1964, FZ bought the Pal from his friend Buff (he paid the debts and rented it with the money earned by the music of another movie, “Run Home Slow”), and formally baptized it “Studio Z” (for more details, read chapters 3-4 of the “Frank Zappa’s True Book”).
| Il 1º agosto del 1964 FZ acquistò il Pal dal suo amico Buff (ne pagò i debiti e l’affitto con i soldi guadagnati con la musica di un altro film, “Corri Lentamente a Casa”), e lo battezzò formalmente “Studio Z” (per maggiori dettagli leggete i capitoli 3-4 del “Frank Zappa - L’Autobiografia”). |
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Unfortunately, all Studio Z’s projects had to be abandoned in 1964, when a bona fide San Bernardino County Good Costume Officer instructed (a bit hungry) FZ to make a “funny tape” with women shouting and simulating orgasm on a music background. (The 30-minute tape, according to “Frank Zappa’s True Book”, contained “grunts, mugs and cigolines of the bed” but “no true sex”). FZ (“and his formidable redheaded mate”, as the local press wrote) was then arrested for “conspiracy for the production of pornographic material and suspicion of sexual perversion”.
| Tutti i progetti dello Studio Z dovettero purtroppo essere abbandonati nel 1964, quando un agente in borghese della Buon Costume della contea di San Bernardino incaricò (un piuttosto alla fame) FZ di preparare un “nastro stravagante” con donne che gemevano e simulavano orgasmi su un sottofondo musicale. (Il nastro di 30 minuti, secondo “Frank Zappa - L’Autobiografia”, conteneva “grugniti, mugolii e cigolii del letto” ma “niente sesso vero”). FZ (“e la sua procace compagna dai capelli rossi”, come scrisse la stampa locale) fu quindi arrestato per “associazione a delinquere finalizzata alla fabbricazione di materiale pornografico e sospetta perversione sessuale”. |
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He spent ten days - of a six-month suspended sentence - in the “Tank C” of San Bernardino County Prison (scholars will notice the transition to “Tank C” in FZ’s “San Bernardino” in the 1975 “One Size Fits All” album of the Mothers of Invention ▲). Afterwards, Studio Z was demolished (perhaps the real reason for the arrest, suspected Frank), along with all hand-painted scenery for the FZ film ever made, “Captain Beefheart Against The Grunt Soldiers” (**), and tapes of all kinds. In Cucamonga, in the early 1960s, the simple title of this work (***) would probably have been enough for Frank to be arrested.
| Trascorse dieci giorni - di una sentenza di sei mesi poi sospesa - nel “Braccio C” della Prigione della Contea di San Bernardino (gli studiosi noteranno il passaggio sul “Braccio C” nel pezzo “San Bernardino” di FZ nell’album “Taglia Unica per Tutti” del 1975 delle Mothers of Invention ▲). In seguito, lo Studio Z fu demolito (probabilmente il vero motivo dell’arresto, supponeva Frank), insieme a tutti gli scenari dipinti a mano per il film di FZ mai realizzato, “Il Capitano Cuore di Manzo Contro i Naioni” (**), e a nastri di ogni tipo. Nei primi anni ’60 a Cucamonga il solo titolo di quel lavoro (***) sarebbe probabilmente stato sufficiente a Frank per farsi arrestare. |
(*) Williams has been involved in some of the first recordings; with Buff and FZ released for The Masters a single “Pause” with Buff’s label
| (*) Williams collaborò in alcune delle prime registrazioni; insieme a Buff e FZ pubblicò, come The Masters, un singolo intitolato “Pausa” per l’etichetta di Buff |
(**) “He had transformed the entire study into his vision of a spacecraft cabin in a B-series science fiction film” Buff said, which we met at his home in Nashville, Tennessee.
| (**) “Aveva trasformato l’intero studio nella sua visione della cabina di un’astronave in un film di fantascienza di serie B” ha detto Buff, che abbiamo incontrato nella sua casa di Nashville, nel Tennessee. |
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“I remember him very excited about this, asking me the old electronic tools I had, collecting counters and painting them in phosphorescent orange, assembling a panel full of commands and painting it with various phosphorescent colors. The last time I was at Studio Z, to go to the bathroom you had to get out of the cabin of this ship and crawl into the underneath tunnels to get to the bathroom. This again points out that necessity is the mother of the invention. He was going to make a movie, and instead of spending tens of thousands of dollars on scenarios, he created them. And he created some scenarios that would probably have a greater visual impact than those achieved with a conventional budget”.
| “Lo ricordo molto coinvolto in questo, mi aveva chiesto dei vecchi apparecchi elettronici, aveva raccolto dei contatori e li aveva dipinti in arancione fosforescente, aveva montato un pannello pieno di comandi e l’aveva dipinto con vari colori fosforescenti. L’ultima volta che sono stato allo Studio Z, per andare in bagno bisognava uscire dalla cabina di quest’astronave e strisciare nei tunnel sottostanti per arrivare in bagno. Ciò segnala un’altra volta che la necessità aguzza l’ingegno. Stava per fare un film, e invece di spendere decine di migliaia di dollari per gli scenari, li aveva creati lui stesso. E aveva creato degli scenari che probabilmente avrebbero avuto un impatto visivo maggiore di quelli realizzati con un budget ordinario”. |
(***) In the album of 1968, “We’re Only in It for the Money”, this piece was resumed with lyrics targeting the hippie world ▲. In these notes, FZ listed the title of 1961 as “Take your clothes off when you dance”, but it is not known if the song had that name at the time of registration.
| (***) Nell’album del 1968 “Lo Facciamo Solo per Soldi” questo pezzo è stato ripreso, con testi che prendevano di mira il mondo hippy ▲. Nelle note FZ ha listato il titolo del 1961 come “Togliti i vestiti quando balli”, ma non si sa se al tempo di questa registrazione la canzone avesse questo nome. |
[Notes by Rip Rense] (…) Said Frank: “The way that was done was a proto five-track machine ▶ mixed to mono. But finally I had a stereo mix. It was my first attempt at stereo. The band was in the studio mixed down to one track, and Don was in the hallway with just the leakage coming through the door, perusing an X-Men comic book pinned on the wall, riffling through it as we did it. There are three or four more Beefheart masters from this period, including a Holin’ Wolf-like version of ♫ ‘Slippin’ and slidin’’, an instrumental called ‘I’m your nasty shadow’, and ‘Metal man has won his wings’ ▲”.
| [Note di Rip Rense] (…) Frank ha detto: “È stata realizzata con un registratore prototipale a cinque piste ▶ mixato a mono. Alla fine, però, ho ottenuto un mix stereo. È stato il mio primo tentativo di stereo. La band stava nello studio, mixata su una traccia, e Don Van Vliet stava nel corridoio e sentiva solo ciò che filtrava attraverso la porta, guardava un fumetto di X-Men appeso al muro e lo sfogliava mentre noi suonavamo. Ci sono altri tre o quattro nastri originali del Capitano Cuore di Manzo dello stesso periodo, tra i quali una versione di ♫ ‘Slittando e scivolando’ simile a Holin’ Wolf, un brano strumentale intitolato ‘Sono la tua ombra cattiva’ e ‘L’uomo di metallo ha vinto le sue ali’ ▲”. |
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(Frank tried to interest Dot Records in “Slippin’ and slidin’”, the aforementioned version of “Take your clothes off when you dance”, and the first version of “Any way the wind blows” - see track 12 ▲ - all under the name, “The Soots”, published by FZ’s Aleatory Music - but Dot’s A&R man, Milt Rogers, wrote in a December 13, 1963 letter that “while the material does have merit, we do not feel strongly enough about its commercial potential…” ▶).
| (Frank cercò d’interessare la Dot Records a “Slittando e scivolando”, alla già citata versione di “Togliti i vestiti quando balli” e alla prima versione di “Da qualsiasi parte soffi il vento” - si veda la traccia 12 ▲ - tutte pubblicate dalla Aleatory Music di FZ sotto il nome di “The Soots”; l’addetto agli artisti e al repertorio della Dot, Milt Rogers, scrisse però in una lettera del 13 dicembre 1963 che “sebbene il materiale abbia dei meriti, non ci sentiamo abbastanza confidenti delle sue potenzialità commerciali…” ▶). |
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Upon hearing the track for the first time in 30 years, Vliet declared simply: “Jesus!”
| Ascoltando questa traccia per la prima volta dopo 30 anni, Don Van Vliet ha dichiarato semplicemente: “Gesù!” |
(*) FZ listed the recording date as 1962 or ‘63, although Buff, who was not present for this session, suggests it was most likely 1963. Mortenson’s presence also suggests 1963, as he was involved in several other unreleased 1963 sessions. Finally, the Dot rejection letter is from 1963, and “Slippin’ and slidin’”, FZ said, was from the same period as “Tiger roach”.
| (*) FZ annotò la data di registrazione come 1962 o ’63 sebbene Buff, che non era presente a questa sessione, suggerisca che sia molto probabilmente del 1963. Anche la presenza di Mortenson suggerisce il 1963, dato che nel 1963 lui prese parte a molte altre sessioni non pubblicate. Infine, la lettera di rifiuto della Dot risale al 1963 e “Slittando e scivolando”, disse FZ, era dello stesso periodo di “Scarafaggio tigre”. |
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[Ray Collins] It was September, the leaves were gold
| Era settembre, ogni foglia era dorata |
That’s when our hearts knew that ✄ story untold
| È stato allora che i nostri cuori hanno conosciuto quella ✄ storia taciuta |
We were young lovers
| Eravamo giovani innamorati |
Strolling near the fountain of love
| Passeggiando vicino alla fontana dell’amore |
Fountain of love
| Fontana dell’amore |
Fountain of love
| Fontana dell’amore |
Fountain of love
| Fontana dell’amore |
| |
Do you remember? I held you so near
| Ti ricordi? Ti tenevo stretta al cuore |
Our love’s glowing ember so precious and dear
| La brace incandescente, preziosa e cara, del nostro amore |
We were young lovers
| Eravamo giovani innamorati |
Strolling near the fountain of love
| Passeggiando vicino alla fontana dell’amore |
Fountain of love
| Fontana dell’amore |
Fountain of love
| Fontana dell’amore |
Fountain of love
| Fontana dell’amore |
| |
We made a wish
| Abbiamo espresso un desiderio |
And threw in a coin
| E lanciato dentro due monete |
And since that day
| E da quel giorno |
Our hearts have been joined
| Le nostre anime si sono unite |
So all you, young lovers
| Così tutti voi, giovani innamorati |
Wherever you are
| Ovunque voi siate attualmente |
The fountain of love is not very far
| La fontana dell’amore non è molto distante |
| |
We’ll go on dreaming of that golden day
| Continueremo a sognare quel giorno splendente |
And remember the fountain is not far away
| E ricordate che la fontana non è distante |
We were young lovers
| Eravamo giovani innamorati |
Strolling near the fountain of love
| Passeggiando vicino alla fontana dell’amore |
Fountain of love
| Fontana dell’amore |
Fountain of love
| Fontana dell’amore |
Fountain of love
| Fontana dell’amore |
Fountain of love
| Fontana dell’amore |
We’ll keep right on dreaming
| Continueremo a sognare |
Fountain of love
| Fontana dell’amore |
And remember that fountain
| E a ricordare quella fontana |
Fountain of love
| Fontana dell’amore |
The fountain of love, now now now
| La fontana dell’amore, adesso, adesso, adesso |
Fountain of love
| Fontana dell’amore |
[Ray Collins] Any way the wind blows, is-a fine with me
| Da qualsiasi parte soffi il vento, mi va bene adesso |
Any way the wind blows, it don’t matter to me
| Da qualsiasi parte soffi il vento, per me è lo stesso |
‘Cause I’m thru with-a fussin’ and-a fightin’ with-a you
| Perché di farmi dei problemi inutili e di litigare con te non ne posso più |
I went out and found a woman that is gonna be true
| Sono uscito e ho trovato una donna che mi sarà fedele |
She makes me, oh, so happy, now I’m never ever blue
| Lei mi rende, oh, felicissimo, adesso non mi sento mai e poi mai giù |
| |
Any way the wind blows
| Da qualsiasi parte soffi il vento |
Any way the wind blows
| Da qualsiasi parte soffi il vento |
Any way the wind blows
| Da qualsiasi parte soffi il vento |
Any way the wind blows
| Da qualsiasi parte soffi il vento |
Any way the wind blows
| Da qualsiasi parte soffi il vento |
| |
Now that I am free from the troubles of the past
| Adesso che mi sono liberato dai problemi del passato |
It took me much too long to see that our romance couldn’t last
| Ci ho messo troppo tempo per capire che il nostro rapporto non sarebbe durato |
Now I’m gonna go away and leave you standing at the door
| Sto per andarmene, lasciandoti alla porta, e |
I’ll tell you, pretty baby, I won’t be back no more
| Ti dirò, bella, non tornerò mai più da te |
‘Cause you don’t even know what love is for
| Perché l’amore, tu, manco sai cos’è |
Any way the wind blows
| Da qualsiasi parte soffi il vento |
Any way the wind blows
| Da qualsiasi parte soffi il vento |
Any way the wind blows
| Da qualsiasi parte soffi il vento |
Any way the wind blows
| Da qualsiasi parte soffi il vento |
Any way the wind blows
| Da qualsiasi parte soffi il vento |
| |
She is my heart and soul and she loves me tenderly
| Lei è il mio cuore e la mia anima, e mi ama teneramente |
And now ✄ my story can be told, just how good she is to me
| E adesso ✄ la mia storia può essere raccontata, quanto lei con me è paziente |
‘Cause she treats me like she loves me and she never make me cry
| Perché mi tratta amorevolmente e non mi fa mai piangere |
I’m gonna stick with her till the day I die
| Resterò con lei fino alla fine dei miei giorni |
She’s not like you, baby, she would never ever lie
| Lei non è come te, bimba, mai e poi mai potrebbe fingere |
Any way the wind blows
| Da qualsiasi parte soffi il vento |
Any way the wind blows
| Da qualsiasi parte soffi il vento |
Any way the wind blows
| Da qualsiasi parte soffi il vento |
Any way the wind blows
| Da qualsiasi parte soffi il vento |
Any way the wind blows
| Da qualsiasi parte soffi il vento |
[Repeat]
| [Ripete] |
[FZ] Charva, I loved you, I loved you through and through
| [FZ] Sharva, ti ho amata, ti ho amata dal profondo del cuore |
I loved you since in grammar school when we were sniffing glue
| Ti ho amata da quando sniffavamo colla alla scuola elementare |
I loved you purty baby, darling, I don’t know what in the world to do about it
| Ti ho amata, bambolina cara, non posso proprio farci niente |
Boppa-bah-boppa-choo-wah
| |
| |
Charva, my darling, the only love I had
| Sharva, tesoro mio, l’unico amore che ho avuto |
I hope you will forgive me, dear, for punching out your dad
| Spero che mi perdonerai, cara, per quella volta che con tuo padre mi sono picchiato |
I loved you, I loved you, and I don’t know what in the world I’m gonna do about it
| Ti ho amata, ti ho amata, e non so proprio cosa potrò farci |
Ooohh-oh-oooh
| |
Lahm-buh-buhm-buhm
| |
| |
I remember, remember the junior prom
| Mi ricordo, ricordo quel ballo quando abbiamo rotto il ghiaccio |
And I remember the time I broke your father’s arm
| E mi ricordo quella volta che a tuo padre ho spezzato un braccio |
And I remember, remember all the love we shared
| E mi ricordo, ricordo tutto il nostro amore corrisposto |
Every place and everywhere
| In ogni luogo e in ogni posto |
| |
Oh Charva, Charva, I love you more and more
| Oh, Sharva, Sharva, ti amo sempre più, questo è sicuro |
I swear it ain’t because your father owns a liquor store
| Non è perché tuo padre ha un negozio di alcolici, lo giuro |
Charva, my baby, I love you and I don’t know what to do about it
| Sharva, bimba mia, ti amo, non so cosa farci |
Oh-oh Charva
| Oh, Sharva |
Ooooohh oh-oh Charva
| Oh, Sharva |
Ooooohh, come back my little darling Charva
| Oh, torna, Sharva, tesorino mio |
I love you so much, honey
| Ti amo tanto, dolcezza |
Come back to me, Charva
| Torna da me, Sharva |
Please Charva, please come back to me
| Ti prego, Sharva, ti prego, torna da me |
I miss you so much
| Mi manchi tanto |
[Dick Kunc] I started out in Florida uh… producing a record at a studio, and I got friendly with the engineer, and got interested in engineering. Next thing I knew, I was listening to an album called “Freak Out!” by the Mothers of Invention. I became very interested in their concept of music, their concept of… of uh… society in general, and their concept of humor, which I thought was very good, and I enjoyed it, because they were saying a lotta… a lotta whole bunch of stuff that I wanted to say and I agreed with and thought was true.
| Ho iniziato in Florida ehm… producendo un disco in uno studio dove ho fatto amicizia con il tecnico, e lì ho iniziato a interessarmi di tecnica. A un certo punto mi è capitato di ascoltare un album intitolato “Disinibitevi!” delle Mothers of Invention. Mi ha molto colpito il loro concetto di musica, il loro concetto di… di ehm… società nel suo complesso, e il loro senso dell’umorismo, che ritenevo ottimo e mi piaceva perché dicevano un sacco di… un sacco di cose che avrei voluto dire anch’io, sulle quali ero d’accordo e ritenevo vere. |
Then one day I decided: “I’ll move to New York, because it’s, the air is clean, and the people are friendly, and everybody’s in love”. So I went to New York, and I got this job at this incredible twelve track studio. Well, I didn’t know from twelve track, I thought four track was really hot stuff. So I went in there and they said: “Here’s the board, learn it”. Here ya go: “Your first client’s coming in in five minutes”. Well, my first client was Frank Zappa.
| Poi un giorno ho deciso: “Mi trasferirò a New York perché l’aria è pulita, la gente è cordiale e tutti sono innamorati”. Così mi sono trasferito a New York e ho trovato un lavoro in uno studio incredibile con dodici piste. Beh, non conoscevo le dodici piste, pensavo che quattro piste fossero veramente il massimo. Così sono entrato lì e mi hanno detto: “Questa è la console, studiala”. Ecco qui: “Il tuo primo cliente arriva fra cinque minuti”. Beh, il mio primo cliente era Frank Zappa. |
| |
[Patrolman LaFamine] Now, we don’t come up here because we feel like walkin’ four flights at three o’clock in the morning
| [Agente LaFamine] Allora, non siamo saliti qua perché ci andava di far quattro piani di scale alle tre di notte |
[FZ] Yeah
| [FZ] Sì |
[Patrolman LaFamine] We were up here last night. Now for us…
| [Agente LaFamine] Eravamo qui ieri notte. Per noi… |
[FZ] Last night?
| [FZ] Ieri notte? |
[Patrolman LaFamine] Yes
| [Agente LaFamine] Sì |
[FZ] I wasn’t here last night
| [FZ] Ieri notte io non stavo qui |
[Patrolman LaFamine] For us to continually come up to this here place every night and not show no action other than to saying, yes, we corrected the condition…
| [Agente LaFamine] Per noi, venire continuamente fin qua ogni notte e non fare nient’altro se non, diciamo così, sì, correggere la situazione… |
[John Kilgore] Oh, sure, this is ridiculous
| [John] Oh, certo, è assurdo |
[Patrolman LaFamine] We look kinda bad. I mean, let’s be honest. Now, if you had to give me any kinda recommendation or… mark my words, you’d say: “Who the hell’s kiddin’ who? This guy’s a mistake”.
| [Agente LaFamine] Non ci facciamo una bella figura. Cioè, siamo onesti. Se lei dovesse darmi una qualche raccomandazione o… indicazione, direbbe: “Chi diavolo sta prendendo in giro chi? Questo tizio si sta sbagliando”. |
Every night, 3 to 4, 2 to 4, between those hours you guys are at 53 E 10 street, what are you doin’ there every night? You mean, you… you permit this condition to continue on without once giving a summons?
| Ogni notte, dalle 3 alle 4, dalle 2 alle 4, in questi orari voi vi trovate nella strada 53 E 10, che ci fate lì ogni notte? Cioè, lei… lei lascerebbe che questa situazione andasse avanti senza dare nemmeno un mandato di comparizione? |
[Other cop] Alright, your lawyer said to knock it off!
| [Altro poliziotto] Sì, il vostro avvocato ha detto di farla finita! |
Uh… We’re puttin’ ourselves over backwards with these people. Do you know what we’re doin’?
| Ehm… Ci stiamo facendo in quattro con questa gente. Sa che faremo? |
[Patrolman LaFamine] Do you know what we’re doin’?
| [Agente LaFamine] Sa che faremo? |
[FZ] No, tell me. Please tell me.
| [FZ] No, mi dica. La prego, mi dica. |
[Patrolman LaFamine] Alright. Well, this is, if we’re up here once we’re up here twenty times. I know that little guy, like a… the guy in there like a long-lost brother. Now if we ever get called down, if this ever goes to a big explosion, and they say: “Officer, what did you do? Did you issue summonses?” They get, this is all in the rekkid book, how many times we’ve been up here. This is all rekkids.
| [Agente LaFamine] Va bene. Beh, ecco, non siamo saliti qua una volta sola, siamo saliti qua venti volte. Conosco quel tipetto, è come un… il tipo lì come un fratello che non si vede da tempo. Se per caso ci dovesse andare storta, se tutto andasse a finire in un gran casino e dovessero chiederci: “Ufficiale, che cosa avete fatto? Avete emesso dei mandati di comparizione?” Ecco, è tutto nel verbale, quante volte siamo stati qui. È tutto verbalizzato. |
[FZ] M-hmm
| [FZ] Hmm |
[Patrolman LaFamine] Now if these people wanna subpoena these rekkids, they can subpoena these rekkids. An’ they can find out how many times we’ve been. This is us on, wait! This is us alone! An’ they say: “Officer, what did you do? Warn ‘em? You mean to tell me you were up here about twenty times an’ you never issued a summons?”
| [Agente LaFamine] Se loro vogliono portare in giudizio quei verbali, possono portare in giudizio quei verbali. E possono vedere quante volte siamo stati qui. Questi siamo noi, guarda! Questi siamo noi da soli! E chiederanno: “Ufficiale, che cosa avete fatto? Li avete ammoniti? Mica vorrete raccontarci che siete andati là una ventina di volte e non avete mai emesso un mandato di comparizione?” |
[John Kilgore] There have been summonses
| [John] Ci sono stati dei mandati di comparizione |
[Patrolman LaFamine] Well, WE never issued ‘em!
| [Agente LaFamine] Beh, noi non ne abbiamo mai emessi! |
[Other cop] How many summonses have you gotten for noise?
| [Altro poliziotto] Quanti mandati di comparizione avete ricevuto per rumori molesti? |
[Dick Kunc] What, me personally or the studio?
| [Dick] Chi, io personalmente o lo studio? |
[Patrolman LaFamine] The studio!
| [Agente LaFamine] Lo studio! |
[Other cop] Studio
| [Altro poliziotto] Studio |
[Dick Kunc] I don’t know how many, but there’s a court case pending right now
| [Dick] Non so quanti, ma c’è già una vertenza legale in corso |
[John Kilgore] We’ve gotten one
| [John] Ne abbiamo ricevuto uno |
[Patrolman LaFamine] ONE! ONE! And how many times have I uh… hey, listen! As I say, if I’ve been up here once I’ve been up here twenty times already.
| [Agente LaFamine] Uno! Uno! E quante volte io ehm… Ehi, stia a sentire! Come ho detto, non sono salito qua una sola volta, sono salito qua già venti volte. |
[FZ] Hey look, stop it, pack that stuff up, stop making NOISE, you guys!
| [FZ] Ehi, ascoltatemi, smettetela, impacchettate la roba, smettetela di far rumore! |
[Dick Kunc] Yeah, well, I understand, he didn’t know…
| [Dick] Sì, beh, capisco, lui non sapeva… |
[Patrolman LaFamine] Well, who’s in charge here at this time?
| [Agente LaFamine] Beh, chi è il responsabile qui, adesso? |
[John Kilgore] Here he is
| [John] Eccolo |
[Dick Kunc] In charge?
| [Dick] Responsabile? |
[Patrolman LaFamine] In charge
| [Agente LaFamine] Responsabile |
[John Kilgore] He’s more or less in charge
| [John] Lui è, diciamo così, il responsabile |
[Patrolman LaFamine] Are you in charge?
| [Agente LaFamine] È lei il responsabile? |
[Dick Kunc] I don’t run the studio, I just…
| [Dick] Io non gestisco lo studio, io soltanto… |
[Patrolman LaFamine] Alright, listen, lemme tell you one thing…
| [Agente LaFamine] Bene, ascolti, mi faccia dire una cosa… |
[Dick Kunc] I’m in… I’m in charge
| [Dick] Sono… Sono io il responsabile |
[Patrolman LaFamine] You’re in charge at this point
| [Agente LaFamine] Lei è il responsabile, adesso |
[Dick Kunc] Right
| [Dick] Giusto |
[Patrolman LaFamine] My name is Patrolman LaFamine
| [Agente LaFamine] Mi chiamo agente LaFamine |
[FZ] Here, have a bun
| [FZ] Prego, prenda un panino |
[Patrolman LaFamine] Now, as of tonight…
| [Agente LaFamine] Dunque, a proposito di questa notte… |
[Dick Kunc] Right
| [Dick] Giusto |
[FZ] You want a bun?
| [FZ] Vuole un panino? |
[Patrolman LaFamine] If I come back here, and every night that I do come back here, I don’t care who says he’s in charge, I will issue a summons
| [Agente LaFamine] Se io torno qua, e ogni notte che tornerò qua, non m’importa chi dirà di essere il responsabile, emetterò un mandato di comparizione |
[John Kilgore] I’m issuing you a bun
| [John] Io sto emettendo a lei un panino |
[Patrolman LaFamine] An’ anybody thinks it’s a great joke, you can all laugh in the court
| [Agente LaFamine] E se pensate che sia tutto uno scherzo, potrete tutti ridere in tribunale |
[John Kilgore] Yeah, it isn’t
| [John] Sì, non lo è |
[Dick Kunc] But uh…
| [Dick] Ma ehm… |
[Patrolman LaFamine] You guys ain’t got one hit record by now, my goodness
| [Agente LaFamine] Non avete ancora fatto un disco di successo, santo cielo |
[Dick Kunc] We have to… We have a…
| [Dick] Dobbiamo… Abbiamo un… |
[John Kilgore] It takes a long time
| [John] Ci vuole molto tempo |
[Patrolman LaFamine] You know what I mean. This is ridiculous!
| [Agente LaFamine] Capite cosa voglio dire. È assurdo! |
[FZ] Are you sure you don’t want one of those breakfast rolls on your way down the stairs?
| [FZ] È sicuro di non volere uno di questi panini, mentre scende le scale? |
[Dick Kunc] Yeah
| [Dick] Sì |
[Patrolman LaFamine] You better believe that I don’t want nuthin’
| [Agente LaFamine] Credetemi, non voglio niente |
[Dick Kunc] Who gets… Who gets the summonses, is the… the organization?
| [Dick] A carico di chi… A carico di chi è il mandato di comparizione, è… l’organizzazione? |
[Patrolman LaFamine] Whoever it is in charge at the time.
| [Agente LaFamine] Chiunque sia responsabile al momento. |
He could say Joe Blow, I don’t care what kind of a name he gives me.
| Può dire Mario Rossi, non m’importa quale nome mi dà. |
Then if the courts decide that they wanna know who he’s takin’ orders from, they’ll summons that person to court. That’s all there is to it.
| Poi, se i giudici decideranno che vogliono sapere da chi lui sta prendendo ordini, gli faranno un mandato di comparizione in tribunale. Questo è tutto, al riguardo. |
[John Kilgore] Alright. Take care.
| [John] D’accordo. Mi raccomando. |
[Dick Kunc] Right
| [Dick] Giusto |
[John Kilgore] OK
| [John] OK |
[FZ] Nighty night!
| [FZ] Sogni d’oro! |
| |
[Don Van Vliet] I’m a band leader
| Sono il leader di una band |
Not only can I drink a whole lot, but I play 23 different instruments too and I don’t even know how to read music. Self-taught, you know. Couldn’t tell it, though, to hear me play. When I play and sway in rhythm to the catchy little tunes that I know all the girls for five miles around get hot pants for me, hotcha!
| Oltre a poter bere un bel po’, so anche suonare 23 strumenti diversi e non so nemmeno leggere la musica. Autodidatta, capisci. Anche se, sentendomi suonare, non si direbbe. Quando suono e ondeggio al ritmo delle canzoncine orecchiabili che conosco, tutte le ragazze nel giro di otto chilometri sudano nei pantaloni per me, mitico! |
| |
Last night was pretty good for a Wednesday. We got ten requests for… we got ♫ “Bill Bailey” ▶ and we played them all and we got seven people came up for the Twist Contest. I gave away a box with two small bottles of champagne imported from Europe, and kissed the girl who won and shook hands with the guy she was with. He didn’t mind when I kissed her because I’m important.
| Ieri sera non è andata male per un mercoledì. Abbiamo avuto dieci richieste… tra cui ♫ “Bill Bailey” ▶ e le abbiamo suonate tutte, e abbiamo avuto sette partecipanti al Concorso di Twist. Ho dato in premio una scatola con due bottigliette di champagne europeo d’importazione, ho baciato la ragazza che ha vinto e ho stretto la mano al ragazzo che stava con lei. A lui non ha dato fastidio quando l’ho baciata, perché io sono uno importante. |
| |
We have a new routine. Been working on it for three weeks or more. I pretend I’m a queer and the sax player pretends he’s a queer too, and later on in the show - this’ll kill ya - we kiss each other so that it looks to the audience like we kiss each other on the mouth, heh.
| Abbiamo un nuovo numero. Ci abbiamo lavorato su per tre settimane, almeno. Faccio finta di essere frocio, e anche il sassofonista fa finta di essere frocio, e dopo, durante lo spettacolo - questo ti farà stramazzare - ci baciamo tra noi in un modo che al pubblico sembra come se ci baciamo sulla bocca, eh. |
When we go, into a fast number, GOD, the people love it! Wait till we get to Las Vegas!
| Quando passiamo a un numero veloce, oddio, il pubblico ne va matto! Aspetta che arriviamo a Las Vegas! |
| |
Ha-hah-hah!
| Ah ah ah! |
| |
[Don Van Vliet] You may find me, baby
| Puoi trovarmi, bimba |
Yeah, in this street
| Sì, in questa strada |
With my slippery fists
| Con i miei pugni scivolosi |
Knock it like this an’…
| Colpisco così e… |
Knock it like that
| Colpisco cosà |
With my heart in a cage
| Con il mio cuore in gabbia |
Tucked up under my hat
| Nascosto sotto la mia bombetta |
Fluttering like a little black bird, yeah
| Svolazzando come un piccolo corvo, sì |
Just seen his furs, pussycat
| Che ha appena visto un po’ di pelo per lui, micetta |
| |
Got my umbrella up in front, yeah
| Tengo l’ombrello davanti, sì |
Over my head
| Sopra la mia testa |
Ready to beat you, baby
| Pronto a picchiarti, bimba |
If ya don’t let me in
| Se non mi farai entrare |
‘Cuz it’s raining
| Perché piove |
‘Cuz it’s raining, baby outside
| Perché fuori piove, bimba |
| |
Well, I’m tired and cold and hungry
| Beh, sono stanco, infreddolito e affamato |
Been knocked like this an’…
| Mi hanno colpito così e… |
Knocked like that
| Colpito cosà |
Don’t you see that bad backyard
| Non vedi questo brutto |
Alley cat?
| Gatto randagio qua? |
I want dis little pussy
| Voglio questa passerina |
Baby wants some o’ dis and…
| La bimba vuole po’ di questo e… |
Some o’ dat
| Un po’ di quello, dunque |
Don’t treat me, baby, like your
| Bimba, non trattarmi come un tuo |
Any old alley cat
| Vecchio gatto randagio qualunque |
Alley cat, alley cat
| Gatto randagio, gatto randagio |
| |
Alley cat
| Gatto randagio |
Don’t treat me, baby, like your
| Bimba, non trattarmi come un tuo |
Any old alley cat
| Vecchio gatto randagio qualunque |
| |
[Don Van Vliet] You may think my hat is funny, but I don’t
| Voi potreste pensare che il mio cappello sia buffo, io invece no |
I’m the Grand Wazoo
| Sono il Gran Wazoo |
Keeper of the mystic scrolls
| Custode dei manoscritti mistici |
And rolled-up parchment from the lodge
| E del rotolo di pergamena dal capanno |
| |
And I’m a veteran
| E sono un veterano |
| |
Every day on coffee break at the hardware store, I tell Fred
| Ogni giorno al negozio, durante la pausa caffè, racconto a Fred |
What to expect because we play pranks during the… initiation
| Che cosa gli succederà, perché facciamo degli scherzi durante… l’iniziazione |
| |
I’m the Grand Wazoo
| Sono il Gran Wazoo |
| |
I’m the Grand Wazoo
| Sono il Gran Wazoo |
| |
I’m the Grand Wazoo
| Sono il Gran Wazoo |
| |
I’m the Grand Wazoo, at the hardware store
| Sono il Gran Wazoo, nel negozio |
Fuck you if you don’t like my hat
| Se non vi piace il mio cappello, andate affanculo |
| |
[Ricky Lancelotti] L.A. in the summer of ‘69
| Los Angeles, estate del ’69 |
I went downtown and bought me some wine
| Sono andato in centro a comprarmi una bottiglia da bere |
I wasted my head on a bottle of juice
| Una bottiglia da bere mi ha fatto sbroccare |
And now the grape won’t cut me loose
| E adesso l’uva non mi farà scoreggiare |
Well, I’m a wino man
| Beh, sono un vagabondo alcolizzato |
Well, don’t you know I am?
| Beh, non l’avevate capito? |
Great God almighty, don’t you know I’m a wino man?
| Gran Dio onnipotente, non l’avevate capito che sono un vagabondo alcolizzato? |
| |
36, 24, hips about 30
| 90, 60, all’incirca 75 di anche |
Seen a fine lady and I started talkin’ dirty
| Ho visto una bella donna e ho iniziato a dire cose sconce |
She looked at me and then she raised her thumb
| Lei mi ha guardato e ha fatto un gesto con la mano |
And said: “Jam down the road, you funky-ass bum”
| E ha detto: “Sgombra il cammino, tu, puzzolente villano” |
Well, I’m a wino man
| Beh, sono un vagabondo alcolizzato |
Well, don’t you know I am?
| Beh, non l’avevate capito? |
Great God almighty, don’t you know that I’m a wino man?
| Gran Dio onnipotente, non l’avevate capito che sono un vagabondo alcolizzato? |
| |
I went to the country
| Sono andato in campagna |
And while I was gone
| E mentre stavo lì, senza farlo apposta |
I lost control of my body functions
| Ho perso il controllo delle mie funzioni corporali |
On a roller-headed lady’s front lawn
| Nel giardino di una donna con i bigodini in testa |
I’m so ashamed, but I’m a wino man
| Mi vergogno tanto ma sono un vagabondo alcolizzato |
And I can’t help myself
| E non posso farci niente |
| |
I’ve been drinkin’ all night till my eyes got red
| I miei occhi sono diventati rossi perché ho bevuto fino a notte |
Stumbled on the gutter and busted my head
| Sono inciampato in una grondaia e ho tutte le ossa rotte |
Bugs in my zoot suit, have me scratchin’ like a dog
| Come un cane mi gratto, ho pidocchi nel mio abito da truzzo |
Can’t stand no water, and I stink like a hog
| Sono allergico all’acqua e come un maiale puzzo |
Give me a five-dollar bill
| Datemi una banconota da cinque dollari |
And an overcoat too
| E un cappotto pure |
Give me a five-dollar bill
| Datemi una banconota da cinque dollari |
And an overcoat too
| E un cappotto pure |
Five-dollar bill and an overcoat too
| Una banconota da cinque dollari e un cappotto pure |
Five-dollar bill and a Florsheim shoe
| Una banconota da cinque dollari e un paio di calzature |
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[Jimmy Carl Black] Hello! Anybody home?
| Salve! Non c’è nessuno in casa? |
Special delivery…
| Corriere espresso… |
OH NO!
| OH NO! |
Registered mail
| Lettera raccomandata |
You’re gonna hafta sign fer this, buddy
| Dovrai firmarla, bello |
OH NO!
| OH NO! |
C’mon, I know you’re in there
| Forza, lo so che sei lì dentro |
OH NO!
| OH NO! |
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[FZ] I don’t wanna get drafted, I don’t wanna go
| Non voglio essere arruolato, non voglio partire |
I don’t wanna get drafted
| Non voglio essere arruolato |
| |
I don’t wanna get drafted, I don’t wanna go
| Non voglio essere arruolato, non voglio partire |
I don’t wanna get drafted
| Non voglio essere arruolato |
NO-OH-WOH-OH-WOH
| NO |
| |
Roller skates an’ disco, is a lot of fun
| Pattini a rotelle e discoteca, la vita è un gioco |
I’m too young an’ stupid to operate a gun
| Sono troppo giovane e tonto per maneggiare un’arma da fuoco |
| |
I DON’T WANNA GET DRAFTED
| NON VOGLIO ESSERE ARRUOLATO |
I DON’T WANNA GET DRAFTED
| NON VOGLIO ESSERE ARRUOLATO |
I DON’T WANNA GET DRAFTED
| NON VOGLIO ESSERE ARRUOLATO |
I DON’T WANNA GET DRAFTED
| NON VOGLIO ESSERE ARRUOLATO |
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My-y-y sister don’t wanna get drafted, she don’t wanna go
| Mia sorella non vuole essere arruolata, lei non vuole partire |
My sister don’t wanna get drafted
| Mia sorella non vuole essere arruolata |
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My-y-y sister don’t wanna get drafted, she don’t wanna go
| Mia sorella non vuole essere arruolata, lei non vuole partire |
My sister don’t wanna get drafted
| Mia sorella non vuole essere arruolata |
WOH-OH-WOH-OH-WOH
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Wars are really ugly, they’re dirty and they’re cold
| Le guerre sono sporche e fredde, sono una fetenzia |
I don’t want nobody to shoot her in the fox hole, fox hole
| Non voglio che nessuno le spari nella retrovia, nella retrovia |
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[Instrumental]
| [Strumentale] |
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I DON’T WANNA GET DRAFTED
| NON VOGLIO ESSERE ARRUOLATO |
I DON’T WANNA GET DRAFTED
| NON VOGLIO ESSERE ARRUOLATO |
I DON’T WANNA GET DRAFTED
| NON VOGLIO ESSERE ARRUOLATO |
I DON’T WANNA GET DRAFTED
| NON VOGLIO ESSERE ARRUOLATO |
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[Dale Bozzio] Wars are really ugly, they’re dirty and they’re cold
| Le guerre sono sporche e fredde, sono una fetenzia |
I don’t want nobody to shoot me in the FOX HOLE, FOX HOLE
| Non voglio che nessuno mi spari nella retrovia |
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Aiieeeeeeeee… shot in the fox hole
| Ahi… sparato nella retrovia |
(Shot in the fox hole, shot in the fox hole, shot in the fox hole, shot in the fox hole)
| (Sparato nella retrovia, sparato nella retrovia, sparato nella, sparato nella retrovia) |
[Repeat]
| [Ripete] |
[Don Harris] I would be so delighted!
| Sarei felicissimo! |
Ma ma-ma-ma
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Cryin’
| Piangendo |
Mmm-mmh
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I’m cryin’, I’m cryin’
| Sto piangendo, sto piangendo |
Cryin’ for Sharleena, don’t you know?
| Piangendo per Sharleena, non capite? |
I called up all my baby’s friends an’ ask’n ‘um where she done went
| Ho chiamato tutte le amiche della mia bimba per chiedergli dove fosse andata |
But nobody ‘round here seems to know where my Sharleena’s been
| Sembra però che qui in giro nessuno sappia dov’è la mia Sharleena |
Where my Sharleena’s been
| Dov’è la mia Sharleena |
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Cryin’, I’m cryin’
| Piangendo, sto piangendo |
Cryin’ for Sharleena, can’t you see?
| Piangendo per Sharleena, non vedete? |
I called up all my baby’s friends an’ ask’n ‘um where she done went
| Ho chiamato tutte le amiche della mia bimba per chiedergli dove fosse andata |
But nobody ‘round here seems to know where my Sharleena’s been
| Sembra però che qui in giro nessuno sappia dov’è la mia Sharleena |
Where my Sharleena’s been
| Dov’è la mia Sharleena |
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Ten long years I been lov’n her
| L’ho amata per dieci lunghi anni |
Ten long years and I thought deep down in my heart she was mine
| Dieci lunghi anni, e nel profondo del mio cuore credevo che lei fosse mia |
Ten long years I been lov’n her
| L’ho amata per dieci lunghi anni |
Ten long years I would call her my baby and now I’m always cryin’
| Per dieci lunghi anni l’ho chiamata ‘bimba mia’, e adesso non faccio che piangere di malinconia |
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[Instrumental]
| [Strumentale] |
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Well, I would be so delighted (ma ma-ma-ma-ma), I would be so delighted (ma-ma)
| Beh, sarei felicissimo (ma ma-ma-ma-ma), sarei felicissimo (ma-ma) |
If they would just send her on home to me
| Se solo la riportassero a casa da me |
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Well, I would be so delighted (mm-mm-mmh), I would be so delighted (yeah yeah)
| Beh, sarei felicissimo (hmm-hmm-hmm), sarei felicissimo (sì, sì) |
If they would just send her on home to me
| Se solo la riportassero a casa da me |
Send my baby home to me!
| Riportatemi a casa la mia bimba! |
Aaah
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Send my baby home to me!
| Riportatemi a casa la mia bimba! |
Ooh
| |
Send my baby home to me!
| Riportatemi a casa la mia bimba! |
Yeah
| |
Send my baby home to me!
| Riportatemi a casa la mia bimba! |
Yeah
| |
Send my baby home to me!
| Riportatemi a casa la mia bimba! |
Yeah
| |
Send my baby home to me!
| Riportatemi a casa la mia bimba! |
Ooh
| |
Send my baby home to me!
| Riportatemi a casa la mia bimba! |